Sì può essere anaffettivi con tutti (famiglia compresa) tranne che con il partner? Sì può curare? De

18 risposte
Sì può essere anaffettivi con tutti (famiglia compresa) tranne che con il partner? Sì può curare? Deriva da qualche problema riscontrato in tenera età? I miei sono divorziati da che ho memoria.
Salve, comprendo il disagio che si può sperimentare dal percepirsi anaffettivi. Ritengo che ci possano essere delle motivazioni alla base magari relate anche a qualche materiale traumatico meritevole di attenzione clinica. Tuttavia, al fine di poter rispondere in maniera esauriente alla sua domanda, ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Gentile utente, per poter dare un parere clinico occorrerebbe approfondire il caso.
Ciò che però mi sento di dirle è che se ei vive questa cosa come un "disagio", una problematicità o semplicemente cerca delle risposte rispetto al suo modo di funzionare in relazione a gli altri e alla sua famiglia, potrebbe valutare un percorso psicologico.
Un percorso che la possa accompagnare nella scoperta di sè, e del suo passato.
Rimango a sua disposizione
Cordiali Saluti
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno, è una domanda interessante, la cui risposta dipende da molti fattori.
Ha mai pensato di fare un percorso psicologico? potrebbe essere interessante per lei!
dott Tealdi
Salve. Perché parla di cura? Valuti la possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a comprendere il suo vissuto che la fa sentire in questo modo e che le fa porre questa domanda. La capacità di provare affetto dipende da chi la prova ma anche da chi la stimola. Distinti saluti
Buonasera, non è un problema in sè, potrà decidere di affrontarlo se per lei è un problema e le comporta delle difficoltà nella relazione con i suoi familiari. Tutto dipende da come viviamo le cose, non dalle cose in sè.
Dott.ssa Federica Di Censi
Buonasera,
è possibile che il suo sentirsi anaffettiva possa essere connesso a qualcosa riguardante la sua storia. Per avere un quadro più completo, sarebbe utile un approfondimento.
Se sente la necessità di elaborare e inquadrare meglio questo suo vissuto, un consulto psicoterapeutico può certamente aiutarla.
Cordialmente, EP
Si può essere affettuosi solo con il proprio partner? Certo che si può... Quell'ambito è (forse) l'epicentro della sua affettività! CURARE è probabilmente una parola un po' impropria, quello che si può fare è cercare di espandere le onde del terremoto dall'epicentro alla periferia, con delicatezza...
Salve, dalla sua domanda si percepisce il bisogno che ha di provare affettività anche verso gli altri ( famiglia compresa) .
La domanda non è se si può curare, la domanda è lei vuole?
Non credo che lei sia anaffettiva, poiché lo è solo con la famiglia ma non con il partner, già questo ci dice che è capace di esserlo.
Ritengo che solo un percorso di psicoterapia potrà aiutarla a migliore questa dimensione della vita scoprendo le motivazioni che le impediscono di provare affetto con persone al di fuori del suo partner.
La ringrazio per la domanda , cordiali saluti. Antonio Del Prete

Evidentemente è stato fortunato a trovare un partner molto affettivo che le da modo e tempo di esprimersi emotivamente. Ciò che forse non riusciva a fare con i suoi genitori per via anche del troppo dolore dovuto alla separazione precoce dei suoi. Si faccia aiutare ad elaborarlo questo dolore. Resto a sua disposizione. Cordiali saluti
Salve, pur dando un parere generale ovviamente non conoscendola, mi sento di dirle che l'anaffettività è una problematica vera e propria. Tuttavia bisognerebbe anche capire se il termine che lei usa corrisponda realmente al suo stato psicoemotivo. Nel caso comunque penso possa esserle utile confrontarsi con un professionista. Un caro saluto
Si può, dipende dalla sua storia affettiva. Potrebbe condividerla in terapia e capirne di più, sicuramente è più complessa del brevissimo accenno che fa al divorzio dei suoi
Buonasera,

credo che sia importante soffermarsi su che cosa significa per lei essere "anaffettivi", cosa riconosce del suo modo di stare nelle relazioni quando si trova con il suo partner e che cosa si aspetta da se stessa quando vive rapporti con l'altro. Se prova ad appoggiare il suo pensiero sui suoi genitori cosa sente nel momento attuale?
Rimango a disposizione per un percorso psicologico.

Dott. Riccardo Scalcinati
Buongiorno, al di là delle etichette, lei prova una differenza significativa tra la condizione emotiva quando sta insieme al suo ragazzo e quando sta in presenza dei suoi familiari o altre persone. Si tratta di una condizione personale che deriva dalla storia vissuta con i suoi familiari e con le altre persone a cui si riferisce, che ha evidentemente caratteristiche diverse rispetto a quella con il suo ragazzo. La vita è fatta dello stratificarsi di vissuti emotivi che possono in taluni casi divenire rigidi a causa della ripetitività nella modalità di stare insieme e confrontarsi con gli altri.
Questa differenza la mette a disagio e si può certamente appianare con un buon percorso psicologico.
Rimango a disposizione se vuole contattarmi.
Le sedute possono avvenire anche online.
Dott.ssa Camilla Ballerini
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Salve, quanto lei ci dice necessiterebbe di maggiori informazioni.
Resto a disposizione
Dott.ssa Rossella Sorce
Buongiorno, le consiglio di intraprendere un percorso psicologico per approfondire le sue relazioni, la sua affettività, i suoi sentimenti, il suo modo di relazionarsi e la conoscenza di se. Cordiali saluti, a disposizione Dott.ssa Francesca Ghislanzoni.
Gentile utente, l’anaffettività è spesso una difesa da esperienza relazionali fallimentari. Certamente si può lavorare sulle cause e riprendere contatto con le proprie emozioni. Possiamo essere anaffettivi con tutti tranne che con il nostro partner? Lei pone una domanda difficile… mi verrebbe da dire che dipende dal grado di fiducia che si ha nell’altro.
Le suggerisco di valutare un percorso di psicoterapia.
Cordialmente,
Dott.ssa Zena Ballico
Buon pomeriggio,
che cosa intende esattamente per anaffettivo? Qual è il grado di espressione degli affetti che desidera per lei nella sua vita? Esiste un dato certo che consente di distinguere l'essere affettivi dall'essere anaffettivi?
Partirei anche dal considerare queste domande.
Saluti
René
Buongiorno, è un tema molto interessante quello che porta. Esplorare il suo vissuto attraverso un percorso psicologico potrebbe essere la strada per ascoltarsi e comprendere meglio come "funzioniamo" anche dal punto di vista affettivo. Se lo desidera sono disponibile anche on line per una consulenza. Cordiali saluti.

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