Dott.ssa Sandra Valgimigli

Mi presento,
sono un’appassionata dell’arte medica da sempre ed una profonda amante della vita.
Credo che i bambini siano l’espressione più pura e semplicemente diretta della vita, per questo ho scelto la pediatria come campo d’azione.

Attraverso il bambino si entra in famiglia dalla porta principale e si arriva subito al nucleo. I bimbi sono lo specchio dei genitori, e spesso parlano attraverso la malattia. Partiamo dal presupposto che il bimbo aiuta sempre i suoi genitori, parla con la patologia e noi pediatri abbiamo l’onore e il dovere di aiutarli comprendendo e traducendo ciò che succede.

La mia formazione pediatrica nasce in clinica universitaria dove ho imparato ad ascoltare, ad osservare ad avere una paziente dedizione verso il singolo paziente non come ammalato ma come persona unica e speciale. L’eziopatogenesi sconosciuta di alcune patologie mi ha portato a studiare non solo i processi biochimici ma anche la fisica quantistica, quelle frequenze che banalmente da secoli la natura utilizza per comunicare e comprendere. Pensiamo per un attimo agli animali, come fanno a comprenderci e velocemente ad aiutarci? Così anche i bambini avvertono le frequenze perché meno artefatti dalle impalcature emotive spesso difensive di noi adulti.
Le vibrazioni in fisica quantistica sono espressione di energia. Siamo esseri che vibrano a determinate frequenze ed ogni vibrazione equivale ad un sentimento, nel contempo ogni sentimento ci fa emettere un tipo di vibrazione positiva o negativa. L’ambiente che ci circonda influenza la nostra frequenza vibrazionale, per questo diventa importante l’ambiente in cui cresciamo, la musica che ascoltiamo, ciò che osserviamo e come pensiamo.

Ciò che mi ha più affascinato della pediatria è la puericultura, l’arte di far crescere in benessere il bambino, da qui l’obiettivo di noi pediatri: creare dei giovani adulti sani, in equilibrio e consapevoli di come fare a mantenersi in benessere. Con questo intento il pediatra ha il dovere di far capire alle famiglie l’importanza del cibo, il più compatibile con i nostri sistemi di difesa. Per questo ciò che mangiamo ogni giorno deve essere d’eccellenza: alimenti sicuri, non carichi di additivi, a ridotta manipolazione industriale, a trasformazione artigianale e che ne salvaguardi la ricchezza in micronutrienti. Insomma alimenti terapeutici, capaci di curare.
Senza trascurare la positività del pensiero e del tipo di educazione.

Come dice Bobin “Les bébés sont les grands sages”. Il vero sapere è nei loro occhi. Un neonato è come un nucleo di poesia e saggezza sprofondato nel lettino, che ci concede la grazia di essere caduto proprio davanti a noi. E’ il volto della saggezza, diverso dal sapere e comprendo perché Buddha ha scelto la forma gelatinosa di un neonato! Hanno tante virtù queste creature di pochi giorni, la più grande è di non essere accecati dal sapere, guardano senza morale, senza filosofia, senza religione, senza alcuna precauzione. Non c’è nessuna distanza tra i loro occhi e gli angeli.

Spesso pensiamo di tutelare i nostri figli allontanandoli dalla verità, in realtà sono loro i primi ad accorgersi dell’inganno, del disagio e si ammalano.

Insomma ringrazio la vita, il mio lavoro, la mia passione ed i bimbi che ogni giorno incontro in ambulatorio perché sanno prendere e donare.

Con passione e tanto cuore,

Sandra

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