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Esperienze

Sono la Dott.ssa Alina Mustatea, psicologa clinica e giuridica, psicodiagnosta e coordinatore genitoriale.

Mi occupo di autostima, dipendenza affettiva, disagio emotivo, lutto e separazioni, accompagnando ogni persona a ritrovare equilibrio, chiarezza e forza interiore.

Attraverso un approccio empatico e scientifico, unisco competenza clinica, esperienza giuridica e strumenti psicodiagnostici per offrire percorsi su misura e concreti.

Come lavoro

Ricevo online su piattaforme sicure (Mio dottore, Google Meet o Zoom), con orari flessibili e massima riservatezza.Offro anche una prima consulenza conoscitiva gratuita di 15 minuti per comprendere insieme il tipo di percorso più adatto.

Ambiti di intervento e specializzazioni

-Consulenza psicologica 

-Supporto per italiani che vivono all’estero

-Valutazioni psicologiche e psicodiagnostiche

-Consulenze giuridiche e perizie (affidamenti, capacità genitoriali)

-Coordinazione genitoriale e sostegno alla genitorialità

Il mio approccio

Credo nel potere dell’ascolto attivo e della relazione terapeutica come spazio di crescita. Ogni persona è unica, e ogni percorso nasce dal suo ritmo, con l’obiettivo di restituire equilibrio, lucidità e fiducia.

Altro Su di me

Aree di competenza principali:

  • Psicologia clinica
  • Psicodiagnostica
  • Psicologia della salute
  • Psicologia giuridica
  • Psicodiagnostica
  • Psicologia clinica
  • Mediatore familiare
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Dott.ssa Alina Mustatea

Via Spoleto, Pomezia 00072

Consulenza psicologica Online Gratuita – 15 minuti

Un primo incontro senza impegno per capire cosa stai vivendo, ricevere orientamento professionale e scoprire come posso aiutarti.
A volte basta un quarto d’ora per iniziare a stare meglio.

19/12/2025

Prestazioni e prezzi

  • Colloquio psicologico

    55 €

  • Consulenza online

    45 €

  • Colloquio psicologico clinico

    50 €

  • Accompagnamento in gravidanza

    55 €

  • Analisi dello stress

    50 €

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06 9762...

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153 recensioni

Tutte le recensioni contano e non possono essere rimosse o modificate dai dottori a proprio piacimento. Scopri come funziona il processo di moderazione delle recensioni. Per saperne di più sulle opinioni
  • R

    Sono grata alla Dottoressa Alina Mustatea per il suo aiuto incredibile! In sole due sedute, mi ha già aiutata a vedere le cose in modo diverso e a lavorare su me stessa. Adoro gli "esercizi/compiti"che mi dà, mi aiutano a riflettere e a capire meglio certe dinamiche/eventi/situazioni. La consiglio vivamente, da lei non ti sentirai mai giudicata e soprattutto ti sentirai ascoltata e capita.

    Grazie per tutto.

     • Consulenza online colloquio individuale  • 

    Dott.ssa Alina Mustatea

    Grazie di cuore per le tue parole, Rita.
    Sono davvero felice che, già in queste prime sedute, tu stia trovando strumenti utili per comprenderti meglio e per affrontare le situazioni in modo più consapevole. Continuare a lavorare su di sé richiede coraggio, e il merito è soprattutto tuo.

    Resto a tua disposizione per proseguire il percorso nel modo più adatto ai tuoi bisogni.

    Un caro saluto,
    Alina Mustatea


  • M

    Mi sto trovando molto bene con Alina e continuerò il mio percorso

     • Consulenza online Altro  • 

    Dott.ssa Alina Mustatea

    Grazie M., mi fa piacere leggere le tue parole.


  • D

    Ho iniziato un percorso con la Dott.ssa Alina Mustatea in un periodo particolarmente impegnativo e da subito ho percepito grande professionalità, attenzione e sensibilità. Il suo modo di lavorare è chiaro, rispettoso e molto efficace. Grazie alle sue indicazioni ho acquisito strumenti concreti per gestire emozioni, stress e dinamiche personali. La consiglio a chiunque cerchi una psicologa competente e davvero presente.

     • Consulenza online consulenza online  • 

  • T

    Psicologa molto preparata, disponibile e attenta. Grazie al suo aiuto ho fatto importanti passi avanti. Consigliatissima!

     • Consulenza online consulenza online  • 

    Dott.ssa Alina Mustatea

    Grazie mille Tiziano


  • A

    La dottoressa Mustatea è molto professionale e preparata, con lei sto raggiungendo dei grandi successi. La consiglio!!!

     • Consulenza online colloquio individuale  • 

    Dott.ssa Alina Mustatea

    Grazie A. mi fa piacere sapere che il percorso che stiamo affrontando insieme ti stia portando risultati importanti.


  • L

    Professionista alto livello la consiglio davvero brava in tutto sa come intervenire a secondo delle situazioni.

     • Consulenza online consulenza online  • 

    Dott.ssa Alina Mustatea

    Grazie mille Luigi :)


  • S

    La Dottoressa Mustatea è molto scrupolosa, attenta e competente.
    Grazie a questo, dopo poche sedute stiamo trattando argomenti importanti di cui non avevo mai parlato prima d’ora ; con lei mi sento al sicuro e sempre ascoltata al massimo.
    Sono molto contenta di essermi affidata proprio a lei per il mio percorso

     • Consulenza online colloquio individuale  • 

    Dott.ssa Alina Mustatea

    Grazie di cuore, Silvia. Sapere che ti senti al sicuro e accolta nel percorso significa molto per me. È un vero piacere affiancarti in questo lavoro su di te.


  • R

    La Dott.ssa Mustatea si distingue per la sua professionalità, competenza e capacità di instaurare un rapporto di fiducia autentico con il paziente. Durante il percorso terapeutico ha dimostrato grande attenzione, sensibilità e chiarezza nel fornire strumenti concreti per la crescita personale e la gestione delle difficoltà emotive. Consiglio vivamente la sua consulenza a chiunque desideri intraprendere un percorso psicologico serio e costruttivo.

     • Consulenza online consulenza online  • 

    Dott.ssa Alina Mustatea

    Grazie mille per la recensione.


  • L

    Professionista molto empatica e preparata, mi ha aiutato a comprendere meglio me stesso e a gestire situazioni difficili con serenità.

     • Consulenza online consulenza online  • 

    Dott.ssa Alina Mustatea

    Grazie, davvero.


  • L

    Ho avuto un’esperienza estremamente positiva con la Dott.ssa Mustatea. È una professionista competente, attenta e capace di creare un ambiente di ascolto autentico e privo di giudizio. Durante il percorso con lei ho avuto modo di acquisire maggiore consapevolezza di me stesso e di sviluppare strumenti concreti per affrontare situazioni complesse. La sua empatia e professionalità rappresentano un valore aggiunto raro. La consiglio vivamente a chi desidera intraprendere un percorso di crescita personale e benessere psicologico.

     • Consulenza online  • 

    Dott.ssa Alina Mustatea

    Grazie per la recensione Luca


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Risposte ai pazienti

ha risposto a 365 domande da parte di pazienti di MioDottore

Domande su consulenza psicologica

Questi comportamenti a che cosa sono riconducibili?

Da anni ho conosciuto un ragazzo o meglio ex collega di lavoro che è di 3 anni più piccolo di me. Io ne ho 34.
I suoi comportamenti sono strani e indecifrabili certe volte. Chiedo un consiglio, un parere, perché tutti mi dicono "lascialo stare o lascia perdere", ma nessuno mi vuole chiarire un po' la cosa. Ebbene questo collega inizialmente era fantastico, premuroso, attento e simpatico. Disponibile e super competente nel lavoro, senza dubbio. Una delle persone più fidate in questo senso. All'inizio tra me e lui si era creata una bella intesa e c'era molta collaborazione. Lavoravamo in team e le cose andavano bene. Ci sentivamo spesso e dopo un po' ha iniziato a ricoprirmi di attenzioni, cosa che io ho in parte scansato, perché ero più presa dal discorso lavorativo che da altro. Successivamente ci hanno divisi e siamo finiti per questioni aziendali in punti vendita diversi. Bene, da qui sono cominciati i problemi. È diventato freddo e distaccato. Al telefono non era più disponibile nemmeno per lavoro. Rispondeva quando c'era da fare un favore a lui, ma mai per sapere realmente qualcuno come stava. Ha iniziato a trattarmi davvero male e a sminuirmi. Io così gli ho chiesto se nel periodo nel quale abbiamo lavorato assieme si era legato a me perché avevo notato cenni d'interesse e dimostrazioni e mi ha risposto di si. Gli ho chiesto perché era cambiato radicalmente e mi trattava solo male e basta, con atteggiamento di un opportunista. Di chi si fa sentire solo quando serve qualcosa. O di chi ostenta superiorità e sminuisce ciò che non lo riguarda in maniera diretta. Lui ha sempre giustificato il tutto dicendo che era teso per lavoro, che si era interessato a me, ma non aveva la testa per starmi dietro. Per causa di questioni passate anche finite male. Gli ho dato un ultimatum perché ero stufa dei suoi comportamenti orribili e delle sue risposte, gli ho detto che anch'io mi ero affezionata a lui, ma al lui del periodo iniziale, non quello che si è rivelato dopo. Sembrava proprio che si fosse tolto una maschera e che fosse uscita la sua vera personalità. Al di la di tutto ho continuato a sentirlo solo per lavoro nonostante le brutte maniere e le risposte schifose. Finché me ne sono andata. A lui di ciò che sentivo io, sembrava importare zero. Anzi, si scusava per poi ripetersi nei modi burberi e cattivi. Diceva che mi aveva avvisata di non avere la testa per una relazione. Perché non sta bene con se stesso. Ogni volta c'era una scusa e basta, ma mai una volta che abbia affrontato da vero uomo il discorso. Mai. Scappava e lo fa tuttora. Mi lascia senza risposte quando lo metto con le spalle al muro. Si dilegua. Ad oggi non lavoro più per la sua stessa azienda, ho cambiato anche per lasciare quanto di tossico c'era. Lui però, ogni tot, nonostante io non lo cerchi, torna a farsi sentire dandomi qualche news o dicendomi cose strane di se stesso per poi sparire e lasciarmi sempre senza risposta. Puntualmente. Io glielo rimarco, ma lui sembra fregarsene. O meglio il suo atteggiamento mi fa pensare ad un aspetto narcisista, manipolante, che vuole tenere agganciata la preda in qualche modo. Alcune volte scrive cose brevi, ma carine. Tuttavia si è abbassato troppo a cattiverie gratuite per i miei gusti. Quindi io sono piuttosto evasiva nelle risposte. Non mi fido troppo. È arrivato pure a chiedermi di tornare a lavorare con lui, perché così "avremmo recuperato il rapporto che avevamo e ci saremmo potuti dare una seconda opportunità". Si. Peccato che io ho rifiutato. Non mi sentivo tranquilla. Da allora di nuovo con questi schemi comportamentali strani... Torna, scrive cose brevi per poi sparire... Ecc... A volte mi mette pure i cuori. Ma io dico... Che caspita di senso ha tutto questo? Vuole una relazione? Allora che si metta in riga!! Non la vuole come mi ha sempre detto? (non voglio perderti, ma ora non ho la testa, da tipo 2 anni). Boh... Che tipo di schemi ci sono nella sua testa? È un narcisista? Cos'è? Solo per capire.
Grazie d'anticipo.

Gentile paziente,
quando una persona alterna coinvolgimento, freddezza, svalutazione e riavvicinamenti improvvisi, è normale cercare una spiegazione “psicologica” che dia senso a ciò che appare incoerente.

Provo a chiarire alcuni punti, senza etichettare in modo rigido.
I comportamenti che descrive sono riconducibili a uno schema relazionale ambivalente ed evitante. Questa persona sembra capace di attivarsi quando sente vicinanza, intesa, stima o quando l’altro è disponibile, ma appena la relazione potrebbe diventare più definita, paritaria o emotivamente coinvolgente, si ritira, svaluta, si raffredda o sparisce. Non è raro che in queste dinamiche l’altro venga cercato “a intermittenza”, solo per confermare di esistere ancora nella sua mente o di avere ancora un potere relazionale.
Il passaggio da un contesto di collaborazione quotidiana a una separazione lavorativa è stato probabilmente un fattore scatenante. Finché lavoravate insieme, il legame era strutturato, contenuto, prevedibile. Quando questo contenitore è venuto meno, sono emerse difficoltà che probabilmente erano già presenti: incapacità di gestire la distanza, il confronto emotivo, la reciprocità.

Il fatto che lui riconosca un interesse ma dica di “non avere la testa”, da anni, non è una fase passeggera. È una posizione stabile. Dire “non voglio perderti” ma allo stesso tempo non assumersi nessuna responsabilità affettiva è un modo per tenere l’altro agganciato senza esporsi. Questo non significa necessariamente narcisismo patologico. Può trattarsi di una forte insicurezza, di una bassa tolleranza all’intimità, di esperienze relazionali passate non elaborate, o di una modalità difensiva di controllo che passa attraverso l’alternanza presenza/assenza.
Il punto centrale, però, non è “che etichetta ha”, ma l’effetto che questo schema ha su di lei. Lei descrive svalutazione, cattiverie gratuite, sparizioni, mancanza di confronto, riapparizioni senza spiegazioni. Tutti elementi che, nel tempo, minano la fiducia, la serenità e l’autostima. Il fatto che torni a scriverle quando lei non lo cerca, che usi messaggi brevi, cuori, inviti ambigui, ma senza mai cambiare davvero posizione, indica che non sta cercando una relazione matura, ma un legame che resti a sua disposizione, alle sue condizioni.
La sua intuizione di non sentirsi tranquilla è molto importante. Non è chiusura, è protezione. Lei non ha sbagliato a rifiutare di tornare a lavorare con lui: quello sarebbe stato un modo per rientrare in una dinamica che già l’aveva fatta stare male.

Alla domanda “vuole una relazione?”, la risposta, guardando i fatti e non le parole, è no. O meglio, non una relazione reciproca, chiara, rispettosa. Vuole mantenere un filo, una possibilità, una conferma, senza assumersi il rischio e l’impegno che una relazione richiede.
Capire questo non serve a incastrarlo in una diagnosi, ma a permetterle di fare chiarezza per sé. Lei non può cambiare i suoi schemi. Può però scegliere di non restarne intrappolata. La distanza che ha già messo è un segnale di lucidità, non di rigidità.

Se sente che questa storia ha lasciato strascichi o continua a farle dubitare di sé, un percorso psicologico può aiutarla a rafforzare i confini e a comprendere perché persone così intermittenti risultino così difficili da lasciare andare, anche quando fanno stare male.

Un caro saluto
Dott.ssa Alina Mustatea
Psicologa clinica e giuridica
Psicodiagnosta clinica e forense
Coordinatore genitoriale
Se desidera approfondire queste dinamiche relazionali e ritrovare maggiore chiarezza emotiva, può prenotare una visita.

Dott.ssa Alina Mustatea

Salve, sto attraversando un periodo bruttissimo che sta andando avanti da marzo 2025. Siamo alla fine di quest'anno e non riesco a dimenticare un ragazzo che ho frequentato da gennaio fino ad aprile. È ststa per me una frequentazione importante dove ho investito sentimenti e credo che ne sia stata e sono ancora innamorata di questa persona. Sto male perche nonostante sia consapevole del fatto che non è la persona giusta per me per via dei valori troppo diversi in cui crediamo, io penso ancora a lui, controllo ancora le sue storie nonostante non ci seguiamo e questa cosa mi sta consumando. Mi lascio prendere dalle domande "e se avessi continuato, se avessi accettato il tutto, se solo fosse andata diversamente..? " Lui mi racconto con molta leggerezza ol tradimento alla sua ex ragazza e dopo vari discorsi mi disse che l'uomo è debole e che non riesce a garantire fedeltà siccome è gia successo. Che lui è ststo almeno sincero e che altri uomini non mi direbbero mai queste cose perche codardi. Lo lasciai , ma stavo male perche mi piaceva xlme persona, era intelligente, persuasivo, bello soprattutto. Ma il mio cuore purtroppo non riusciva a stare tranquillo. Ci sentivamo lo stesso perche volevo sapere come stesse siccome stava male per la gamba per l'incidente che ha avuto a dicembre e lui pubblico una storia su instagram con l'intento di approcciare con ragazze. Mi arrabbiai un pochettino pervhe gia non mi fidavo , poi aveva questi comportamenti e quando gli dissi e confermai il motivo che non volevo proseguire la frequentazione, lui mi licenziava con "va bene, fai come vuoi, buonanotte stai serena e tranquilla, addio". Non mi dava nessun motivo per stare tranquilla e ci piangevo, ogni notte prima di dormire piangevo. Arrivo il giorno in cui ci dovevamo vedere per chiarire dal vivo ma purtroppo non ci vedemmo per svariati motivi. In quei giorni mi supplicava di tornare, mi diceva "saremmo stati bene insieme ". Poi cj pensai. Due giorni fopo tornai indietro. Sui miri passi. Dissi ci riproviamo? Lui mi disse ch4 le cose erano cambiate e che voleva solo amicizia perche non voleva perdermi. Io non accettai la sua amicizia e cosi non risposi piu ai suoi messaggi. Lui mi scriveva lo stesso. Mi dava il buongiorno ma io niente. Arrivo il suo compleanno, a maggio gli feci gli auguri e da lì iniziammo a parlare di nuovo del piu e del meno. Poi mi chiede di inviargli foto, di farmi vedere, inviava messaggi provocatori e da lì gli chiesi finalmente "cosa vuoi tu?" Lui "non una storia". Mi cadde il mondo addosso. Iniziai a pensare che mi avessw presa in giro per due mesi .. tutti quei "mi piaci come sei, la tua persona mi piace, mj piace tutto di te, da dove sei arrivata?" Era tutto finto? Non volevo crederci. Mi disse poi che non voleva perdermi che siamo stati bene e che gli piaceva parlare con me. Io non accettai perche volevo lui . Mi riscrisse a giugno per farmi gli auguri. Mi chiese un invito last minute alle 22, dopo avermi fatto complimenti sull'aspetto fisico. Rifiutai lincontro. Il giorno dopo ijizio a dirmi che sono come le altre, che sono la peggiore, che sono brutta senza trucco. Io gli rispondo che si offende ciò che non si puo avere e lui mi risponde "non voglio avere ciò che ho gia avuto" con tanto di superiorità. Si contraddice poi da solo perche il giorno prima mi aveva chiesto di uscire. Poi pubblica i miei messaggi privati come storia deridendlmi in pubblico e mi arrabbio. Lui mi da della psicopatica e mi blocca su whatsapp. Io lo tolgo da instagram. Dopodiché verso settembre, mi ricontatta su whatsapp, dicendomi testuali parole "hola. Devo dirti una cosa. Ora sto bene relativamente con la gamba, ma non mi sono dimenticato di chi mi è ststo vicino quando manco riuscivo a camminare " io rispondo "mi fa piacere che stai meglio " lui mi fa solo una reazione al messaggio senza rispondere. Attualmente mi guarda ancora tutti gli stati whatsapp nonostante non ci seguiamo su instagram. Dopodiché il 28 ottobre, mi blocca improvvisamente su instagram. Senza motivo. Poi mi sblocca il 3 novembre. Vorrei capire cosa significano questi suoi comportamenti e perché sono ancora legata a lui nonostante non è la persona giusta? Perché piango tutti i giorni ? Perché solo al pensiero che lui possa avere unaltra mi turba? Perché mi guarda ancora gli stati whatsapp tempestivamente?

Gentile paziente,
quello che sta vivendo è molto doloroso, ma non è incomprensibile né “strano”. La sofferenza che prova oggi non è legata solo alla persona in sé, ma al tipo di legame che si è creato e al modo in cui questo legame si è interrotto e riattivato più volte...
Quest’uomo è stato fin dall’inizio molto chiaro su un punto, anche se emotivamente ambiguo: non voleva una relazione stabile e non si sentiva in grado di garantire fedeltà. Lei, però, si è innamorata nonostante questo, perché lui aveva caratteristiche che colpiscono profondamente: fascino, intelligenza, sicurezza, capacità persuasiva. Quando una persona unisce attrazione, ambivalenza e intermittente conferma affettiva, può creare un legame molto forte e difficile da sciogliere.
I suoi comportamenti successivi sono coerenti con una dinamica di potere e controllo emotivo. Alterna avvicinamenti e distacchi, seduzione e svalutazione, richieste e rifiuti. La cerca quando sente di perderla, la respinge quando lei si riavvicina. Questo non è amore, ma una relazione basata sull’asimmetria, dove lui decide tempi, modalità e distanza. Pubblicare i suoi messaggi, insultarla, bloccarla e sbloccarla sono comportamenti aggressivi e umilianti che non indicano confusione, ma mancanza di rispetto.
Il fatto che lei sia ancora legata non significa che lui sia “la persona giusta”. Significa che il suo sistema emotivo è rimasto agganciato a un legame non risolto, fatto di attese, speranze e continue riaperture. Questo tipo di dinamica crea una sorta di dipendenza affettiva: il cervello resta in allerta, cerca segnali, interpreta ogni gesto, come il guardare gli stati o il bloccare e sbloccare, come se avessero un significato profondo. In realtà questi gesti parlano più del suo bisogno di controllo e conferma che di un reale interesse affettivo.
Lei piange ogni giorno perché non ha perso solo una persona, ma anche l’idea di ciò che avrebbe potuto essere, l’immagine idealizzata che aveva costruito, e perché la relazione non si è chiusa in modo netto e rispettoso. Il pensiero che lui possa avere un’altra la turba perché riattiva il senso di sostituibilità e di svalutazione che ha già vissuto con lui.

Il guardare i suoi stati WhatsApp non è un segnale d’amore né di nostalgia sana. È un modo per restare presente senza esporsi, per mantenere un filo, per non sparire del tutto dalla sua mente. Questo però la tiene bloccata.
La domanda più importante non è cosa significano i suoi comportamenti, ma cosa stanno facendo a lei. La stanno consumando, tenendola legata a qualcuno che non ha mai scelto davvero di prendersi cura di lei.

Per uscire da questa sofferenza è necessario un distacco reale, non solo formale. Smettere di controllare, bloccare ogni canale possibile, interrompere l’esposizione ai suoi segnali è un atto di protezione, non di debolezza. Allo stesso tempo, un percorso psicologico può aiutarla a comprendere perché questo tipo di persona l’abbia agganciata così profondamente e a ricostruire il suo senso di valore, oggi molto ferito.

Lei non sta soffrendo perché ha sbagliato a lasciare questa persona. Sta soffrendo perché si è legata a qualcuno che non era capace di offrirle sicurezza, rispetto e continuità. E questo, per quanto doloroso, non dice nulla di sbagliato su di lei.

Un caro saluto
Dott.ssa Alina Mustatea
Psicologa clinica e giuridica
Psicodiagnosta clinica e forense
Coordinatore genitoriale
Se desidera un supporto per elaborare questo legame e uscire dal dolore che la accompagna ogni giorno, può prenotare una visita.

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