Esperienze

Sono una Psicologa clinica, Psicoterapeuta espressiva specializzata in Arte terapia. Il mio percorso formativo e accademico è stato vario ed eclettico, così come lo sono i miei interessi.
Negli anni ho mostrato interesse per la psicologia clinica, le neuroscienze ed infine l’arte e la creatività,intese come “strumenti” da poter introdurre nella mia immaginaria cassetta degli attrezzi. La creatività, così come il gioco per il bambino, è quello spazio intermedio tra il mondo reale esterno e il nostro mondo interno, dove le cose diventano possibili.
Lo sviluppo della propria creatività e delle sue connessioni, può facilitare la rimozione di quel “velo” che copre uno sguardo cristallizzato, che genera pensiero negativo e, quindi, malessere psico-fisico.
Inoltre, nel mio lavoro ho sviluppato un forte interesse per gli sviluppi traumatici e la tutela minorile, ho collaborato infatti, come specializzanda in psicoterapia, con un Centro Specialistico di secondo livello che si occupa della cura e protezione dei bambini, dei ragazzi e delle loro famiglie in situazioni di grave maltrattamento e abuso.
Amo molto lavorare in gruppo e in seguito alla pandemia ho sperimentato anche la conduzione di gruppi online per detenuti domiciliari in collaborazione con L'Ufficio di Esecuzione Penale Esterna di Padova.
Dal 2023 al 2024 ho collaborato, come libera professionista, col Centro Regionale per i Disturbi Alimentari di Padova, effettuando valutazioni diagnostiche, prese in carico ambulatoriali e sostegno ai familiari. Ho anche condotto all'interno del Day Hospital un percorso di arte terapia.
Infine, ho approfondito la tematica del lutto anche attraverso l'utilizzo dell'arte terapia con una formazione specifica erogata dall'Istituto di Psicoterapia Espressiva di Bologna.
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Risposte ai pazienti

ha risposto a 9 domande da parte di pazienti di MioDottore

Salve dottori io sono un ragazzo giovane di 23 anni e ho un ansia che mi assale alle volte viene di punto in bianco altre volte si placa e molte volte è abbastanza costante io lavoro come operaio da 2 anni e non parlo con nessuno ho subito bullismo prolungato litigi in famiglia in passato con scoppi d' ira ma la cosa è di 5 6 anni fa a 18 anni comincio a bere sviluppo una dipendenza psicologica che porto avanti fino ad ora praticamente negli ultimi tempi bevo e perdo sempre il controllo avevo smesso 40 giorni ma notai che avevo questa forma d ansia ogni tanto lo sento appena mi sveglio dal letto ora sto smettendo ancora da solo e saranno 2 settimane e mezzo che non bevo e sono convinto di riuscire da solo perché ho cambiato prospettiva mentale riguardo a questo e alle volte precedenti per altro soffro molto di solitudine il che non mi aiuta perché ho abbandonato amici che non lo erano perché mi trattavano male e ci ho messo molto tempo gli attacchi di ira che avevo comunque sono una cosa che è normale più o meno in un ragazzino di 16 anni ma io reagivo in maniera anormale perché mi sono capitate delle cose molto brutte in un periodo che non vorrei dire sono poi bloccato in un lavoro che mi piace abbastanza ma non mi piace l ambiente ora mi sto allenando parecchio in questi giorni per mantenermi in forma anche se dopo anni di abusi alcolici ho preso un po di chili e mi è sempre piaciuto allenarmi ma certamente l ho un po trascurato a volte e una volta che lavoro e mi alleno poi mi sento come se mancasse una cerchia sociale o una relazione sono sempre stato testardo a non farmi aiutare un po per vergogna un po perché ho paura ma non so neanche io di cosa forse di aprirmi a questa esperienza

Buongiorno,
Vorrei intanto rinforzarle che il suo aprirsi rispetto alle sue difficoltà è già un atto di coraggio e che le difficoltà che brevemente descrive sembrano complesse e risalenti anche a molto tempo fa. E' difficile rispondere brevemente in un commento e non sarebbe nemmeno corretto, le suggerisco di intraprendere un percorso di psicoterapia per poter affrontare, accompagnato, i nodi cruciali della sua esperienza di vita, soprattutto relazionale e affettiva, che possono condizionarci nella vita di tutti i giorni.

Posso però dirle che l'ansia non è sua "nemica", piuttosto una risposta fisiologica, uno strumento dell'essere umano per poter difendersi da minacce e pericoli (anche solo percepiti come tali). Potrebbe essere utile approfondire, con un terapeuta, la propria ansia e le paure che la muovono, ascoltando le sue ragioni. Inoltre, spesso si beve per "Non ricordare", piuttosto che per dimenticare e in qualche modo il bere può diventare uno strumento di "automedicazione", che funziona nell'immediato, ma ci danneggia a lungo termine. E' chiaro che sta cercando di risollevarsi in tutti i modi, ma che le è difficile pensare di chiedere aiuto a qualcuno, probabilmente mosso da valide ragioni. Tuttavia, le auguro di trovare la forza di aprirsi a se stesso e in una relazione terapeutica, per poter accedere a tutte le risorse che possiede e che, nonostante gli eventi avversi di cui accenna, l'hanno portata fin qui. Le relazioni feriscono e le relazioni curano.
Cordiali Saluti,

Giulia Simone

Dott.ssa Giulia Simone

Buona sera, mi capita ancora di avere delle ricadute di nevrosi. Come se quando sto con gli altri non mi vivo pienamente il momento di serenità o di godere dei momenti di festa. Inizio a sentirmi in difetto a dover far vedere di essere socievole o quella che non sono. Mi pesa tanto. Io sento di non essere vera perdo me stessa poi davvero la mia essenza io non voglio. Poi sento tensione addosso e sul viso e provo nervoso verso gli altri. Questo mi capita anche sul bus con persone che non conosco di provare dei nervosismi. Ma poi cerco di non pensarci. Io ho una forte mancanza di autostima. C'era una periodo che criticavo molto gli altri adesso accetto per come sono senza troppi schemi. Ma io mi massacro. Mi tratto molto male. Mi viene l'ansia. Vi prego che cosa si può fare. A me manca molta autostima e essere matura mi vergogno di come sono con questi ingarbugliamenti questi arrovellamenti che si accaniscono. Io vorrei qualcuno mi ascoltasse e decifrasse tutto questo. Ho tanta rabbia repressa, anche se nessuno m ifa niente sono io che ho questo meccanismo ormai da un pó di tempo mi sta facendo esaurire ci manca poco. Io adesso posso solo andare al letto l'unico modo per non pensarci. Ma ho 39 anni è possibile io caschi come un pero e non riesca a rimanere in piedi da sola. È uno sfogo pe rla mia mancanza di stima e rabbia nel ricaderci. Mi avvilisco tanto. Il non poter stare beene con me per me è un grande limite. Un miracolo che ho un lavoro come assistente domiciliare ho paura che non dura. So che non esiste la bacchetta magica non mi interessa.. ma un metodo che mi aiuta a capire perché io faccio questi pensieri? Perché vado contro di me? Perché mi odio così tanto da annullarmi da non credere di poter vivere nella società e godere di c'ho che offre la vita? Sono anni che cerco psicologi ma mi aiutano sul cambiare comportamento ma non sul capire per evitare di provare ansia e di non sapere gestire brutti sentimenti...

Buongiorno,
Comprendo che sia frustrante sentire delle emozioni senza comprenderne natura e origine e per quanto sia spesso utile lavorare sui comportamenti è altrettanto importante comprenderne le origini. La psicoterapia psicodinamica è un approccio terapeutico che esplora le dinamiche inconsce e le esperienze passate per comprendere meglio le emozioni e i comportamenti attuali. Si concentra sull'analisi dei conflitti interiori, delle difese che mettiamo in campo, delle relazioni e delle esperienze del passato, per favorire una maggiore consapevolezza di sé e migliorare la qualità delle relazioni. Spesso la motivazione o le motivazioni dietro un nostro comportamento affondando le radici in un passato e soprattutto risentono delle nostre esperienze relazionali nei primi anni di vita. L'autostima in particolare nasce da una complesso interazione tra esperienze di vita, relazioni, valutazione di sé e confronto con gli altri, a partire dalla primissima infanzia. Si forma gradualmente attraverso la percezione di essere accettati, apprezzati e riconosciuti dalle figure di attaccamento, e si consolida via via con successi, sconfitte e interazioni sociali. Conoscere aiuta ad accettarsi così come si è e a partire da quella conoscenza ci si può liberare di comportamenti automatici comprendendo come vivere più autenticamente la propria vita.
Le auguro di trovare ciò che sta cercando e soprattutto ciò di cui ha bisogno.
Saluti,
Giulia Simone

Dott.ssa Giulia Simone
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