Dott.ssa Lucia Costucci

Gentile paziente.. la prima cosa da verificare è se i protocolli dietologici da lei intrapresi siano stati predisposti da un medico (no biologo, no dietista) con lo scopo di controllare i livelli ormonali.
Molte volte si tratta il sovrappeso conseguente a ipotiroidismo allo stesso modo di un sovrappeso in persona che non ha problemi di tiroide. Questo fa si che il risultato nel paziente ipotiroideo sia solo temporaneo.
Il secondo livello di osservazione deve essere posto sotto la fase di mantenimento, che molte volte non viene effettuato dal paziente, in quanto abbandona le visite dal medico non appena raggiunto il risultato. La fase di mantenimento è importante quanto la fase di attacco. Il terzo punto di osservazione dovrebbe essere posto sulla strategia che prevede un detox profondo degli organi attraverso l'utilizzo di farmaci per bocca o l'applicazione di farmaci omotossicologici attraverso un trattamento chiamato ultradermoterapia. Questa strategia è fondamentale nell'aiuto del paziente ipotiroideo. Il fatto che lei non abbia la possibilità di dedicarsi all'attività fisica con costanza, pregiudica e pregiudicherà sempre il risultato finale di una qualsiasi dieta. Questo perchè l'attività fisica "specificatamente studiata per un paziente ipotiroideo" è fondamentale non solo per il dispendio calorico ma anche perchè funziona da regolatore metabolico; migliorando quindi le reazioni ai recettori ormonali e l'aspetto legato allo sbalzo glicemico alla sua gestione attraverso l'insulina.
In definitiva "qualcosa che funziona a lungo termine e che la faccia dimagrire" si riassume in questa sequenza:
1) seguire un percorso di depurazione degli organi emuntori, attraverso l'assunzione di farmaci per bocca e ultradermoterapia.
2) seguire una dieta di tipo "ormonale"
3) trovare il modo di dedicarsi ad un'attività sportiva specificatamente studiata per lei, con una frequenza di almeno 3 volte la settimana 30 min-45 min
4) seguire una terapia omotossicologica o allopatica di sostegno per l'attività tiroidea rallentata.

La verità è che non esiste un trattamento più efficace per la calvizia.
E' necessario analizzare quali sono i maggiori fattori predisponenti al tipo di calvizie che il paziente sta manifestando e questo può essere meglio diagnosticato attraverso esami del sangue di laboratorio (ormonali), minelaogramma e anamnesi accurata e solo successivamente potrai impostare una terapia efficace. Un protocollo sicuramente efficace consiste nella somministrazione di integratori per bocca e l'applicazione di prodotti topici direttamente sul cuoio capelluto o sul capello dopo un'anamnesi attenta sulle abitudini alimentari esami di laboratorio e mineralogramma. Per quanto attiene ai trattamenti direttamente sul cuoio capelluto sicuramente la bio-mesoterapia produce dei risultati rapidi (5-6 sedute) , assenza di di dolore e nessun tipo di controindicazione nei giorni successivi.
Anche il PRP produce dei risultati incoraggianti, sicuramente è una procedura dal punto di vista economica più impegnativa.