Dott.ssa
Eleonora Scancamarra
Psicologa,
Psicologa clinica
Altro
Lido Di Ostia 1 indirizzo
Esperienze
Psicologa iscritta all’Ordine degli Psicologi del Lazio (n. 27980); specializzanda in psicoterapia ad orientamento cognitivo-interpersonale.
Laureata con il massimo dei voti presso l’Università LUMSA di Roma, ho maturato esperienze formative in diversi contesti clinici e sociali, tra cui l’Ospedale Militare Celio di Roma, il Centro Antiviolenza del IX Municipio e il CSM di Roma 3.
Svolgo la mia attività con adulti, giovani adulti e adolescenti, offrendo percorsi di supporto psicologico e di crescita personale.
Mi occupo in particolare di:
Disturbi d’ansia, depressione e difficoltà emotive
Problematiche relazionali e di coppia
Elaborazione lutti, traumi e vissuti di violenza
Disturbi alimentari e difficoltà nel rapporto con il proprio corpo
Consulenza sessuologica
Supporto a bambini e ragazzi con DSA/BES e sostegno ai genitori
Credo in una psicologia che unisce competenza scientifica ed empatia, in un contesto sicuro e accogliente dove la persona possa sentirsi ascoltata, compresa e accompagnata nel proprio percorso di cambiamento.
Aree di competenza principali:
- Psicologia clinica
Principali patologie trattate
- Ansia ,
- Depressione ,
- Dipendenza affettiva ,
- Disturbo ossessivocompulsivo ,
- Stress ,
- +13 a11y_sr_more_diseases
Indirizzi (2)
Disponibilità
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Via dei Panfili 129, Lido Di Ostia 00121
Disponibilità
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Prestazioni e prezzi
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Colloquio psicologico
65 € -
-
Consulenza online
65 € -
-
Consulenza psicologica
65 € -
-
Trattamento DSA
Da 15 € -
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Colloquio psicologico online
65 € -
Recensioni
20 recensioni
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A
AB
Ho scoperto la Dottoressa sul sito e dopo aver letto, oltre alle sue ottime credenziali, le recensioni positive (che si sono rivelate assolutamente veritiere) ho deciso di affidarmi a lei. Mi ha fatto subito sentire a mio agio, anche grazie all’ambiente molto calmo ed accogliente del suo studio, ed è stata molto chiara sia nello spiegarmi il percorso che avrebbe voluto intraprendere insieme sia nel rispondere a miei eventuali dubbi. Ho trovato in lei una professionista estremamente preparata, attenta, puntuale, empatica e gentile. La consiglio a chiunque sia alla ricerca di queste caratteristiche.
• Studio privato • colloquio psicologico •
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D
D.N.
Sto affrontando un momento molto delicato e, con paure ed incertezze, ho intrapreso per la prima volta un percorso psicologico. La dottoressa è stata disponibile ed accogliente fin da subito con me. Mi ha saputo mettere a mio agio con la sua dolcezza e cordialità. Sto affrontando questo percorso ritrovando una nuova fiducia e sono grata alla dottoressa che mi sostiene in questo percorso di rinascita.
• Studio privato • colloquio psicologico •
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M
Michele F.
Disponibile e gentile, una dottoressa che sa metterti a proprio agio.
• Studio privato • colloquio psicologico •
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C
Carlotta
Ho iniziato il percorso in un momento di forte confusione e tristezza. Con Eleonora ho fin da subito trovato conforto, accoglienza e comprensione.
Sono grata per questa mia scelta e di aver incontrato, in questo cammino di riscoperta personale, una persona come lei. Le sarò grata sempre.• Studio privato • colloquio psicologico •
Dott.ssa Eleonora Scancamarra
Grazie di cuore per queste parole e per la fiducia e l'impegno che ripone in questo percorso insieme. Resto sempre a disposizione e la ringrazio ancora per questa condivisione.
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A
A.V.
Ho scelto lei leggendo le recensioni e posso dire che non sbagliavano, una persona attenta ai problemi delle persone, empatica e ti fa sentire subito a tuo agio, la consiglio a tutte le persone che cercano aiuto
• Studio privato • consulenza psicologica •
Dott.ssa Eleonora Scancamarra
Sono grata per queste parole e lieta di aver trasmesso accoglienza ed empatia nel nostro percorso percorso insieme. Grazie mille
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C
Professionista attenta e competente, seguo con lei un percorso di sostegno psicologico. Molto disponibile ed empatica.
• Studio privato • colloquio psicologico •
Dott.ssa Eleonora Scancamarra
Molto lieta delle sue gentili parole, grazie mille. Un caro saluto
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G
G.
Dottoressa preparata e molto attenta al paziente, mi ha messo subito a mio agio rispettando i miei tempi ed essendo accogliente sin da subito.
• Consulenza online • colloquio psicologico online •
Dott.ssa Eleonora Scancamarra
La ringrazio di cuore per la sua opinione positiva e la saluto cordialmente
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C
Clarissa V.
Mia figlia, con diagnosi DSA, ha iniziato un percorso con la dottoressa ormai da diversi mesi. Inutile dire che ci ha conquistate sin da subito con la sua dolcezza, ha seguito mia figlia molto attentamente. Ho potuto vedere miglioramenti non solo sul piano didattico ma anche e soprattutto dal punto di vista emotivo e della sua autostima. Sicuramente farò affidamento di nuovo a lei in vista del nuovo anno scolastico
• Studio privato • trattamento DSA •
Dott.ssa Eleonora Scancamarra
La ringrazio di cuore per la sua recensione positiva. Sarò molto felice di poter accogliere lei e sua figlia nuovamente al mio studio, un caro saluto!
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M
Michele.
Son venuto a conoscenza di questa bravissima dottoressa consigliata da un amica.
E niente, devo dire sono rimasto piacevolmente stupito sia per la competenza che professionalità mostratami dai primi contatti avvenuti fino alla fine di ogni seduta insieme.
Se si potesse darei voto 100!!!
Complimenti davvero e grazie!• Studio privato • colloquio psicologico •
Dott.ssa Eleonora Scancamarra
Grazie mille per le sue care parole!
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S
S.P.
La dottoressa è un'eccellente professionista che ha superato le mie aspettative. A differenza di altri psicologi con cui ho avuto solo primi colloqui, lei è riuscita a conquistare la mia fiducia poiché ho avvertito una presenza autentica e un sincero interesse nel comprendere il mio grande disagio, e ho apprezzato molto il peso che ha dato al mio problema. Sono profondamente grata per il suo approccio empatico e professionale, e consiglio vivamente la dottoressa a chiunque cerchi un supporto genuino e efficace.• Studio privato • colloquio psicologico •
Dott.ssa Eleonora Scancamarra
Desidero esprimere la mia più sincera gratitudine per aver dedicato del tempo a condividere la sua esperienza. La sua fiducia e gratitudine sono il più grande riconoscimento per il mio lavoro.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 28 domande da parte di pazienti di MioDottore
Mi sento in trappola e non vedo un futuro davanti a me. Sono in ritardo di 3 anni con la triennale e non sono nemmeno riuscito a prendere la patente per colpa di continue crisi depressive e di ansia, ADHD, insonnia e personalità ossessiva. I miei genitori, i quali mi hanno cresciuto tra caos e lievi violenze, mi insultano di continuo per i miei fallimenti: vivo con mia madre che almeno mi dà sostegno economico, ma me lo fa pesare sempre di più. Da settembre stava tutto migliorando, perché ho iniziato a coltivare alcune passioni che ho fin da piccolo (ma soppresse dai genitori) e andare in palestra. Non avendo veri amici queste attività sono il mio unico sfogo. Da quando faccio attività ogni giorno ho azzerato le crisi depressive e attenuato i problemi di concentrazione, ma mia madre è scontenta: trova sempre qualcosa che di me non va bene, dice che devo studiare 12 ore al giorno per una laurea in lingue che odio e che mi ha convinto lei a fare (dicendomi che non sono abbastanza bravo per provare altro), dice che gli hobby sono una perdita di tempo, che sono viziato perché le chiedo i soldi per la palestra, perché dice che è un lusso extra. Mia madre è medio-ricca e vive dei soldi dei suoi genitori, che le hanno anche comprato 4 case e macchina, ma mi fa sentire sbagliato, un peso che le rovina la vita, un pigro viziato con mille richieste, anche se mi impegno a chiedere il minimo possibile. Mi sto impegnando al massimo, ma nulla di quel che faccio è mai abbastanza, mi sento senza speranza. Pago il mio altro hobby lavorando il weekend e mia madre l'ha circa accettato, ma mi fa scenate ogni giorno. Ho provato a spiegarle che queste attività sono l’unica luce nella mia vita, l’unico motivo per cui non mi sono tolto la vita. Ovvero, non sono un lusso, ma una strategia di sopravvivenza, al pari di uno psicofarmaco. Ho il terrore che mi neghi i soldi per la palestra... non avrei più motivo per vivere. Non riesco ad allenarmi a casa o al parco, mi rasserena seguire corsi e sentirmi circondato da persone. Senza hobby passerei le giornate a studiare cose che odio, lavorare, non parlare con nessuno se non una madre anaffettiva che odia ogni cosa di me perché le ricorda mio padre. Se ho un talento o interesse che aveva anche lui, lei lo disprezza. Mi vieta di suonare o possedere una chitarra o di riordinare e organizzare la casa, che è in perenne caos.
Nella vita ho sempre ottenuto buoni voti quando mi applico, il problema è che non ho autostima, non riesco a concentrarmi e a studiare. Ho la media del 29 e mi mancano solo 2 esami, ma non riesco ad affrontarli, perché non ne vedo il senso. Ho bisogno di un lavoro con uno stipendio decente, per pagarmi palestra, corsi, psicologo, cure mediche. Ma se devo studiare cose difficili, nel profondo penso che uno come me non potrebbe mai farcela, e mi auto saboto. Ho una vita devastante, passo le ore a studiare, lavorare, allenarmi, esercitarmi nella musica di nascosto... ultimamente non mi è concessa nemmeno una pizza ogni tanto. Avrei bisogno di sostegno emotivo ed economico per uscire da questo lungo momento buio, per cominciare una nuova triennale in un ambito che mi piaccia e che sia stabile. Ma non ho nessuno. Ogni volta che ho una bella giornata felice, torno a casa e mia madre ha attacchi di rabbia perché le costo troppi soldi e perché fallisco in tutto. Io le credo, credo di essere un fallimento, e quindi mi ripartono le crisi depressive, sto chiuso in casa, smetto di studiare, e torno al punto di partenza. Se succede un imprevisto, come ad esempio dover pagare 200 euro per riparare la fotocamera che uso per lavori occasionali, la mia vita si interrompe. Mia madre mi ha detto: “si è rotta? Abbandona la fotografia, è un lusso inutile. Se vuoi che io aiuti a pagare, non aspettarti un regalo di compleanno o di Natale. Questo è il tuo regalo”. Con la fotografia ci ho guadagnato soldi e vinto concorsi nazionali, ma sminuisce anche quello.
Non so come uscire da questo loop: come convivo con una persona che da un giorno all’altro ha forti attacchi di rabbia e mi nega i soldi per attività o risorse per me essenziali? Come faccio a scappare, se non riesco a trovare un lavoro stabile per via dei problemi psicologici e mancanza di indipendenza e autostima che lei mi ha causato? Il fulcro della mia insonnia, ansie, ossessioni, depressione, è il fatto che odio me stesso e non riesco a piacere a nessuno. Come faccio a sentirmi amato e al sicuro, se nessuno mi ama? Come faccio a convincermi che merito di vivere, sapendo che a nessuno importerebbe se me ne andassi per sempre? Ho provato a spiegare a mia madre come mi fa sentire, ma mi ha detto: “sei depresso? Che ti devo dire, sp*rati!”. Nei suoi momenti di lucidità acconsente a pagarmi uno psicologo, e spero di trovarne uno, ma in questo periodo in cui mi concede solo 20 euro alla settimana, non so come andare avanti senza odiare me stesso, senza sentirmi un figlio viziato e inutile che non combina nulla. Vivo in una villetta, abituato a vacanze al mare, lago e a sciate ogni anno, ma quando si tratta dei miei bisogni individuali, vivo nella povertà e ricevo insulti arbitrari per aver comprato un detersivo in più, per aver preso una pizza o un maglione dai cinesi. Preferirei sostegno emotivo piuttosto che vacanze di lusso.
Spero di ritrovare la speranza
Gentile utente,
Leggendo il Suo sfogo, la prima cosa che sento l’urgenza di dirLe è che Lei non è affatto un fallito; Lei è un sopravvissuto. Vivere in un ambiente in cui coesistono agiatezza materiale e una così profonda deprivazione emotiva, condita da messaggi violenti e svalutanti come quelli che mi descrive, è estenuante e genererebbe smarrimento in chiunque.
È fondamentale che Lei inizi a distinguere la realtà dalla narrazione tossica che Sua madre fa di Lei. I fatti dicono che Lei ha una media del 29 in una facoltà che non ama, che lavora nel weekend, che vince concorsi nazionali di fotografia e che ha trovato nello sport una disciplina per auto-regolarsi: queste sono prove oggettive di talento, resilienza e capacità. Se Lei si sente "inutile" o "viziato", è solo perché sta guardando se stesso attraverso lo specchio deformante che Sua madre Le pone davanti ogni giorno.
Vorrei rassicurarLa su un punto: la palestra, la musica e la fotografia, nel Suo caso, non sono "lussi" o capricci, ma veri e propri strumenti terapeutici di sopravvivenza. Fanno da argine al caos emotivo e Le permettono di sentire di avere un valore. Continui a difendere questi spazi, mentalmente prima ancora che praticamente.
Capisco che ora si senta in trappola, ma siamo a un passo dalla fine del tunnel universitario: provi a guardare quei due esami mancanti non come un dovere verso Sua madre, ma come un atto di "guerra fredda" necessario per ottenere quel pezzo di carta che sarà il Suo passaporto verso l'indipendenza economica e l'uscita da quella casa.
Se Sua madre, nei momenti di lucidità, è disposta a pagare uno psicologo, Le consiglio vivamente di accettare subito questa risorsa. Non lo veda come un regalo, ma come un atto dovuto. In terapia potremmo lavorare per costruire uno scudo contro queste aggressioni verbali e pianificare, un passo alla volta, la Sua autonomia.
Non è solo in questa battaglia e, se lo desidera, sono disponibile per iniziare questo percorso insieme, anche online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Eleonora Scancamarra
Scrivo perché sono arrivata a un punto della mia vita in cui a quasi 25 anni ho avuto solo relazioni brevi e fallimentari a livello sentimentale, tanto da disperarmi se una semplice uscita conoscitiva con un ragazzo non va bene, reagisco quasi come se avessi chiuso una storia durata un anno, e reagisco così indistintamente a chi ho davanti, anche se la persona non mi soddisfa a pieno. Vorrei un vostro parere in merito, grazie a tutti...
Gentile utente,
Ho letto con attenzione le Sue parole e mi colpisce la lucidità con cui descrive ciò che Le accade: si rende conto che la Sua reazione è sproporzionata rispetto all'evento reale, eppure il dolore che sente è fortissimo e invalidante.
Il fatto che Lei si disperi "indistintamente", anche per persone che magari non Le piacevano davvero, è il punto cruciale su cui riflettere. Questo ci dice che la ferita non riguarda l'altro (che in quel momento è quasi un estraneo), ma riguarda Lei e la Sua storia. È molto probabile che stia caricando questi primi incontri di un significato che va oltre la semplice conoscenza: non sta cercando solo un partner, ma forse una conferma del Suo valore o una rassicurazione sul fatto di "andare bene".
Quando l'uscita non va come sperato, non soffre per la perdita di quel ragazzo specifico, ma sente riaprirsi una ferita più antica legata al non sentirsi scelta o al timore della solitudine. Vive il rifiuto (o il fallimento dell'incontro) come una conferma di una presunta inadeguatezza, ed è questo pensiero profondo a generare una disperazione così intensa, simile a un lutto.
A 25 anni è in una fase preziosa per lavorare su questi aspetti: si tratta di spostare il focus dal "bisogno di essere scelta" al "piacere di scegliere", imparando a dare valore a se stessa indipendentemente dallo sguardo altrui.
Se volesse approfondire queste dinamiche per comprenderne l'origine e spezzare questo circolo vizioso, resto a Sua completa disposizione per un consulto, anche in modalità online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Eleonora Scancamarra
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