Esperienze
Chi sono: Sono Simone Tanzola, uno psicologo clinico laureato in Psico-Sessuologia Clinica presso l’Università Sapienza di Roma e attualmente al terzo anno di specializzazione in Psicoterapia della Gestalt. Sono esperto sia in tematiche nell’ambito della sessualità, relazioni intime e identità di genere dopo aver frequentato un master di sessuologia in particolare sul protocollo mansione integrato per le disfunzioni sessuali, sia in disturbi del comportamento alimentare e della sfera corporea, sia nel tema della psico-oncologia dopo aver frequentato per due anni l'ambulatorio di psiconcologia dell'ospedale Sant'Andrea di Roma.
Credo che la salute mentale intesa a livello olistico sia un bene primario raggiungibile per tutti, a qualsiasi età e con qualsiasi condizione di partenza, e che oggi sia necessaria in una visione del concetto di salute, dove a lungo termine non può esistere benessere e salute fisica senza quella mentale. Il mio percorso: Durante la mia formazione, ho avuto l'opportunità di lavorare in diverse realtà: * Disturbi del comportamento alimentare (2019): ho svolto un tirocinio all’interno del centro unico per il comportamento alimentare dell’ospedale di Udine, prendendo parte ai percorsi delle persone con problematiche legate all'alimentazione. Questo ambito è rimasto uno dei miei interessi principali, che mi ha portato l’anno scorso a seguire un corso di alta formazione in disturbi del comportamento alimentare nell’infanzia e adolescenza presso l’Università Sapienza di Roma. * Adolescenti e famiglie in difficoltà (2021): durante la magistrale, ho collaborato con i servizi sociali di Palma di Maiorca, aiutando minori ed adolescenti tramite percorsi di supporto psicologico e psicoterapia ad affrontare le loro sfide personali e a ricongiungersi con la propria famiglia dopo una sentenza di separazione del tribunale. * Psico-oncologia (2023): dopo la laurea magistrale, per abilitarmi alla professione, ho scelto l’ambulatorio di psico-oncologia dell’ospedale Sant’Andrea di Roma, dove ho potuto partecipare ai percorsi di supporto psicologico e consulenza in reparto di degenza per le persone o i familiari affetti da una qualsiasi forma di tumore. Anche dopo l’esame di abilitazione, ho continuato a formarmi presso l’ospedale sia come volontario per un anno, sia come psicoterapeuta in formazione, prendendo in carico i pazienti. Come posso aiutarti: Mi occupo di diverse tematiche, tra cui: * Ansia * Depressione * Difficoltà relazionali e di coppia * Disturbi del comportamento alimentare * Disagi legati alla sessualità * Supporto in caso di malattie croniche o oncologiche * Crescita personale e orientamento * Supporto genitoriale * Depressione post partum * Infertilità * Adolescenza * Identità di genere * Orientamento sessuale * Tematiche LGBTQ+ Il mio approccio: Credo nell'importanza di costruire una relazione terapeutica basata sulla fiducia e sull'ascolto attivo. Utilizzo tecniche della Gestalt per aiutarti a vivere pienamente il presente e affrontare le difficoltà con maggiore consapevolezza di quello che sei e degli strumenti che hai a disposizione. Il mio obiettivo è costruire insieme una relazione di fiducia e ascolto empatico, dove poter parlare di qualsiasi tematica senza giudizio, con la consapevolezza che in un percorso di supporto psicologico l’ingrediente primario per la "cura" è il legame terapeutico tra le parti. Cercare quindi di aprirsi ed essere se stessi sarà sufficiente come condizione di partenza per fare un buon lavoro. Una delle mie frasi preferite è: “Non ci può essere amore se non si è se stessi con tutte le proprie forze” di Calvino. Una frase da tenere a mente in terapia, non solo verso gli altri, ma soprattutto verso se stessi, poiché l’obiettivo primario di un percorso di supporto psicologico è conoscere se stessi.
Aree di competenza principali:
- Sessuologia
- Psicologia clinica
- Psicoterapia
Principali patologie trattate
- Ansia
- Bulimia
- Depressione
- Ipocondria
- Disfunzione erettile
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Indirizzi (2)
Disponibilità
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Roma 00141
Disponibilità
Questo dottore non offre prenotazioni online a questo indirizzo
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Prestazioni e prezzi
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Colloquio psicologico
50 € - 55 € -
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Parent training
65 € -
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Sostegno psicologico adolescenti
45 € -
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Sostegno psicologico
50 € - 55 € -
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Sostegno alla genitorialità
50 € - 55 € -
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Recensioni
12 recensioni
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L
Lisa
Per il momento mi sto trovando molto bene, mi sento ascoltata e accolta e mi piace molto suo approccio rilassato. Grazie!
• Consulenza online • consulenza psicologica •
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A
AM
Professionista empatico e preparato, grazie al suo supporto ho imparato ad ascoltarmi più a fondo
• Consulenza online • colloquio psicologico •
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L
LC
Figura empatica, accogliente e professionale. Ho apprezzato il colloquio con il Dottor Tanzola per la chiarezza nell’espirmesi e nel chiarire quelle che possono essere delle dinamiche problematiche
• Studio per consulenza online • colloquio psicologico •
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G
G.C.
Ho iniziato da poco il mio percorso terapeutico con il Dott. Tanzola e devo dire che mi sto trovando molto bene. Il dottore è molto empatico e mi ha messo sin da subito a mio agio.
Molto consigliato• Consulenza online • colloquio psicologico •
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M
M.B
Ho iniziato da poco un percorso con il dr Tanzola per affrontare i miei disturbi alimentari e, nonostante sia solo l'inizio, penso di aver trovato un punto di riferimento. Mi sono sentita accolta, ascoltata e mai giudicata, grazie all’empatia che dimostra il dottore nell’affrontare una tematica cosi delicata.
Il percorso online all’inizio mi preoccupava ma si è rivelata una modalità molto comoda ed efficace, anche grazie alla sua professionalità e capacità di creare partecipazione anche a distanza.• Consulenza online • colloquio psicologico •
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E
EA
Dottore competente e con una buona energia e empatia, nonostante un computer che ci separi
• Consulenza online • consulenza online •
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A
A.B.
Ho conosciuto il dottor Tanzola in un momento molto particolare della mia vita. Mi ha sostenuto senza mai giudicarmi e mi ha dato diversi spunti su cui riflettere e lavorare.
Stiamo ancor oggi continuando il percorso ma posso affermare di aver fatto notevoli passi avanti grazie al dottore.• Consulenza online • colloquio psicologico •
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L
L.C.
Ho svolto una prima consulenza online con il dottore per capire se poteva aiutarmi ad affrontare delle problematiche legate al mio lavoro. Mi ha fatto una buona impressione e mi ha fornito molti spunti di riflessione nel caso decidessi di intraprendere un percorso psicologico.
• Consulenza online • consulenza online •
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A
Alessia
Mi sono rivolta al dottore
per un problema sentimentale e perché avevo bisogno di prendere una scelta, è stato in grado di aiutarmi a vedere le cose sotto un nuovo punto di vista e mi ha molto aiutato.• Consulenza online • colloquio psicologico •
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A
Anna
Mi sono trovata molto bene con il dottore, mi sono sentita ascoltata e capita. Grazie
• Consulenza online • colloquio psicologico •
Risposte ai pazienti
ha risposto a 2 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve, è la prima volta per me in un sito di questo tipo, però ormai è un mio pensiero fisso e non so davvero dove o chi contattare. In anzitutto mi presento, mi chiamo Alice e sono una ragazza di 22 anni; la mia storia non è molto diversa dalle altre che penso avete già sentito, sono cresciuta nella classica famiglia, non mi è mai mancato nulla e ho bei ricordi della mia infanzia. I miei si sono separati quando avevo 12 anni, è stato un po’ difficile per mia madre soprattutto, e sono abbastanza sicura che il mio rancore maschile sia iniziato da qua, paura dei tradimenti e dell’abbandono, una cosa che ho spesso manifestato nelle mie relazioni future. Comunque sia, questo è un discorso relativamente a parte a differenza del problema che vorrei parlarvi: a 15 anni la mia sessualità ha raggiunto, penso, il suo apice; sapevo bene cos’era il sesso e avevo avuto la prima esperienza con un ragazzo, per poi cimentarmi anche in attività sia di un sesso femminile che maschile. Mi sono sempre definita bisex, anche se odio questa etichettatura, semplicemente vado dove mi sento bene con quella persona, maschio, femmina, trans… mi basta che mi faccia stare bene. Ho iniziato ad avere un po’ di problemi con il mio corpo a livello mentale, mi spiego meglio: ho iniziato a leggere dei “fumetti” prevalentemente gay, dove mi piacevano esclusivamente le relazioni tra BL (boy love) e la mia testa ha iniziato a viaggiare spesso su come sarebbe stato se fossi nata maschio e avere una relazione con un ragazzo. Sento proprio la mancanza, presuppongo, dell’organo maschile forse(?) mi sento in meno per questo? Ho fatto l’errore di cercare su internet questi tipo di segnali, sbagliando, e ho trovato un articolo su a questo argomento, che alcune ragazze si sentono in meno perché non posseggono il membro maschile, ma io non penso sia questo il mio problema.
Ma perché ho questa fantasia che mi perseguita ormai da 5 anni? Non capisco come sia possibile. A me piace essere una ragazza e sono anche fidanzata da 3 anni, mi piace il sesso con lui. Però quando sto a casa da sola e iniziò a leggere per svagarmi un po’ sento proprio una depressione che non potrò mai essere un ragazzo e avere una relazione così, come leggo nelle fiction o nei comics. Potete darmi un parere? Vi chiedo un aiuto perché ho la costante paura di essere pazza e di essere anormale.
Vi ringrazio molto e scusatemi lo sfogo. Una buona giornata
Ciao Alice, le domande che ti stai ponendo sono tutt’altro che “pazze” o “anormali”: data anche la giovane età, sei alla ricerca di identità, di significato, di desiderio e di risposte.
Capita, a volte, che alcune fantasie o pensieri ci accompagnino per molto tempo e che abbiano un impatto forte sul nostro vissuto e sulla nostra quotidianità . Quello che descrivi – la fantasia ricorrente, il rapporto con il tuo corpo, le emozioni che emergono, non sono per forza sintomi di qualcosa che non va.
Molte persone si trovano, in momenti diversi della loro vita, a interrogarsi su fantasie, attrazioni e pensieri che sembrano non “quadrare” con la propria immagine o con la realtà vissuta. Ma proprio perché questi pensieri tornano con insistenza, vale la pena ascoltarli e capirli, senza paura e senza giudizio.
Ti suggerirei per questo, se lo desideri, di iniziare un percorso psicologico che possa aiutarti a fare chiarezza, ad accogliere queste parti di te e a comprenderle nel conteso della tua storia, delle tue relazioni e dei tuoi bisogni più profondi, perché solo prendendo tutta la storia puoi aiutarti a conoscerti, purtroppo in poche righe non è possibile fare chiarezza du un argomento cosi ampio, buona giornata
Salve dottori io sono un ragazzo giovane di 23 anni e ho un ansia che mi assale alle volte viene di punto in bianco altre volte si placa e molte volte è abbastanza costante io lavoro come operaio da 2 anni e non parlo con nessuno ho subito bullismo prolungato litigi in famiglia in passato con scoppi d' ira ma la cosa è di 5 6 anni fa a 18 anni comincio a bere sviluppo una dipendenza psicologica che porto avanti fino ad ora praticamente negli ultimi tempi bevo e perdo sempre il controllo avevo smesso 40 giorni ma notai che avevo questa forma d ansia ogni tanto lo sento appena mi sveglio dal letto ora sto smettendo ancora da solo e saranno 2 settimane e mezzo che non bevo e sono convinto di riuscire da solo perché ho cambiato prospettiva mentale riguardo a questo e alle volte precedenti per altro soffro molto di solitudine il che non mi aiuta perché ho abbandonato amici che non lo erano perché mi trattavano male e ci ho messo molto tempo gli attacchi di ira che avevo comunque sono una cosa che è normale più o meno in un ragazzino di 16 anni ma io reagivo in maniera anormale perché mi sono capitate delle cose molto brutte in un periodo che non vorrei dire sono poi bloccato in un lavoro che mi piace abbastanza ma non mi piace l ambiente ora mi sto allenando parecchio in questi giorni per mantenermi in forma anche se dopo anni di abusi alcolici ho preso un po di chili e mi è sempre piaciuto allenarmi ma certamente l ho un po trascurato a volte e una volta che lavoro e mi alleno poi mi sento come se mancasse una cerchia sociale o una relazione sono sempre stato testardo a non farmi aiutare un po per vergogna un po perché ho paura ma non so neanche io di cosa forse di aprirmi a questa esperienza
Gentile utente, mi sembra di capire che dopo un periodo di dipendenza dal quale pensava di poter uscire, ora ha trovato da 15 giorni il modo di smettere da solo ma sente un profondo senso di vuoto e solitudine intorno. come immagina, non possiamo fare tutto da soli.
smettere di bere, cominciare ad allenarsi, cambiare mentalità… sono segnali importanti di un desiderio di rinascita, di cambiamento.
Quello che descrive – l’ansia, la solitudine, la rabbia passata, l’aver subito bullismo, la difficoltà a fidarsi – non sono segnali di debolezza, ma sono ferite che ancora oggi possono far sentire il peso. E sì, è normale sentirsi in difficoltà quando ci si sente soli, senza una rete amicale o affettiva su cui contare.
Aprirsi all’idea di chiedere aiuto fa paura, soprattutto quando si è sempre stati abituati a cavarsela da soli, ma è proprio in questa apertura che può iniziare un cambiamento profondo, quello che non si fa più “da soli” ma insieme a qualcuno che ascolta, comprende e accompagna.
Hai già fatto un grande passo scrivendo qui. le consiglio di continuare a chiedere aiuto, per esempio a uno psicologo, ce ne sono vari e con varie modalità e può trovare facilmente qualcuno con cui parlare condividere questo peso
Un caro saluto,
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