Esperienze



Benvenute/i! Sono la Dott.ssa Federica Varisco, psicologa clinica e terapista ABA, e svolgo la mia attività con profonda empatia e sensibilità relazionale, elementi che considero fondamentali per costruire un'alleanza di fiducia con chi si rivolge a me.
Ricevo su Palermo e provincia e anche online, e mi occupo di supporto psicologico per bambini, adolescenti e adulti, creando spazi sicuri in cui ogni persona possa sentirsi accolta, ascoltata e libera di esprimersi.
Nel mio lavoro accompagno le persone nei momenti di difficoltà, crisi o cambiamento, offrendo uno spazio di ascolto protetto, empatico e non giudicante.
Inoltre lavoro sia in ambito scolastico che clinico:
-Offro sostegno psicologico ad adolescenti nelle scuole, accompagnandoli nelle difficoltà legate all'autostima, all'ansia, alla regolazione emotiva e alle relazioni con coetanei, genitori e insegnanti.
-Collaboro come terapista ABA con bambini con disturbi del neurosviluppo (come ADHD, disturbi del linguaggio, disturbi dello spettro autistico), affiancando anche le famiglie nel percorso di comprensione e di supporto.
Il mio obiettivo è aiutare chi si rivolge a me a comprendere meglio se stesso/a, le proprie emozioni e dinamiche interiori, per ritrovare equilibrio, benessere e fiducia nelle proprie risorse.
Il supporto psicologico può portare benefici significativi in diversi ambiti della vita personale, relazionale e lavorativa.
In particolare, può aiutare a:
-Riconoscere e gestire le emozioni in modo più consapevole;
-Rafforzare l'autostima e la fiducia nelle proprie risorse;
-Migliorare la qualità delle relazioni;
-Migliorare la gestione di ansia e stress;
-Sviluppare strategie più efficaci per affrontare problemi e cambiamenti.
Nel primo colloquio insieme esploreremo insieme le difficoltà che stai vivendo, i tuoi bisogni e gli obiettivi che desideri raggiungere.
Sarà uno spazio per conoscerci, comprendere il momento che stai attraversando e valutare insieme il percorso più adatto a te, nel pieno rispetto dei tuoi tempi e delle tue esigenze.
Aree di competenza principali:
- Psicologia clinica
Indirizzi (3)
Corso Butera 198, Bagheria
Disponibilità
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Disponibilità
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Via Notarbartolo 23, Palermo
Disponibilità
Questo dottore non offre prenotazioni online a questo indirizzo
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Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Prestazioni e prezzi
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Consulenza psicologica
50 € -
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Consulenza online
50 € -
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Sostegno psicologico adolescenti
50 € -
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Coaching aziendale
50 € -
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Consulenza psicologica per infertilità e sterilità
50 € -
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Recensioni
20 recensioni
Nuovo profilo su MioDottore
I pazienti hanno appena iniziato a rilasciare recensioni.
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G
G.T
La Dott.ssa Varisco è una professionista attenta, empatica e molto preparata. Mi ha fatto sentire subito a mio agio e grazie al suo supporto sto affrontando con più serenità le mie difficoltà. Consigliatissima!
Dott.ssa Federica Varisco
Grazie mille!
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P
P.N.
Dottoressa prepara e professionale, con un gran potenziale nel creare una connessione da fare dimenticare che si tratta di una seduta tra professionista e paziente.
Dott.ssa Federica Varisco
Grazie!
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F
F.for92
Professionalità e competenza davvero meritevoli. Sono rimasta molto soddisfatta per il supporto morale, consiglio la Dott.ssa Varisco!!
Dott.ssa Federica Varisco
Grazie!
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D
DL
Dottoressa giovane e preparata, sa ascoltare e mettere a propio agio con poche sedute ho avuto grandi benefici da provarea assolutamente!
Dott.ssa Federica Varisco
Grazie!
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F
F.C.
Ottima esperienza, un mix di professionalità e umanità, consigliatissima.
Dott.ssa Federica Varisco
Grazie!
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C
Cristian
Preparata, empatica, puntuale, sempre disponibile e mai giudicante. Il mio percorso è ancora lungo ma non posso che consigliare, la dottoressa mi sta aiutando tantissimo a ritrovare la serenità.
Dott.ssa Federica Varisco
Grazie tante!
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G
G.P.
Mi sono rivolto alla Dott.ssa VARISCO in un momento particolarmente delicato della mia vita, e sin dal primo incontro ho percepito una grande sensibilità, empatia e professionalità. Nonostante la sua giovane età, dimostra una maturità e una preparazione che ispirano subito fiducia. È attenta, mai giudicante, e riesce a creare uno spazio sicuro in cui potersi aprire con serenità. Grazie al suo ascolto profondo e ai suoi spunti riflessivi, sto imparando a conoscermi meglio e ad affrontare con più consapevolezza le mie difficoltà. La consiglio sinceramente a chi cerca un supporto psicologico serio, umano e competente. Una vera risorsa.
Dott.ssa Federica Varisco
Grazie mille per la tua recensione!
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T
T.M.
Dottoressa preparata e attenta, mi ha aiutato molto con mio figlio ed é stata molto comprensiva.
Dott.ssa Federica Varisco
Grazie mille!
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C
C.M.
Iniziare questo percorso con la dottoressa Varisco è stata una delle scelte migliori che abbia mai fatto. La dottoressa è una persona estremamente empatica, attenta e professionale. Fin dal primo incontro mi sono sentita ascoltata e compresa. Ogni seduta è una nuova occasione per riflettere, crescere e trovare nuovi strumenti per affrontare le sfide quotidiane.
Mi ha aiutata a vedere le cose da una prospettiva diversa, a comprendere meglio me stessa. Una professionista seria, umana e capace di fare davvero la differenza.Dott.ssa Federica Varisco
Grazie mille per la tua recensione!
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M
Maria Cristina
Professionista attenta, preparata ed empatica, capace di mettere a proprio agio il paziente.Si apprezza moltissimo l' attenzione ai dettagli e la scrupolosità nel valutare il caso preso in carico.La consiglio assolutamente a chi cerca professionalità ed umanità
Dott.ssa Federica Varisco
Grazie mille!
Risposte ai pazienti
ha risposto a 4 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve, è normale arrabbiarsi se il proprio partner in mia presenza continua a girarsi a guardare tutte le donne che passano di qualsiasi età? tutte in rigorosamente con maglie scollate o pantaloni attillati o leggings e così via. Certe volte si trattiene per evitare di discutere, molte volte non lo ammette, e altre volte aspetta un mio momento di distrazione per girarsi. Per il resto andiamo molto d'accordo ma questa cosa mi ha portato all'esasperazione tanto da non riuscire a godermi momenti di relax in vacanza o semplici uscite. Ne ho parlato tante volte con lui, che mi promette che cambierà ma alla fine non cambia nulla. Questa cosa mi crea molta insicurezza fisica anche se sono una bella ragazza e tendenzialmente mi piaccio. Io per lui sono la prima compagna seria, non ha mai avuto altre relazioni durature a 30 anni.
In una relazione, ci aspettiamo — e con buone ragioni — che il partner si comporti in modo rispettoso nei nostri confronti, soprattutto nei momenti di condivisione e intimità come una vacanza o una semplice uscita. Il comportamento che hai descritto può generare una ferita invisibile, non tanto perché “guarda altre donne”, ma per il senso di invisibilità, confronto costante, e insicurezza che lascia dietro di sé.
Buongiorno!
Non è la semplice azione di “guardare” ad essere problematica, ma il fatto che lo faccia ripetutamente, che tu glielo abbia comunicato più volte, e che nonostante le promesse non ci sia un reale cambiamento.
Questo può far sentire svalutata, non ascoltata, non vista. E questi sentimenti, in una relazione affettiva, sono profondamente dolorosi.
Dici che tendenzialmente ti piaci, che sei una bella ragazza, eppure questa dinamica ti ha portata a sentirti fisicamente insicura. Questo è un segnale molto importante.
Non significa che “sei esagerata”, ma che qualcosa nella relazione sta minando il tuo senso di sicurezza e valore. Quando il partner alimenta (anche inconsapevolmente) una percezione di confronto costante con gli altri, può diventare difficile mantenere stabile la propria autostima.
Il rispetto emotivo passa anche attraverso piccoli gesti: sapere che l’altra persona è presente e attenta a come ci sentiamo, specialmente quando esprimiamo più volte un disagio!
Se da un lato dice che cambierà, dall’altro mette in atto comportamenti che sembrano quasi automatici o compulsivi. Potrebbe trattarsi di una modalità di attenzione e reattività visiva che ha interiorizzato nel tempo, magari anche collegata a una difficoltà emotiva o relazionale più profonda (come la mancata abitudine a un’intimità stabile, data la mancanza di relazioni precedenti).
Tuttavia, la consapevolezza da sola non basta: serve volontà concreta di lavorarci sopra. E qui entra in gioco la responsabilità relazionale. Se una persona sa che una cosa ferisce chi ha accanto, e continua a farla, è importante chiedersi: sta scegliendo di non cambiare, o non è in grado di farlo da solo?
Il fatto che tu non riesca più a rilassarti in vacanza o nelle uscite è un segnale forte: non è un “problema tuo” da gestire da sola, ma qualcosa che va affrontato insieme, se la relazione ha l’obiettivo di essere sana e rispettosa per entrambi.

Buonasera, sono qui a parlare di una cosa, nonostante mi pesi molto farlo. non riesco a darmi una risposta e non so scrivere bene quello che sento, ma ho bisogno di capire e parlare di quello che provo a qualcuno per una volta.
il sabotarmi da sola è una cosa che odio, sento di forzare alcune mie emozioni. a volte quando sto bene mi concentro sulle cose negative per poi stare male. in fondo non voglio stare bene e vivo serena nella mia tristezza, no? tanto vale lasciarsi andare, tanto è quello che voglio e nessuno può salvarmi, solo io posso farlo, ma non lo farò, perchè è impossibile salvare chi non vuole essere salvato. continuerò a vivere nei sensi di colpa, nei rimorsi, nell'odio che provo per me stessa e l'autosabotaggio che mi forza a provare certe cose. mi sento in colpa nei confronti di chi sta male veramente, nei miei genitori che devono subirsi una figlia che non fa altro che rompere, che finisce sempre per tagliarsi e che sembra non voler lasciare pace ai genitori, come se lo facesse per ripicca. forse è così, forse sono soltanto una stronza che fa le cose per ripicca. mi manca soffrire davvero, mi dava il motivo per questi comportamenti disfunzionali ed era, o meglio, è confortante. adesso che sto meglio sembra che io mi tagli soltanto per abitudine e sapere che magari ho avuto delle ricadute (quindi avere un percorso di guarigione) mi devasta in parte. mi sento uno schifo con chi ogni giorno lotta per la propria vita come facevo io quasi un anno fa, con chi non riesce ad andare avanti. prima sono andata in bagno a tagliarmi e ho avuto un flashback su quando "ho tentato" (non so nemmeno se definirlo tale) e nella mia testa mi devo convincere a riprovare anche se ho degli obiettivi e finalmente ho una ragazza che mi fa stare bene. mi dispiace per tutti e per chi mi ha nella sua vita, e dire così mi sembra di prendere in giro visto che è l'autosabotaggio a farmi dire questo, di conseguenza non è abbastanza reale e sincero
scusate per lo sfogo incoprensibile.
Buongiorno, e grazie per la fiducia nel condividere qualcosa di così profondo e doloroso.
Quello che hai scritto è tutt’altro che “incomprensibile”. È complesso, sì, ma profondamente umano. Stai affrontando un conflitto interiore enorme, tra il desiderio di stare bene e il bisogno, ormai familiare e radicato, di stare male.
È come se la sofferenza fosse diventata una casa, anche se ti fa male viverci. Non sei cattiva o ''stronza''.
Quello che descrivi non è ripicca, ma dolore. E a volte, quando non sappiamo dove metterlo, il dolore diventa autodistruttivo. Non per ferire gli altri, ma per far tacere qualcosa dentro di noi che non riusciamo a esprimere in altro modo. Ti sei abituata a un certo tipo di sofferenza, e uscirne fa paura. Ma questo non ti rende sbagliata, ti rende umana.
Sentirti in colpa verso chi soffre "più" o "in modo diverso" è comprensibile, ma ingiusto verso di te. Il dolore non si misura. Il tuo è valido, è reale. E tu meriti ascolto, cura, comprensione. Anche se oggi ti sembra di non essere "abbastanza in crisi" da giustificare quello che provi. Lo sei, e basta.
Il fatto che tu riesca a scrivere tutto questo è un atto di forza...
Parlare di tutto questo, della rabbia, del senso di colpa, dei pensieri più bui, non è debolezza. È una forma di resistenza, di ricerca. Anche dire “non voglio essere salvata” è una forma di lotta. Se non ti importasse niente, non saresti qui...
Non è facile, e a volte ti sembrerà impossibile. Ma il fatto che tu abbia degli obiettivi e che riconosci che qualcosa non va, sono segnali importantissimi. A volte il nostro cervello può convincerci che ricadere è l’unica strada, ma non è vero! Hai già intrapreso un percorso di supporto psicologico?

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