Esperienze
Sono lo psicologo della porta accanto. Quello che con competenza ti prende per mano e ti scuote l'esistenza. Ci daremo del tu perché va bene la professionalità, ma voi mi mettete in mano i vostri pensieri più profondi e per accoglierli non basta la competenza, serve una connessione autentica.
Psicologo clinico e forense con una formazione multidisciplinare, opero nell’ambito della salute mentale, della criminologia e della tutela delle vittime. Possiedo certificazioni specialistiche in prevenzione e contrasto alla violenza di genere, maltrattamenti e abusi e collaboro con enti pubblici e privati in progetti di supporto psicologico, valutazione del rischio e protezione. Ho maturato un’esperienza significativa nel trattamento di adulti e adolescenti con particolare attenzione alla gestione del trauma, dello stress e delle dinamiche relazionali disfunzionali. Mi occupo di benessere psicologico, gestione dello stress, sostegno alla genitorialità e promozione di un uso consapevole delle tecnologie digitali. Integro le competenze psicologiche con un solido background in ambito tecnologico e comunicativo offrendo percorsi personalizzati, riservati e orientati al benessere globale della persona.
Approccio terapeutico
Aree di competenza principali:
- Criminologia clinica
- Psicologia clinica
- Sessuologia
- Criminologia clinica
- Psicodiagnostica
- Mediatore familiare
- Sessuologia
Principali patologie trattate
- Paura ,
- Autostima ,
- Stress ,
- Trauma ,
- Disturbo di personalità ,
- +13 a11y_sr_more_diseases
Indirizzi (3)
Via Gustavo D'Arpe, Roma 00128
Disponibilità
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Disponibilità
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Via Ettore Janni, Selcetta 00128
Disponibilità
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Prestazioni e prezzi
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Colloquio psicologico online
60 € -
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Consulenza online
60 € -
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Consulenza psicologica
60 € -
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Colloquio via Skype
60 € -
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Colloquio psicologico telefonico
60 € -
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Recensioni
3 recensioni
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C
Cinzia
Conosco il Dot Costanzo da poco ma fin da subito ho sentito forte empatia con lui. Ti mette a tuo agio e ti ascolta attentamente dando poi tante spunte di riflessione sull argomento e consigli utili. Cerca di farti capire davvero la strada migliore da percorrere . E' una persona sempre presente ... Molto disponibile. Mi dà sostegno in questo momento di difficoltà della mia vita. Posso solo ringraziarlo.
• Via D'Arpe • colloquio psicologico •
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S
Stefano
Dopo due sedute ritengo di vedere qualche miglioramento, se pur minimo. Mi ha dato ottimi consigli, mi sentivo a mio agio anche se è stata la mia prima esperienza di questo genere con un professionista. È capace di ascoltare e capire le varie situazioni che gli ho esposto. Sicuramente continuerò il percorso insieme a lui.
• Consulenze Online • consulenza Sessuologica •
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S
Serena
Dopo due sedute posso dire di trovarmi molto a mio agio, cosa in genere difficile per il mio carattere. Proseguirò questo percorso perché sento che mi fa bene.
• Consulenze Online • consulenza online •
Dott. Tiziano Costanzo
Cara Serena,
ti ringrazio di cuore per le tue parole. Sono lieto che tu ti senta a tuo agio e che il percorso intrapreso ti stia portando beneficio. Continueremo insieme con la stessa attenzione e dedizione.
Un caro saluto.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 17 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno. L'eicaluzuone ritardata può dipendere da una violenza subita da piccoli?
Buon pomeriggio. Sì, in alcuni casi l'eiaculazione ritardata può essere collegata a traumi sessuali subiti durante l'infanzia, poiché esperienze traumatiche possono influenzare profondamente la sfera sessuale e le risposte fisiologiche. Tuttavia è importante valutare ogni situazione individualmente attraverso un percorso clinico adeguato.
Buongiorno,mia moglie quando abbiamo una discussione urla,offende e minaccia la separazione.
Lei mi accusa da anni di non aiutarla economicamente,premetto che io sono un operaio e lei una libera professionista.
Io pago tutte le spese di casa e lei pretende aiuto per le tasse che deve pagare per la sua professione.
Questa cosa la manda fuori di testa e io non riesco a gestire la sua ira ne'riesco a far pesare le mie idee sulle spese di casa che affronto per entrambi.
Mi può dare un consiglio su come placarla e fargli pesare le mie problematiche senza che metta davanti sempre a separazione?
Il suo messaggio evidenzia una dinamica coniugale che, se protratta nel tempo, può generare un clima relazionale fortemente disfunzionale basato su una comunicazione aggressiva, sulla delegittimazione reciproca e su un costante squilibrio nella gestione dei bisogni emotivi ed economici.
Il primo elemento che emerge è la presenza di una modalità comunicativa da parte di sua moglie fortemente conflittuale e minacciosa. L’uso sistematico di urla, offese e riferimenti alla separazione come strumento retorico nei momenti di disaccordo rappresenta una forma di pressione emotiva. Questi pattern comunicativi, se non riconosciuti e gestiti, tendono ad accentuare l’asimmetria nella coppia portando uno dei due partner (in questo caso lei) a sentirsi svalutato, invisibile nei propri bisogni e continuamente sotto accusa.
Il secondo punto rilevante riguarda il tema della gestione delle risorse economiche. La frustrazione che lei riporta è legittima e il fatto che provveda in maniera unilaterale alle spese domestiche mentre sua moglie richiede un ulteriore contributo per oneri legati alla sua professione, senza riconoscere i suoi limiti economici, può essere interpretato come una disconnessione empatica e funzionale, tipica dei contesti relazionali nei quali si perde la capacità di negoziare i ruoli e i carichi in modo equo.
Da quanto descrive si osserva un significativo deficit di comunicazione. Lei sembra non riuscire a far valere i suoi bisogni senza generare in risposta un’escalation da parte della partner, il che potrebbe suggerire la presenza di una dinamica interattiva polarizzata. In questi casi il partner che evita il conflitto (probabilmente lei) tende a silenziarsi o a rinunciare.
Le consiglio vivamente un percorso di supporto psicologico individuale o di coppia.
È fondamentale che lei impari a esprimere i propri limiti economici e psicologici in modo chiaro e fermo, anche al costo di affrontare il disagio di un conflitto. Non si tratta di "alzare la voce" (che non è mai la forma di comunicazione corretta e funzionale per farsi ascoltare) ma di sostenere la propria posizione con assertività e rispetto verso sua moglie ma anche verso se stesso.
Quando sua moglie usa ricorrentemente il tema della separazione come leva discorsiva lei dovrebbe ricordarle che il discorso dovrebbe concentrarsi sul problema reale e non su ipotesi di rottura usate per fare pressione.
Dovrebbe proporre alla sua compagna un confronto in uno spazio protetto come quello di un supporto di coppia. Questo consentirebbe di lavorare sulle modalità comunicative, ridefinire i bisogni individuali e quelli condivisi, oltre a sviluppare un sistema di gestione dei conflitti più funzionale e meno distruttivo.
Intanto però è importante che lei esprima con calma e rispetto il proprio disagio. L’eccessiva disponibilità ad accettare il peso emotivo di sua moglie rischia di generare una forma di dipendenza relazionale silente in cui il bisogno di evitare lo scontro diventa più forte del bisogno di equità.
State rischiando una cronicizzazione del conflitto che porta ad un logoramento del legame.
Qualora sentisse il bisogno di un confronto più diretto non esiti a contattarmi.
Saluti.
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