Dott.ssa
Maria Cristina Arpaia
Psicologo,
Sessuologo
Psicoterapeuta
Altro
Frascati 1 indirizzo
Esperienze
Sono Psicoterapeuta psicoanalitica, con un approccio sistemico. Laureata in Psicologa clinica, ho un diploma di formazione in Sessuologia clinica con approccio integrato, Master in Psicologia giuridica e forense e in Diagnosi e Trattamento dei Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA). Sono Istruttrice Mindfulness. Insegnante scuole superiori abilitata, in ambito scolastico ho lavorato con ragazzi con disabilità intellettiva, Autismo e DSA.
Mi occupo anche di sostegno alla genitorialità.
LIBRI: sono autrice del saggio "La natura relazionale del Sè. La mente come sistema integrato". Collana di Psicoanalisi e Psicoterapia. Editore ALPES. Pubblicazioni articoli su riviste online.
FOBIE - STRESS - ANSIA. Svolgo attività terapeutica anche attraverso l'analisi dei sogni e valorizzando la correlazione mente - corpo, utilizzando le tecniche della Mindfulness e/o del Training Autogeno (TA) per la gestione dello stress.
Svolgo colloqui individuali, di coppia, familiari. Gruppi esperienziali. Ascolto e sostegno individuale e relazionale in ambito LGBT+.
Approccio terapeutico
Aree di competenza principali:
- Psicologia clinica
- Sessuologia
- Psicologia clinica-dinamica
- Psicoterapia
- Sessuologia
- Psicoterapia psicoanalitica
Principali patologie trattate
- Stress ,
- Crisi ,
- Menopausa ,
- Dolore ,
- Vaginismo ,
- +15 a11y_sr_more_diseases
Indirizzo
via Bezzecca, 8, Frascati 00044
Disponibilità
Questo dottore non offre prenotazioni online a questo indirizzo
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
- Pazienti con assicurazione sanitaria
Prestazioni e prezzi
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Psicoterapia individuale
Da 90 € -
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Psicoterapia di coppia
Da 130 € -
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Terapia sessuologica
Da 90 € -
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Test psicologici
Da 130 € -
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Consulenza Sessuologica
Da 90 € -
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Recensioni
1 recensione
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G
Giovanna
Eccellente professionista, la Dott.ssa Arpaia coniuga perfettamente competenza e sensibilità. Estremamente capace e preparata, sempre chiara e garbata. Grata di averla conosciuta.
• Studio OSPeS • •
Dott.ssa Maria Cristina Arpaia
La ringrazio per le sue cortesi parole. Buona giornata
Risposte ai pazienti
ha risposto a 12 domande da parte di pazienti di MioDottore
Oltre al deficit erettile ed il dolore nella fascia lombare provo una forte insensibilità durante i rapporti orali cosa che mesi fa non accadeva e nelle ultime settimane al mattino mi alzo con un intorpidimento alle dieta del piede sinistro, il medico quindi ha sospettato un ernia in quella zona e mandato a fare un esame rx nella zona lombare. Essendo che questo mal di schiena è presente da un anno quante possibilità ci sono di far tornare le cose allo stato di normalità che c era prima dell insorgenza del mal di schiena?
Buongiorno,
vista la complessità dei sintomi che descrive, le suggerisco di sottoporsi a visita ed eventualemente gestire le difficoltà emotive legate alla sua situazione. Cordiali saluti
Buongiorno a tutti. Scrivo per chiedere consiglio su come fare ad accettarmi fisicamente in quanto tra poco dovrò mettere l’apparecchio fisso per circa un anno (penso proprio che sarà infinito). Ho 26 anni e non riesco molto ad accettare l’idea, soprattutto il fatto di non vedere nessuno a quest’età con l’ apparecchio mi blocca, ma la cosa peggiore è come affrontare la cosa coi colleghi a lavoro? Purtroppo lavoro in un ambiente a contatto con la gente, il lavoro in sé non mi piace (sono cassiera in un supermercato) ma purtroppo devo trovare la forza per andare avanti ogni giorno. I colleghi sono pesanti poiché trovano sempre il modo per sparlare, sono curiosi e fanno osservazioni o battute per cui mi sento sempre osservata e giudicata. Come posso fare per affrontare serenamente la situazione e cercare di non vivere in funzione di loro?
Buongiorno,
Per l'aspetto tecnico: ci sono oggi apparecchi trasparenti e non di metallo che possono agevolare l'accettazione di questo fastidio.
Per l'aspetto psicologico: innazitutto pensi che lo fa per se stessa e che in fondo a 26 non è tanto grande per un apparacchio ai denti. Forse questo è un pensiero come una punta d'iceberg rispetto magari ad un disagio che lei prova dentro di sè e che questa circostanza specifica fa emergere. Potrebbe provare a pensare a quanto lei sia in diritto, innazitutto di curarsi, in secondo luogo di essere se stessa in qualsiasi 'configurazione esistenziale'. Forse questo disagio può rappresentare un buon punto di partenz per una riflessione au disè, trasformando così un aspetto negativo in positivo, perchè spunto di riflessione.
Cordialmente
Dott.ssa Arpaia
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