Salve. Vi scrivo perché ultimamente non so che fare con la mia ragazza,abbiamo entrambi 23 anni ,sti

23 risposte
Salve. Vi scrivo perché ultimamente non so che fare con la mia ragazza,abbiamo entrambi 23 anni ,stiamo insieme da un anno però sto notando che sta diventando abbastanza "possessiva". All inizio non voleva che io uscissi con i miei amici una volta a settimana (le la vedo 4 volte a settimana) ,perché diceva che il mio amico per me non era adeguato e che a lei non stava simpatico ,quando io con questa persona mi sono sempre trovato bene , io a lei però non ho mai proibito nulla ,anzi sempre contento quando esce con le amiche. Poi ha iniziato a dire che io vedo belle le ragazze che si vedono per la TV,e che lei non è Abbastanza e insistendo che sia effettivamente cosi , quando per me lei è l'unica persona al mondo che mi piace,però la cosa più strana che siamo arrivati è successa stasera.... dopo 15 giorni di convivenza (i suoi sono andati in vacanza quindi sono andato da lei) i miei genitori ci hanno invitato a passare un sabato con loro ed io ,dopo avere chiesto a lei se andava bene ,lei mi ha risposto di sì, per poi stasera dire che io metto al primo posto la mia famiglia e non lei ,che quando saremo sposati io dovrò avere solo lei in testa e la mia famiglia deve passare in secondo piano , e che lei deve essere al primo posto.Ora cari dottori vi chiedo ...come faccio a mettere la mia famiglia al secondo posto e lei sempre al primo? Per carità, quando avremo una nostra famiglia ,il mio primo pensiero andrà a lei,però non posso mettere in secondo piano la famiglia che mi ha cresciuto,praticamente lei chiede di essere al primo posto e più importante della mia famiglia ...come faccio a scegliere ciò?
Dott.ssa Danila Bardi
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Napoli
Buongiorno. Posso capire che da parte della sua fidanzata vi sia un attaccamento morboso e eccessivo nei suoi confronti. Ciò potrebbe indicare una sorta di dipendenza affettiva che la sua ragazza ha sviluppato in seguito a qualche situazione traumatica vissuta precedentemente, ma potrebbe dipendere anche dal tipo di attaccamento avuto con le figure genitoriali. Tutte queste sono solo ipotesi che potranno essere chiarite solo attraverso un percorso psicologico, prima individuale, per comprendere i suoi malesseri e poi di coppia, per poter ascoltare entrambi e dar vita, attraverso specifici strumenti, ad una comunicazione di coppia empatica ed efficace. Per qualsiasi informazione in merito resto a disposizione. Un caro saluto, Dott.ssa Danila Bardi

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Dott.ssa Stefania Sica
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Caro utente,
nel leggere le sue parole colgo un vissuto di frustrazione e insicurezza rispetto alla relazione con la sua partner. Comprendo le difficoltà che sta vivendo e credo sia importante domandarsi cosa ci tiene in una relazione possessiva, quando la persona che amiamo ci trascina in un vortice di pretese e mancanza di fiducia.
Probabilmente la sua partner riversa nella relazione un grande bisogno di amore e accudimento che però rischia di soffocare la vostra relazione, ma lei? Cosa vorrebbe per sé nella relazione? Cosa sente di meritare? Credo che un percorso terapeutico personale la aiuterà a rispondere a questi interrogativi e a riconoscere le sue risorse relazionali e personali, per poter vivere a pieno relazioni sane con partner, amici e famiglia. Resto a sua disposizione, un caro saluto. Dottoressa Stefania Sica.
Dott.ssa Giulia Frediani
Psicologo clinico, Psicologo
Santa Croce sull'Arno
Caro utente, per prima cosa le esprimo il mio dispiacere e massimo supporto qualora avesse bisogno di un approfondimento rispetto alla sua situazione attuale. Da quello che racconta percepisco frustrazione ed anche confusione, non creata direttamente da lei ma più dalla sua compagna che sembra mettere in atto comportamenti mirati al controllo della vostra relazione. Quello che le consiglio, se non lo ha già fatto, è di parlare apertamente ed in modo chiaro con la sua compagna rispetto a questo senso di "oppressione" e rispetto a quelli che sono i suoi bisogni (come per esempio il non poter scegliere, come è naturale che sia, tra la sua famiglia e lei). Credo, dal mio personale punto di vista, che se lei non si sente a suo agio in queste dinamiche e non vuole fare una scelta tra due "affetti" importanti, non è tenuto a farlo. A meno che la decisione non provenga direttamente da lei e dalla sua volontà.
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Salve. È importante riconoscere che una relazione sana si basa sulla reciprocità e sul rispetto reciproco dei bisogni individuali. Mettere la propria famiglia al secondo posto non significa trascurarla o ignorarla, ma trovare un equilibrio tra le relazioni significative nella propria vita. È utile comunicare apertamente con la sua ragazza per cercare di comprendere le sue preoccupazioni e trovare un compromesso che soddisfi entrambi. La consulenza di coppia potrebbe anche essere una risorsa preziosa per affrontare questi temi in modo più approfondito. Francesca Gottofredi
Dott. Luca Carusone
Psicologo, Psicologo clinico
Gricignano di Aversa
Buongiorno, percepisco dalle sue parole il sentimento di frustrazione e confusione che sta vivendo in merito alla sua relazione. Il consiglio è quello di comunicare onestamente e direttamente, alla sua partner, ciò che desidera e ciò di cui sente di aver bisogno. Qualunque decisione prenda è giusto che provenga da lei nel rispetto dei diritti ma non dei desideri degli altri. Per qualsiasi informazione in merito resto a disposizione. Un caro saluto, Dott. Luca Carusone.
Dott.ssa Cristina Sinno
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Buongiorno e grazie per la condivisione. Dal suo racconto sembrerebbe che Lei ha perfettamente ragione, ma comunque noto che ci sono molti elementi mancanti che mi impediscono di darLe una risposta esaustiva. Penso che debba darsi la possibilità di intraprendere un percorso di psicoterapia, magari anche con la sua compagna, che possa aiutare e costruire un futuro con più serenità, senza togliere niente a entrambi ma consolidando il Vostro rapporto senza inutili gelosie o dissapori. Resto a disposizione per qualsiasi informazione o terapie online. Un caro saluto, D.ssa Cristina Sinno
Dott.ssa Arianna Broglia
Psicologo, Psicoterapeuta
Parma
Gentile ragazzo buongiorno. Mi dispiace per la situazione che stai vivendo, perché mi sembra possa essere faticosa e oppressiva. Intanto mi verrebbe da chiederti, qual è la tua idea di relazione? Hai mai pensato di parlare con la tua ragazza e confrontarti con lei sui temi che hai espresso qui a noi? Penso che potrebbe essere utile un percorso psicologico per esplorare in modo approfondito le tue risposte a queste e altre domande, per vivere serenamente tutte le relazioni per te significative. Resto a disposizione, un caro saluto, Dott.ssa Arianna Broglia
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Dott.ssa Veronica Guidi
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Gentile utente, grazie per aver condiviso con noi la sua esperienza. Dalla sua situazione si evince che sta vivendo una situazione che le reca molti disagi in più ambiti della sua vita personale. A volte comunicare con il proprio partner può aiutarla a chiarire molti dubbi e in più può essere terapeutico per lei.
Resto a disposizione per lei se ha bisogno di esporsi in maniera più chiara per ricevere risposte più complete ed esaustive.
A presto
Dott.ssa Veronica Guidi
Dott.ssa Claudia Torrente Cicero
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Saronno
Gentile utente, il disagio che descrive è dato da una difficoltà della sua ragazza, forse legato a qualche vissuto passato.
Il mio consiglio è di provare a parlarle riguardo come si sente di fronte alla sua gelosia e cercare di capire perchè lei si comporta così.
Potrebbe essere molto utile un consulto psicologico per chiarire la situazione e valutare insieme quale possa essere la migliore strategia per risolvere sia il suo disagio che quello manifestato dalla sua ragazza con la possessività.
Resto a disposizione, anche online,
Cordialmente, Dott.ssa Claudia Torrente Cicero
Dott.ssa Rosa De Peri
Psicologo, Psicoterapeuta
Bovezzo
Sicuramente la prima cosa da farsi (se non è già stata fatta) è parlare molto chiaramente con la sua ragazza, confrontando vissuti, aspettative, opinioni. E vedere cosa succede. Se la situazione complessiva non migliora, allora c'è bisogno di un aiuto specialistico, individuale e, magari poi, a discrezione dello specialista, di coppia
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott. Domenico Mattiello
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Napoli
Salve, come suggerito dai colleghi, è essenziale avviare un dialogo aperto e franco con la sua compagna per esplorare e comprendere in profondità le reciproche aspettative, progetti e bisogni. Nell'affrontare questi temi, potrebbe essere utile considerare l'impiego di strategie di comunicazione che favoriscano la condivisione aperta dei sentimenti e delle aspettative, facilitando la costruzione di una comprensione reciproca. Riconoscere e validare l'importanza della sua famiglia di origine, così come il ruolo e la prospettiva della futura famiglia con la sua compagna, sono componenti cruciali nel processo di negoziazione delle dinamiche relazionali. Se il dialogo dovesse rivelarsi complesso o caratterizzato da ostacoli significativi, potrebbe essere opportuno considerare l'intervento di uno psicologo specializzato in terapia di coppia. La mediazione di uno psicologo può offrire un ambiente sicuro in cui esplorare e affrontare le insicurezze e le dinamiche relazionali, agevolando il processo di comprensione reciproca e promuovendo la costruzione di strategie di gestione più efficaci.

Cordiali saluti, DM.
Dott.ssa Giulia Scalesse
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Arzano
Buongiorno, mi perdoni ma non mi è chiaro se il suo dubbio sia su "chi mettere al primo posto", oppure sulla relazione in cui sente la sedia fidanzata particolarmente possessiva.
La invito al dialogo con lei, e a fare chiarezza dentro di sé sui suoi bisogni e vissuti
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Dott.ssa Sara Lezzi
Psicologo, Psicologo clinico
Pescara
Buongiorno, dalle sue parole emerge chiaramente il disagio che sta provando in questo momento. I pensieri che si trova ad affrontare sono tanti, come è normale che sia in una situazione così complessa. Ciò che la invito a fare è ritagliarsi un po' di tempo da solo per riflettere bene su QUALI (attenzione: non QUALE) siano i legami che ritiene importanti nella sua vita. Successivamente potrà parlarne con la sua partner, esplicitando sinceramente e onestamente quali siano i suoi bisogni affettivi e il malessere che proverebbe nel tagliare lo spazio destinato ai rapporti amicali e familiari.
Non si tratta di una cosa facile, per questo valuti la possibilità di svolgere un colloquio psicologico per mettere a fuoco le sue emozioni e i suoi pensieri su quanto sta accadendo.
Sono a sua disposizione qualora avesse bisogno di un supporto. Cordiali saluti.
Dott.ssa Nunzia Giustiniani
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, immagino la difficoltà che lei possa provare, a volte queste situazioni possono provocare un senso di soffocamento come lei dice e di influenzare la vita di coppia. Parlarne con un terapeuta aiuterebbe lei a vedere la situazione da un altro punto di vista e cercare di capire cosa succede in quelle occasioni in modo da poter portare la sua relazione a ritrovare una serenità che mi pare di capire avevate. Resto a disposizione, Dott.ssa Nunzia Giustiniani
Dott.ssa Chiara Mantuano
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, mi dispiace leggere quanto sopra, trattandosi di una situazione di non facile gestione. È utile sempre tenere a mente che la possessività nulla ha a che fare con l’amore. Una relazione sana si costruisce su solide basi di comunicazione, fiducia e rispetto dell’altro. Nessuno dovrebbe essere obbligato a dover scegliere un affetto, qualsiasi esso sia, al di sopra degli altri. Sarebbe ideale per voi un percorso di coppia, dove imparare a comunicare in maniera sana e funzionale i limiti e il rispetto dell’altro, così da poter costruire una relazione equilibrata. Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento. Cordialmente Dott.ssa Chiara Mantuano.
Dott.ssa Thelma D'Amico
Psicologo, Neuropsicologo, Psicologo clinico
Torino
Buonasera, dev'essere difficile sentirsi divisi a metà fra quelle che sembrano essere diverse priorità, altrettanto importanti, della sua vita. È bene per lei poter parlare apertamente con la sua ragazza dei suoi sentimenti contrastanti, cercando di capire le sue preoccupazioni e allo stesso tempo spiegare le sue prospettive in modo gentile. Il tutto per cercare un compromesso che vi faccia stare bene. Può sottolineare che desidera avere sia una relazione felice con lei, che un buon rapporto con la sua famiglia.
Se la situazione non migliora, potreste pensare di avviare una consulenza di coppia, per comprendere meglio le vostre dinamiche relazionali e trovare soluzioni che funzionino per entrambi.

Si ricordi che una relazione sana si basa sulla fiducia, sul rispetto dei confini e sulla comunicazione aperta. Per qualunque suo dubbio o curiosità, sono disponibile. Le auguro un sereno chiarimento, Dott.ssa Thelma D'Amico
Dott.ssa Martina Di Maio
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Buongiorno caro utente, mi dispiace per la situazione che si trova a vivere caratterizzata si da frustrazione ma anche, credo, da tristezza e preoccupazione. Penso che in situazioni del genere sia fondamentale la comunicazione. Anche se ci sembra che l’altro non capisca, non ci ascolti davvero è comunque molto importante che le nostre emozioni, i nostri sentimenti e i nostri pensieri vengano fuori, e che il partner ne sia messo al corrente. Il primo passo per un cambiamento passa sempre dalla comunicazione di un nostro disagio.
Resto a sua disposizione per qualunque cosa.
un caro saluto
Dott.ssa Martina Di Maio
Gentile ragazzo, mi sembra di cogliere dalle sue parole tanta frustrazione e forse anche una sensazione costante di "non sapere cosa fare" perché le reazioni della sua ragazza possono risultare imprevedibili. Comprendo la fatica che avverte, e credo che sia importante provare a spostare i riflettori su di sé e quindi chiedersi... Cosa vorrebbe per sé stesso all'interno di una relazione? Vive la relazione con la sua ragazza così come vorrebbe? Così come immagina dovrebbe essere per lei un rapporto? Com'è per lei stare in una relazione che rischia di allontanarla dagli amici più cari e dalla famiglia? Forse queste riflessioni potrebbero essere uno spunto per scoprire nuovi aspetti di sé da cui partire e per costruire delle relazioni che siano per lei più sane e soddisfacenti. Le mando un caro saluto e resto a disposizione.
Dott.ssa Francesca Loddo
Dott. Marco Dusi
Psicologo clinico, Psicologo, Terapeuta
Bassano del Grappa
Buonasera, la domanda è molto delicata e una risposta semplice può solo essere sbagliata. Le richieste della sua compagna sono alte, è comprensibile che tu sia in difficoltà. Per come agire a riguardo però è necessario basarsi su quel che tu senti e desideri...ti consiglio di fare anche solo qualche seduta, se non vuoi iniziare un vero e proprio percorso terapeutico, potrebbe aiutarti molto.

Cordialmente

Dott. Marco Dusi
Dott.ssa Elena Dati
Psicologo, Psicologo clinico
Crema
Buongiorno, innanzitutto grazie per aver condiviso la sua storia.
Quello che emerge dal suo racconto sembra essere un conflitto tra i legami affettivi, in cui la sua ragazza sembra chiedere una priorità assoluta, mentre lei sente l'importanza di mantenere anche un buon rapporto con la sua famiglia e le sue amicizie.
È importante sottolineare che una relazione funzionale non deve costringere a scegliere tra i propri affetti, ma piuttosto a trovare un equilibrio. La comunicazione aperta e sincera con la sua ragazza può aiutarla a comprendere che l'amore per lei non diminuisce il legame con la famiglia o le sue amicizie.
Potrebbe essere utile esprimere chiaramente che entrambi i legami sono importanti e lavorare insieme per stabilire confini che rispettino le esigenze di entrambi. La chiave potrebbe essere un dialogo che promuova il rispetto e la fiducia reciproca.
Rimango a disposizione, Dott.ssa Elena Dati
Dott. Giacomo Cresta
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
La situazione che descrivi sembra riflettere una dinamica possessiva nella tua ragazza, che potrebbe essere legata a insicurezze o paura di essere abbandonata. È importante trovare un equilibrio tra la coppia e le relazioni familiari. La tua famiglia ha un posto fondamentale nella tua vita e non dovrebbe essere messa in secondo piano. Affronta la questione con sincerità, spiegando che è possibile dare spazio a entrambi senza sacrificare l'uno per l'altro. Se il comportamento possessivo persiste, potrebbe essere utile considerare una consulenza di coppia per risolvere questi conflitti in modo sano.
Dott.ssa Alessandra Di Fenza
Psicologo, Psicologo clinico
Marano di Napoli
Gentile utente, è importante sottolineare che in una relazione sana, l’amore non dovrebbe mai diventare sinonimo di rinuncia alla propria individualità, alle proprie amicizie o ai propri affetti preesistenti. Quando una persona inizia a sentirsi in colpa per voler coltivare rapporti significativi al di fuori della coppia, come l’amicizia o il legame con i propri genitori, è un segnale che merita attenzione.

Il desiderio della sua compagna di sentirsi "al primo posto" è comprensibile, se visto come bisogno di essere amata e rassicurata. Tuttavia, quando questo bisogno si esprime attraverso il tentativo di escludere o sminuire altri legami importanti nella sua vita, può diventare una forma di pressione emotiva che rischia di minare la libertà e l’equilibrio della relazione.

Il punto non è “scegliere” tra la propria famiglia e la propria compagna, ma trovare un equilibrio in cui entrambe le dimensioni possano convivere in modo sano e rispettoso. Una relazione matura si costruisce proprio sulla capacità di condividere senza possedere, di accogliere l’altro per ciò che è, con la sua storia e i suoi legami, e non solo per ciò che ci si aspetta diventi.

Se sente che questa dinamica sta diventando difficile da gestire o genera confusione nei suoi sentimenti e nelle sue scelte, può essere molto utile approfondirla in un contesto professionale. Una consulenza, online o in studio, può aiutarla a chiarire i propri confini emotivi, rafforzare la comunicazione di coppia e tutelare la propria identità all’interno della relazione.


Resto a disposizione,
Dott.ssa Alessandra Di Fenza

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