Salve, sono una ragazza molto giovane, Volevo chiedere una cosa che non so se ha molto senso. È da u

18 risposte
Salve, sono una ragazza molto giovane, Volevo chiedere una cosa che non so se ha molto senso. È da un po' che non riesco più a provare emozioni come prima. Prima erano forti e intense, ora sono molto sbiadite. Questa cosa da più o meno 2 mesi forse di più e ho paura di non riuscire a provare più niente siccome a me piaceva tanto esprimere le mie emozioni a 360°. Non riesco a definire questa cosa. Ha per caso un nome specifico? E soprattutto, continuerò a provare le emozioni? Grazie per una eventuale risposta .
Cara utente, mi spiace molto per quello che sta passando.
Il nome tecnico per definire la difficoltà di provare emozioni è anaffettività, diversamente dall'alessitimia, che invece indica l'incapacità di riconoscere ed esprimere le proprie emozioni. Possono sembrare concetti simili ma in realtà non lo sono.
Entrambe queste condizioni possono afferire ad un'ampia sfera di disagi psicologici e psicofisici. Se è da qualche mese che sperimenta questa condizione e vorrebbe capirne di più e riappropriarsi della capacità di emozionarsi, potrebbe valutare di iniziare un percorso di colloqui psicologici. Il lavoro con lo psicologo generalmente è molto utile per trattare questo tipo di problematiche. Resto a disposizione anche online. Un caro saluto, Dott.ssa Giulia Pelini

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Gentile utente,
è capitato qualcosa in particolare circa 2 mesi fa, quindi prima che cominciasse ad avvertire di provare meno emozioni del solito?
Sarebbe utile approfondire maggiormente questa sua situazione e le circostanze di vita in cui si è presentata, per comprenderne le cause, stare meglio e riprendere a sentire le emozioni come prima.
Un percorso psicologico le permetterebbe questo.
Un caro saluto
Dott.ssa Steri
Salve, la definizione più adeguata della sua attuale condizione emotiva secondo me è appiattimento emotivo, il quale non le permette di sperimentare pienamente le sue emozioni come le accadeva prima. È una condizione che può essere legata a diversi fattori, indi per cui potrebbe essere utile indagare meglio cosa possa essere successo due mesi fa, analizzando gli eventi che potrebbero essere stati causa di questo suo stato emotivo.
Un caro saluto

Dott. Enrico Ortolani
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile Utente, l'intensità delle emozioni è dovuta da moltissimi fattori esterni ed interni e perciò potrebbe trattarsi benissimo di un periodo in cui uno o più fattori riducono la "forza" di ciò che sente.
In sè è normale che ci siano periodi in cui le emozioni si sentono di più e periodi in cui si sentono di meno, detto questo è assolutamente possibile provare a capire quali siano i fattori che stanno appiatendo le emozioni ora.
Il consiglio è di valutare di chiedere un consulto psicologico, in tal modo ci sarà spazio e tempo di esplorare le sue emozioni, cosa sta succedendo nella sua vita e soprattutto cosa si può fare per tornare a sentire megliociò che si prova.
Spero di essere stato chiaro, avesse dubbi o altre curiosità mi scriva pure in chat e approfondiremo.

Dottor Mauro Simonetti
Gentile Utente,
la ringrazio per aver condiviso apertamente i suoi sentimenti e preoccupazioni, comprendo dalle sue parole che sta attraversando un periodo molto complesso. La sensazione di provare emozioni sbiadite potrebbe essere legata a diversi elementi come ad esempio lo stress, cambiamenti nella vita, o eventuali situazioni personali che possono aver influenzato il suo benessere emotivo. Le consiglio di considerare l'opportunità di cercare il supporto di uno psicologo o di uno psicoterapeuta che possa aiutarla ad esplorare più a fondo questi sentimenti, identificare le cause sottostanti e lavorare insieme a lei per sviluppare strategie per affrontare la situazione.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Un caro saluto.

Dott.ssa Valeria Venturini
Cara ragazza buongiorno, hai fatto bene a condividere con noi la tua preoccupazione. Dalle tue parole mi arrivano bene il dispiacere per questa situazione nuova e faticosa e il forte desiderio di vivere le emozioni come prima. Certo, continuerai a provare emozioni; l'emozione è la nostra reazione a un avvenimento, è quindi impossibile non emozionarsi! Da questo punto di vista spero di averti sollevata. Per quanto riguarda invece l'affievolimento nel viverle, mi viene da chiederti se hai provato a immaginarne la causa, è successo qualcosa di particolare due mesi fa? Potrebbe essere utile approfondire questa situazione all'interno di un percorso psicologico, che possa accompagnarti nell'esplorare e dare un senso a quello che sta succedendo per tornare a vivere le tue emozioni come desideri. Se hai piacere io sono disponibile per accompagnarti in questo viaggio, anche online. Un caro saluto, dott.ssa Arianna Broglia
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Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso la sua difficoltà e preoccupazione. E' capitato qualcosa in particolare circa 2 mesi fa? Approfondire maggiormente questa sua situazione potrebbe aiutarla a stare meglio e riprendere a sentire le emozioni come prima.
Resto a disposizione per aiutarla.
Cordiali saluti
Dott.ssa Elisabetta Paviglianiti
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Mi spiace per la situazione che sta vivendo. Mi piacerebbe avere più informazioni, sempre di natura generale, per riuscire a dare un'opinione molto più accurata. Probabilmente condivido con chi la chiama appiattimento emotivo. Non credo sia perdita di emozioni nonostante è possibile interpretarla così dalle poche righe. Semplicemente per il fatto che si preoccupa di questa cosa significa che qualche emozione la prova. Se e quando riprenderà un livello di sperimentazione e comunicazione emotiva elevato non saprei dire: non conosco i fattori predisponenti e precipitanti ed eventuali situazioni di vulnerabilità. La riflessione che comunque posso fare è che tendenzialmente il tempo non ha un effetto curatore quanto lenitivo. Aspettare che le cose si sistemino da sole tendenzialmente ha poco effetto.
Gentile utente, le emozioni fanno parte di noi. Noi siamo fatti di emozioni e il non riuscire più ad esprimerle è probabilmente conseguente ad un trauma, momento di sofferenza, rifiuto nel soffrire etc. Un percorso con uno specialista potrebbe aiutarla a fare chiarezza nei vari passaggi della sua vita e delle sue esperienze per cercare di far luce sul suo stato attuale
Salve, da quello che scrive lei sta vivendo una condizione chiamata "anedonia", che è il termine specifico usato per descrivere la difficoltà o l'incapacità di provare piacere o interesse in attività che una volta risultavano gratificanti.
Le ragioni dietro l'anedonia possono variare e possono includere fattori come stress, cambiamenti nella vita, condizioni mediche o problemi emotivi. È importante notare che questo non è necessariamente permanente, e molte persone attraversano fasi in cui le emozioni sembrano attenuarsi.
La sua preoccupazione per il futuro è legittima, ma è importante sottolineare che il benessere emotivo è influenzato da vari fattori e può essere oggetto di cambiamenti nel tempo. La consulenza da uno psicologo potrebbe essere di grande aiuto per esplorare più a fondo le cause di questa esperienza e sviluppare strategie per affrontarla.
Ricordi che il suo benessere emotivo è una priorità, e cercare aiuto è un passo coraggioso verso il miglioramento, spero che lei possa trovare il supporto necessario per affrontare questa fase e recuperare la capacità di provare emozioni. Un caro saluto, dott.ssa Camilla Persico
Gentile utente,
bisognerebbe capire che cosa ha provocato questo cambiamento, tenendo conto che può accadere e che certamente potrà tornare a sentire ed esprimere le emozioni in maniera piena e soddisfacente. Molto dipende dalla sua età, dalla fase di vita che sta attraversando e da ciò che sta accadendo nella sua vita fuori e dentro di sé. Credo che sia molto sano accorgersi di questi cambiamenti che lei avverte e cercare di darsi una spiegazione. Se vuole parlarne, mi scriva pure.
Cordialmente,
Dott.ssa Cecilia Bagnoli
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Buongiorno e grazie per la condivisione. Mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo, a volte la vita ci mette davanti decisioni e strade da intraprendere che sembrano invalicabili. Fortunatamente abbiamo il potere di ridare un senso alle nostre giornate mettendosi in gioco e scegliendo la possibilità di cominciare un percorso di psicoterapia per restituire colore a tutto. Dedichiamo impegno, pazienza e attenzione a noi stessi, ne avremo solo da guadagnare. Resto a disposizione per qualsiasi informazione, sono disponibile anche per terapie online. Un caro saluto, D.ssa Cristina Sinno
Gentile utente, buonasera! grazie per la condivisione innanzitutto. Comprendo la situazione che sta vivendo, e immagino la fatica nel sostare nella paura di non avere più emozioni. Credo che intraprendere un percorso di terapia potrebbe aiutarla ad esplorare e comprendere a fondo quanto accaduto in passato, in modo da elaborare quanto emerso e valutare il suo rapporto con le emozioni.
Resto a disposizione!
AV
Gentile utente, comprendo le sue preoccupazioni.
La sua esperienza potrebbe essere associata a diverse condizioni, è importante sottolineare che non si è in grado di diagnosticare in questi termini ma potrebbe essere utile cercare il supporto di uno psicologo. Questo stato potrebbe essere temporaneo, e con l'aiuto appropriato, potrebbe ritrovare la capacità di provare emozioni in modo più intenso. L'importante è affrontare questa sfida e cercare il supporto necessario per comprendere meglio la situazione.
Resto a disposizione e un caro saluto.
Dott.ssa Silvia Couzzi
Buonasera, ciò che ha scritto purtroppo non e sufficiente per darle un parere.
Sarebbe importante conoscerla in colloquio e approfondire diversi aspetti.
Tra quelli che riporta, mi verrebbe da chiederle prima che si sentisse così cosa è successo nella sua vita.
Le emozioni sono state selezionate dall’evoluzione perché ci servono per stare al mondo, le abbiamo nel nostro patrimonio ontogenetico.
In alcuni momenti di vita, magari a seguito di alcune esperienze dolorose e/o traumatiche, è possibile far fatica a sentire certe emozioni e prendere contatto con la propria esperienza interna. Comprendo come questo possa essere destabilizzante e spaventoso perché le emozioni in qualche modo ci orientano.
Anche il comportamento e la strategia più disfunzionale ha un senso nella storia della persona, per questo sono importanti i colloqui psicologici.
A volte stare a contatto con certi dolori è troppo difficile, e per protezione si mettono in atto delle strategie disfunzionali di regolazione emotiva. Inclusa la difficoltà a leggere le proprie emozioni, soprattutto nel corpo.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto. dott.ssa Martina Orzi
Gentile utente, grazie per aver condiviso la tua esperienza. Purtroppo può succedere che in virtù di qualcosa ci sentiamo persi dentro di noi e la dialettica con le nostre emozioni si fa complessa. Le suggerisco di intraprendere un percorso con un/a Professionista in modo tale da meglio comprendere la situazione.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Simona Pietrafesa
Buongiorno, grazie per aver condiviso questa sua difficoltà. Bisognerebbe approfondire ciò che è successo due mesi fa e capire il perché di questa sua difesa. Un percorso di psicoterapia potrebbe tornarle utile in questo momento così da poter comprendere meglio la situazione. Resto a disposizione per qualsiasi altro ulteriore chiarimento. Cordialmente, Dott.ssa Mantuano.

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