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Leggi di più08/08/2024
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6 recensioni
Competente ed empatica. Sa come fare sentire a proprio agio
La Dottoressa Agne Rumi è molto preparata, è molto seria, la consiglio vivamente.
La dottoressa Agne Rumi è una persona sempre disponibile molto preparata nel suo lavoro e corretta io mi sono trovata benissimo!
Dott.ssa Agne Rumi
La ringrazio di cuore per questo feedback positivo che mi spinge a continuare a migliorarmi e formarmi.
Psicologa preparata e professionale, cortese sin dal primo appuntamento.
Si ha a che fare con una Dottoressa molto empatica, in grado di ascoltare e soprattutto comprendere .
Mi ha aiutata molto nel mio piccolo percorso ed è per questo che la consiglio vivamente!
Dott.ssa Agne Rumi
Grazie per la recensione positiva, uno stimolo aggiuntivo per continuare a migliorarmi e offrirvi una prestazione sempre all’altezza dei vostri bisogni.
Professionista molto preparata, mi sono sentita a mio agio già dal primo colloquio. Sono contenta di aver intrapreso un percorso con lei e trovo che la modalità online sia molto pratica e funzionale.
La dottoressa è stata molto accogliente e mi ha fatta sentire a mio agio, rendendo piacevole l’incontro anche se online.
Dott.ssa Agne Rumi
Carissima, la ringrazio per la recensione positiva. Sono lieta di esserle stata di aiuto.
ha risposto a 72 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve ho 33 e da ormai 2/3 mesi soffro di confusione, soffro di un disturbo più tosto particolare leggendo su intente ho capito che si tratta di depersonalizzazione e derealizzazione, dopo non so se questo oppure no.
Sono 2/3 mesi che praticamente tutti i giorni 24 su 24 mi sento distaccato dalla realtà ovvero fatico a concentrarmi a fare le cose come se il mio cervello a un blocco, (c’è come se non fossi concentrato ) vertigini, disorientamento, non sento contatto con la realta una sensazione strana, cioè guardo fuori ed e come se la mia testa non riesce a mettere a fuoco, una sensazione strana spero che mi sono fatto capire quello che voglio dire, tutto questo e iniaziato i primi di marzo dopo che ero stato 4 giorni con influenza forte quindi avevo sospeso la paroxetina che prendo da tanti anni oramai e dopo una piccola discussione che avevo con i miei genitori, i primi giorni oltre che questa confusione avevo anche insonnia che facevo fatica a prendere sonno in più durante la notte mi svegliavo più volte, e pensieri di fare del male a me oppure a chi avevo vicino, solo che adesso questi 2 sintomi, cioè insonnia e pensieri di fare del male non li ho più, solo che mi e rimasto questa sensazione di confusione h24 che non riesco ad uscire da questa bolla che mi tiene intrappolato.
Adesso vorrei chiedere 2 domande se possibile, essendo che io sono un tipo abbastanza ipocondriaco, quindi vado su internet a cercare tutti i sintomi che mi sento mi sono usciti tutte le patologie possibili, tipo schizofrenia, psicosi, ecc.
Volevo chiedervi tutto questo e possibile un inizio di psicosi oppure stando così con questa confusione adosso entrare in psicosi? cioè se la causa fosse l'ansia o lo stress può portare alla psicosi?
Perchè certe volte o anche pensieri tipo se c'è qualcuno dentro casa che mi spia, però sono pensieri non so forse perchè leggo i sintomi su internet quindi mi faccio venire i sintomi da solo...
Capisco quanto tutto questo possa risultare spaventoso e frustrante: è del tutto normale sentirsi confusi e preoccupati quando la realtà sembra sfuggire e i pensieri diventano invasivi. Hai attraversato un periodo faticoso, tra l’influenza, la sospensione della paroxetina e le tensioni familiari, e il tuo corpo e la tua mente stanno cercando di riorientarsi.
Dal punto di vista sistemico-relazionale, queste sensazioni di derealizzazione e depersonalizzazione spesso nascono come risposta protettiva a stress e ansia intensi: non costituiscono di per sé l’inizio di una psicosi. I pensieri di “essere spiato” o di fare del male possono emergere quando l’ansia si amplifica, ma non sono indicatori automatici di schizofrenia o psicosi; piuttosto, sono espressioni di allarme interno che il tuo organismo sta lanciando. Ti suggerisco di rivolgerti al tuo medico o a uno specialista che possa valutare insieme a te questi sintomi, e di esplorare tecniche di grounding (es. appoggiare i piedi saldamente a terra, respirazioni lente) per ritrovare gradualmente un senso di contatto con la realtà. Non sei solo in questo percorso: prendersi cura di sé e chiedere aiuto è già un grande passo verso il benessere.
Buonasera, il lovebombing femminile fa parte solo della narcisista oppure anche di una donna "bisognosa"? Perché dal scrivere "non so nemmeno chi sei" (questo dopo il rapporto sessuale) per poi dire dopo qualche giorno: "ti giuro nella mia vita il miglior posto è stato tra le tue braccia" (questo dopo aver avuto delle vere relazioni a detta sua) mi sembra una bella contraddizione... Inoltre ci sono stati altri complimenti ma nulla di eclatante a parte dei "mi manchi un casino" (tutto ciò in una relazione a distanza e quindi solo in chat).
Buonasera,
quello che descrivi può generare molta confusione, soprattutto in una relazione a distanza dove mancano i riferimenti del corpo, dello sguardo, della quotidianità.
Potrebbe essere più utile spostare l’attenzione dal “diagnosticare” l’altra persona (narcisista, bisognosa…) al comprendere che tipo di danza relazionale si è creata tra voi. Il comportamento che definisci come “lovebombing” potrebbe derivare da un reale bisogno di vicinanza, da insicurezze affettive o da una difficoltà a regolare l’intensità emotiva nei legami. Non è necessariamente indice di un disturbo di personalità, ma potrebbe segnalare un funzionamento affettivo ambivalente: idealizzazione seguita da svalutazione, affermazioni intense alternate a distacco.
La vera domanda, in ottica relazionale, è: come ti fa sentire questo scambio? Ti nutre o ti destabilizza? Ti senti visto, rispettato, coinvolto in modo reciproco?
A partire da lì, puoi esplorare cosa cerchi tu nella relazione e che tipo di legame desideri costruire…
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