Esperienze

Ritengo che nessuno meglio del paziente sa quale sia la propria verità e ciò che gli serve, per questo è fondamentale che la persona comprenda la sua importanza nel processo terapeutico e che sia parte attiva. Il mio ruolo è quello di aiutare la persona a riconoscere i propri bisogni, quali strumenti poter utilizzare per soddisfarli, le aree di sofferenza e, sulla base di ciò, decidere insieme su cosa si vuole lavorare nel corso della terapia.
Aree di competenza principali:
- Psicologo clinico
Indirizzi (3)
Via Antonio Stradivari 6, Milano
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- Pazienti senza assicurazione sanitaria
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Viale Vittorio Veneto 12, Milano
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Mic
La dottoressa mi ha aiutato a superare una serie di blocchi che mi rendevano difficile stare bene, sotto tanti punti di vista. È empatica ed accogliente e fin da subito mi sono sentita molto a mio agio ad aprirmi con lei. È disponibile e preparata, infatti, mi ha aiutato molto riflettere su quanto emergeva in seduta con lei e trovare nuove prospettive da cui vedere le cose. Sono molto soddisfatta del mio percorso con lei
M.C.
Ho iniziato le sedute con la dott.ssa Linden un paio di anni fá e posso dire che mi sento più consapevole di tante cose del mio passato e oggi so gestire molto meglio le mie emozioni.
V.P.
Ho avuto bisogno di aiuto e mi sono rivolto alla dottoressa Linden.
Ho trovato una persona professionale, molto accogliente e preparata.
A.P
Ho iniziato un percorso con la dott.ssa Linden qualche mese fa e sento di aver trovato la terapeuta adatta a me, che mi fa sentire capita e che mi sta aiutando molto.
A.T
Ho contattato la dottoressa per un problema con i miei familiari e mi sta aiutando molto andare in terapia, mi sento accolta e capita quando sono in seduta.
F.G.
Fin dal primo incontro mi sono sentita accolta e ascoltata dalla Dottoressa. Essa e' riuscita a farmi percepire di essere in un luogo sicuro in cui potermi raccontare e mostrare. Grazie al percorso svolto ho potuto ritrovare il mio benessere ed imparare ad ascoltare i miei bisogni. Consiglio vivamente la Dottoressa!
Annalisa G.
La dottoressa Linden è una professionista seria, competente e profondamente umana.
S.M
La dott.ssa è molto professionale e accogliente, continuerò sicuramente il percorso con lei.
B
La dottoressa Linden è una persona molto empatica, mi ha fatto sentire accolto e compreso. Grande professionalità e preparazione, consigliatissima.
Dott.ssa Cristiana Coco
Mi sono trovato subito bene con la dottoressa, sono contento di aver finalmente iniziato questo percorso grazie al quale sto acquisendo maggiore fiducia in me stesso.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 9 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno. Sono mesi che sono stata chiusa in casa, senza incontrare nessuno, senza fare movimento, mangiando male e con sonno molto disturbato. Ho deciso di uscire da quella situazione e ho iniziato a lavorare in un villaggio turistico, pensavo che lasciare quella condizione di stare chiusa in casa a fare niente e il cercarne una nuova mi avrebbe aiutata, ma ne esco più spenta, senza le forze per lavorare e in perenne disagio con la vita. Ho tanta paura, ma davvero tanta. Sono terrorizzata dalla vita. Non vedo più la fine di questo tunnel (sono passati mesi, purtroppo tanti). Questi episodi di forte depressione si sono manifestati sempre più spesso negli ultimi 2 anni e ora penso di essere arrivata ad un punto in cui la densità è così elevata che mi ritrovo senza forze per cacciare questo urgano. Le persone accanto a me dicono che sto facendo la vittima, che non me ne va mai bene una, che trovo sempre problemi e scuse su ogni situazione, ed è vero, ma non riesco a farne a meno, perché vivo in costante disagio, di conseguenza nulla mi fa stare bene e quindi mi lamento. Chiedo davvero aiuto. Purtroppo avendo smesso di lavorare da mesi, non mi posso permettere un percorso di psicoterapeuta, eppure la vedo davvero come l'ultima soluzione. Il problema è dentro me, infatti ovunque io vada io non riesco a vivere. Ho vissuto all'estero e sono tornata da poco in Italia e ho sempre vissuto di sofferenza e basta. Non ci sono posti in cui io possa stare momentaneamente per risolvere questo problema? Non riesco a stare nella realtà in questo momento. Vorrei evadere, sparire ed è l'unico modo per dare pace a questa sofferenza. Ci ho provato, mi sono imbattuta in diverse situazioni, in diversi contesti, ma io continuo ad essere perennemente demotivata, stanca, delusa dalla vita, non vedo futuro, non vedo pace. Mi dispiace che il mio futuro vada a rotoli per questo motivo, ma non riesco a portare avanti il mio futuro. Ho 21 anni e sono senza futuro, senza scelte. La mia intenzione che vorrei fare già domani, è lasciare questo posto che non conosco e ritornare nella mia stanza. Poi quando sarà nella mia stanza dovrò risolvere come uscirne di nuovo. E' un continuo bilanciare tra una cosa e l'altra, peggiorando ogni cosa.
Buonasera,
traspare la sua fatica e il suo dolore dal racconto che ha scelto di condividere e mi dispiace molto. Sappia che ci sono sul territorio nazionale dei consultori familiari che offrono supporto psicologico gratuito, cerchi su internet, può essere il primo passo verso il cambiamento. Ci sono anche molte associazioni che offrono supporto psicologico gratis (per un tot di colloqui) o a prezzo calmierato. Un caro saluto,
dott.ssa Linden

Salve, vi scrivo perché vivo una situazione che mi mangia da dentro.
Sono una ragazza di 32 anni che frequenta un uomo di 58.
Tempo fa lui mi parlò di una sua vecchia frequentazione.
Frequentazione risalente a 16 anni fa.
Quindi abbastanza in là con gli anni. Tempo fa mi disse che portava ancora un braccialetto che lei gli aveva regalato. Questo braccialetto l’ha perso poco tempo fa. Già quando mi raccontò questa cosa mi arrabbiai tantissimo.
Nonostante siano passati 16 anni lui ne parla ancora con coinvolgimento. Indossava ancora il suo braccialetto.
Da allora cercai, su questa donna, più informazioni possibili.
Il nome, cosa fa, chi è.
E trovai tutto su Facebook.
Scoprì parecchie cose.
L’ho fatto perché ho bisogno di sapere.
Una settimana fa, mentre lui era al cellulare su Facebook, noto tra le ricerche che lui ha fatto un nome che porta lo stesso cognome di questa donna.
Gli chiedo chi fosse questa persona e lui mi risponde dicendo che era un uomo che lavorava in una azienda.
Io sapevo già la verità.
Ovvero che questo era il padre di questa donna.
Mi arrabbio da morire.
Perché mi ha mentito.
Glielo dico.
Gli chiedo spiegazioni.
Perché dopo 16 anni cerchi tracce di lei?
E soprattutto lo fai quando ti frequenti con me?
Lui dice che lo fa per pura curiosità e perché lei sul suo profilo non mette niente. Dice che se voglio posso controllare il suo telefono, lui dice che non mi nasconde niente. Gli rispondo che non ho bisogno di controllare il telefono. Mi dice anche che se voglio posso bloccare il profilo di questa donna dal suo Facebook. Tutto ciò non mi rassicura.
In più ho molta difficoltà a parlare con lui perché quando si tocca questo tasto si arrabbia molto, moltissimo, dice che sono tossica e patologica e che a queste condizioni lui non è disposto a mandare avanti questa frequentazione.
Mi chiude il telefono in faccia.
Io non lo richiamo, ero arrabbiatissima, lui mi richiama ed è disposto ad ascoltarmi.
Riesco a parlare, riesco anche a calmarmi e a rivolergli bene, ma dopo 2/3 giorni mi torna la rabbia, mi sento tradita, non sono soddisfatta delle sue spiegazioni.
Il fatto è uno: lui cerca tracce di una donna con cui si frequentava 16 anni fa.
Cerca tracce approfondite anche tramite il padre di lei, per vedere foto e quant’altro.
Ora, io sono qui e vi chiedo: cosa dovrei fare?
Ho dato molto di me a quest’uomo, come non ho dato mai a nessuno.
Mi sento nuda e usata, sento che mi sto svalutando.
La mia parte razionale e rabbiosa vuole chiudere con lui e non sentirlo più, ma temo che la parte tenera, il cuore faccia fatica.
Avrei bisogno di un consiglio da chi la storia la guarda e legge da fuori.
Grazie.
Buongiorno,
posso immaginare la sua sofferenza, talvolta le relazioni possono farci ammalare e perdere. Si ascolti e provi a capire dentro di sé cosa la ferisce e se questo partner è adatto a lei. Nel caso la sofferenza fosse troppa, chieda aiuto, inizi un percorso terapeutico che la conduca a fare chiarezza dentro di sé. Un caro saluto

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