Esperienze
Chiedere aiuto per stare meglio è un atto di coraggio e forza.
Sono uno psicologo clinico e offro consulenze e psicoterapia in studio a Roma, oltre a sedute online accessibili dall’Italia, dall’Europa e da ogni parte del mondo.
Il mio obiettivo è accompagnarti nella comprensione delle tue emozioni, anche quelle più dolorose, affinché tu possa superarle e raggiungere una maggiore serenità, liberandoti da ansie e paure.
La nostra personalità, le emozioni e i comportamenti sono profondamente influenzati da dinamiche di cui spesso non siamo consapevoli. Gli eventi del passato plasmano, strato dopo strato, un universo mentale nel nostro inconscio che condiziona il presente, spesso senza che ce ne rendiamo conto.
Le radici di molti aspetti del nostro modo di pensare, agire e percepire la realtà affondano nell'infanzia. Le esperienze vissute in famiglia vengono assimilate, conservate e riproposte nelle relazioni future. Riconoscere e comprendere questi meccanismi, che in età adulta si attivano in maniera automatica, è essenziale per avviare un cambiamento significativo.
Esplorare se stessi significa portare alla luce ciò che per anni è rimasto nascosto, permettendoci di liberare il presente dalle influenze del passato e di viverlo con maggiore consapevolezza e serenità.
Nel percorso che affronteremo insieme, ti accoglierò con ascolto attento e autentica partecipazione, aiutandoti a riportare alla memoria ricordi significativi e a riflettere in profondità su te stesso e sulle tue relazioni. Ti guiderò alla scoperta di ogni sfumatura di te che ti definisce ma che, finora, è rimasta nell’ombra.
Grazie alla psicoterapia, potrai riscoprire qualità preziose che hanno avuto un ruolo marginale fino a oggi, e trovare dentro di te risorse che ti permetteranno di esprimerti in modi nuovi e più autentici.
Disponibile per appuntamenti anche al numero: 3343406702
Aree di competenza principali:
- Psicologo
- Psicologia clinica
Principali patologie trattate
- Depressione ,
- Isteria ,
- Disfunzione erettile ,
- Paura ,
- Tossicodipendenza ,
- +25 a11y_sr_more_diseases
Indirizzi (2)
Disponibilità
Pagamento online
Accettato
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Viale di Trastevere 108, Roma 00153
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Prestazioni e prezzi
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Consulenza online
65 € -
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Psicoterapia
70 € -
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Colloquio psicologico online
70 € -
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Psicoterapia di coppia
100 € -
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Psicoterapia individuale
70 € -
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Recensioni
3 recensioni
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F
F.G
Professionale, preparato e sempre attento ai dettagli, Sonnino riesce a guidarti con delicatezza ma anche con fermezza, stimolando una riflessione profonda e costruttiva. Ho notato cambiamenti reali nel mio modo di affrontare la vita, le relazioni e le difficoltà quotidiane, e tutto questo è merito del suo supporto.
• Dott. Edoardo Sonnino Psicologo Clinico • colloquio psicologico online •
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A
A & C
Siamo a un anno di terapia di coppia e, anche se la situazione iniziale sembrava disastrosa, ora va tutto alla grande!
Il dottor Sonnino è stato in grado di lavorare non solo su di noi come coppia ma anche individualmente permettendoci di riscoprire noi stessi e di riscoprirci come coppia. Ha salvato i nostri 16 anni di vita di coppia e ha migliorato i futuri!
• Consulenza online • •
Dott. Edoardo Sonnino
Grazie per il feedback, un caro saluto.
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B
B.D.S.
Mi ha aiutato nel mio percorso di crescita.
Il percorso affrontato insiemi mi ha aiutato ad eliminare schemi comportamentali che mi portavano a distruggere le relazioni con il prossimo per mancanza di fiducia insensata.• Dott. Edoardo Sonnino Psicologo Clinico • psicoterapia individuale •
Dott. Edoardo Sonnino
Grazie per le belle parole, un saluto.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 2 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno dottori da circa 3 mesi quasi soffro di una confusione terribile nel senso che mi sento dentro una bolla come se tutto quello che guardo lo vedo come distaccato oppure come se non riesco più ad essere lucido come 3 mesi fa, una sensazione strana da spiegare che per chi non ci passa non può capirlo, ci sono giornate che e più leggero invece giornate come ieri ed oggi che molto forte che sembra di impazzire da un momento a l'altro, tutto questo h24, in più collegato a questo ci sono vuoti di memoria come se mi dimentico fare qualcosa, oppure ricordare cose fatte poco prima, in più in certi momenti non sempre ho sia sbandamenti che pensieri tipo di fare del male a chi ho vicino, ho toccare qualcosa per un determinato di volte, tipo se tocco quella cosa per 3 volte non mi succede quella determinata cosa... come ul'tima cosa non per importanza perchè e fastidiosa anche questa, durante la notte oppure la mattina mi sengono tanti pensieri per la testa del mio passato, della mia ex ecc... volevo chiedere tutto questo da cosa può essere causato? potete gentilmente rispondere in tutti i miei sintomi che avverto, grazie...
Salve, Quello che sta vivendo sembra essere una crisi profonda della sua esperienza interiore, in cui sintomi come la confusione, distacco dalla realtà, vuoti di memoria e pensieri intrusivi possono rappresentare segnali di un conflitto psichico non risolto.
La sua mente, forse sovraccaricata da emozioni dolorose o da esperienze passate non elaborate, sta cercando un modo per proteggersi o per comunicare un disagio più profondo.
I pensieri aggressivi e le compulsioni non indicano per forza un pericolo reale, ma possono essere manifestazioni simboliche di ansia, senso di colpa o bisogno di controllo. Un percorso in psicoterapia, potrebbe aiutarla a dare senso a ciò che sta attraversando, esplorando le radici emotive di questi vissuti e accompagnandola verso una maggiore comprensione di se stesso.
ciao a tutti . vorrei parlarvi della mia situazione attuale e della mia vita in generale. scusatemi se alcuni punti non saranno chiari , ma scriverò tutto di getto così come mi sento ( tante cose
messe insieme che mi buttano giù ). sono una ragazza di 19 anni e sto vivendo questo periodo con tanta confusione, ma mi sento allo stesso tempo molto bloccata. vabbè parto con il dire che mi sono maturata quest’anno e quindi a settembre non sono ritornata a scuola e non è che l’ho vissuta male , ma non avere più un posto sicuro, stare insieme ai mie compagni e soprattutto una routine mi è pesato molto . anche perché le persone a cui tenevo di più hanno scelto l’università fuori .alla fine a me piaceva andare a scuola. vabbè tuttavia io faccio l’università, anche se per il momento per questioni organizzative vado solo il venerdì ( forse per questo mi pesa il fatto della routine) e adesso arriviamo al dunque:io ho scelto psicologia, non è stata una scelta fatta a caso , ma ci pensavo già dal primo superiore e ho sempre pensato fosse il mio sogno . ad oggi però sono spaventata, ho paura che non sia la strada giusta per me e soprattutto mi sono posta questa domanda “faccio psicologia perché mi piace o perché ho bisogno io di uno psicologo?”. questa domanda mi devasta. a parte tutti questi cambiamenti inevitabili della mia vita vorrei parlarvi anche della mia questione amorosa. io sono fidanzata da un anno con questo ragazzo. è nato tutto abbastanza per caso, non mi aspettavo di fidanzarmi proprio in quel momento della mia vita visto che ero uscita da una situazione traballante che mi ha fatto stare male con un altro ragazzo da anni ormai.(specifico che il ragazzo in questione poi non mi è mai piaciuto e non ho fatto chiodo schiaccia chiodo)è come se fosse stato il sole in mezzo alla tempesta. i primi mesi stavo benissimo , mi trattava bene e comunque mi faceva sentire amata anche con le sue particolarità caratteriali. nel mentre però sono successe alcune cose, come l’ex in mezzo , gli auguri che gli ha fatto al compleanno senza dirmelo . non mi ha mai parlato apertamente di questa sua storia e di come si è sentito lui a riguardo , anche perché anche se ci provo , quando stiamo insieme c’è più altro che grandi discorsi.Quando mi sono arrabbiata pe questo motivo se ne è uscito dicendo che lui subiva il mio dolore e se lo portava ma il suo sentirsi in colpa per cose che esplicitamente ha fatto non era un dolore condiviso . non so spiegarvi . nonostante ciò ho provato a mettere da parte l’orgoglio e provarmi a rifidare di lui. ultimamente però è come se lo sentissi più distante. vedo le mie amiche fidanzate che si vedono spesso con i loro ragazzi , noi invece in due settimane 4 volte ci siamo visti attualmente. anche solo 5 minuti non costano a nessuno. un’altra cosa è che mi sento veramente tanto vulnerabile, o perché comunque sono innamorata o non lo so. Grazie per i vostri pareri.
Salve, da come scrive sembra che stia attraversando un periodo di passaggio in cui tante cose si stanno muovendo contemporaneamente: la fine della scuola, l’inizio dell’università, la distanza dalle persone che contavano, una relazione che sta cambiando tono.
È normale sentirsi confusi o “bloccati” quando le certezze intorno si riducono.
Riguardo alla domanda che la tormenta “faccio psicologia perché mi piace o perché ho bisogno io di uno psicologo?” non è una domanda sbagliata, anzi. Molti studenti di psicologia la incontrano e spesso il desiderio di capire gli altri nasce dal bisogno di capire sé stessi: non è un difetto, è un punto di partenza. L’importante è non cercare di “curarsi” attraverso lo studio, ma lasciarsi cambiare dall’esperienza che si fa.
A volte, proprio in questi momenti di ricerca, può essere utile anche uno spazio di psicoterapia: non per “aggiustare” qualcosa, ma per conoscersi meglio e dare un ordine a ciò che si sta vivendo.
Sul fronte affettivo, la sensazione di distanza che descrive può avere più letture: a volte segnala davvero un cambiamento nel legame, altre volte riflette il bisogno di rassicurazione in un momento in cui anche il resto della vita è instabile. Non c’è da colpevolizzarsi per sentirsi vulnerabili: l’amore, specie a 19 anni, espone e fa emergere parti molto tenere. Anche qui, se sente che questa vulnerabilità diventa difficile da gestire da sola, uno spazio di confronto potrebbe aiutarla a mettere ordine emozioni, paure e desideri, e a capire meglio cosa serve davvero in questo momento.
Forse la cosa più utile non è capire subito se sta facendo le scelte giuste, ma darsi il tempo di osservarle mentre le vive.
La confusione, in questa fase, non è un errore di percorso è parte del percorso.
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