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Esperienze

Sono psicologa abilitata con formazione in psicologia della salute e in psicologia clinica. Mi occupo in particolare di stress, ansia, difficoltà relazionali e sostegno all'autostima.

Seguo, inoltre, adolescenti con disturbi neuropsicologici come ADHD e DSA, con attenzione al loro benessere scolastico ed emotivo.

Nel mio lavoro credo molto nel creare uno spazio in cui sentirsi accolti e compresi, offrendo un ascolto attento ed autentico, in cui la persona possa esprimersi liberamente e trovare insieme, passo dopo passo, le proprie risorse per ritrovare equilibrio e benessere.

Altro Su di me

Aree di competenza principali:

  • Psicologo
  • Psicologia clinica
  • Psicologia clinica

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Studio Dott.ssa Palombelli c/o Studio commercialista

Via di Acilia, 51, Roma 00125

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Prestazioni e prezzi

  • Consulenza psicologica

    50 €

  • Consulenza online

    50 €

  • Valutazione neuropsicologica

    50 €

  • Colloquio psicologico età evolutiva

    50 €

  • Colloquio psicologico individuale

    50 €

5 recensioni

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  • F

    All'inizio non ero molto sicuro di voler intraprendere questo percoso ma fortunatamente ho avuto persone vicino che mi hanno spinto a farlo e iniziare.
    Mi sono trovato molto bene con la dott.ssa. È stata accogliente, disponibile e mi ha aiutato a capire di cosa avevo davvero bisogno in questo momento. Soprattutto nella scelta del percorso più giusto per me. Mi sono sentito ascoltato e accolto e per questo la ringrazio nuovamente. La ringrazio anche per la flessibilità che ha avuto per l'incontro.

     • Studio di consulenza online consulenza psicologica  • 

  • N

    La Dottoressa ha saputo mettermi a mio agio già dalla prima seduta. Con cura ed empatia mi accompagna rispettando i miei tempi e sostenendomi nelle emozioni che provo.
    Mi ha suggerito strumenti efficaci che sono riuscita mettere in pratica con facilità per affrontare le difficoltà condivise durante la seduta.
    Io mi trovò benissimo con lei!

     • Studio di consulenza online colloquio psicologico individuale  • 

    Dott.ssa Gloria Palombelli

    Grazie di cuore, Nicoletta, per le tue bellissime parole e per la fiducia. Sono felice che ti senta a suo agio e che gli strumenti condivisi ti siano stati utili. Il merito è tutto tuo, del tuo impegno e della determinazione con cui stai portando avanti questo percorso!


  • P

    Ho trovato questa Dottoressa per caso e devo dire che finalmente ho trovato qualcuno con cui poter parlare in maniera libera e mi sono sentita ascoltata. Ho finalmente la motivazione giusta.

     • Studio di consulenza online consulenza online  • 

    Dott.ssa Gloria Palombelli

    Sig.P. la ringrazio molto per aver condiviso la sua esperienza. Sapere che si è sentito libero di esprimersi e che ha ritrovato motivazione mi rende davvero contenta. È grazie alla sua volontà di mettersi in ascolto con sé stesso che il percorso sta portando frutti positivi.


  • E

    Ho trovato nella Dottoressa Palombelli un'incredibile combinazione di professionalità, empatia e preparazione. Sin dal primo incontro, mi ha fatto sentire ascoltato e compreso, creando un ambiente sicuro e privo di giudizio in cui ho potuto aprirmi completamente. Il suo approccio attento e delicato mi ha guidato con sicurezza attraverso un momento particolare, aiutandomi a capire meglio me stesso e a trovare lele risposte giuste alle domande che mi ponevo. Consigliatissima a chiunque cerchi un supporto sincero e tanta professionalità.

     • Studio di consulenza online colloquio psicologico individuale  • 

    Dott.ssa Gloria Palombelli

    Caro E.,
    Ti ringrazio sinceramente per la recensione così sentita. Sapere che ti sei sentito accolto , è un grande riconoscimento per me. I frutti del percorso che stiamo facendo insieme sono merito del tuo coraggio e della disponibilità a metterti in gioco.


  • G

    Mi sono sentito subito a mio agio, compreso, supportato, la dottoressa è una professionista attenta e sensibile, sa ascoltare e sa adottatare la strategia migliore, sto ritrovando me stesso, mi sento incoraggiato e molto più sereno di prima.

     • Studio di consulenza online colloquio psicologico individuale  • 

    Dott.ssa Gloria Palombelli

    Sig. G.,
    Grazie di cuore per le sue parole così gentili. Sono felice che il percorso che abbiamo intrapreso le abbia permesso di ritrovare serenità e fiducia. Le auguro di proseguire il percorso verso sé stesso con la stessa consapevolezza che ha sempre avuto e dimostrato.


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Risposte ai pazienti

ha risposto a 5 domande da parte di pazienti di MioDottore

ho 34 anni e sono un disastro vivente da sempre.. non so se sono nato proprio così o mi ci hanno fatto diventare, perché da piccolo sono stato oggetto di maltrattamenti in famiglia, famiglia che mi ha detto la mia psicologa essere altamente disfunzionale e credo che abbia influito moltissimo sulla mia psiche, sono un mostro di ignoranza e superficialità, non leggo, non guardo telegiornali, non mi informo da sempre su nulla, vivo come se stessi su un altro pianeta, prima non ero cosciente del mio modo di fare, lo trovavo normale adesso ho aperto gli occhi su ciò che sono ma è troppo tardi.. ad esempio ho preso la patente a 18 anni ma non sono capace di guidare in città perché non mi ricordo il significato dei segnali stradali, non so quando ho diritto alla precedenza e quando invece devo darla io, il lavoro mi è stato trovato tramite parenti perché non sono riuscito a finire l’università e non sono stato in grado di trovarlo da solo, lavoro da 7 anni ma è come se fossi arrivato ieri, perché il mio livello di conoscenze è scarso, escono circolari ma non le ho mai lette e se le leggo non ne comprendo il significato oppure me lo dimentico subito dopo, non ho mai letto un manuale operativo, quando mi sforzo di leggere non comprendo a pieno il significato delle parole, come se avessi il cervello sempre in panne.. il mio cervello si rifiuta di assimilare concetti, non so se mi sono spiegato.. poi sono un disastro anche nelle relazioni con gli altri, da anni mi sono isolato e ho fatto tabula rasa, non esco più di casa se non per recarmi a lavoro e vivo con i miei ancora.. non sono capace di cavarmela in nessuna situazione da solo, ho sempre bisogno che qualcuno mi dica cosa fare, ultimamente penso al suicidio ma ho paura del dolore, non so come farò ad andare avanti in futuro quando i miei inizieranno a perdere colpi, come farò ad occuparmi di tanti problemi? Fino ad ora c’è stata sempre mia madre che mi diceva cosa fare, facendo le cose spesso al posto mio.. c’è qualcuno come me?

Buonasera,

grazie per aver condiviso la tua esperienza.
Da quello che racconti, sembra che tu stia vivendo una grande sensazione di inadeguatezza. Crescere in una famiglia disfunzionale o aver subito maltrattamenti può farci sentire incapaci o dipendenti da altri, perché ormai abbiamo imparato a credere a giudizi severi o convinzione tipo: "non sono/sarò mai abbastanza” o "non sono in grado di farlo /di farlo da solo".
Questo può rendere difficile anche vivere la nostra vita quotidiana, perché questi pensieri sono molto radicati in noi e sono alla base di tutto ciò che pensiamo, crediamo o diciamo. Ad esempio, se penso di non essere capace di socializzare, potrei evitare di chiamare un amico, di partecipare a una cena o di parlare con i vicini. Solo al pensiero di non essere all'altezza crea in me una forte frustrazione che faccio molta fatica a gestire. La mia mente utilizzarà molte forze e energie per gestire queste emozioni. Così, la prossima volta che si presenta l'occasione di chiamare un amico, andare ad una cena o incontrare il vicino fuori la porta, per evitare di affrontare emozioni faticose e per risparmiare le energie eviterò di interagire già in partenza. E quindi uscirò ad un orario diverso da quello del mio vicino, rifiuterò l'invito a cena ecc. Queste strategie non fanno altro, però, che confermare un mio pensiero: ovvero che non sono capace a socializzare. Questo tipo di ragionamento può verificarsi per tutte le convinzioni su noi stessi che abbiamo.
Queste difficoltà non significano che tu sia sbagliato, ma che il tuo cervello ha reagito a un ambiente difficile e ha sviluppato strategie alternative per affrontare la vita.

Il fatto che tu scriva qui e parli apertamente di tutto questo mi fa pensare che tu abbia molta voglia di capire te stesso e migliorarti, oltre che far emergere molta speranza nel futuro. Queste sono risorse molto importanti, da cui puoi partire per iniziare a prenderti cura di te e costruire più autonomia e fiducia.

Il mio consiglio è di considerare una valutazione psicodiagnostica. Questo ti aiuterebbe a dare un nome a ciò che stai vivendo, a capire come la tua storia e i tuoi meccanismi hanno influito su di te e a trovare strategie che funzionano per affrontare le sfide quotidiane. L’obiettivo non è trovare un “difetto” o ricevere un etichetta, ma comprendere che alcuni modi di pensare o reagire sono stati sviluppati per sopravvivere in un ambiente difficile. Puoi sempre, sempre imparare nuovi modi per gestire la tua vita e le relazioni. Anche a 60 anni.

Ricorda che siamo più della somma delle nostre difficoltà e dei nostri difetti. Non sei un disastro, sei una persona che ha affrontato circostanze complesse e che può ancora imparare a conoscere sé stesso e costruire una vita più serena.

Un caro saluto,
Dott.ssa Gloria Palombelli

Dott.ssa Gloria Palombelli

Salve, ho 25 anni e un mese fa, dopo un periodo di forte stress, mentre mi mettevo a letto, una voce nella mia testa comincia a dirmi: “sei g*y”. Da lì in avanti la mia vita è diventata un inferno, sogni che mi dicevano di diventare gay, ho cominciato ad analizzare tutti i ragazzi che vedevo in giro (compresi i miei coinquilini con cui vivo da 3 anni), ho cominciato ad avere compulsioni tipo “dai prova a baciarlo” ecc ecc. e pensieri intrusivi a sfondo omosessuale. informandomi, ho trovato qualcosa di inerente nel SO-DOC, l’unica cosa che dava/da speranza di non star diventando omosessuale è che continuo ad eccitarmi avendo fantasie sulle ragazze, ma ho molta paura. In passato mi sono interrogato sul mio orientamento (com’è giusto che sia), ma ho sempre detto “no” e sono andato avanti, adesso sono bloccato in questa spirale dove i pensieri mi creano confusione, ansia, paura e senso di nausea e la libido diminuisce sempre di più. Sono entrato in terapia 3 settimane fa e la mia psicologa dice che considerata la scarsa attività sessuale, sto esplorando il desiderio, ma io non volevo esplorarlo e questa cosa mi mette angoscia. Quando non ho ansia non penso molto a queste cose, ma quando ho ansia è un loop infinito.. spero solo sia la mia chiusura nei confronti delle ragazze per via delle delusioni, così da provare a riaprirmi attraverso la terapia

Buonasera,

da quello che descrivi, mi sembra che tu stia vivendo un forte stato di ansia, più che un reale “cambio di orientamento”.
Mi spiego meglio. Quando siamo molto sotto stress, la mente può agganciarsi a un pensiero e cominciare a ripeterlo in modo ripetitivo (tipo disco rotto), come se dovessimo controllarlo di continuo. Nel tuo caso il tema è il tuo orientamento sessuale, ma come potrebbe essere benissimo qualunque altro tema per te importante (salute, identità, ecc.).
Tu racconti infatti di una voce interna, di pensieri intrusivi a contenuto omosessuale, di spinte del tipo “prova a baciarlo”. Ma, di contro altare, anche un forte disagio emotivo (ansia, paura, nausea), e soprattutto il fatto che tutto questi pensieri diventino un “loop infinito” soprattutto quando sei in ansia. Questo fa pensare più al modo in cui l’ansia funziona nella tua mente, piuttosto che a un desiderio che nasce spontaneamente. Quindi non sembra essere l’omosessualità in sé a creare sofferenza, ma il fatto che questi pensieri arrivano come qualcosa che senti “contro di te”, non in linea con chi senti di essere.
Poi prosegui dicendo che continui ad eccitarti con fantasie verso le ragazze, di come non ti senti “corrisposto” in quell’immagine di te e che non vivi questi pensieri come una scoperta di te, ma come qualcosa che ti spaventa e ti confonde.
Questa è una parte importante.
Quando una persona sta esplorando serenamente la propria sessualità, di solito c’è curiosità, domande, magari un po’ di timore; nel tuo racconto, invece, prevalgono ansia, paura, disgusto, confusione, e una continua verifica (“controllo se mi piace”, “guardo se mi eccito”), più che un desiderio autentico.

Quando dici :“quando ho ansia è un loop infinito”, può essere letto come una forma di meta-ansia: non hai solo paura del pensiero e del suo contenuto ("sei g*y"), ma ti spaventa anche l’idea che il pensiero possa tornare e farti stare di nuovo così
Tutto diventa allora un circolo vizioso:
- Arriva il pensiero intrusivo;
- Ti spaventi
- Inizi ad analizzarlo;
- Più lo analizzi, più ti sembra reale;
- L’ansia aumenta;
- Più ansia provi, più ti controlli e più il pensiero ritorna.
Questo non è una “prova” che il pensiero sia vero, ma il modo in cui l’ansia mantiene se stessa.

Infine, yu accenni anche alla possibilità che tutto questo possa rientrare in qualcosa di simile a un disturbo ossessivo legato al tema dell’orientamento. Se senti che questa ipotesi ti risuona, il passo più utile è non autodiagnosticarti, ma portare apertamente questo dubbio a uno psicoterapeuta.
Il fatto che tu sia già in terapia è un’ottima cosa e non è da tutti, bravissimo!
Il mio suggerimento è di dire con sincerità alla tua psicologa che al momento ti senti più in un vortice di paura, che in una esplorazione serena; e che, per te, è importante che venga ascoltata anche la parte di te che percepisce il proprio orientamento non in linea da quello che i pensieri ti suggeriscono. Secondo il mio parere lavorare sull’ansia e sul modo in cui reagisci a questi pensieri probabilmente ti aiuterà a ritrovare più chiarezza e contatto con ciò che senti davvero.

Ricordati che pensieri e immagini, da soli, non definiscono chi sei e che il tuo orientamento sessuale non si decide in un mese di forte ansia.

Spero di esserti stata utile a offrirti una nuova prospettiva sulla tua situazione attuale.

Un caro saluto,
Dott.ssa Gloria Palombelli Psicologa

Dott.ssa Gloria Palombelli
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