Cisti ovariche: tutto ciò che le donne devono sapere

Ginecologia • 22 gennaio 2017 • Commenti:

Che cosa sono le cisti ovariche?

Le cisti ovariche sono delle piccole sacche avvolte da membrana, contenenti detriti cellulari o liquido che si formano nell’ovaio. Sono un disturbo molto diffuso tra le donne in età fertile, possono verificarsi anche durante l’adolescenza o successivamente alla menopausa. Spesso le cisti ovariche non mostrano sintomi, non causano dolore e vengono scoperte con un esame pelvico di routine.

Cisti ovariche: sintomi

Molte donne sviluppano almeno una volta nella vita le cisti alle ovaie: nella maggior parte dei casi non provocano alcun dolore, non causano sintomi e vengono scoperte nel corso di un esame pelvico di routine.

I sintomi delle cisti ovariche comprendono la nausea, il vomito, il gonfiore addominale e movimenti intestinali dolorosi: solo in rari casi, una cisti ovarica può causare seri problemi, quindi è necessario farla controllare dal medico.

Le ovaie fanno parte del sistema riproduttivo femminile e sono situate nel basso addome su entrambi i lati dell'utero. Le donne hanno due ovaie che producono gli ovuli, oltre agli ormoni estrogeni e al progesterone: a volte, su queste si forma un sacco pieno di liquido chiamato cisti, che nella maggior parte dei casi si rivela innocuo.

Cisti ovariche: quanto sono grandi?

Le ovaie sono una coppia di ghiandole riproduttive che si trovano nel bacino delle donne, una su ogni lato dell'utero: esse hanno una dimensione che corrisponde all’incirca a quella di una noce, ma svolgono una funzione fondamentale all’interno dell’organismo umano, in quanto sono la principale fonte di ormoni femminili, che controllano lo sviluppo delle parti caratteristiche del corpo di una donna, come il seno, la forma del corpo e dei capelli, oltre ovviamente al regolare il ciclo mestruale e alla gravidanza.

Tipi di cisti ovariche

La maggior parte delle cisti ovariche si sviluppa a seguito della normale funzione del ciclo mestruale: queste cisti si chiamano funzionali, ma ne esistono anche altre meno comuni.

Le cisti funzionali

Ogni mese, le ovaie crescono in delle strutture simili alle cisti, chiamate follicoli, che producono gli ormoni estrogeni e il progesterone e rilasciano un ovulo nel periodo dell’ovulazione. A volte, un normale follicolo continua a crescere oltre il dovuto. Quando ciò accade, si forma una cisti funzionale, di cui si conoscono due tipi:

· cisti follicolari: intorno alla metà del ciclo mestruale, un ovulo esce fuori del suo follicolo e viaggia lungo le tube di Falloppio alla ricerca degli spermatozoi per essere fecondato. Una cisti follicolare si crea quando qualcosa va storto e il follicolo non si rompe o non rilascia il suo ovulo, che continua a crescere trasformandosi in una cisti;

· cisti corpo luteo: quando rilascia il suo ovulo, il follicolo rotto comincia a produrre grandi quantità di estrogeni e di progesterone per il concepimento, diventando un corpo luteo. A volte, tuttavia, il liquido si accumula all'interno del follicolo, trasformando il corpo luteo in una cisti. Il clomifene (Clomid, Serophene), farmaco per aumentare la fertilità, che viene utilizzato per indurre l'ovulazione, aumenta il rischio di sviluppare una cisti corpo luteo dopo l'ovulazione, anche se questo problema non impedisce o minaccia l’eventuale gravidanza.

Le cisti ovariche funzionali sono solitamente innocue, solo in rari casi provocano dolore e molto spesso scompaiono da sole nel giro di due o tre cicli mestruali.

Altri tipi di cisti ovariche

Alcuni tipi di cisti non sono collegati alla regolare funzione del ciclo mestruale:

· cisti dermoide: si trova nei tessuti dei capelli, della pelle o dei denti, perché si forma dalle cellule che producono gli ovuli, ma raramente è cancerosa.

· cistoadenoma: si sviluppa dal tessuto ovarico e contiene un liquido acquoso o una sostanza mucosa;

· endometrioma: si sviluppa per via dell’endometriosi, una condizione in cui le cellule endometriali si diffondono anche al di fuori dell'utero, entrando nelle ovaie e formando una cisti.

La cisti dermoide e il cistoadenoma spesso arrivano ad avere grandi dimensioni tanto da far spostare l ovaie dalla loro posizione abituale nella pelvi, provocando la torsione ovarica, che spesso risulta molto dolorosa.  

donna che soffre di cisti ovariche

I sintomi di una cisti ovarica

Nella maggior parte dei casi, le cisti ovariche non manifestano alcun sintomo visibile e spariscono da sole, ma se sono di grandi dimensioni causano forti dolori addominali. Se una cisti alle ovaie preme sulla vescica, sentirete il bisogno di urinare più spesso perché la capacità della vescica è ridotta. In linea di massima, i sintomi delle cisti ovariche, se presenti, includono:

· dolore pelvico che può irradiarsi alla parte bassa della schiena e alle cosce;

· dolore pelvico poco prima dell’inizio o della fine del ciclo mestruale;

· dolore pelvico durante i rapporti sessuali (dispareunia);

· dolore durante i movimenti intestinali o pressione sull’intestino;

· nausea, vomito, tenerezza del seno come durante la gravidanza;

· pienezza o pesantezza dell’addome;

· pressione sulla vescica che vi fa urinare più frequentemente o provoca difficoltà nello svuotare completamente la vescica.

Quando consultare un medico

Chiamare immediatamente un medico se si verifica:

· un improvviso dolore addominale o pelvico molto forte;

· dolore accompagnata da febbre o vomito

Altri sintomi che indicano uno stato di emergenza sono: freddo, pelle umida, respirazione rapida, vertigini e debolezza.

Complicazioni

Quasi tutte le cisti ovariche sono di natura benigna e, naturalmente, vanno via da sole senza trattamento, ma le masse cistiche che si sviluppano dopo la menopausa possono essere cancerose, ecco perché è importante sottoporsi regolarmente a degli esami pelvici. Tra le complicazioni delle cisti alle ovaie ci sono:

· la torsione ovarica: è piuttosto rara e provoca la torsione di un’ovaia dalla sua posizione iniziale. Se non viene trattata adeguatamente, causa dei danni o addirittura la morte del tessuto ovarico. Anche se rara, questa complicazione della cisti ovarica è responsabile del 3% di interventi chirurgici ginecologici di emergenza;

· rottura di una cisti: anche se i casi non sono frequenti, questo problema provoca un dolore intenso e delle emorragie interne, aumentando il rischio di infezioni e mettendo in pericolo di vita se viene trascurato.

Diagnosi

Il medico rileva una cisti ovarica durante un esame pelvico di routine: se nota un gonfiore su una delle ovaie, ordina un test a ultrasuoni per confermare la presenza di una cisti ovarica. L’ecografia è un test che utilizza le onde sonore ad alta frequenza per produrre un'immagine digitale dei vostri organi interni per determinare le dimensioni, la posizione, la forma e la composizione (solida o liquida) di una cisti.

I test diagnostici per scoprire le cisti ovariche sono:

· la TAC che crea immagini a sezione trasversale degli organi interni;

· l’Imaging a Risonanza Magnetica, ovvero un test che utilizza campi magnetici per produrre immagini di approfondimento degli organi interni;

· dispositivo a ultrasuoni per visualizzare le ovaie.

In genere, i medici rivolgono alcune domande alle pazienti per determinare una diagnosi e per aiutarle nella scelta della cura:

· quanto è grande la cisti?

· quale è la sua composizione? Se è liquida, sicuramente non è cancerogena, invece se è solida o mista potrebbe richiedere ulteriori approfondimenti per valutare l’eventuale presenza di un tumore.

Per individuare la tipologia di formazione, il medico può eseguire le seguenti procedure:

· test di gravidanza: se è positivo, indica che la cisti è un corpo luteo che si è formato quando il follicolo rotto ha espulso gli ovuli riempiendosi di liquido;

· ecografia pelvica: un dispositivo simile ad una bacchetta (trasduttore) invia e riceve ad alta frequenza delle onde sonore (ultrasuoni) per creare un'immagine dell’utero e delle ovaie su uno schermo video. Il medico analizza l'immagine per confermare la presenza o meno di una cisti, per identificare la posizione e determinare se è solida, liquida o mista;

· prova del CA 125: i livelli ematici di una proteina chiamata antigene del cancro 125 (CA 125) spesso sono elevati nelle donne con tumore alle ovaie. Se si sviluppa una cisti ovarica parzialmente solida e la persona è ad alto rischio di cancro ovarico, il medico può testare il livello di CA 125 nel sangue per determinare se la formazione è cancerogena. Anche in altre situazioni non legate al cancro, come l’endometriosi, i fibromi uterini e le malattie infiammatorie della pelvi, vengono testati i livelli di questo antigene.

analisi mediche per cisti ovariche

Il trattamento di una cisti ovarica

Il trattamento per le cisti ovariche dipende dall’età, dal tipo, dalla dimensione e dai sintomi della cisti, vediamo alcuni tipi di cura per questo problema:

· vigile attesa: in molti casi è necessario soltanto aspettare un po’ di tempo e farsi controllare spesso  per vedere se la cisti va via da sola nel giro di pochi mesi. Di solito, indipendentemente dall’età del soggetto, questa opzione viene scelta quando non si hanno dei sintomi e le cisti sono di natura liquida. In questo caso, il medico raccomanda di fare un esame pelvico con gli ultrasuoni a intervalli periodici per verificare se la cisti cambia nelle dimensioni;

· pillole anticoncezionali: il medico può consigliare la pillola anticoncezionale per ridurre la possibilità dello sviluppo di nuove cisti ovariche nei futuri cicli mestruali. I contraccettivi orali offrono il vantaggio di ridurre in modo significativo il rischio di cancro ovarico: più a lungo viene assunta la pillola e più diminuiscono le probabilità di avere il un tumore alle ovaie;

· chirurgia: il medico può suggerire la rimozione di una cisti se è di grandi dimensioni, o se persiste attraverso due o tre cicli mestruali. Le cisti che provocano dolore o altri sintomi possono essere rimosse, ma se una massa è cancerosa, tuttavia, il medico probabilmente consiglia di fare un intervento di isterectomia totale, oltre alla rimozione di entrambe le ovaie e delle tube di Falloppio e dell’utero. Il medico raccomanda di fare un intervento chirurgico quando una massa cistica si sviluppa sulle ovaie dopo la menopausa;

· laparoscopia: con un laparoscopio, un sottile strumento illuminato inserito nell’addome attraverso una piccola incisione, il medico vede le ovaie e rimuove la cisti ovarica. Questa è una procedura chirurgica che si richiede all'utente di sottoporsi ad anestesia;

· laparotomia: se siete in presenza di una cisti di grandi dimensioni, il medico deve rimuoverla chirurgicamente attraverso un’incisione nell'addome. Dopo avervi sottoposta a una biopsia immediata, se determina che la cisti è cancerosa, verrà svolto un intervento di isterectomia per rimuovere le ovaie e l'utero.

come ridurre il dolore delle cisti ovariche in modo naturale

Cisti ovariche: come ridurre il dolore in modo naturale

Oltre alle cure, ai farmaci e agli interventi, esistono dei rimedi naturali per le cisti ovariche, vediamo quali sono.

Il calore

Il calore è molto efficace nel ridurre i crampi muscolari o il dolore addominale causato dalle cisti ovariche. Mettete una piastra elettrica o una bottiglia di acqua calda sulla zona pelvica e sull'addome inferiore per almeno 15 minuti per avere un po’ di sollievo.

Impacchi di olio di ricino

Gli impacchi di olio di ricino sono un rimedio secolare per le cisti ovariche: infatti, l’olio di ricino cancella i tessuti e le tossine in eccesso, ma stimola anche il sistema linfatico e circolatorio, che aiuta a ridurre e sciogliere le cisti ovariche.

Piegate un grande panno di flanella in due o tre strati e assicuratevi che il panno piegato sia abbastanza grande da coprire l’intero addome, poi metteteci sopra circa due cucchiai di olio di ricino, piegate di nuovo il tessuto a metà in modo che la sostanza tocchi le varie parti del panno, poi riapritelo.

Stendetevi su un vecchio asciugamano e mettete il panno di flanella sul vostro addome, poi coprite il panno con l’olio di ricino e con un vecchio asciugamano. Mettete una bottiglia di acqua calda sopra l'asciugamano e poi coprite il tutto con una coperta pesante. A questo punto, lasciate nella stessa posizione l’impacco di olio di ricino per almeno 30 minuti e poi rimuovetelo. Ripetete il processo circa tre volte a settimana per tre mesi.

Per rimuovere l'olio dalla pelle dopo aver usato l’impacco, lavate la zona trattata con una soluzione di tre cucchiai di bicarbonato di sodio mescolato in una tazza di acqua. Non fate mai gli impacchi di olio di ricino durante il ciclo mestruale o dopo l’ovulazione se volete un figlio.

Camomilla

Una tisana alla camomilla è considerata un buon rimedio per il trattamento delle cisti ovariche e del dolore conseguente. Il delicato effetto sedativo della camomilla riduce il dolore e vi aiuterà a rilassarvi. Inoltre, la natura calda di questa bevanda aiuterà anche a ridurre i cicli irregolari, stimolando il flusso di sangue nella zona pelvica e nell'utero. Ecco cosa fare:

· mescolare due cucchiaini di camomilla essiccata in una tazza di acqua calda;

· coprire per cinque minuti;

· aggiungere un cucchiaino di miele e bere la tisana;

Potete bere due o tre tazze di camomilla al giorno fino a sbarazzarvi del problema.

Aceto di mele

L’aceto di mele può aiutare a ridurre e sciogliere le cisti ovariche causate da carenza di potassio, perché contiene un elevato contenuto di questo minerale ed è raccomandato da molti medici. Ecco cosa fare:

· aggiungere un cucchiaio di aceto di mele in un bicchiere d'acqua tiepida;

· mescolare in un cucchiaio di melassa;

· bere uno o due bicchieri al gio di questa bevanda.

· seguire questo rimedio fino a quando le cisti non saranno scomparse completamente.

Questo rimedio aiuterà anche a combattere i sintomi dell’eccessiva perdita di sangue, il gonfiore e i crampi durante il ciclo mestruale.

Prevenzione

Anche se non c'è modo preciso per evitare la crescita di cisti ovariche, regolari esami pelvici sono un modo per contribuire a garantire che i cambiamenti nelle ovaie vengano diagnosticati più presto possibile. Inoltre, state attente ai cambiamenti del vostro ciclo mensile, compresi i sintomi che possono accompagnare le mestruazioni che non sono tipiche del vostro corpo o che persistono per più di un paio di cicli, come ad esempio:

· cambiamenti nel vostro ciclo mestruale

· dolore pelvico

· perdita di appetito

· inspiegabile perdita di peso

· pienezza addominale.

Come prepararsi all’appuntamento

In presenza di problemi legati all’apparato riproduttivo femminile, bisogna rivolgersi ad un ginecologo, che saprà consigliarvi le cure adatte a voi. Le visite sono spesso brevi ed è difficile ricordare tutte le cose da dire al medico, per questo è importante pensarci prima di incontrarlo per avere le idee più chiare sui problemi da esporre.

· Scrivete tutti i sintomi che avete sperimentato senza trascurare niente, neanche quelli che ritenete irrilevanti.

· Fate una lista di tutti i farmaci e degli integratori vitaminici che prendete, annotando le dosi e la frequenza della loro assunzione.

· Fatevi accompagnare da un membro della famiglia o da un amico, se possibile, in modo da essere sicuri di ricordarvi tutto ciò che vi ha detto il medico.

· Portate con voi un notebook o un blocco note e usatelo per scrivere le informazioni importanti durante la vostra visita.

A questo punto, preparate un elenco di domande da porre al medico, inserendo quelle più importanti, per esempio:

· Qual è la causa dei miei sintomi?

· Di che tipo di test ho bisogno?

· Se le cisti ovariche non vanno via da sole, quali sono le cure di cui avrò bisogno?

· Ha del materiale per saperne di più su questo argomento? Quali siti web mi consiglia?

Assicuratevi di aver compreso completamente tutto ciò che il medico vi ha detto e non esitate a chiedergli di ripetere le informazioni o a fare domande di chiarimento.

Cosa aspettarsi dal proprio medico

Alcune potenziali domande che il medico potrebbe porvi sui sintomi sono:

· Con quale frequenza si verificano?

· Da quanto tempo li sperimentate?

· Quanto sono gravi?

· Sembrano essere correlati al ciclo mestruale?

· C’è qualcosa che li migliora?

· C'è qualcosa che li peggiora?

Qual è la prospettiva a lungo termine?

Le prospettive per le donne in premenopausa con cisti ovariche sono buone, perché quasi tutte scompaiono nel giro di pochi mesi. Tuttavia, nelle donne in premenopausa o con squilibri ormonali, le cisti alle ovaie possono diventare frequenti.

Se non trattate, alcune cisti possono diminuire la fertilità: questo avviene in presenza degli endometriomi e della sindrome dell'ovaio policistico e, per aumentare la possibilità di avere figli, il medico può rimuovere o ridurre la cisti. In ogni caso, le cisti funzionali, o cistoadenomi, e le cisti dermoidi non influenzano questo aspetto.

Anche se alcuni medici prediligono l’approccio della vigile attesa con le cisti ovariche, il medico può raccomandare un intervento chirurgico per rimuovere ed esaminare la formazione, specialmente se si sviluppa dopo la menopausa, quando il rischio che si trasformi in cancro aumenta notevolmente. Alcuni medici rimuovono una cisti se è più grande di 5 centimetri di diametro.

Le cisti ovariche possono diventare cancerose?

Le cisti ovariche sono molto comuni: si sviluppano sia prima che dopo la menopausa, ma sono più comuni nelle donne giovani. Si può sviluppare una o più cisti solo su un’ovaia (unilaterale) o su entrambe (bilaterale).

Quasi tutte le cisti sono di natura benigna e non diventano cancerose: in ogni caso, sono presenti molti studi che hanno esaminato il modo migliore per trattare cisti ovariche. In passato, la chirurgia per rimuoverle era l’unica cura, ma adesso le cose sono cambiate e i medici consigliano prima di tutto il controllo regolare della cisti, eseguendo ecografie ed esami del sangue.

Come fa un medico a decidere se una cisti ovarica è pericolosa?

Per capire quali sono i reali pericoli che corre una donna in presenza di una cisti ovarica, è sempre meglio affidarsi ad un medico competente per analizzare la situazione. Vediamo i fattori presi in considerazione.

Innanzitutto, se una donna è giovane (meno di 40 anni) e ha cicli mestruali regolari, la maggior parte delle cisti ovariche sono funzionali, ovvero non sono anormali. Tra le masse ovariche, troviamo le cisti follicolari e le cisti corpo luteo, entrambe legate al processo di ovulazione che avviene durante il ciclo mestruale per poi scomparire da sole durante il successivo ciclo mestruale. Pertanto, soprattutto nelle donne tra i 20 e i 30 anni, questo problema dura solo un paio di cicli mestruali.

Poiché i contraccettivi orali agiscono impedendo l'ovulazione, i medici generalmente non si aspettano che le donne che li assumono sviluppino le comuni cisti ovariche funzionali. Per questo, il medico potrebbe richiedere ulteriori esami di approfondimento come l’ecografia pelvica oppure addirittura l’intervento chirurgico. Le cisti ovariche funzionali non si formano mai nelle donne che hanno raggiunto la menopausa.

Altri fattori sono utili per valutare le cisti ovariche, oltre all'età della donna e all’utilizzo o meno di contraccettivi orali, riguardano la consistenza della massa. Quando una cisti è liquida di solito è benigna, mentre quelle solide sono più pericolose. Per scongiurare il tumore alle ovaie, basta eseguire una semplice ecografia.

Il cancro ovarico è raro nelle donne di età inferiore ai 40 anni: nonostante comunque le cisti ovariche siano in gran parte di natura benigna, superati i 40 anni ci sono più probabilità che una donna sviluppi il cancro.  Per questo, in caso di dubbio, è sempre bene effettuare l’esame del sangue CA-125 che viene utilizzato come marcatore del cancro ovarico, ma non sempre rappresenta il cancro quando i valori non sono nella norma.

Infatti, esistono molti altri problemi delle donne in età fertile che provocano valori elevati di CA-125, soprattutto nelle donne più giovani: le infezioni pelviche, i fibromi uterini, la gravidanza, le emorragie, le cisti ovariche, l’endometriosi e le malattie del fegato sono solo alcune delle condizioni per cui il CA-125 potrebbe essere alto in assenza di cancro ovarico.

In secondo luogo, anche se la donna ha un cancro alle ovaie, non tutte le situazioni faranno sì che il livello di CA-125 sia elevato; inoltre, il valore di questa proteina è oltre il limite anche nelle donne con tumore alla mammella, ai polmoni e al pancreas.

Analisi mediche cisti ovarica

Esiste un legame tra le cisti ovariche e la fertilità?

Alcune cisti ovariche possono essere associate alla diminuzione della fertilità, ma la situazione varia a seconda del tipo di formazione che avete sviluppato e dalle reazioni del vostro corpo.

Le cisti alle ovaie che possono influenzare la fertilità sono:

· gli endometriomi, ovvero le cisti causate dall’endometriosi, una condizione in cui il tessuto che normalmente costituisce il rivestimento dell’utero (endometrio) cresce al di fuori di esso. I problemi provocati da questa condizione vengono spesso associati alla diminuzione della fertilità;

· cisti ovariche derivate dalla sindrome dell'ovaio policistico, una condizione caratterizzata da molte piccole cisti sulle ovaie, da periodi irregolari e forti squilibri ormonali: questa situazione è spesso associata con un'ovulazione irregolare, che può contribuire ad avere problemi di fertilità in alcune donne.

Al contrario, esistono cisti ovariche che, a meno che non diventino molto estese, non influenzano mai la fertilità:

· le cisti funzionali rappresentano il tipo più comune di cisti ovarica: si formano nel corso di un normale ciclo mestruale e non causano o contribuiscono alla sterilità, anzi, indicano che le funzioni necessarie per l’ovulazione sono in corso;

· i cistoadenomi sono delle formazioni che sporgono dalla superficie delle ovaie; anche se hanno bisogno di una cura, non influenzano mai la fertilità di una donna;

· le cisti dermoidi hanno una consistenza solida e contengono tessuti, come la pelle, i capelli o anche i denti, invece di sostanze liquide, ma non sono in alcun modo associate con la sterilità.

Se vi è stata diagnosticato una cisti ovarica mentre pensate di essere incinta, discutete con il medico la cura migliore in questa situazione.

Quali sono i rischi delle cisti ovariche durante la gravidanza?

Le cisti ovariche vengono a volte scoperte durante la gravidanza, nella maggior parte dei casi al momento dello screening ecografico prenatale di routine. Quasi tutte le cisti alle ovaie in una donna incinta sono condizioni benigne che non richiedono un intervento chirurgico, tuttavia la chirurgia può essere indicata se si sospetta la presenza di una massa tumorale, complicanze gravi, come la rottura o torsione (torsione della cisti, interrompendo l'afflusso di sangue) si sviluppa, o se la dimensione della cisti è possono presentare problemi con la gravidanza.

Una donna può avere le cisti ovariche durante la peri- o post-menopausa?

Le cisti ovariche si possono sviluppare durante la gravidanza o in qualsiasi momento della vita di una donna. Alcuni tipi sono legati al ciclo mestruale e si verificano prima che una donna abbia raggiunto la menopausa (ovvero il periodo in cui una donna non ha avuto un ciclo mestruale per 12 mesi consecutivi). Tuttavia, le donne in post-menopausa possono ancora sviluppare delle cisti ovariche.

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