Dott.ssa Mariasofia Pagliuca

Gentile paziente, penso che oltre ad un semplice calcolo dei fabbisogni calorici o di macronutrienti bisognerebbe capire cosa ha inciso nelle sue abitudini alimentari e nel suo stile di vita per raggiungere ad oggi questa composizione corporea. Sicuramente il collega che l’ha sottoposta all’esame della BIOIMPEDENZIOMETRIA le avrà fatto in primis un’attenta anamnesi alimentare n cui insieme avete riconosciuto gli errori nelle sue abitudini alimentari. Consiglio di partire da quelli, correggendoli, e molto probabilmente ne seguirà una perdita di peso graduale.
L'alimentazione può essere ripartita anche in 5 pasti giornalieri associando ad ogni pasto una fonte di carboidrati, una di proteine e una di grassi, ma tutto dipende da cosa mangiava precedentemente. Si hanno troppe poco notizie per consigliarle al meglio come procedere o la strategia giusta. Tra l'altro ha specificato la percentuale ( e la stima in kg) di massa grassa ma non ha specificato lo stesso per la massa magra che le ricordo comprende sia i suoi liquidi corporei che la massa muscolare. Per quanto riguarda l’ allenamento “per ore /fino a cedimento” non sono d’accordo. Partendo da una massa grassa così alta ciò vuol significare alla base la presenza di processi infiammatori che verrebbero peggiorati da uno stress fisico dato da un allenamento così intenso tutti i giorni. Inizi sicuramente ad aumentare il suo dispendio energetico rendendo il suo stile di vita più attivo, tramite camminate a passo veloce e costante, e con un allenamento mirato anche di un’ora 2-3 volte alla settimane può essere un buon punto di partenza.
Cordiali saluti

Gentile utente, il digiuno intermittente è una delle tante strategie alimentari utilizzate per il dimagrimento. Alla base c'è sempre una restrizioni calorica fatta ad hoc in base alle abitudini alimentari, allo stile di vita del pazienti avute fino al momento della visita. La differenza è la divisione dei pasti in due fasce orarie, la più comunque è il digiuno intermittente 8:16 ovvero 8 ore di alimentazione e 16 di digiuno ma il digiuno intermittente può essere applicato secondo diverse metodologie e ne esistono diversi tipi. Spesso viene proposta a persone che per motivi di lavoro fanno determinati orari. Si è visto anche che uomini e donne rispondono diversamente in base a quando viene applicata la finestra di digiuno, la più comune va dalla cena al pranzo del giorno seguente ( ovviamente dipende dal paziente). Come ha ben capito, come qualsiasi strategia dietetica la dieta deve essere personalizzata. Da uno studio fatto e pubblicato a marzo 2024 si è visto che l’IF può avere effetti benefici su una serie di aspetti per gli adulti con sovrappeso o obesità, rispetto a una dieta con restrizione caloria spalmata su un arco temporale continuo ovvero può ridurre la massa grassa, LDL-C, Trigliceridi, colesterolo totale, insulina a digiuno mentre aumenta l'HDL-C ( colesterolo buono) mentre ha un minor effetto sulla riduzione della pressione arteriosa. Ad ogni modo secondo la mia esperienza questa tipologia di strategia è estremamente personale e quindi non per tutti ma comunque apporta gli stessi benefici di molte altre strategie alimentari.