Salve, sono venuto ora a conoscenza di questo fantastico sito e spero che possiate aiutarmi! Sono

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Salve, sono venuto ora a conoscenza di questo fantastico sito e spero che possiate aiutarmi!
Sono mesi ormai che penso e ripenso a questa cosa e vorrei avere delle risposte a questo mio stato confusionale! Qualche mese fa io e la mia ragazza siamo andati da un dermatologo per farle controllare un neo sul seno sinistro. Lei spiega di questo neo ed il dottore chiede se vogliamo approfittare per una mappatura completa oltre che a controllare questo neo, noi rispondiamo di si, ignari forse di cosa fosse o meglio credevamo che eravamo noi ad indicare dove si trovassero, quindi lui dice iniziamo da quello sospetto! Lei si toglie la maglia, restando in reggiseno e nonostante il neo fosse visibile, si abbassa il reggiseno mostrando il seno! Li confuso sul perchè di quel gesto, essendo visibile anche tenendolo su! Da li nella confusione confesso di essermi eccitato e così anche durante un ulteriore controllo. A quel punto il medico chiede di controllare le gambe e la schiena, quindi lei si abbassa il jeans e comincia prima sul davanti delle gambe e dei piedi e poi sul posteriore, senza approfondire. Termina la visita con delle spiegazioni, poi chiede di controllare la parte sotto dei seni quindi lei uno alla volta li mostra e li solleva, abbassando prima una bretella e poi l'altra!! E anche in quella occasione, nella mia mente ho pensato, avrebbe potuto sollevare semplicemente il reggiseno! Ora mi chiedo se il suo fosse un gesto spontaneo o se lo ha fatto apposta per capire la mia reazione, essendo un geloso cronico. Terminata la visita ero eccitatissimo e non capivo nulla! Nel senso pensavo... lei vedendomi lì quando mostrava il seno ad un'altro uomo se pur un medico cosa avrà pensato? E quando ha parlato dei nei sulle parti intime, se gli avesse chiesto di togliersi gli slip cosa avrebbe fatto o detto?
Nei giorni successivi ho approfondito la ricerca sul controllo dei nei ed ho letto e capito che non solo la visita era stata più che normale ma che il medico in questione, a differenza di tutte le altre esperienza che avevo letto era stato anche abbastanza contenuto, limitandosi alla sola spiegazione dei nei pericolosi nelle zone intime, senza verificarne la presenza!
Da quella lettura la mia mente ha viaggiato: Perchè non ha controllata anche li? E se non fossi stato presente lo avrebbe fatto? Immaginando la situazione!!!
Qualche settimana dopo, durante un rapporto, ho provato a chiederle se si era eccitata dal medico, in quel momento, in mia presenza, ma mi rispose con un NO Netto! Ma dopo qualche minuto, sempre durante il rapporto, ad un certo punto mi chiese se io in quel momento mi ero eccitato o se mi aveva dato fastidio. Ho spiegato quanto mi avesse eccitato e la mia fantasia e il fatto che non pensassi ad altro. Non so se avrei voluto veramente vivere la mia fantasia ma il pensiero e la sua frase subito dopo, ossia che era stata una delle volte più eccitanti in cui eravamo stati insieme, mi stà portando ai pazzi! Poi da li in poi... non si è parlato più dell'argomento! O meglio, quando ci ho provato lei si è infastidita! Mi chiedo come devo leggere il suo comportamento durante la visita e durante il sesso e come placare la mia voglia di voler giocare ancora con la nostra fantasia, visto che quando provo a parlarne lei mi zittisce? Il fatto che sia uscita dal suo solito clichè è stato per me e anche per lei, un momento indescrivibile! L'altra domanda è: E' normale che mi sia eccitato vedendola mostrare il seno? Vorrei capire se e come posso farle capire che anche solo parlare e giocare di fantasia riaccende il desiderio, la complicità! Come in quel caso che ha ammesso anche lei! Ma la trovo nuovamente chiusa. Ho paura di parlare del discorso fantasie, per non farle capire cose strane e allo stesso tempo non capisco se nella sua chiusura, in realtà, si nasconde il mio stesso timore! Potreste darmi un consiglio?
Dott.ssa Marina Ceruti
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Sessuologo
Como
Gentile utente, posto che non sono un dermatologo, nel corso di una visita che implichi la mappatura dei nei, generalmente al o alla paziente viene chiesto di spogliarsi completamente, al fine di esplorare accuratamente l'intero tessuto cutaneo.
Ogni medico è tenuto a svolgere la sua professione, senza violare le regole del codice deontologico di ogni professionista. Fatte le debite differenze, secondo lei, un ginecologo "approfitterebbe" delle pazienti che visita...?
E' comprensibile che lei abbia sviluppato la fantasia sessuale che ha descritto e che le ha suscitato una intensa eccitazione, tuttavia, non è scontato che le sue fantasie sessuali coincidano con quelle della sua partner (che può averne altre e differenti dalle sue) e non è da escludere che la sua ragazza si imbarazzi a verbalizzarle, vero è che "si è infastidita". In più lei ha ammesso di essere un "geloso cronico". L'intera descrizione dell'episodio è caratterizzata da numerose interpretazioni soggettive ("avrebbe potuto sollevare semplicemente il reggiseno", "se gli avesse chiesto di togliersi gli slip cosa avrebbe fatto o detto?", "Perché non ha controllata anche li?", "E se non fossi stato presente lo avrebbe fatto?"). Le suggerisco la consultazione di uno psicoterapeuta - preferibilmente con una formazione sessuologica, con l'obiettivo di mettere a fuoco due punti fondamentali: le sue fantasie sessuali e le strategie per poterle verbalizzare adeguatamente e, non ultimo, approfondire la sua marcata interpretatività.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Marina Ceruti

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Dott.ssa Silvia Bertolotti
Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta
Milano
Buongiorno, avere delle fantasie è comune. Attraverso le nostre fantasie possiamo rendere erotiche delle esperienze che non hanno nella realtà nulla di sessuale, come una visita medica per esempio. Le fantasie sono personali ma possono anche essere condivise nella coppia nel pieno rispetto dei limiti di entrambi. Le fantasie inoltre possono anche esser costruite insieme all'interno della coppia rendendo l'esperienza sessuale piacevole e intensa.
Dalla lettura del suo scritto mi sono domandata l'origine dei suoi pensieri che vanno verso una dimensione di gelosia disfunzionale che mi sembra non la faccia vivere serenamente. Forse ciò merita qualche riflessione.
Potrebbe esserle utile un confronto all'interno di una stanza di consulenza sessuale.
Dott. Fabrizio Luigi Ricardi
Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta
Milano
Buongiorno, concordo con le colleghe che le hanno già risposto. l'aspetto comunicativo, specialmente nell'ambito della sessualità di coppia, è un elemento importante per trovare quella dimensione personale per stare bene con se stessi e con il/la partner. Una consulenza sessuale potrebbe aiutarla a comprendersi e comprendere.
Dott. Mauro Vargiu
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo
Milano
Gentile utente, innanzitutto, è importante considerare che la risposta sessuale è estremamente soggettiva e varia da persona a persona. Non tutti rispondono in modo simile alla stimolazione delle stesse aree corporee. Inoltre, il piacere sessuale non è solo il risultato di una stimolazione fisica diretta, ma è influenzato anche da fattori di comunicazione, emotivi, immaginitaivi/psicologici e relazionali.
Le consiglio di intraprendere un percorso di sessoanalisi, un approccio psicoterapeutico che si propone di esplorare e comprendere la dimensione sessuale conscia e inconscia della persona, intesa non solo come espressione fisica, ma come parte integrante della sua identità, delle relazioni e della sua esperienza di vita. Questo metodo considera la sessualità come un linguaggio complesso, in cui corpo, emozioni, pensieri e contesto socioculturale si intrecciano. Attraverso la sessoanalisi, il professionista aiuta il paziente a riflettere su eventuali difficoltà, desideri o aspetti inesplorati della propria sessualità, sempre nel rispetto della sua unicità e dei suoi valori personali. Tra gli obiettivi primari si cerca di favorire una maggiore consapevolezza e accettazione di sé, accompagnando la persona verso una sessualità vissuta in modo autentico e gratificante. Questo percorso si svolge in un ambiente di ascolto attento, privo di giudizio, e centrato sul benessere globale del paziente. La sessoanalisi può essere utile sia per chi vive specifici disagi legati alla sessualità sia per chi desidera approfondire la conoscenza di sé in questa sfera fondamentale della vita.
Cordiali saluti
Dottor Mauro Vargiu

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