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Alessandra Giordano
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Lo PSICOLOGO è, quindi, una risorsa preziosa ed efficace nei momenti di crisi: LUTTO,TRAUMI, ANSIA, DEPRESSIONE, DIPENDENZA AFFETTIVA, DIFFICOLTA' RELAZIONALI, CRISI DI COPPIA.
La PSICOTERAPIA è rivolta a chiunque senta di trovarsi in un momento di difficoltà, malessere o abbia l'esigenza e la motivazione per cambare/migliorare qualcosa nella propria vita
13 recensioni
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Mt
Verificato da MioDottore
Competente e attenta, un aiuto fondamentale in un periodo molto difficile
Fortunato C.
Sono stato seguito dalla dottoressa Giordano come consulente di parte dopo un brutto incidente in moto. La sua valutazione del danno esistenziale è stata fondamentale perché
perché il mio avvocato potesse richiedere il giusto risarcimento, prima di questo l'offerta di liquidazione risultava ridicola. Inoltre ho scelto di fare un percorso per superare il trauma dello stesso incidente, per cui avevo perso sonno e serenità. Sono rinato e tornato alla vita senza più i continui flashback che mi rendevano insicuro e spaventato. Le sarò sempre grato.
Francesca T.
Verificato da MioDottore
La dott.ssa Giordano è disponibile e professionale riesce a metterti a proprio agio nell'immediatezza. Come primo incontro sono rimasta molto soddisfatta e sicuramente ne programmerò un altro la prossima settimana!
Elena Mancini
Verificato da MioDottore
Dottoressa molto dolce, empatica e attenta, mi sono trovata a mio agio nel parlare con lei, continuerò con le sedute.
Nessun nome
Verificato da MioDottore
La dottoressa mi era stata segnalata da terze persone e quello che più mi ha colpito è stato il grado di empatia che si è sviluppato nella sola prima ora di colloquio. Sono uscita da lì con la sensazione di conoscerla da sempre e consapevolezza di aver trovato la persona giusta che mi possa ascoltare e capire.
AV
Verificato da MioDottore
Un grazie sincero alla Dottoressa Giordano che mi ha aiutato in un momento difficile della vita. Ora dopo un lungo percorso evolutivo posso dire di assaporare di nuovo la vita. La sua empatia, la calma e la preparazione mi hanno aiutato a trovare la chiave di lettura per le situazioni che mi bloccavano e mi creavano angoscia, i nodi che abbiamo dentro possono essere sciolti. La Dottoressa è una persona molto competente che ha una vera passione per il suo lavoro, è sensibile gentile e paziente, la consiglierei con grandissima tranquillità, non abbiate paura, si può guarire, ma bisogna farsi aiutare.
C.C.
Verificato da MioDottore
Prima volta che mi rivolgo a uno psicologo, la dr.ssa ha colto subito il mio stato d’animo e la
mia incertezza. Ha saputo approcciarsi con empatia ponendo le giuste domande e mettendomi a mio agio. Pertanto sono uscita dal colloquio sollevata e con la determinazione di continuare con lei il questo percorso che sicuramente mi aiuterà ad affrontare le mie problematiche.
Alessandra M
Verificato da MioDottore
Professionista attenta e preparatissima. Mi sono trovata benissimo e non vedo l’ora di tornare alla prossima visita. Mi sono sentita a mio agio sin dal primo momento. Una fortuna averla conosciuta!!!
T.E.
Verificato da MioDottore
Professionista esperta, capace e competente ma soprattutto una delle poche che ti porta ad avere dei risultati e non capita spesso, anzi, quasi mai. T.E.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 3 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno, tre anni fa, grazie al mio ex compagno, ho conosciuto un uomo che mi ha subito colpita sotto tutti i punti di vista, ma al tempo ci avevo fatto poco caso, stavo bene con il mio compagno e non mi ponevo alcun problema. Poi c’è stato il lock down e non c’è stato più modo di rivedere quella persona e io ho proseguito serenamente la mia vita. Sono poi iniziati i problemi con il mio ormai ex, che abbiamo cercato di affrontare, ma che hanno Comunque portato ad una rottura anche se, ancora oggi, il nostro rapporto è amicale e di stima reciproca. Mentre eravamo ancora insieme ho avuto modo di rivedere quella persona che credevo non avesse alcuna rilevanza, ma di punto in bianco mi sono accorta che invece lo pensavo spesso. Nelle volte in cui ci siamo visti e io ero ancora con il mio ex, il suo linguaggio del corpo, come i suoi sguardi e le sue parole, il modo di porsi, mi avevano fatto intendere che ci fosse dell’interesse, anche se questo non ha mai dato seguito a chiamate, messaggi o altro.
Ho provato qualche volta a contattarlo, ma non sono mai riuscita ad “agganciarlo”; sempre cortese, gentile, ma senza alcuna iniziativa. E così ogni volta che ci si vede, ancora oggi, a distanza di un anno. Mi stranisce che gente che ignora tutto questo mi dica che lui sembra decisamente interessato… Sottolineo che siamo di due città diverse e distanti, per cui le occasioni sono poche per potersi vedere e conoscere. Mi destabilizza la dicotomia tra questo modo di fare e quando poi ci si vede… e mi spaventa ancora di più questo mio attaccamento immotivato e poco giustificato, dato ciò che non fa, che non so come affrontare e che mi fa sentire sempre non all’altezza e sfiduciata in me stessa e nel futuro. Cosa consigliate?
Grazie
Gentile utente, come gà consigliato, sarebbe utile uno spazio psicoterapeutico per poter chiarire con sè stessa, non solo il motivo dell'interesse/frustrazione che lei sente per questa persona ma anche per compredere quali sono i suoi personali desideri e bisogni futuri. Pertanto, più che analizzare e dare un senso al comportamento di lui, sarebbe costruttivo per lei fare contatto con quanto le sta accadendo al fine di comprendere se i suoi stati d'animo siano legati ad un innamoramento o ad altro. Se durante il percorso questa persona si rivelerà importante, infatti, aver fatto chiarezza con quanto sta accadendo le sarà d'aiuto nell'affrontare consapevolmente le situazioni e le scelte future. Cordiali saluti. Dott.ssa Alessandra Giordano
Buongiorno, sono un uomo di 56 anni che da circa un mese è stato "cancellato" dalla propria compagna, poco più grande, con un messaggio WhatsApp di 3 righe dopo un anno di meraviglioso amore. Persona iper presente sia quando eravamo insieme, sia quando lei non c'era per gli innumerevoli e lunghi viaggi con la sua famiglia di origine. Il fatto di vivere solo è di averla avuta spesso lontana, soprattutto quando sono stato malato con covid e influenza australiana, o quando altre coppie chiedevano di conoscerla, mi ha fondamentalmente fatto sentire la solitudine e quindi e sorto un leggero distacco da lei, perché visto che non era neanche un anno che stavamo insieme, mi immaginavo che magari invece di fare 3 settimane fuori ci tenesse a stare un po' più con me magari riducendo un po' la durata della sua vacanza, cosa mai avvenuta. Questo suo pensare unicamente a se stessa non pregiudicava la sua costante e forte presenza affettiva, che risultava incredibilmente forte quando ci vedevamo, anche perché mi faceva sentire amato, ammirato ed esaltato oltremodo, e oltre alle attenzioni mi copriva di regali nonostante non avesse un impiego fisso, cosa che ho dovuto cercare di stoppare perché mi preoccupavo sotto l'aspetto economico, anche se tutto ciò mi faceva sentire importante. Ha fatto delle cose che nessuna donna aveva mai fatto per me, sentivo il suo amore sulla pelle, e quindi, forse anche per l'età, avevo la sensazione che fosse un rapporto duraturo che poteva anche accompagnarci negli anni. Ma il suo essere una donna senza troppe regole, senza un lavoro e soprattutto diretta a fare unicamente ciò che voleva e la faceva stare, probabilmente entrava un po' in contrasto con la mia routine da single separato da 3 anni, fatta di sveglia presto, lavoro, fare la spesa, cucinare, fare le pulizie, pensare soprattutto nel weekend a mia figlia quindicenne con tutte le sue esigenze. A fine estate aveva iniziato a dormire da me pur essendo libera tutto il giorno di fare ciò che più la faceva stare bene. Ma dopo un pochino di giorni mia figlia mi ha rappresentato piangendo il suo stato di malessere per la presenza in casa di una persona che conosceva, ma con cui non aveva un rapporto vero e proprio, per cui con il cuore in mano ho dovuto dire alla mia compagna che dovevamo evitare di stare insieme nei fine settimana, almeno finché lei è mia figlia non avessero fortificato il rapporto, dopodiché sarebbe stato compito mio fare in modo di iniziare la convivenza. Ovviamente questa cosa ha ferito la mia compagna, anche se non ha mai detto o fatto capire niente, e ha continuato ad essere la migliore compagna che un uomo può desiderare. Finché un mese fa, mi invia un messaggio dicendo che aveva capito di non essere pronta per un rapporto e che quindi non era il caso di proseguire. È stato come se un tram mi avesse travolto, una cosa impensabile per me visto che fino a 2 giorni prima ogni messaggio iniziava per Amoreee e finiva con baci e cuoricini. Comunque dopo averla vista per parlare mi ha detto che probabilmente non era innamorata come credeva, forse era un innamoramento di testa e non di cuore e che il mio leggero distacco e il fatto che l'inverno lo avrebbe dovuto trascorrere nella sua casa fredda o avrebbe dovuto andare a dormire dai genitori o amiche senza che secondo lei io non mi fossi preoccupato (pensando solo a mia figlia e non a lei) erano cose che non voleva affrontare sia perché aveva sofferto in passato sia perché non era innamorata nel modo che sarebbe stato giusto. L'interrogativo che mi torna sempre in mente è come può una persona che ha fatto cose folli per amore, che ogni biglietto che ti lasciava era impregnato d'amore, che non voleva altro che stare e dormire abbracciata per sentirsi bene, che viveva per esaltarti ogni istante, possa non aver esternato un malessere per poterlo risolvere, come possa non aver capito la difficoltà in cui mi sono trovato per il problema sollevato da mia figlia, e come non possa avere cercato insieme a me una soluzione per far passare qualche mese e poter stare insieme. Ma soprattutto come poterti dire dopo tutto ciò che abbiamo vissuto, dopo avermi fatto conoscere i suoi genitori e aver dormito a casa loro e guardandoti negli occhi, che forse non era innamorata e che sostanzialmente non hai contato niente in quell'anno. Più di qualcuno, tra cui un'amica psicologa, ha detto che dal mio racconto sembrerebbero genericamente dei tratti di una personalità borderline, che in effetti ho riconosciuto anche io sulla base di quanto letto su riviste mediche dopo quellipotesi. Siccome cercare di capire con chi sono stato mi aiuterebbe a darmi una mano nel distaccarmi da quella persona a cui ho voluto veramente bene, chiedo questo aiuto a chi possa darmelo. Grazie
Gentile utente quando un rapporto è in crisi o finisce le motivazioni possono essere molte e dipendere da molti fattori. Può aiutare, in parte, cercare di capire quale aspetto dell'altro può aver causato la rottura ma è bene sottolineare che in ogni relazione si è in due e ognuno ha il proprio ruolo. In Psicologia utilizziamo il termine 'colludere' per descrivere il legame interno alla coppia sostenuto dall'incontro di bisogni (affettivi, emotivi) che i partner cercano di colmare l'uno attraverso l'altro.
Le sarebbe certamente utile cercare un suo spazio d'ascolto in cui poter analizzare i vissuti, i sentimenti e le emozioni che la situazione con questa persona ha suscitato in lei.
Solo comprendendo quali aspetti la legano al partner in una relazione, che attualmente appare insoddisfacente, potrà fare chiarezza su di sè, sulla signora e sulla vostra relazione ricavandone una maggiore consapevolezza personale necessaria per rimettersi in gioco o comunque per ritrovare la serenità.
Cordiali saluti. Dott.ssa Alessandra Giordano
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