Dott.ssa Mariangela Moschella

La valutazione dello stato nutrizionale e dei fabbisogni nutritivi rappresenta il primo step del percorso nutrizionale, il momento in cui avviene il primo incontro tra paziente e nutrizionista. Durante la seduta, il professionista rivolge al paziente domande specifiche sul suo stato di salute e, in particolare, anche circa l’eventuale presenza di patologie, intolleranze e allergie. Indaga sul suo stile di vita e sulle abitudini alimentari. Vengono inoltre raccolti dati antropometrici, riferiti cioè alla fisionomia del soggetto e, quindi, circonferenze corporee e pliche, oltre alla misurazione di peso e altezza. Al primo incontro è necessario portare con sé le analisi ematochimiche più recenti (possibilmente degli ultimi 6 mesi), la documentazione delle patologie diagnosticate, ove presenti, e la certificazione delle eventuali intolleranze/allergie rilevate. Fondamentale anche la lista dei farmaci e degli integratori assunti. In seguito alla prima visita nutrizionale si otterrà il proprio piano alimentare, basato sui fabbisogni nutrizionali ed energetici del paziente

La visita per il controllo del peso, consiste nella possibilità che viene offerta al paziente di pesarsi sempre sullo stesso strumento e di permettere al nutrizionista di registrare i suoi risultati. In questa occasione sarà possibili porre quesiti a cui ancora non vi è stata l'occasione di rispondere, discutere brevemente dell'andamento della dietoterapia.

Durante la seduta, il professionista rivolge al paziente domande specifiche sul suo stato di salute e, in particolare, anche circa l’eventuale presenza di patologie, intolleranze e allergie. Indaga sul suo stile di vita e sulle abitudini alimentari. Vengono inoltre raccolti dati antropometrici, riferiti cioè alla fisionomia del soggetto e, quindi, circonferenze corporee e pliche, oltre alla misurazione di peso e altezza. Al primo incontro è necessario portare con sé le analisi ematochimiche più recenti (possibilmente degli ultimi 6 mesi), la documentazione delle patologie diagnosticate, ove presenti, e la certificazione delle eventuali intolleranze/allergie rilevate. Fondamentale anche la lista dei farmaci e degli integratori assunti. Entro qualche giorno dalla consulenza, viene consegnato il piano alimentare, preferibilmente di persona, in modo da avere un primo scambio di opinioni con il paziente, utile a fare chiarezza su eventuali dubbi e a soddisfare tutte le curiosità.

Durante la seduta, il professionista rivolge al paziente domande specifiche sul suo stato di salute e, in particolare, anche circa l’eventuale presenza di patologie, intolleranze e allergie. Indaga sul suo stile di vita e sulle abitudini alimentari. Vengono inoltre raccolti dati antropometrici, riferiti cioè alla fisionomia del soggetto e, quindi, circonferenze corporee e pliche, oltre alla misurazione di peso e altezza. Al primo incontro è necessario portare con sé le analisi ematochimiche più recenti (possibilmente degli ultimi 6 mesi), la documentazione delle patologie diagnosticate, ove presenti, e la certificazione delle eventuali intolleranze/allergie rilevate. Fondamentale anche la lista dei farmaci e degli integratori assunti. Entro qualche giorno dalla consulenza, viene consegnato il piano alimentare, preferibilmente di persona, in modo da avere un primo scambio di opinioni con il paziente, utile a fare chiarezza su eventuali dubbi e a soddisfare tutte le curiosità.

Durante la seduta, il professionista rivolge al paziente domande specifiche sul suo stato di salute e, in particolare, anche circa l’eventuale presenza di patologie, intolleranze e allergie. Indaga sul suo stile di vita e sulle abitudini alimentari. Vengono inoltre raccolti dati antropometrici, riferiti cioè alla fisionomia del soggetto e, quindi, circonferenze corporee e pliche, oltre alla misurazione di peso e altezza. Al primo incontro è necessario portare con sé le analisi ematochimiche più recenti (possibilmente degli ultimi 6 mesi), la documentazione delle patologie diagnosticate, ove presenti, e la certificazione delle eventuali intolleranze/allergie rilevate. Fondamentale anche la lista dei farmaci e degli integratori assunti. Entro qualche giorno dalla consulenza, viene consegnato il piano alimentare, preferibilmente di persona, in modo da avere un primo scambio di opinioni con il paziente, utile a fare chiarezza su eventuali dubbi e a soddisfare tutte le curiosità.

In caso d'intolleranze alimentari non refertate da altro specialista, la dieta per le intolleranze alimentari seguirà il percorso dell'eliminazione e dell'inserimento di alimenti che potrebbero recare fastidi. Durante la prima visita si procederà con domande specifiche sul suo stato di salute. Indaga sul suo stile di vita e sulle abitudini alimentari. Vengono inoltre raccolti dati antropometrici, riferiti cioè alla fisionomia del soggetto e, quindi, circonferenze corporee e pliche, oltre alla misurazione di peso e altezza. è necessario portare con sé le analisi ematochimiche più recenti (possibilmente degli ultimi 6 mesi), la documentazione delle patologie diagnosticate, ove presenti, e la certificazione delle eventuali intolleranze/allergie rilevate. Fondamentale anche la lista dei farmaci e degli integratori assunti. Nel giro di qualche giorno verrà viene consegnato il piano alimentare, preferibilmente di persona, in modo da avere un primo scambio di opinioni con il paziente, utile a fare chiarezza su eventuali dubbi e a soddisfare tutte le curiosità.

La determinazione della dieta ottimale è un processo ottenuto attraverso l’elaborazione dei dati raccolti durante la valutazione dello stato nutrizionale e dei fabbisogni nutritivi, ovvero durante la prima visita nutrizionale. Il raggiungimento dell’obiettivo peso è determinato dall’aderenza al piano alimentare suggerito dal nutrizionista. Per ogni fase della propria vita esistono diversi bisogni fisiologici, quindi diverse tipologie di dieta, ognuna delle quali volte a favorire il benessere dell’organismo nella sua totalità. Risulta essere necessario che il paziente sia animato dalla ferma volontà di perseguire un concreto cambiamento del proprio stile di vita e mantenerlo nel lungo tempo, caratterizzato da un regime alimentare attento e curato.

Appuntamento per la consegna del piano alimentare

Il controllo dei fabbisogni nutrititivi si rende necessario per non perdere di vista l'obiettivo finale e per verificare che il cambiamento di stile di vita non influenzi negativamente sulla routine quotidiana e sullo stato di salute percepito dal paziente. I controlli possono essere fissati a distanza di 30 giorni o anche con cadenze più dilatate nel tempo. Il calendario verrà concordato e stabilito di comune accordo in base alle necessità del paziente emerse dalla prima visita. E’ l’occasione per valutare l'andamento del piano nutrizionale, anche attraverso la misurazione antropometrica delle circonferenze, dei diametri e delle pliche corporee.