Indirizzi (2)

Pagamento dopo la consulenza

Con questo specialista, potrai pagare comodamente dopo la consulenza. Altro



Pazienti senza assicurazione sanitaria


Colloquio psicologico (descrizione) • 60 €

Colloquio psicologico clinico (descrizione) • 60 €

Consulenza online (descrizione) • 60 € +14 Altro

Consulenza psicologica (descrizione) • 60 €

Colloquio psicologico individuale (descrizione) • 60 €

Colloquio psicologico online (descrizione) • 60 €

Mostra tutte le prestazioni

Presso questo indirizzo visito: adulti, bambini a partire da 6 anni
051 952..... Mostra numero

Metodi di pagamento: Bonifico, Carta di credito, Carta di debito, Carta prepagata

Potrai effettuare il pagamento dopo la consulenza online. Non appena la consulenza sarà terminata, riceverai un SMS o una email con il link al pagamento sicuro online.

I pagamenti per le consulenze sono inviati direttamente allo specialista, che è anche responsabile della policy di cancellazione e rimborso.

In caso di eventuali problemi con i pagamenti, si prega di contattare MioDottore.

Ricorda, MioDottore non ti addebita alcuna commissione aggiuntiva per la prenotazione dell'appuntamento e non processa i pagamenti per conto dello specialista.


Almeno 30 minuti prima della consulenza riceverai un SMS ed un'email con il link per iniziare il videoconsulto. Potrai collegarti sia da PC che da smartphone.


Tieniti pronto 10 minuti prima della consulenza. Assicurati che la batteria del tuo dispositivo sia carica. Per i videoconsulti: controlla la tua connessione internet e il corretto funzionamento di camera e microfono. Tieni a portata di mano eventuali referti medici (es. il risultato degli esami).


Studio Privato
Via Allende 12/A, Bologna


Misure di sicurezza adottate in questo studio

Mostra

Pazienti senza assicurazione sanitaria


Presso questo indirizzo visito: adulti, bambini a partire da 6 anni
Contanti, Carta di credito, Carta di debito, + 2 Altro
051 952..... Mostra numero


Prestazioni e prezzi

I prezzi indicati sono quelli per pazienti senza assicurazione sanitaria

Prestazioni suggerite


60 €

Consulenze Online

L’approccio teorico di riferimento della Psicologia Individuale attribuisce grande importanza alle modalità utilizzate dal singolo per affrontare i compiti fondamentali della vita. La persona viene vista nel suo insieme, come una totalità formata da corpo, mente e livello di integrazione all'interno della società di cui fa parte. L'individuo è un essere unico e irripetibile, in quanto costruisce se stesso in modo creativo, a seconda del significato che attribuisce agli eventi della vita.

Ciascuno di noi è orientato al raggiungimento di scopi, talvolta consapevoli, altre volte inconsapevoli, e il modo per comprendere il funzionamento della personalità è proprio quello di osservare come vengono perseguiti tali obiettivi. Il lavoro del clinico è dunque quello di riuscire a “vedere con gli occhi, ascoltare con le orecchie e sentire con il cuore dell'altro". Il paziente è il vero esperto di sé stesso e il clinico è solamente “un esperto di teoria” che svolge la funzione di guida nel viaggio alla scoperta di sé, rispondendo ad un profondo bisogno di ascolto e cura.

Il percorso terapeutico nelle sue prime fasi ha lo scopo di stabilire obiettivi condivisi tra paziente e clinico, riadattabili a seconda delle priorità che si evidenzieranno man mano. Nel complesso si tratta di un lavoro "di squadra", nel quale il clinico non fornisce risposte simili a "verità calate dall'alto", ma piuttosto si presta al ruolo di specchio per aiutare il paziente a osservare sé stesso e il mondo in modo diverso. In assenza di sintomi specifici, il colloquio può avere come obiettivo una conoscenza più approfondita di sé, il raggiungimento di una maggiore armonia interna e nei rapporti con gli altri, l’individuazione di strategie disfunzionali a fronteggiare gli eventi di vita e una loro sostituzione con altre più adeguate. Il colloquio inoltre può essere estremamente utile anche a chi avverte un disagio significativo nella vita quotidiana a causa di sintomi psicologici e/o problemi nelle relazioni interpersonali.

I contenuti emersi nel corso dei colloqui sono protetti dal segreto professionale (art.11).


Via Allende 12/A, Bologna

60 €

Studio Privato

L’approccio teorico di riferimento della Psicologia Individuale attribuisce grande importanza alle modalità utilizzate dal singolo per affrontare i compiti fondamentali della vita. La persona viene vista nel suo insieme, come una totalità formata da corpo, mente e livello di integrazione all'interno della società di cui fa parte. L'individuo è un essere unico e irripetibile, in quanto costruisce se stesso in modo creativo, a seconda del significato che attribuisce agli eventi della vita. Ciascuno di noi è orientato al raggiungimento di scopi, talvolta consapevoli, altre volte inconsapevoli, e il modo per comprendere il funzionamento della personalità è proprio quello di osservare come vengono perseguiti tali obiettivi. Il lavoro del clinico è dunque quello di riuscire a “vedere con gli occhi, ascoltare con le orecchie e sentire con il cuore dell'altro". Il paziente è il vero esperto di sé stesso e il clinico è solamente “un esperto di teoria” che svolge la funzione di guida nel viaggio alla scoperta di sé, rispondendo ad un profondo bisogno di ascolto e cura. Il percorso terapeutico nelle sue prime fasi ha lo scopo di stabilire obiettivi condivisi tra paziente e clinico, riadattabili a seconda delle priorità che si evidenzieranno man mano. Nel complesso si tratta di un lavoro "di squadra", nel quale il clinico non fornisce risposte simili a "verità calate dall'alto", ma piuttosto si presta al ruolo di specchio per aiutare il paziente a osservare sé stesso e il mondo in modo diverso. In assenza di sintomi specifici, il colloquio può avere come obiettivo una conoscenza più approfondita di sé, il raggiungimento di una maggiore armonia interna e nei rapporti con gli altri, l’individuazione di strategie disfunzionali a fronteggiare gli eventi di vita e una loro sostituzione con altre più adeguate. Il colloquio inoltre può essere estremamente utile anche a chi avverte un disagio significativo nella vita quotidiana a causa di sintomi psicologici e/o problemi nelle relazioni interpersonali. I contenuti emersi nel corso dei colloqui sono protetti dal segreto professionale (art.11).



60 €

Consulenze Online

L’approccio teorico di riferimento della Psicologia Individuale attribuisce grande importanza alle modalità utilizzate dal singolo per affrontare i compiti fondamentali della vita. La persona viene vista nel suo insieme, come una totalità formata da corpo, mente e livello di integrazione all'interno della società di cui fa parte. L'individuo è un essere unico e irripetibile, in quanto costruisce se stesso in modo creativo, a seconda del significato che attribuisce agli eventi della vita.

Ciascuno di noi è orientato al raggiungimento di scopi, talvolta consapevoli, altre volte inconsapevoli, e il modo per comprendere il funzionamento della personalità è proprio quello di osservare come vengono perseguiti tali obiettivi. Il lavoro del clinico è dunque quello di riuscire a “vedere con gli occhi, ascoltare con le orecchie e sentire con il cuore dell'altro". Il paziente è il vero esperto di sé stesso e il clinico è solamente “un esperto di teoria” che svolge la funzione di guida nel viaggio alla scoperta di sé, rispondendo ad un profondo bisogno di ascolto e cura.

Il percorso terapeutico nelle sue prime fasi ha lo scopo di stabilire obiettivi condivisi tra paziente e clinico, riadattabili a seconda delle priorità che si evidenzieranno man mano. Nel complesso si tratta di un lavoro "di squadra", nel quale il clinico non fornisce risposte simili a "verità calate dall'alto", ma piuttosto si presta al ruolo di specchio per aiutare il paziente a osservare sé stesso e il mondo in modo diverso. In assenza di sintomi specifici, il colloquio può avere come obiettivo una conoscenza più approfondita di sé, il raggiungimento di una maggiore armonia interna e nei rapporti con gli altri, l’individuazione di strategie disfunzionali a fronteggiare gli eventi di vita e una loro sostituzione con altre più adeguate. Il colloquio inoltre può essere estremamente utile anche a chi avverte un disagio significativo nella vita quotidiana a causa di sintomi psicologici e/o problemi nelle relazioni interpersonali.

I contenuti emersi nel corso dei colloqui sono protetti dal segreto professionale (art.11).


Via Allende 12/A, Bologna

60 €

Studio Privato

L’approccio teorico di riferimento della Psicologia Individuale attribuisce grande importanza alle modalità utilizzate dal singolo per affrontare i compiti fondamentali della vita. La persona viene vista nel suo insieme, come una totalità formata da corpo, mente e livello di integrazione all'interno della società di cui fa parte. L'individuo è un essere unico e irripetibile, in quanto costruisce se stesso in modo creativo, a seconda del significato che attribuisce agli eventi della vita.

Ciascuno di noi è orientato al raggiungimento di scopi, talvolta consapevoli, altre volte inconsapevoli, e il modo per comprendere il funzionamento della personalità è proprio quello di osservare come vengono perseguiti tali obiettivi. Il lavoro del clinico è dunque quello di riuscire a “vedere con gli occhi, ascoltare con le orecchie e sentire con il cuore dell'altro". Il paziente è il vero esperto di sé stesso e il clinico è solamente “un esperto di teoria” che svolge la funzione di guida nel viaggio alla scoperta di sé, rispondendo ad un profondo bisogno di ascolto e cura.

Il percorso terapeutico nelle sue prime fasi ha lo scopo di stabilire obiettivi condivisi tra paziente e clinico, riadattabili a seconda delle priorità che si evidenzieranno man mano. Nel complesso si tratta di un lavoro "di squadra", nel quale il clinico non fornisce risposte simili a "verità calate dall'alto", ma piuttosto si presta al ruolo di specchio per aiutare il paziente a osservare sé stesso e il mondo in modo diverso. In assenza di sintomi specifici, il colloquio può avere come obiettivo una conoscenza più approfondita di sé, il raggiungimento di una maggiore armonia interna e nei rapporti con gli altri, l’individuazione di strategie disfunzionali a fronteggiare gli eventi di vita e una loro sostituzione con altre più adeguate. Il colloquio inoltre può essere estremamente utile anche a chi avverte un disagio significativo nella vita quotidiana a causa di sintomi psicologici e/o problemi nelle relazioni interpersonali.

I contenuti emersi nel corso dei colloqui sono protetti dal segreto professionale (art.11).



60 €

Consulenze Online

Nel corso del colloquio psicologico a distanza il percorso viene svolto in modo simile al tradizionale vis-à-vis, tuttavia l’utilizzo di test e questionari è fortemente limitato. Come per i colloqui classici, le prime sedute sono dedicate alla raccolta di informazioni utili all’individuazione del trattamento migliore, sulla base delle caratteristiche della situazione iniziale, stabilendo in modo condiviso i primi obiettivi, che poi potranno essere modificati nel corso del lavoro.

Le sedute a distanza risultano utili per pazienti che si trovano in circostanze di mobilità ridotta, geograficamente distanti, che hanno una comprovata necessità di ottimizzare i tempi di vita (ad esempio, viene evitato quello necessario per lo spostamento in studio) o per altre esigenze che è possibile condividere con il clinico. Data la modalità di incontro sarà fondamentale per il paziente riuscire a trovare un luogo in cui sentirsi a proprio agio, assicurandosi che eventuali terzi presenti nell’ambiente condiviso rispettino la sua privacy e intimità.

Diverse evidenze scientifiche affermano che i risultati di un percorso psicologico a distanza sono paragonabili a quelli di un percorso psicologico tradizionale. In ogni caso, sarà bene valutare e discutere attentamente con il paziente quali possono essere i vantaggi e gli eventuali svantaggi di questo tipo di setting. In condizioni normali infatti, il vis-à-vis continua a rappresentare una preziosa occasione di incontro e scambio e per questo, quando possibile, è senza dubbio da privilegiare. Gli incontri a distanza rappresentano sicuramente una valida strategia per assicurare la continuità terapeutica quando necessario.

L'accesso al percorso di pazienti minorenni è subordinata al consenso di chi esercita la potestà genitoriale o la tutela (art.33). I contenuti emersi nel corso dei colloqui sono protetti dal segreto professionale (art.11).


Via Allende 12/A, Bologna

60 €

Studio Privato

Nel corso del colloquio psicologico a distanza il percorso viene svolto in modo simile al tradizionale vis-à-vis, tuttavia l’utilizzo di test e questionari è fortemente limitato. Come per i colloqui classici, le prime sedute sono dedicate alla raccolta di informazioni utili all’individuazione del trattamento migliore, sulla base delle caratteristiche della situazione iniziale, stabilendo in modo condiviso i primi obiettivi, che poi potranno essere modificati nel corso del lavoro. Le sedute a distanza risultano utili per pazienti che si trovano in circostanze di mobilità ridotta, geograficamente distanti, che hanno una comprovata necessità di ottimizzare i tempi di vita (ad esempio, viene evitato quello necessario per lo spostamento in studio) o per altre esigenze che è possibile condividere con il clinico. Data la modalità di incontro sarà fondamentale per il paziente riuscire a trovare un luogo in cui sentirsi a proprio agio, assicurandosi che eventuali terzi presenti nell’ambiente condiviso rispettino la sua privacy e intimità. Diverse evidenze scientifiche affermano che i risultati di un percorso psicologico a distanza sono paragonabili a quelli di un percorso psicologico tradizionale. In ogni caso, sarà bene valutare e discutere attentamente con il paziente quali possono essere i vantaggi e gli eventuali svantaggi di questo tipo di setting. In condizioni normali infatti, il vis-à-vis continua a rappresentare una preziosa occasione di incontro e scambio e per questo, quando possibile, è senza dubbio da privilegiare. Gli incontri a distanza rappresentano sicuramente una valida strategia per assicurare la continuità terapeutica quando necessario. L'accesso al percorso di pazienti minorenni è subordinata al consenso di chi esercita la potestà genitoriale o la tutela (art.33). I contenuti emersi nel corso dei colloqui sono protetti dal segreto professionale (art.11).



60 €

Consulenze Online

La consulenza psicologica si differenzia dal percorso di sostegno terapeutico per target, focus e durata. La sua efficacia dipende dalla correttezza della valutazione iniziale che ha escluso la presenza di nuclei patologici sottostanti.

La consulenza si rivolge ad adulti con un buon livello di funzionamento complessivo, discreto potenziale intellettivo, la cui richiesta riguarda difficoltà risolvibili nel corso di pochi colloqui (indicativamente 5-10). Questi incontri avranno lo scopo di ridimensionare questioni attuali e circoscritte che appaiono come indistricabili, pur non essendolo di fatto. Il clinico aiuterà cioè il paziente ad approfondire con attenzione la situazione, cercando al contempo di aiutarlo ad assumere punti di vista diversi dal solito, favorendo un cambio di prospettiva. Allo stesso modo, clinico e paziente cercheranno di trovare comportamenti alternativi e più funzionali a quelli solitamente utilizzati per affrontare il problema.

I contenuti emersi nel corso dei colloqui sono protetti dal segreto professionale (art.11).


Via Allende 12/A, Bologna

60 €

Studio Privato

La consulenza psicologica si differenzia dal percorso di sostegno terapeutico per target, focus e durata. La sua efficacia dipende dalla correttezza della valutazione iniziale che ha escluso la presenza di nuclei patologici sottostanti.

La consulenza si rivolge ad adulti con un buon livello di funzionamento complessivo, discreto potenziale intellettivo, la cui richiesta riguarda difficoltà risolvibili nel corso di pochi colloqui (indicativamente 5-10). Questi incontri avranno lo scopo di ridimensionare questioni attuali e circoscritte che appaiono come indistricabili, pur non essendolo di fatto. Il clinico aiuterà cioè il paziente ad approfondire con attenzione la situazione, cercando al contempo di aiutarlo ad assumere punti di vista diversi dal solito, favorendo un cambio di prospettiva. Allo stesso modo, clinico e paziente cercheranno di trovare comportamenti alternativi e più funzionali a quelli solitamente utilizzati per affrontare il problema.

I contenuti emersi nel corso dei colloqui sono protetti dal segreto professionale (art.11).

Altre prestazioni


Via Allende 12/A, Bologna

60 €

Studio Privato

Il mondo emotivo dei bambini è ricco e dinamico, il “problema” è che non sempre è facilmente comprensibile. Occorre infatti discriminare, sia in contesto scolastico che familiare, se ciò che sembra destare preoccupazione negli adulti è ben inserito nel processo evolutivo oppure rappresenta un segnale di disturbi evolutivi in atto.

I bambini infatti esprimono più facilmente il malessere in forma comportamentale, somatica e simbolica (disegni, gioco), piuttosto che verbale. È importante comprendere la causa del disagio dal momento in cui lo stato emotivo si ripercuote su quello cognitivo, e viceversa (provate ad esempio ad immaginare la difficoltà di fare bene i compiti se si è molto tristi, arrabbiati o preoccupati).

Se nel primo colloquio con i genitori si rileva la possibile presenza di un disturbo evolutivo nel bambino, è bene procedere nell'attuare la diagnosi psicodinamica. Dapprima si richiede ai genitori di ricostruire la storia del figlio e le relazioni tra i membri della famiglia, procedendo poi con la fase diagnostica vera e propria con il bambino. Durante questa fase (della durata di almeno 7 incontri) verranno proposti test proiettivi adatti all’età e si osserveranno le dinamiche di gioco e di relazione. Lo scopo della diagnosi è quello di far emergere le dinamiche emotive profonde e comprendere il percorso evolutivo del bambino, i suoi possibili arresti o le deviazioni dallo sviluppo normale. Come per adolescenti e adulti, quanto raccolto verrà poi restituito sia al bambino che ai genitori e servirà a formulare un progetto terapeutico cucito su misura.

Benché il lavoro vero e proprio viene svolto con il bambino, è fondamentale rendere partecipi anche i genitori nell’individuazione dei bisogni del figlio, dei suoi punti di forza così come di quelli di maggior fragilità, condividendo con loro gli obiettivi di lavoro e le strategie di intervento. I genitori rappresentano dunque veri e propri “collaboratori” in quanto maggiori esperti delle dinamiche di funzionamento del figlio. Il clinico svolgerà la sua funzione terapeutica sia nei confronti del giovane paziente, per aiutarlo ad attivare risorse più utili a fronteggiare situazioni stressanti, sia verso i genitori, favorendo l’assunzione di prospettive diverse in relazione al figlio e alle dinamiche domestiche, così da creare un contesto relazionale e familiare che consolidi il lavoro svolto con il bambino.

L'accesso al percorso di pazienti minorenni (in questo caso dall'età scolare in poi) è subordinata al consenso di chi esercita la potestà genitoriale o la tutela (art.33). I contenuti emersi nel corso dei colloqui sono protetti dal segreto professionale (art.11).



60 €

Consulenze Online

L’approccio teorico di riferimento della Psicologia Individuale attribuisce grande importanza alle modalità utilizzate dal singolo per affrontare i compiti fondamentali della vita. La persona viene vista nel suo insieme, come una totalità formata da corpo, mente e livello di integrazione all'interno della società di cui fa parte. L'individuo è un essere unico e irripetibile, in quanto costruisce se stesso in modo creativo, a seconda del significato che attribuisce agli eventi della vita.

Ciascuno di noi è orientato al raggiungimento di scopi, talvolta consapevoli, altre volte inconsapevoli, e il modo per comprendere il funzionamento della personalità è proprio quello di osservare come vengono perseguiti tali obiettivi. Il lavoro del clinico è dunque quello di riuscire a “vedere con gli occhi, ascoltare con le orecchie e sentire con il cuore dell'altro". Il paziente è il vero esperto di sé stesso e il clinico è solamente “un esperto di teoria” che svolge la funzione di guida nel viaggio alla scoperta di sé, rispondendo ad un profondo bisogno di ascolto e cura.

Il percorso terapeutico nelle sue prime fasi ha lo scopo di stabilire obiettivi condivisi tra paziente e clinico, riadattabili a seconda delle priorità che si evidenzieranno man mano. Nel complesso si tratta di un lavoro "di squadra", nel quale il clinico non fornisce risposte simili a "verità calate dall'alto", ma piuttosto si presta al ruolo di specchio per aiutare il paziente a osservare sé stesso e il mondo in modo diverso. In assenza di sintomi specifici, il colloquio può avere come obiettivo una conoscenza più approfondita di sé, il raggiungimento di una maggiore armonia interna e nei rapporti con gli altri, l’individuazione di strategie disfunzionali a fronteggiare gli eventi di vita e una loro sostituzione con altre più adeguate. Il colloquio inoltre può essere estremamente utile anche a chi avverte un disagio significativo nella vita quotidiana a causa di sintomi psicologici e/o problemi nelle relazioni interpersonali.

I contenuti emersi nel corso dei colloqui sono protetti dal segreto professionale (art.11).


Via Allende 12/A, Bologna

60 €

Studio Privato

L’approccio teorico di riferimento della Psicologia Individuale attribuisce grande importanza alle modalità utilizzate dal singolo per affrontare i compiti fondamentali della vita. La persona viene vista nel suo insieme, come una totalità formata da corpo, mente e livello di integrazione all'interno della società di cui fa parte. L'individuo è un essere unico e irripetibile, in quanto costruisce se stesso in modo creativo, a seconda del significato che attribuisce agli eventi della vita.

Ciascuno di noi è orientato al raggiungimento di scopi, talvolta consapevoli, altre volte inconsapevoli, e il modo per comprendere il funzionamento della personalità è proprio quello di osservare come vengono perseguiti tali obiettivi. Il lavoro del clinico è dunque quello di riuscire a “vedere con gli occhi, ascoltare con le orecchie e sentire con il cuore dell'altro". Il paziente è il vero esperto di sé stesso e il clinico è solamente “un esperto di teoria” che svolge la funzione di guida nel viaggio alla scoperta di sé, rispondendo ad un profondo bisogno di ascolto e cura.

Il percorso terapeutico nelle sue prime fasi ha lo scopo di stabilire obiettivi condivisi tra paziente e clinico, riadattabili a seconda delle priorità che si evidenzieranno man mano. Nel complesso si tratta di un lavoro "di squadra", nel quale il clinico non fornisce risposte simili a "verità calate dall'alto", ma piuttosto si presta al ruolo di specchio per aiutare il paziente a osservare sé stesso e il mondo in modo diverso. In assenza di sintomi specifici, il colloquio può avere come obiettivo una conoscenza più approfondita di sé, il raggiungimento di una maggiore armonia interna e nei rapporti con gli altri, l’individuazione di strategie disfunzionali a fronteggiare gli eventi di vita e una loro sostituzione con altre più adeguate. Il colloquio inoltre può essere estremamente utile anche a chi avverte un disagio significativo nella vita quotidiana a causa di sintomi psicologici e/o problemi nelle relazioni interpersonali.

I contenuti emersi nel corso dei colloqui sono protetti dal segreto professionale (art.11).



60 €

Consulenze Online

Nel corso del colloquio psicologico a distanza il percorso viene svolto in modo simile al tradizionale vis-à-vis, tuttavia l’utilizzo di test e questionari è fortemente limitato. Come per i colloqui classici, le prime sedute sono dedicate alla raccolta di informazioni utili all’individuazione del trattamento migliore, sulla base delle caratteristiche della situazione iniziale, stabilendo in modo condiviso i primi obiettivi, che poi potranno essere modificati nel corso del lavoro. Le sedute a distanza risultano utili per pazienti che si trovano in circostanze di mobilità ridotta, geograficamente distanti, che hanno una comprovata necessità di ottimizzare i tempi di vita (ad esempio, viene evitato quello necessario per lo spostamento in studio) o per altre esigenze che è possibile condividere con il clinico. Data la modalità di incontro sarà fondamentale per il paziente riuscire a trovare un luogo in cui sentirsi a proprio agio, assicurandosi che eventuali terzi presenti nell’ambiente condiviso rispettino la sua privacy e intimità. Diverse evidenze scientifiche affermano che i risultati di un percorso psicologico a distanza sono paragonabili a quelli di un percorso psicologico tradizionale. In ogni caso, sarà bene valutare e discutere attentamente con il paziente quali possono essere i vantaggi e gli eventuali svantaggi di questo tipo di setting. In condizioni normali infatti, il vis-à-vis continua a rappresentare una preziosa occasione di incontro e scambio e per questo, quando possibile, è senza dubbio da privilegiare. Gli incontri a distanza rappresentano sicuramente una valida strategia per assicurare la continuità terapeutica quando necessario. L'accesso al percorso di pazienti minorenni è subordinata al consenso di chi esercita la potestà genitoriale o la tutela (art.33). I contenuti emersi nel corso dei colloqui sono protetti dal segreto professionale (art.11).


Via Allende 12/A, Bologna

60 €

Studio Privato

Nel corso del colloquio psicologico a distanza il percorso viene svolto in modo simile al tradizionale vis-à-vis, tuttavia l’utilizzo di test e questionari è fortemente limitato. Come per i colloqui classici, le prime sedute sono dedicate alla raccolta di informazioni utili all’individuazione del trattamento migliore, sulla base delle caratteristiche della situazione iniziale, stabilendo in modo condiviso i primi obiettivi, che poi potranno essere modificati nel corso del lavoro.

Le sedute a distanza risultano utili per pazienti che si trovano in circostanze di mobilità ridotta, geograficamente distanti, che hanno una comprovata necessità di ottimizzare i tempi di vita (ad esempio, viene evitato quello necessario per lo spostamento in studio) o per altre esigenze che è possibile condividere con il clinico. Data la modalità di incontro sarà fondamentale per il paziente riuscire a trovare un luogo in cui sentirsi a proprio agio, assicurandosi che eventuali terzi presenti nell’ambiente condiviso rispettino la sua privacy e intimità.

Diverse evidenze scientifiche affermano che i risultati di un percorso psicologico a distanza sono paragonabili a quelli di un percorso psicologico tradizionale. In ogni caso, sarà bene valutare e discutere attentamente con il paziente quali possono essere i vantaggi e gli eventuali svantaggi di questo tipo di setting. In condizioni normali infatti, il vis-à-vis continua a rappresentare una preziosa occasione di incontro e scambio e per questo, quando possibile, è senza dubbio da privilegiare. Gli incontri a distanza rappresentano sicuramente una valida strategia per assicurare la continuità terapeutica quando necessario.

L'accesso al percorso di pazienti minorenni è subordinata al consenso di chi esercita la potestà genitoriale o la tutela (art.33). I contenuti emersi nel corso dei colloqui sono protetti dal segreto professionale (art.11).



60 €

Consulenze Online

Nel corso del colloquio psicologico a distanza il percorso viene svolto in modo simile al tradizionale vis-à-vis, tuttavia l’utilizzo di test e questionari è fortemente limitato. Come per i colloqui classici, le prime sedute sono dedicate alla raccolta di informazioni utili all’individuazione del trattamento migliore, sulla base delle caratteristiche della situazione iniziale, stabilendo in modo condiviso i primi obiettivi, che poi potranno essere modificati nel corso del lavoro.

Le sedute a distanza risultano utili per pazienti che si trovano in circostanze di mobilità ridotta, geograficamente distanti, che hanno una comprovata necessità di ottimizzare i tempi di vita (ad esempio, viene evitato quello necessario per lo spostamento in studio) o per altre esigenze che è possibile condividere con il clinico. Data la modalità di incontro sarà fondamentale per il paziente riuscire a trovare un luogo in cui sentirsi a proprio agio, assicurandosi che eventuali terzi presenti nell’ambiente condiviso rispettino la sua privacy e intimità.

Diverse evidenze scientifiche affermano che i risultati di un percorso psicologico a distanza sono paragonabili a quelli di un percorso psicologico tradizionale. In ogni caso, sarà bene valutare e discutere attentamente con il paziente quali possono essere i vantaggi e gli eventuali svantaggi di questo tipo di setting. In condizioni normali infatti, il vis-à-vis continua a rappresentare una preziosa occasione di incontro e scambio e per questo, quando possibile, è senza dubbio da privilegiare. Gli incontri a distanza rappresentano sicuramente una valida strategia per assicurare la continuità terapeutica quando necessario.

L'accesso al percorso di pazienti minorenni è subordinata al consenso di chi esercita la potestà genitoriale o la tutela (art.33). I contenuti emersi nel corso dei colloqui sono protetti dal segreto professionale (art.11).


Via Allende 12/A, Bologna

60 €

Studio Privato

Nel corso del colloquio psicologico a distanza il percorso viene svolto in modo simile al tradizionale vis-à-vis, tuttavia l’utilizzo di test e questionari è fortemente limitato. Come per i colloqui classici, le prime sedute sono dedicate alla raccolta di informazioni utili all’individuazione del trattamento migliore, sulla base delle caratteristiche della situazione iniziale, stabilendo in modo condiviso i primi obiettivi, che poi potranno essere modificati nel corso del lavoro.

Le sedute a distanza risultano utili per pazienti che si trovano in circostanze di mobilità ridotta, geograficamente distanti, che hanno una comprovata necessità di ottimizzare i tempi di vita (ad esempio, viene evitato quello necessario per lo spostamento in studio) o per altre esigenze che è possibile condividere con il clinico. Data la modalità di incontro sarà fondamentale per il paziente riuscire a trovare un luogo in cui sentirsi a proprio agio, assicurandosi che eventuali terzi presenti nell’ambiente condiviso rispettino la sua privacy e intimità.

Diverse evidenze scientifiche affermano che i risultati di un percorso psicologico a distanza sono paragonabili a quelli di un percorso psicologico tradizionale. In ogni caso, sarà bene valutare e discutere attentamente con il paziente quali possono essere i vantaggi e gli eventuali svantaggi di questo tipo di setting. In condizioni normali infatti, il vis-à-vis continua a rappresentare una preziosa occasione di incontro e scambio e per questo, quando possibile, è senza dubbio da privilegiare. Gli incontri a distanza rappresentano sicuramente una valida strategia per assicurare la continuità terapeutica quando necessario.

L'accesso al percorso di pazienti minorenni è subordinata al consenso di chi esercita la potestà genitoriale o la tutela (art.33). I contenuti emersi nel corso dei colloqui sono protetti dal segreto professionale (art.11).



60 €

Consulenze Online

La scelta della scuola rappresenta un momento molto intenso, in cui si intrecciano passioni personali, punti di forza e di debolezza, timori e sogni rivolti al futuro e riflessioni circa le possibilità concrete che i giovani percepiscono di avere nel mondo reale. Viene cioè richiesta un’assunzione di responsabilità non sempre facile da gestire e che porta con sé emozioni talvolta contrastanti. Che si tratti di un passaggio di grado (medie-superiori, superiori-università/mondo del lavoro/altro) o di un cambio di scuola (dove il ri-orientamento non rappresenta un fallimento, anzi, una preziosa occasione parte del processo di crescita) è fondamentale conoscere bene sé stessi, le proprie aspirazioni, valori e capacità.

In questo senso il punto di vista esterno di uno psicologo può essere utile, non solo a chiarire le motivazioni sottostanti una decisione così importante, ma proprio ad accompagnare il giovane nell’esplorazione di sè. È solo attraverso una buona auto-consapevolezza che lo studente può auto-orientarsi nelle scelte della vita, intraprendendo la strada in grado di dare più soddisfazione personale, un accrescimento dell’autostima e una migliore qualità della vita.

L'accesso al percorso di pazienti minorenni è subordinata al consenso di chi esercita la potestà genitoriale o la tutela (art.33). I contenuti emersi nel corso dei colloqui sono protetti dal segreto professionale (art.11).


Via Allende 12/A, Bologna

60 €

Studio Privato

La scelta della scuola rappresenta un momento molto intenso, in cui si intrecciano passioni personali, punti di forza e di debolezza, timori e sogni rivolti al futuro e riflessioni circa le possibilità concrete che i giovani percepiscono di avere nel mondo reale. Viene cioè richiesta un’assunzione di responsabilità non sempre facile da gestire e che porta con sé emozioni talvolta contrastanti. Che si tratti di un passaggio di grado (medie-superiori, superiori-università/mondo del lavoro/altro) o di un cambio di scuola (dove il ri-orientamento non rappresenta un fallimento, anzi, una preziosa occasione parte del processo di crescita) è fondamentale conoscere bene sé stessi, le proprie aspirazioni, valori e capacità.

In questo senso il punto di vista esterno di uno psicologo può essere utile, non solo a chiarire le motivazioni sottostanti una decisione così importante, ma proprio ad accompagnare il giovane nell’esplorazione di sè. È solo attraverso una buona auto-consapevolezza che lo studente può auto-orientarsi nelle scelte della vita, intraprendendo la strada in grado di dare più soddisfazione personale, un accrescimento dell’autostima e una migliore qualità della vita.

L'accesso al percorso di pazienti minorenni è subordinata al consenso di chi esercita la potestà genitoriale o la tutela (art.33). I contenuti emersi nel corso dei colloqui sono protetti dal segreto professionale (art.11).



80 €

Consulenze Online

Essere genitori rappresenta sicuramente una delle sfide più importanti della vita. Proprio per questo spesso si accompagna ad un senso di insicurezza verso le proprie capacità e di disorientamento rispetto agli atteggiamenti dei figli. Talvolta le incomprensioni e la confusione generano a loro volta altri comportamenti disfunzionali in tutta la famiglia, contribuendo ad alimentare un circolo vizioso conflittuale. Per queste ragioni, spesso i genitori si rivolgono a professionisti in cerca di consigli pratici e momenti di ascolto in cui non sentirsi giudicati, bensì accolti e sostenuti.

Tra gli argomenti più a cuore ai genitori: regole, comportamenti oppositivi, dubbi sullo stile educativo da tenere o sulla modalità migliore per sostenere i figli in momenti di difficoltà, preoccupazioni relative il loro ambiente scolastico e relazionale, eventi stressanti quali lutti, separazioni, nuove nascite...

Lo scopo degli incontri è infatti quello di aiutare i genitori a recuperare la loro funzione di guida e supporto dei figli, aiutandoli a crescere come adulti indipendenti e fiduciosi nelle proprie capacità. Non esistono genitori perfetti, basta che questi siano "sufficientemente buoni", ovvero "abbastanza" in grado di comprendere i bisogni dei figli e sintonizzarsi con questi.

In quest'ottica, il ciclo di incontri (la cui durata dipenderà dall'entità della situazione) è orientato all'individuazione dei punti di forza e di fragilità dello stile genitoriale, promuovendo atteggiamenti sempre più autoconsapevoli. Il clinico supporterà quindi i genitori nel migliorare le loro capacità di auto-osservazione, in riferimento alle modalità di relazionarsi, comunicare ed empatizzare con i figli, riflettendo quindi sulla discrepanza percepita tra "figlio ideale" e "figlio reale".

I contenuti emersi nel corso dei colloqui sono protetti dal segreto professionale (art.11).


Via Allende 12/A, Bologna

80 €

Studio Privato

Essere genitori rappresenta sicuramente una delle sfide più importanti della vita. Proprio per questo spesso si accompagna ad un senso di insicurezza verso le proprie capacità e di disorientamento rispetto agli atteggiamenti dei figli. Talvolta le incomprensioni e la confusione generano a loro volta altri comportamenti disfunzionali in tutta la famiglia, contribuendo ad alimentare un circolo vizioso conflittuale. Per queste ragioni, spesso i genitori si rivolgono a professionisti in cerca di consigli pratici e momenti di ascolto in cui non sentirsi giudicati, bensì accolti e sostenuti.

Tra gli argomenti più a cuore ai genitori: regole, comportamenti oppositivi, dubbi sullo stile educativo da tenere o sulla modalità migliore per sostenere i figli in momenti di difficoltà, preoccupazioni relative il loro ambiente scolastico e relazionale, eventi stressanti quali lutti, separazioni, nuove nascite...

Lo scopo degli incontri è infatti quello di aiutare i genitori a recuperare la loro funzione di guida e supporto dei figli, aiutandoli a crescere come adulti indipendenti e fiduciosi nelle proprie capacità. Non esistono genitori perfetti, basta che questi siano "sufficientemente buoni", ovvero "abbastanza" in grado di comprendere i bisogni dei figli e sintonizzarsi con questi.

In quest'ottica, il ciclo di incontri (la cui durata dipenderà dall'entità della situazione) è orientato all'individuazione dei punti di forza e di fragilità dello stile genitoriale, promuovendo atteggiamenti sempre più autoconsapevoli. Il clinico supporterà quindi i genitori nel migliorare le loro capacità di auto-osservazione, in riferimento alle modalità di relazionarsi, comunicare ed empatizzare con i figli, riflettendo quindi sulla discrepanza percepita tra "figlio ideale" e "figlio reale".

I contenuti emersi nel corso dei colloqui sono protetti dal segreto professionale (art.11).



60 €

Consulenze Online

Il primo colloquio rappresenta lo strumento iniziale attraverso cui la persona può sottoporre al clinico una problematica fonte di disagio. Nel corso di questo importante momento, caratterizzato da un atteggiamento di accoglienza e di ascolto empatico e non giudicante, si cercherà di cogliere la situazione di partenza. Una volta compresa la sua natura, clinico e richiedente rifletteranno insieme sulla possibilità di approfondire ulteriormente il quadro in colloqui successivi, così da giungere ad un'eventuale presa in carico effettiva o all'invio ad un altro specialista.

I contenuti emersi nel corso dei colloqui sono protetti dal segreto professionale (art.11).


Via Allende 12/A, Bologna

60 €

Studio Privato

Il primo colloquio rappresenta lo strumento iniziale attraverso cui la persona può sottoporre al clinico una problematica fonte di disagio. Nel corso di questo importante momento, caratterizzato da un atteggiamento di accoglienza e di ascolto empatico e non giudicante, si cercherà di cogliere la situazione di partenza. Una volta compresa la sua natura, clinico e richiedente rifletteranno insieme sulla possibilità di approfondire ulteriormente il quadro in colloqui successivi, così da giungere ad un'eventuale presa in carico effettiva o all'invio ad un altro specialista.

I contenuti emersi nel corso dei colloqui sono protetti dal segreto professionale (art.11).



60 €

Consulenze Online

Il primo colloquio rappresenta lo strumento iniziale attraverso cui la persona può sottoporre al clinico una problematica fonte di disagio. Nel corso di questo importante momento, caratterizzato da un atteggiamento di accoglienza e di ascolto empatico e non giudicante, si cercherà di cogliere la situazione di partenza. Una volta compresa la sua natura, clinico e richiedente rifletteranno insieme sulla possibilità di approfondire ulteriormente il quadro in colloqui successivi, così da giungere ad un'eventuale presa in carico effettiva o all'invio ad un altro specialista. I contenuti emersi nel corso dei colloqui sono protetti dal segreto professionale (art.11).


Via Allende 12/A, Bologna

60 €

Studio Privato

Il primo colloquio rappresenta lo strumento iniziale attraverso cui la persona può sottoporre al clinico una problematica fonte di disagio. Nel corso di questo importante momento, caratterizzato da un atteggiamento di accoglienza e di ascolto empatico e non giudicante, si cercherà di cogliere la situazione di partenza. Una volta compresa la sua natura, clinico e richiedente rifletteranno insieme sulla possibilità di approfondire ulteriormente il quadro in colloqui successivi, così da giungere ad un'eventuale presa in carico effettiva o all'invio ad un altro specialista.

I contenuti emersi nel corso dei colloqui sono protetti dal segreto professionale (art.11).



Via Allende 12/A, Bologna

60 €

Studio Privato

La psicodiagnosi rappresenta la fase che precede l'eventuale presa in carico per un percorso strutturato di sostegno psicologico. La sua utilità si evidenzia nel caso in cui, già nel corso del primo colloquio di consultazione, siano emerse questioni emotivo-relazionali profondamente radicate nel paziente, che gli causano malessere direttamente o indirettamente. La funzione della psicodiagnosi infatti è proprio quella di permettere sia al clinico che al paziente di chiarire il funzionamento profondo e le caratteristiche della personalità di quest'ultimo, dando un senso al suo disagio.

La sua durata varia dai 4 ai 6 colloqui, in modo da permettere la raccolta approfondita di varie tipologie di informazioni (situazione attuale, storia di vita, aspetti inconsapevoli, ...). Quanto emerso da questa fase servirà dunque ad elaborare un progetto per un eventuale percorso terapeutico cucito su misura. Il quadro risultante verrà infatti condiviso con il paziente, così come l'ipotesi di trattamento, in modo da poterne discutere insieme, individuando nel caso gli obiettivi sui quali poter impostare il lavoro successivo.

Lo scopo principale della psicodiagnosi è pertanto quello di rassicurare il paziente in merito al fatto che quanto vissuto, spesso oggetto di grande confusione e angoscia, è in realtà il risultato di un insieme ben organizzato di "pezzi di sè".

I contenuti emersi nel corso dei colloqui sono protetti dal segreto professionale (art.11).



80 €

Consulenze Online

Essere genitori rappresenta sicuramente una delle sfide più importanti della vita. Proprio per questo spesso si accompagna ad un senso di insicurezza verso le proprie capacità e di disorientamento rispetto agli atteggiamenti dei figli. Talvolta le incomprensioni e la confusione generano a loro volta altri comportamenti disfunzionali in tutta la famiglia, contribuendo ad alimentare un circolo vizioso conflittuale. Per queste ragioni, spesso i genitori si rivolgono a professionisti in cerca di consigli pratici e momenti di ascolto in cui non sentirsi giudicati, bensì accolti e sostenuti. Tra gli argomenti più a cuore ai genitori: regole, comportamenti oppositivi, dubbi sullo stile educativo da tenere o sulla modalità migliore per sostenere i figli in momenti di difficoltà, preoccupazioni relative il loro ambiente scolastico e relazionale, eventi stressanti quali lutti, separazioni, nuove nascite... Lo scopo degli incontri è infatti quello di aiutare i genitori a recuperare la loro funzione di guida e supporto dei figli, aiutandoli a crescere come adulti indipendenti e fiduciosi nelle proprie capacità. Non esistono genitori perfetti, basta che questi siano "sufficientemente buoni", ovvero "abbastanza" in grado di comprendere i bisogni dei figli e sintonizzarsi con questi. In quest'ottica, il ciclo di incontri (la cui durata dipenderà dall'entità della situazione) è orientato all'individuazione dei punti di forza e di fragilità dello stile genitoriale, promuovendo atteggiamenti sempre più autoconsapevoli. Il clinico supporterà quindi i genitori nel migliorare le loro capacità di auto-osservazione, in riferimento alle modalità di relazionarsi, comunicare ed empatizzare con i figli, riflettendo quindi sulla discrepanza percepita tra "figlio ideale" e "figlio reale". I contenuti emersi nel corso dei colloqui sono protetti dal segreto professionale (art.11).


Via Allende 12/A, Bologna

80 €

Studio Privato

Essere genitori rappresenta sicuramente una delle sfide più importanti della vita. Proprio per questo spesso si accompagna ad un senso di insicurezza verso le proprie capacità e di disorientamento rispetto agli atteggiamenti dei figli. Talvolta le incomprensioni e la confusione generano a loro volta altri comportamenti disfunzionali in tutta la famiglia, contribuendo ad alimentare un circolo vizioso conflittuale. Per queste ragioni, spesso i genitori si rivolgono a professionisti in cerca di consigli pratici e momenti di ascolto in cui non sentirsi giudicati, bensì accolti e sostenuti.

Tra gli argomenti più a cuore ai genitori: regole, comportamenti oppositivi, dubbi sullo stile educativo da tenere o sulla modalità migliore per sostenere i figli in momenti di difficoltà, preoccupazioni relative il loro ambiente scolastico e relazionale, eventi stressanti quali lutti, separazioni, nuove nascite...

Lo scopo degli incontri è infatti quello di aiutare i genitori a recuperare la loro funzione di guida e supporto dei figli, aiutandoli a crescere come adulti indipendenti e fiduciosi nelle proprie capacità. Non esistono genitori perfetti, basta che questi siano "sufficientemente buoni", ovvero "abbastanza" in grado di comprendere i bisogni dei figli e sintonizzarsi con questi.

In quest'ottica, il ciclo di incontri (la cui durata dipenderà dall'entità della situazione) è orientato all'individuazione dei punti di forza e di fragilità dello stile genitoriale, promuovendo atteggiamenti sempre più autoconsapevoli. Il clinico supporterà quindi i genitori nel migliorare le loro capacità di auto-osservazione, in riferimento alle modalità di relazionarsi, comunicare ed empatizzare con i figli, riflettendo quindi sulla discrepanza percepita tra "figlio ideale" e "figlio reale".

I contenuti emersi nel corso dei colloqui sono protetti dal segreto professionale (art.11).



60 €

Consulenze Online

L’approccio teorico di riferimento della Psicologia Individuale attribuisce grande importanza alle modalità utilizzate dal singolo per affrontare i compiti fondamentali della vita. La persona viene vista nel suo insieme, come una totalità formata da corpo, mente e livello di integrazione all'interno della società di cui fa parte. L'individuo è un essere unico e irripetibile, in quanto costruisce se stesso in modo creativo, a seconda del significato che attribuisce agli eventi della vita.

Ciascuno di noi è orientato al raggiungimento di scopi, talvolta consapevoli, altre volte inconsapevoli, e il modo per comprendere il funzionamento della personalità è proprio quello di osservare come vengono perseguiti tali obiettivi. Il lavoro del clinico è dunque quello di riuscire a “vedere con gli occhi, ascoltare con le orecchie e sentire con il cuore dell'altro". Il paziente è il vero esperto di sé stesso e il clinico è solamente “un esperto di teoria” che svolge la funzione di guida nel viaggio alla scoperta di sé, rispondendo ad un profondo bisogno di ascolto e cura.

Il percorso terapeutico nelle sue prime fasi ha lo scopo di stabilire obiettivi condivisi tra paziente e clinico, riadattabili a seconda delle priorità che si evidenzieranno man mano. Nel complesso si tratta di un lavoro "di squadra", nel quale il clinico non fornisce risposte simili a "verità calate dall'alto", ma piuttosto si presta al ruolo di specchio per aiutare il paziente a osservare sé stesso e il mondo in modo diverso. In assenza di sintomi specifici, il colloquio può avere come obiettivo una conoscenza più approfondita di sé, il raggiungimento di una maggiore armonia interna e nei rapporti con gli altri, l’individuazione di strategie disfunzionali a fronteggiare gli eventi di vita e una loro sostituzione con altre più adeguate. Il colloquio inoltre può essere estremamente utile anche a chi avverte un disagio significativo nella vita quotidiana a causa di sintomi psicologici e/o problemi nelle relazioni interpersonali.

I contenuti emersi nel corso dei colloqui sono protetti dal segreto professionale (art.11).


Via Allende 12/A, Bologna

60 €

Studio Privato

L’approccio teorico di riferimento della Psicologia Individuale attribuisce grande importanza alle modalità utilizzate dal singolo per affrontare i compiti fondamentali della vita. La persona viene vista nel suo insieme, come una totalità formata da corpo, mente e livello di integrazione all'interno della società di cui fa parte. L'individuo è un essere unico e irripetibile, in quanto costruisce se stesso in modo creativo, a seconda del significato che attribuisce agli eventi della vita.

Ciascuno di noi è orientato al raggiungimento di scopi, talvolta consapevoli, altre volte inconsapevoli, e il modo per comprendere il funzionamento della personalità è proprio quello di osservare come vengono perseguiti tali obiettivi. Il lavoro del clinico è dunque quello di riuscire a “vedere con gli occhi, ascoltare con le orecchie e sentire con il cuore dell'altro". Il paziente è il vero esperto di sé stesso e il clinico è solamente “un esperto di teoria” che svolge la funzione di guida nel viaggio alla scoperta di sé, rispondendo ad un profondo bisogno di ascolto e cura.

Il percorso terapeutico nelle sue prime fasi ha lo scopo di stabilire obiettivi condivisi tra paziente e clinico, riadattabili a seconda delle priorità che si evidenzieranno man mano. Nel complesso si tratta di un lavoro "di squadra", nel quale il clinico non fornisce risposte simili a "verità calate dall'alto", ma piuttosto si presta al ruolo di specchio per aiutare il paziente a osservare sé stesso e il mondo in modo diverso. In assenza di sintomi specifici, il colloquio può avere come obiettivo una conoscenza più approfondita di sé, il raggiungimento di una maggiore armonia interna e nei rapporti con gli altri, l’individuazione di strategie disfunzionali a fronteggiare gli eventi di vita e una loro sostituzione con altre più adeguate. Il colloquio inoltre può essere estremamente utile anche a chi avverte un disagio significativo nella vita quotidiana a causa di sintomi psicologici e/o problemi nelle relazioni interpersonali.

I contenuti emersi nel corso dei colloqui sono protetti dal segreto professionale (art.11).



60 €

Consulenze Online

L’adolescenza rappresenta una fase molto delicata della vita, durante la quale i giovani sono chiamati a gestire importanti cambiamenti, non solo dal punto di vista corporeo ed emotivo, ma anche sul piano relazionale. Si sente spesso parlare di "crisi adolescenziale", ma la prospettiva diventa più interessante se si considera l'etimologia stessa della parola "crisi", che deriva dal greco e significa "scelta, opportunità".

La sfida evolutiva consiste infatti nel prendere le distanze dall’età infantile e affacciarsi a quella adulta, con tutto ciò che questo comporta. Gli adolescenti si interrogano su temi fondamentali nel processo di crescita, primo tra tutti la costruzione della propria identità. Ulteriori tematiche di grande rilevanza sono rappresentate dal rapporto con la famiglia, con il gruppo dei pari e con la scuola. Nel suo desiderio di crescita e autonomia, l’adolescente desidera fortemente essere accettato e compreso, ma anche accettarsi e comprendersi in prima persona.

Il percorso di sostegno psicologico può dunque rappresentare una valida strategia per fronteggiare il senso di disagio che spesso caratterizza questa fase della vita. Se non riconosciuti prontamente infatti, i segnali di malessere dapprima acuti potrebbero poi sfociare in condotte disfunzionali conclamate (alcuni esempi sono: abbandono scolastico, autolesionismo, comportamenti a rischio, disturbi del comportamento alimentare, isolamento, …). Il percorso mira cioè ad individuare i primi sintomi, accogliendo con empatia e senza giudizio il disagio dell’adolescente, per accompagnarlo nella sua elaborazione.

Questo tipo di percorso prevede incontri a cadenza settimanale (all'occorrenza quindicinale) protratti nel tempo e suddiviso in fasi. Dapprima sarà necessaria una raccolta anamnestica con i genitori, per ottenere alcuni dati preliminari necessari all'impostazione delle fasi successive. Il lavoro vero e proprio invece coinvolgerà direttamente il giovane paziente, avvalendosi oltre che del colloquio anche di test volti ad approfondire la sua personalità e condizione. Saranno possibili altri momenti di confronto con i genitori, separatamente o in presenza dell'adolescente, ma sempre nel totale rispetto dell’alleanza terapeutica con quest'ultimo, condizione assoluta per la buona riuscita del percorso stesso.

L'accesso al percorso di pazienti minorenni è subordinata al consenso di chi esercita la potestà genitoriale o la tutela (art.33). I contenuti emersi nel corso dei colloqui sono protetti dal segreto professionale (art.11).


Via Allende 12/A, Bologna

60 €

Studio Privato

L’adolescenza rappresenta una fase molto delicata della vita, durante la quale i giovani sono chiamati a gestire importanti cambiamenti, non solo dal punto di vista corporeo ed emotivo, ma anche sul piano relazionale. Si sente spesso parlare di "crisi adolescenziale", ma la prospettiva diventa più interessante se si considera l'etimologia stessa della parola "crisi", che deriva dal greco e significa "scelta, opportunità".

La sfida evolutiva consiste infatti nel prendere le distanze dall’età infantile e affacciarsi a quella adulta, con tutto ciò che questo comporta. Gli adolescenti si interrogano su temi fondamentali nel processo di crescita, primo tra tutti la costruzione della propria identità. Ulteriori tematiche di grande rilevanza sono rappresentate dal rapporto con la famiglia, con il gruppo dei pari e con la scuola. Nel suo desiderio di crescita e autonomia, l’adolescente desidera fortemente essere accettato e compreso, ma anche accettarsi e comprendersi in prima persona.

Il percorso di sostegno psicologico può dunque rappresentare una valida strategia per fronteggiare il senso di disagio che spesso caratterizza questa fase della vita. Se non riconosciuti prontamente infatti, i segnali di malessere dapprima acuti potrebbero poi sfociare in condotte disfunzionali conclamate (alcuni esempi sono: abbandono scolastico, autolesionismo, comportamenti a rischio, disturbi del comportamento alimentare, isolamento, …). Il percorso mira cioè ad individuare i primi sintomi, accogliendo con empatia e senza giudizio il disagio dell’adolescente, per accompagnarlo nella sua elaborazione.

Questo tipo di percorso prevede incontri a cadenza settimanale (all'occorrenza quindicinale) protratti nel tempo e suddiviso in fasi. Dapprima sarà necessaria una raccolta anamnestica con i genitori, per ottenere alcuni dati preliminari necessari all'impostazione delle fasi successive. Il lavoro vero e proprio invece coinvolgerà direttamente il giovane paziente, avvalendosi oltre che del colloquio anche di test volti ad approfondire la sua personalità e condizione. Saranno possibili altri momenti di confronto con i genitori, separatamente o in presenza dell'adolescente, ma sempre nel totale rispetto dell’alleanza terapeutica con quest'ultimo, condizione assoluta per la buona riuscita del percorso stesso.

L'accesso al percorso di pazienti minorenni è subordinata al consenso di chi esercita la potestà genitoriale o la tutela (art.33). I contenuti emersi nel corso dei colloqui sono protetti dal segreto professionale (art.11).



60 €

Consulenze Online

La parola trauma vuol dire “ferita, spaccatura” e gli eventi traumatici sono vere e proprie rotture nel consueto modo di vivere della persona. Ne modificano il modo di vedere il mondo e possono generare un ampio spettro di sintomatologie, anche gravi (ansia, depressione, insonnia, distraibilità, irritabilità, problemi alimentari …). Il fatto che l’evento sia nel passato infatti non vuol dire che lo siano anche i suoi effetti.

L’evento traumatico è quindi una circostanza in cui l’entità di ciò che accade supera le risorse disponibili nella persona per fargli fronte in modo efficace. Rientrano nella categoria eventi quali violenze, bullismo, minacce, diagnosi, lutti, incidenti … Ma esistono anche i traumi cumulativi, ovvero eventi ripetuti a lungo nel tempo.

Il tempo però non guarisce tutte le ferite e “aspettare che passi” non è una soluzione. Molte persone ritengono di potere/dovere superare da sole quanto accaduto, quando spesso invece è necessario chiedere aiuto. Per quanto difficile, occorre agire uscendo dalla zona di comfort e cercando nuovi modi per fronteggiare ciò che è stato. La guarigione infatti non è una questione di forza, né vuol dire necessariamente tornare a stare come prima o meglio, ma semplicemente essere cambiati ed essere più resistenti a ciò che accade. Si tratta cioè di intraprendere un percorso all’interno del quale acquisire nuove abilità per riuscire di nuovo a vivere (e non sopravvivere).

I contenuti emersi nel corso dei colloqui sono protetti dal segreto professionale (art.11).


Via Allende 12/A, Bologna

60 €

Studio Privato

La parola trauma vuol dire “ferita, spaccatura” e gli eventi traumatici sono vere e proprie rotture nel consueto modo di vivere della persona. Ne modificano il modo di vedere il mondo e possono generare un ampio spettro di sintomatologie, anche gravi (ansia, depressione, insonnia, distraibilità, irritabilità, problemi alimentari …). Il fatto che l’evento sia nel passato infatti non vuol dire che lo siano anche i suoi effetti.

L’evento traumatico è quindi una circostanza in cui l’entità di ciò che accade supera le risorse disponibili nella persona per fargli fronte in modo efficace. Rientrano nella categoria eventi quali violenze, bullismo, minacce, diagnosi, lutti, incidenti … Ma esistono anche i traumi cumulativi, ovvero eventi ripetuti a lungo nel tempo.

Il tempo però non guarisce tutte le ferite e “aspettare che passi” non è una soluzione. Molte persone ritengono di potere/dovere superare da sole quanto accaduto, quando spesso invece è necessario chiedere aiuto. Per quanto difficile, occorre agire uscendo dalla zona di comfort e cercando nuovi modi per fronteggiare ciò che è stato. La guarigione infatti non è una questione di forza, né vuol dire necessariamente tornare a stare come prima o meglio, ma semplicemente essere cambiati ed essere più resistenti a ciò che accade. Si tratta cioè di intraprendere un percorso all’interno del quale acquisire nuove abilità per riuscire di nuovo a vivere (e non sopravvivere).

I contenuti emersi nel corso dei colloqui sono protetti dal segreto professionale (art.11).



60 €

Consulenze Online

Si tratta di test specifici somministrati singolarmente utili a delineare il profilo di funzionamento della personalità del paziente da un punto di vista emotivo, affettivo, relazionale e cognitivo.

Vengono solitamente somministrati nel corso degli incontri dedicati alla fase di psicodiagnosi. È tuttavia possibile che si evidenzi la necessità della loro applicazione anche durante il percorso terapeutico stesso.

Se durante il colloquio si può ottenere una "fotografia" della persona, i test permettono invece di ottenerne una "radiografia". Attraverso l'utilizzo di questi strumenti infatti, il mondo interno risulta maggiormente accessibile, permettendo al clinico e al paziente stesso di cogliere elementi prima nascosti (potenzialità, vulnerabilità, conflitti, disagio su tematiche specifiche ...). La somministrazione del test, che prevede la siglatura da parte del clinico e la restituzione dei risultati al paziente, permettono ad entrambe le parti di confrontarsi su quanto emerso, fornendo spunti sui quali poter eventualmente lavorare nel corso del trattamento.

I contenuti emersi nel corso dei colloqui sono protetti dal segreto professionale (art.11).


Via Allende 12/A, Bologna

60 €

Studio Privato

Si tratta di test specifici somministrati singolarmente utili a delineare il profilo di funzionamento della personalità del paziente da un punto di vista emotivo, affettivo, relazionale e cognitivo.

Vengono solitamente somministrati nel corso degli incontri dedicati alla fase di psicodiagnosi. È tuttavia possibile che si evidenzi la necessità della loro applicazione anche durante il percorso terapeutico stesso.

Se durante il colloquio si può ottenere una "fotografia" della persona, i test permettono invece di ottenerne una "radiografia". Attraverso l'utilizzo di questi strumenti infatti, il mondo interno risulta maggiormente accessibile, permettendo al clinico e al paziente stesso di cogliere elementi prima nascosti (potenzialità, vulnerabilità, conflitti, disagio su tematiche specifiche ...). La somministrazione del test, che prevede la siglatura da parte del clinico e la restituzione dei risultati al paziente, permettono ad entrambe le parti di confrontarsi su quanto emerso, fornendo spunti sui quali poter eventualmente lavorare nel corso del trattamento.

I contenuti emersi nel corso dei colloqui sono protetti dal segreto professionale (art.11).



60 €

Consulenze Online

Si tratta di test in batteria, ovvero più attività di breve durata e con focus specifico che nel loro complesso delineano un profilo di funzionamento.

Vengono solitamente somministrati nel corso degli incontri dedicati alla fase di psicodiagnosi. È tuttavia possibile che si evidenzi la necessità della loro applicazione anche durante il percorso terapeutico stesso, rappresentando utili strumenti di lavoro oltre che di indagine.

Se durante il colloquio si può ottenere una "fotografia" della persona, i test permettono invece di ottenerne una "radiografia". Attraverso l'utilizzo di questi strumenti infatti, il mondo interno risulta maggiormente accessibile, permettendo al clinico e al paziente stesso di cogliere elementi prima nascosti (potenzialità, vulnerabilità, conflitti, disagio su tematiche specifiche ...) . La somministrazione del test, che prevede la siglatura da parte del clinico e la restituzione dei risultati al paziente, permettono ad entrambe le parti di confrontarsi su quanto emerso, fornendo spunti sui quali poter eventualmente lavorare nel corso del trattamento.

I contenuti emersi nel corso dei colloqui sono protetti dal segreto professionale (art.11).


Via Allende 12/A, Bologna

60 €

Studio Privato

Si tratta di test in batteria, ovvero più attività di breve durata e con focus specifico che nel loro complesso delineano un profilo di funzionamento.

Vengono solitamente somministrati nel corso degli incontri dedicati alla fase di psicodiagnosi. È tuttavia possibile che si evidenzi la necessità della loro applicazione anche durante il percorso terapeutico stesso, rappresentando utili strumenti di lavoro oltre che di indagine.

Se durante il colloquio si può ottenere una "fotografia" della persona, i test permettono invece di ottenerne una "radiografia". Attraverso l'utilizzo di questi strumenti infatti, il mondo interno risulta maggiormente accessibile, permettendo al clinico e al paziente stesso di cogliere elementi prima nascosti (potenzialità, vulnerabilità, conflitti, disagio su tematiche specifiche ...) . La somministrazione del test, che prevede la siglatura da parte del clinico e la restituzione dei risultati al paziente, permettono ad entrambe le parti di confrontarsi su quanto emerso, fornendo spunti sui quali poter eventualmente lavorare nel corso del trattamento.

I contenuti emersi nel corso dei colloqui sono protetti dal segreto professionale (art.11).

Esperienze

Su di me

"Il momento migliore per piantare un albero è vent’anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."

Non è mai troppo tardi per iniziare ...

Mostra tutta la descrizione


Formazione

  • Scuola di Psicoterapia Adleriana per l adulto e l età evolutiva
  • Alma Mater Studiorum - Università di Bologna - Psicologia Clinica
  • Alma Mater Studiorum - Università di Bologna - Scienze del Comportamento e delle Relazioni sociali

Specializzazioni

  • Psicologia Clinica
  • Psicologia dell'età evolutiva
  • Psicodiagnostica

Tirocini

  • Servizio di Neuropsichiatria per infanzia e adolescenza (Zanolini - AUSL Bologna)
  • Servizio di Neuropsichiatria per infanzia e adolescenza (Mazzacorati - AUSL Bologna)
  • Centro di salute mentale (San Camillo - AUSL Bologna)

Certificati


Competenze linguistiche

  • Inglese,
  • Italiano

Punteggio generale

Tutte le recensioni contano e non possono essere rimosse o modificate dai dottori a proprio piacimento. Scopri come funziona il processo di moderazione delle recensioni.
P
Profilo verificato
Presso: Studio Privato colloquio psicologico

Ho provato l’esperienza dei test pur essendo stata impegnativa l’ho trovata interessante e mi ha lasciato molti spunti di riflessione.

Dott.ssa Eleonora Bergami

Lieta che questo genere di esperienza sia stato per lei produttivo Paolo, la ringrazio per il feedback

B
Presso: Altro Altro

La Dottoressa è una persona veramente preparata, empatica e disponibile. Mi ha aiutato in vari momenti difficili, con gentilezza e professionalità, a superare periodi di debolezza o incertezza facendomi sempre concentrare sul mio benessere. Consigliata a tutti!

Dott.ssa Eleonora Bergami

La ringrazio davvero per le parole spese, sono contenta di esserle stata d’aiuto!

P
Presso: Studio Privato colloquio psicologico

Consiglio vivamente la Dott.ssa Bergami per la sua professionalità e empatia. Ha saputo creare un ambiente sicuro e confortevole, dandomi supporto e strumenti pratici per affrontare le sfide quotidiane. Il suo approccio personalizzato ha reso il percorso terapeutico estremamente positivo, e sono grato di aver avuto la sua guida nel mio percorso di crescita personale.

Dott.ssa Eleonora Bergami

Pietro, La ringrazio molto per questo prezioso feedback.


G
Presso: Studio Privato sostegno psicologico

Il dialogo con la dott.sa Bergami non risulta per nulla complicato anche quando si tratta di discutere di argomenti molto personali. Ogni seduta mi ha permesso di capire qualcosa in più sul mio modo di essere.
Grazie alle sue chiavi di lettura ho valutato i miei problemi da un punto di vista differente e sono riuscito a maturare verso una nuova versione di me. Grazie.

Dott.ssa Eleonora Bergami

Grazie Giovanni, sono lieta di averla accompagnata in questo percorso di riscoperta personale.


P
Presso: Studio Privato colloquio psicologico individuale

La Dott.ssa Bergami è stata capace fin dal primo istante a mettermi a mio agio, crea un ambiente in cui è facile aprirsi!

Dott.ssa Eleonora Bergami

Paola, La ringrazio molto per questa Sua valutazione


M
Presso: Studio Privato consulenza psicologica

Professionista attenta e molto preparata, giovane con molto carisma. Mette a proprio agio il paziente aiutandolo con lei ad aprirsi in maniera molto naturale. È molto adatta a gestire i ragazzi nell’ età adolescenziale. Mi sono trovata benissimo.

Dott.ssa Eleonora Bergami

Gentilissima, grazie per queste parole


D
Presso: Studio Privato sostegno psicologico

Ho conosciuto la Dottoressa esattamente un anno fa e sono molto soddisfatta del percorso intrapreso. Professionale, gentile, attenta, è riuscita fin da subito a farmi sentire ascoltata e accolta, in un momento molto particolare della mia vita. Ad oggi sono molto felice del percorso iniziato, consiglio vivamente.

Dott.ssa Eleonora Bergami

Sono molto lieta di aver intrapreso questo percorso insieme. A presto


D
Profilo verificato
Presso: Studio Privato consulenza psicologica

Mi sono trovato benissimo da subito. Mi ha fatto sempre sentire a mio agio, cosa non scontata. Inoltre la ritengo anche molto simpatica, il che a tratti mi ha fatto dimenticare il motivo per cui fossi li. Consigliatissima

Dott.ssa Eleonora Bergami

La ringrazio davvero per queste parole Daniele, a presto.


V
Presso: Studio Privato colloquio psicologico clinico

Mio figlio di 10 anni aveva bisogno di un percorso psicologico, su consiglio delle insegnanti che avevano osservato di segni di malessere a scuola. Fino ad ora sono estremamente soddisfatta dei risultati che questo sta portando in lui. La Dottoressa ha saputo fargli vedere le cose con occhi diversi, aiutandolo ad aprirsi. Ho apprezzato tantissimo la sua empatia e professionalità.

Dott.ssa Eleonora Bergami

Signora, la ringrazio moltissimo per la fiducia accordatami.


F
Presso: Altro Altro

E. È molto attenta e disponibile. La sua attenzione ai dettagli è la sua caratteristica fondamentale. Valuta i talenti e scopre fragilità traendo da esse le risposte per un intervento attento.
È discreta ma accurata nell'agire...Si presta con grande professionalità e con umiltà, precisa e puntuale tanto con i ragazzi quanto con adulti e colleghi.


Dott.ssa Eleonora Bergami

La ringrazio Floriana per questo prezioso feedback


Si è verificato un errore, riprova

Risposte ai pazienti

ha risposto a 33 domande da parte di pazienti di MioDottore

vorrei farvi una domanda proprio spontanea:ma esiste l’amicizia tra uomo e donna? provo a spiegarvi il perché di questa domanda.Praticamente nel mio gruppo di amici c’è una coppia di “ migliori amici” che più o meno due anni fa si sono frequentati e nello stesso anno hanno smesso .Dopo questa frequentazione durata molti mesi,decidono di chiudere e di rimanere migliori amici.Tra di loro a livello fisico non c’è stato niente , a parte un solo bacio a stampo, ma molta connessione mentale ,e quella penso sia molto importante ,forse anche di più di quella fisica.Più o meno entrambi , chi più e chi meno , sono andati avanti un po’ , o almeno credo, perché ci sono anche io di mezzo perché a me piace il ragazzo in questione. Dopo che hanno smesso di frequentarsi c’è sempre stato quell’occhio di riguardo in più:detto in parole povere , lui gli faceva letteralmente da cognolino.Entrambi hanno due caratteri forti , ma forse quello di lei andava a sovrastare quello di lui .Tra loro dopo questa benedetta frequentazione c’è sempre stato un rapporto strano:gelosie da parte di entrambi e poi una delle cose che più mi fa attorcigliare lo stomaco è il fatto che lui ha molto rapporto(come si fa tra cognati praticamente)con le sorelle di lei e anche con i rispettivi fidanzati.Già una famiglia e non sono manco sposati praticamente.Tralasciando il rapporto tra loro due , il problema sorge quando lui,all’inizio dell’anno,inizia a piacermi. Il loro rapporto di “ amicizia “ stava attraversando un momento un po’ basso , che per fortuna, non aveva cause amorose. Ed è proprio in questo periodo che lui si avvicina a me .Ci avviciniamo molto ,stiamo molto bene insieme e vedo che c’è un interesse anche da parte sua.Mi dice molte cose carine , anche se lui di base ha un carattere molto freddo e rigido con tutti. Romeo e Giulietta fanno pace , e diciamo che il nostro rapporto non è che cambia, ma non è più quello che c’era all’inizio.Momte volte abbiamo litigato per questo motivo , e lui tutte le volte se n’è uscito dicendo che se non si sono messi insieme un motivo c’è. Molte volte invece mi risponde vagamente o mi dice che sono troppo paranoica a pensare queste cose. ma io tutti i giorni a soprattutto costantemente,ho queste domande che mi martellano la testa:e se si piacessero ancora? se lui sta meglio con lei che con me? se sono destinati a stare insieme? se a lui in realtà piace lei ma non se ne rende conto perché gli piace incosciamente? Sono veramente tanto in crisi per questa situazione, ne sto uscendo pazza.Vorrei capire se le mie sono solo paranoie dettate dalla paura o semplicemente delle intuizioni che cercano di avvertirmi.Il fatto sta che io prima di provare qualcosa per lui , gli ero in primis amica.Se dovesse succedere qualcosa tra loro , anche in futuro, vuol dire che mi ha riempito solamente di bugie e me la prenderei più questo .Preferirei essere rifiutata direttamente o che non scegliesse nessuna delle due ma qualcuno di esterno .Scusatd se mi sono dilungata troppo

Gentile Utente, quella che ha posto può essere considerata una domanda "universale" per la quale non esiste una risposta assoluta. Più che altro avrebbe senso domandarsi se secondo lei esiste e nel caso che cosa distingue un rapporto di questo tipo da uno romantico. La cosa che traspare in modo molto chiaro invece mi sembra essere la sua difficoltà nel sopportare questa situazione confusa e frustrante che ormai sembra protrarsi da un po'. Purtroppo è impossibile dedurre sentimenti e pensieri di terzi nonostante accurate descrizioni, è invece possibile e utile comprendere sè stessi. Provi a immaginare le situazioni di cui ha parlato ("e se si piacessero ancora? se lui sta meglio con lei che con me? se sono destinati a stare insieme? se a lui in realtà piace lei ma non se ne rende conto perché gli piace incosciamente?"), come la farebbero sentire e perchè, così da poter immaginare e poi attuare soluzioni per risolvere la situazione nel senso che desidera. Resto a sua disposizione nel caso in cui volesse approfondire. Un caro saluto. Dott.ssa E.B.

Dott.ssa Eleonora Bergami

Volevo sapere cosa significa questo sogno che ho fatto ieri se non so se definirlo un incubo o altro comunque mia madre lascia temporaneamente il suo compagno per rimettersi con mio padre (per inciso mia madre e mio padre sono divorziati nella realtà) e il suo compagno si mette con una bionda (che non mi ricordo la sua faccia il motivo non mi ricordo) comunque gli dissi del perché aveva mollato il suo compagno per rimettersi per l'appunto con mio padre e lei mi rispose ma non ricordo cosa e mi ricordo che dopo alla sua risposta guardai mio padre ed sentivo risentimento e rabbia molta rabbia verso di lui e poi vuoto mi ricordo solo dopo che mia madre quando capí che la mia rabbia verso di lui non stava svanendo mi disse "essendo che questa cosa non sta funzionando allora andiamo lì (poi disse qualcos'altro ma non ricordo)" e andammo in un locale dove all'interno era enorme con tanti tavoli e nei muri c'erano degli schermi mentre eravamo lì seduti una voce ai altoparlanti ci disse qualcosa (anche qui vuoto) e dopo di che la stanza si oscurò e gli schermi si accendono e trasmettono immagini rossi inquietanti (credo che lo erano perché ho solo la sensazione che lo fossero) rimase cosi per un tempo interminato e poi la stanza si illuminò di nuovo e gli schermi si spensero ed vidi mio padre e mia madre che per colpa di quelle trasmissioni non chiedetemi come si trasformarono dei mostri con un sorriso inquietante e con la pelle rossa io invece no perché avevo sopportato di peggio e per questo non mi avevano fatto effetto gli guardai con rabbia (non so il perché) e gli diedi una botta in testa e ritornarono alla normalità e gli dissi "ho sopportato di peggio" non ebbero il tempo di rispondere che la voce del altoparlante disse "prego da questa parte" ci alziamo dal tavolo e ci dirigemmo verso un corridoi e.....non so poi mi sono svegliata

Gentile Utente, sarebbe bello poter interpretare un sogno su due piedi, ma purtroppo non funziona in questo modo. Il sogno infatti non viene interpretato dal terapeuta, ma dal paziente stesso, essendo portatore di significati estremamente personali e legati alla propria storia di vita e modalità di funzionamento. È per questo uno strumento attraverso il quale è possibile accedere all'esplorazione di aree di Sè profonde. I sogni a volte possono rappresentare modi per risolvere situazioni che ci preoccupano e rielaborare vissuti emotivi in qualche modo rimasti in sospeso. È spesso utile interrogarsi sul residuo emotivo del sogno stesso (la sensazione che le ha trasmesso e che ha accompagnato il risveglio) o le immagini maggiormente rimaste impresse. Occorre cioè dare un significato personale a simboli ambigui che possono essere letti da diversi punti di vista. Chissà che il suo non abbia rappresentato un modo per elaborare vissuti di risentimento e minaccia legati alla situazione familiare. Un saluto. Dott.ssa E.B.

Dott.ssa Eleonora Bergami

Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.