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Esperienze

Su di me

Sono un'amante del caos: tutto nasce nell'entropia, e questo mi ha sempre affascinata. Accompagnare un paziente in un percorso di psicoterapia signifi...

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Specializzazioni

  • Psicoterapia sistemico relazionale

Punteggio generale

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T
Presso: Studio Privato psicoterapia individuale

Empatica, attenta, sensibile e professionale.
Non è semplice iniziare un percorso di terapia, soprattutto quando di professionisti in giro ce ne sono molti e la scelta è ampia. La Dottoressa, invece, ha quel quid in più - a mio avviso - e ciò permette di affrontare con serenità ogni problema condiviso.

L
Presso: Altro Altro

Conosco da molto tempo la dottoressa Guida, che mi ha sempre dimostrato una straordinaria empatia e una eccezionale capacità di ascolto.
Ha sempre trovato la parola giusta per supportarmi, capirmi e aiutarmi.
Sono stata fortunata ad incontrarla e la consiglio a chiunque voglia intraprendere un percorso di psicoterapia.

C
Profilo verificato
Presso: Studio Privato psicoterapia individuale

Rivolgendomi alla dottoressa ho trovato empatia e ascolto. Il lavoro che stiamo facendo insieme mi sta davvero aiutando a fare un po’ di chiarezza e non posso che lasciare un commento positivo.


D
Presso: Studio Privato psicoterapia individuale

La Dott.ssa Guida si è mostra molto professionale nei miei confronti, disposta ad ascoltare ogni mia parola. Ho apprezzato che intervenisse solo quando ritenesse necessario senza interrompere il discorso. Mi sono sentito assolutamente a mio agio durante la seduta.


P
Presso: Studio Privato psicoterapia individuale

La dottoressa è davvero empatica e capace di mettere a proprio agio. Il lavoro su di sè non è per nulla facile, ma sicuramente lei è la persona giusta per guidarmi in questo percorso


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Risposte ai pazienti

ha risposto a 13 domande da parte di pazienti di MioDottore

Ciao a tutti. È la prima volta che scrivo qui. Ho un problema con una mia amica, e sua sorella, in quanto durante diversi anni hanno preso sempre più confidenza con il mio ragazzo. Inizialmente io e lui frequentavamo insieme gli amici di lui. Le mie amiche lui l'ha conosciute molto dopo, circa nel 2017, e da allora ho iniziato a farlo uscire insieme a me e le mie amiche, quindi a fargliele conoscere meglio. La cosa che però nel tempo mi ha ferito, e che non so come devo gestire/interpretare, è che queste mie amiche si sono prese molta confidenza con il mio ragazzo. Un po' lo sono loro di carattere, all'inizio non troppo espansive, poi vanno tranquille come un fiume d'acqua in discesa. Della serie quasi "le mie cose sono le tue cose". Credo facciano così con tutti, anche se non lo so per certo. Credo cmq di poter essere sicura del fatto che non c'è interesse da parte loro verso il mio ragazzo, né viceversa (anche se alcune persone lo pensano che la mia amica penda verso di lui, ognuno ha un proprio parere, io però ci vado in tilt). Questa loro confidenza mi rende quindi nervosa. Probabilmente nel tempo è nata anche tramite il fatto che in alcune circostanze, per "colpa mia", si sono sentiti molto più tra di loro al telefono, o per mia non disponibilità nel rispondere o non piacere/tempo di partecipare ad alcune cose che le loro volevano organizzare. Questa mia non totale disponibilità a volte è dipesa da difficoltà nel mio rapporto di coppia. Altre volte, forse più avanti nel tempo, ha iniziato a dipendere anche dal fatto che in contemporanea nel tempo vedevo crescere questa confidenza tra di loro e probabilmente non mi piaceva questa cosa. Fatto sta che mi sono gradualmente un po' allontanata dalla mia amica (e sua sorella, con la quale cmq mi sento in meno occasioni) per queste cose che volevo forse evitare. Ma purtroppo dall'altra parte questo ha scaturito una confidenza maggiore tra loro. E questa confidenza si è estesa nel tempo, e non si è più limitata alla singola occasione o necessità del momento (,come forse io pensavo), ma si è estesa in quanto nel tempo si sono visti avere in comune alcuni hobby (su cose che magari piacciono anche a me ma che non coltivo così tanto come loro, sia con lui che con lei e sorella). Quindi nel tempo hanno trovato motivo di sentirsi di più tra loro, in maniera diretta, diciamolo "scavallando me", quindi non più solo per necessità e per hobby, o per amicizia (chiedersi come và ecc) ,o per aiuto chiesto (spesso certi periodi) dalla mia amica al mio ragazzo su cose pratiche che lui sa mettere a posto. Inoltre nel tempo quest mie amiche hanno "capito" che se io non gli rispondo al tel quando loro mi cercano, subito dopo chiamano il mio ragazzo. Raramente si interfacciano.solo com me. Ad ogni modo le cose che lui o queste mie due amiche propongono di fare generalmente coinvolgono anche me, ci mancherebbe. Eppure questo loro atteggiamento di "filo diretto" con il mio ragazzo non mi piace. Sono più le mie amiche che coinvolgono lui, che non viceversa. Ad ogni modo hanno tra loro c'è ormai questa confidenza. Ad oggi, più di tempo fa, ci credo che si tratti solo di un'amicizia. Nonostante ciò ancora faccio fatica a dover accettare questa dinamica. Inoltre la mia amica a volte, e a volte anche la sorella, parla senza filtri e mi dà la sensazione che sia maleducata, e non mi sento sempre di starle con piacere vicino a condividerci tanto tempo. Anche per questo nel tempo ho cercato un po'di allentare o evitarla. Purtroppo però il mio ragazzo non ha fatto la stessa.cosa. in pratica è come se io ed il mio ragazzo siamo per lei "una cosa.sola".....ma io mi sento che ci tratta in due modi diversi. Ripeto, probabilmente è iniziato tutto per colpa mia, ma non credevo prendessero così confidenza anche in altre cose. Io di conseguenza ho la sensazione che posso esserci come no. A volte, forse più per la maleducazione di lei, mi sono sentita certamente coinvolta nelle.cose,.ma.lho.vissuta.con la sensazione di essere invitata. Vorrei capire quindi quanti tutto ciò derivi da un mio complesso....di inferiorità? In questo caso lo devo risolvere io per me. Ma allo stesso tempo vorrei capire quanto io debba consentire ed accettare certe.dinamiche di confidenza e filo diretto tra il mio ragazzo e queste mie amiche. Quindi la domanda è: dato che non dovrebbe esserci alcun tipo di interesse personale tra loro ma solo amicizia, davvero è consentita tutta questa confidenza e filo diretto tra loro? Oppure in particolare.le.mie amiche dovrebbero contenersi un po'di più e tenere più conto di me, del mio ruolo di fidanzata di lui? (Oltre che amica iniziale se possa fare una differenza). Ed anche lui dovrebbe essere un po'meno disponibile con loro? Perché tutto questa loro confidenza non mi fa sentire rispettata? Le mie richieste, che intendono come rispetto verso di me, sono necessità normali o sono pretese fuori luogo? Dove sbaglio/esageri io e dove loro? Grazie in anticipo a chi avrà delle indicazioni da darmi

Cara, dal suo messaggio è evidente una forte ambivalenza ma la cosa che mi colpisce maggiormente sono i suoi interrogativi finali. Capire quanto di lei stessa si sia attivato in questa situazione potrebbe aiutarla a dissipare alcuni dubbi, in primis perchè questa dinamica la faccia sentire così. Le assicuro che far luce su certe tematiche personali "calde", attraverso un percorso di terapia personale, è qualcosa che ci permette di vivere meglio le relazioni attuali, future e anche quelle passate. Solo lei possiede le risposte ai suoi interrogativi e per questo solo lei è in gradi di comprendere quale sia la via migliore da intraprendere.
Un caro saluto,
EG

Dott.ssa Elena Guida

A dicembre 2019 sono caduta in uno stato di grave depressione a seguito di consigli avventati - iscriversi in università a 38 anni - di una precedente psicoterapeuta e mi sono rivolta ad un altra psicoterapeuta che mi ha fatto sedute telefoniche per tutto il 2020 arrivando a propormi lavori folli al telefono-per i quali non sono preparata -dopo avermi fatto pagare circa 3000€ . Che fare?

Carissima,
un professionista che fa il nostro mestiere non dà consigli e non propone lavori. Mi spiace che sia incappata in questo personaggi, ma le suggerirei di rivolgersi ad un/a collega che sia competente e ne sappia di questo mestiere. Si rivolga, per esempio, all'ordine degli psicologi e degli psicoterapeuti della sua regione per assicurarsi che ci sia quanto meno la formazione richiesta.

Dott.ssa Elena Guida

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