
Corso Giuseppe Garibaldi 185, Portici 80055
Si effettua su richiesta terapia EMDR.
Leggi di più16/10/2023
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Corso Giuseppe Garibaldi 185, Portici 80055
Si effettua su richiesta terapia EMDR.
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Punteggio generale
Il mio percorso di psicoterapia è iniziato da poco e questa è la prima esperienza di analisi che affronto..quando ho sentito l’esigenza di iniziare a parlare con un professionista, la dottoressa Giampaglia si è mostrata super disponibile nell’inserirmi nel suo calendario, venendo incontro alle mie esigenze. La dottoressa è una persona che emana semplicità ed empatia, ascolta con occhi sinceri ed è sempre molto giusta nei consigli che dà.
È una donna giovane e grintosa che ispira vitalità.
Oggi a distanza di meno di due mesi sono felice della scelta di essere seguita da lei, e sono serena nel sapere che mi aiuterà a ritrovare completamente me stessa.
Pienamente soddisfatta. Mi sono sentita sin da subito a mio agio grazie alla cortesia e alla disponibilità trovata! Molto attenta in ciò che dici.
Mi sono riscoperta, sono emersi ricordi che avevo cancellato della mia vita e delle mie relazioni passate. La dottoressa é molto umana e empatica mi ha messa subito a mio agio. Ha un forte carisma e ti trasmette positività e leggerezza.
Ho iniziato il
Mio percorso con tante paure ma consapevole di aver bisogno di un aiuto e non potevo scegliere terapista migliore. La Dottoressa Giampaglia mi ha messo subito a mio agio, non facendomi mai sentire sbagliata o fuori luogo. La consiglio vivamente
È un’esperienza disintossicante, la dottoressa con immensa empatia mi permette di liberarmi da vari pesi senza mai abbandonarmi a me stessa.
Affidabile, empatica e professionale. Grazie alla disponibilità della dottoressa, e alle sue varie capacità, sono riuscito a trovare un equilibrio con me stesso. Penso di tornarci sicuramente
Sono in terapia con la dottoressa da un anno. Avevo tanta paura di affrontare i miei fantasmi ma poi insieme li abbiamo aboliti. Ad oggi ho abolito i miei demoni e non ho paura di affrontare la vita. Grazie a lei e grazie a me.
Persona affidabile,attenda,precisa,scrupolosa,empatica,Dottoressa SPECIALE E DONNA UMILISSIMA.
ha risposto a 11 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve, volevo chiedere un consulto su una cosa accadutami quando avevo circa 10/11 anni. Frequentavo lezioni di karate insieme a un amico di paese. Durante un allenamento mi ricordo che mi estraniai da ciò che ci veniva detto di fare, ovvero ripetere una sequenza di movimenti muovendoci nella palestra. Andai verso il muro e prima ci appoggiai la testa (con lo sguardo rivolto verso di esso) e poi iniziai a tirarci delle testate leggere. Mi ricordo che lo feci perché ne sentivo un forte bisogno e perché in quel momento ero convinto che così facendo innescassi un meccanismo che avrebbe risolto un qualche problema che avevo immaginato. In generale era un periodo in cui avevo molte fisse (ad esempio ero ossessionato da alcuni puntini rossi che la mia mano mostrava sotto sforzo), oppure in alcuni momenti sbattevo forte gli occhi perché ne sentivo il bisogno. In generale avevo anche moltissima difficoltà a livello sociale, la avevo sempre avuta e perdurò a livello intenso almeno fino ai 14 anni. Mi chiedo se posso essere segnali di autismo o altro (Tourette), questo perché ho sempre avuto l'impressione di essere diverso dai miei coetanei appunto per questi atteggiamenti. Con il crescere la cosa è rimasta in sottofondo e meno invalidante per cui non mi sono mai rivolto a qualcuno per chiedere informazioni. Sono seguito sia da una psicoterapeuta che da uno psichiatra per un disturbo ossessivo compulsivo con ciclotimia, ma appunto non ho mai menzionato queste cose perché solo negli ultimi mesi mi stanno tornando alla mente. Mi scuso per la lunghezza, ho cercato di sintetizzare al massimo. Ringrazio anticipatamente per eventuali risposte. Saluti
Buon giorno e grazie per aver condiviso un frammento della sua storia. Sarebbe superficiale attribuire una diagnosi alla descrizione di questi comportamenti, piuttosto la invito a riportarle in psicoterapia e a indagare l'origine che possa averli scatenati. Ad ogni nostro atteggiamento vi è un vissuto emotivo che lo antecede. Diventa importante "scoperchiare" e analizzare cosa stesse comunicando con quell'azione. L'aver rielaborato alcuni vissuti potrebbe essere indice di un buon lavoro terapeutico.
Resto a disposizione, i miei cari saluti.
Salve vorrei parlare di una cosa per cui mi sento profondamente in colpa . Sono un ragazzo di 20 anni , e conosco il mio migliore amico dalla seconda media . In prima superiore lui si mise con una ragazza , e qualche volta uscimmo anche insieme con lei , io la conoscevo . Fu una cosa molto breve , di 2 mesi circa , lui all'inizio ci rimase molto male ma poi gli passò in fretta , fatto sta che questa ragazza dopo qualche mese iniziò a cercare molto spesso la mia compagnia , io la rifiutai molto volte, informando anche al mio migliore amico dell'accaduto . Dopo un anno circa , successe una volta che risposi a questa ragazza su instagram , e ci fu un flirt accompagnato da qualche foto un po ose. E niente fini li . Io non mi sentii per nulla in colpa subito , perché sapevo che al mio amico di lei non interessasse più nulla , aveva gia frequentato altre ragazze e in generale non ci diedi molto peso, io avevo circa 15 anni . Ora ne ho 20 , lui 21 e non so per quale motivo questa cosa mi è risalita in testa ma mi sento di aver tradito la sua fiducia , so che se glielo dicessi mi perdonerebbe ma non so se ha senso farlo , e non vorrei rovinare il rapporto che abbiamo adesso per quella che alla fine forse è stata solo una sciocchezza di un ragazzino.
Salve. Può capitare che situazioni attuali, di cui probabilmente diamo poca importanza, facciano da " trigger" ovvero riportino a galla situazioni del passato che non abbiamo elaborato. Le consiglio di riflettere sulla sua vita attuale e su cosa possa connettersi a quella situazione passata. Tale processo verrebbe facilitato da un percorso analitico. Resto a disposizione.
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