Salve, sono una ragazza di 20 anni. Sin da piccola avevo il piede destro gonfio, dopo diversi esami

16 risposte
Salve, sono una ragazza di 20 anni. Sin da piccola avevo il piede destro gonfio, dopo diversi esami (anche molto specifici) e dottori, io e i miei genitori non abbiamo mai scoperto cosa fosse, e moltI dottori hanno spiegato anche che molto probabilmente sono nata così e perciò non c’è nulla da preoccuparsi dato che non mi ha mai portato dolore, perciò per anni non ci siamo più preoccupati. All’età di circa 14/15 anni sono caduta dalle scale, il mio piede sinistro, che all’epoca era quello “normale”, si gonfia e mi porta un dolore dovuto alla caduta, tutto molto normale. Dopo poche settimane il dolore passa ma il piede e la caviglia sopratutto, non si sono mai sgonfiati. Abbiamo deciso di consultare un vascolare che ci aveva consigliato delle terapie dal Posturologo. Dopo 3 mesi di queste terapie niente è cambiato. Perciò abbiamo interrotto la terapia. Anche se per i medici è sbagliato consultare internet, io l’ho fatto e non ho mai letto di un problema simile al mio. Chiedo un vostro parere sperando di trovare almeno qualche consiglio
 Giovanni Garavello
Chiropratico, Posturologo, Osteopata
Stanghella
Carissima, ma nello specifico quale è la diagnosi ? Ha fatto una risonanza magnetica ?

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Dott.ssa Chiara Cicolella
Osteopata, Posturologo, Chiropratico
Milano
Salve, dopo il trauma la zona è rimasta edematosa probabilmente perché ancora disfunzionale. Dev’essere trattata a livello fluidico per ripristinare la funzionalità corretta della zona
Dr. Luciano Brigandi
Fisioterapista, Osteopata, Posturologo
Meda
Buongiorno
Il piede sinistro risente ancora del trauma per un alterazione funzionale, oltre che dal piede anche di altre zone del corpo.
Ha fatto degli esami?
Cordiali saluti
Prof. Carmine Tuoto
Osteopata, Posturologo
Marina di Belvedere Marittimo
Molte situazioni legate a Gonfiore no dolens come da lei descritto, anche prima del trauma, sono spesso legate ad una problematica del sistema viscerale. In primis situazioni ad esempio della sfera Uro/genitale.
Dr. Filippo Ritorti
Fisioterapista, Massofisioterapista, Posturologo
Reggio Emilia
Buonasera la diagnosi qual'è? Le consiglio una valutazione fisioterapica per capirne di più sul problema con cosi pochi informazioni è molto difficile darle dei consigli. Cordiali saluti
Dott. Giorgio Chiappari
Fisioterapista, Posturologo
Torino
Buongiorno. Si brancola nel buio, la diagnosi medica è fondamentale, prima di proporre tentativi terapeutici. Si rischia solo di fare brutta figura....
Dr. Andrea Cino
Osteopata, Posturologo
Milano
Buongiorno, in mancanza di diagnosi post-infortunio, si potrebbe solo ipotizzare che in seguito alla caduta la sua caviglia e piede presenti ancora una disfunzione. Inoltre il gonfiore presente potrebbe ricondursi ad un edema freddo che con alcune sedute di trattamento osteopatico potrebbero risolvere.
Nella speranza di esserle stato d'aiuto, le porgo cordiali saluti,
Dott. Andrea Cino
Dott.ssa Isabella Quadrino
Osteopata, Terapeuta, Posturologo
Roma
Buonasera, viste le visite mediche la sua situazione mi fa pensare ad una problematica di tipo viscerale! Le consiglio di consultare un 'Osteopata. Per qualsiasi domanda non esiti a contattarmi, buona serata Isabella Quadrino.
Buongiorno, potrebbe essere più specifica sulla diagnosi? Da quanto ha scritto mi fa pensare ad una problematica di tipo viscerale.
Dott. Davide Ferrari
Osteopata, Chinesiologo, Posturologo
Parabiago
Buonasera casa paziente, purtroppo non sempre si riesce ad essere precisi con le risposte; nel suo caso è difficile poterle dare un qualcosa di concreto perchè mancano alcune informazioni "chiave".
Una delle cose positive è che se ci fosse stata una patologia conclamata a quella caviglia i medici che l'hanno visitata se ne sarebbero sicuramente accorti.
Le cause di gonfiore possono essere molteplici e senza una visita/ valutazione specifica farei solamente delle ipotesi che potrebbero rivelarsi errate.
Le consiglio dunque di rivolgersi eventualmente ad un osteopata e/o fisioterapista della sua zona.
Spero di averla rassicurata un pò.
 Nicola Trevisan
Osteopata, Posturologo
Roma
Buongiorno. Le cause possono essere diverse. Si potrebbe trattare di una stasi linfatica dovuta da una compressione dei dotti. Una valutazione della membrana interossea tra tibia e perone potrebbe dare risposte al suo quesito. Mai provato con massaggi linfodrenanti? Bisognerebbe fare una attenta valutazione osteopatica e posturale per individuare le possibili cause. Spero di essere stato d'aiuto. Resto a disposizione e le auguro buona giornata.
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Salve, sarebbe utile effettuare delle indagini diagnostiche più accurate su entrambe le caviglie. Sicuramente la caviglia ''traumatizzata'' mantiene il gonfiore perchè non è probabilmente mai stata ripristinata la funzionalità legamentosa e biomeccanica. Ritengo che possa essere utile rivolgersi ad un osteopata e comprendere l'origine del problema.
Resto a disposizione, Giulia Li Calzi Osteopata.
Dr. Alfio Stefano Alì
Osteopata, Chinesiologo, Posturologo
Aci Bonaccorsi
Salve, è necessario fare degli esami strumentale ed inoltre valutarla con adeguata anamnesi ed esame obiettivo per poter fare una corretta diagnosi.
Le consiglio una visita da un osteopata, che potrà valutarla e darle una risposta concreta in riferimento alla sua sintomatologia.
Cordiali saluti
Dott. Lorenzo Orsolini
Osteopata, Posturologo
Bologna
Gentile paziente,

Il gonfiore persistente al piede e alla caviglia, che si è manifestato dopo la caduta dalle scale, potrebbe essere legato a diverse cause, nonostante la mancanza di diagnosi specifiche fino ad ora. È possibile che la causa risieda in un problema vascolare, linfatico o muscolo-scheletrico, che potrebbe aver compromesso il corretto drenaggio o la funzionalità della caviglia e del piede sinistro. In ambito osteopatico, una valutazione completa della postura e delle articolazioni potrebbe rivelare disfunzioni meccaniche che contribuiscono al gonfiore persistente, come disallineamenti o tensioni muscolari che ostacolano la circolazione locale.

Anche se le terapie precedenti non hanno portato risultati, un approccio osteopatico mirato al miglioramento della mobilità articolare, alla stimolazione della circolazione e al riequilibrio posturale potrebbe rivelarsi utile. Un trattamento che si concentri sulla regolazione delle strutture pelviche, spinali e degli arti inferiori, unitamente ad esercizi di rinforzo e stretching, può aiutare a migliorare la funzionalità della zona.

Sarebbe utile una visita osteopatica per indagare in modo approfondito le disfunzioni presenti e stabilire un piano terapeutico personalizzato.

Cordiali saluti,
Dott. Lorenzo Orsolini
Dr. Davide Savoia
Osteopata, Posturologo
Milano
Salve generalmente la posturologia non fa sgonfiare le gambe a meno che non vi siano cambiamenti eclatanti nella struttura. Indubbiamente gli esercizi specifici fanno ridurre il gonfiore. Cordialmente Osteopata posturologo Davide Savoia
Dott. Massimo Giaccio
Chinesiologo, Massofisioterapista, Posturologo
Genova
Gentile Utente,
Capisco bene la sua preoccupazione: convivere a lungo con un sintomo come il gonfiore dei piedi, senza una spiegazione chiara, può essere fonte di frustrazione. È corretto che i primi riferimenti restino gli specialisti medici (angiologo/vascolare e ortopedico) per escludere o monitorare eventuali cause cliniche.
Dal punto di vista posturale e funzionale, condizioni di gonfiore cronico possono influenzare la biomeccanica del piede e della caviglia, alterare l’appoggio e creare squilibri che si riflettono sulla postura generale. In questi casi, una valutazione personalizzata può aiutare a migliorare la mobilità, ridurre rigidità e sovraccarichi e favorire una gestione migliore dei sintomi, anche quando la causa non è del tutto chiara o risolvibile.
In sintesi: le suggerirei di continuare a confrontarsi con i medici specialisti per l’inquadramento clinico, ma parallelamente può trovare giovamento da un percorso posturale e manuale mirato al recupero funzionale. Esistono diversi approcci in ambito posturale: se finora non ha trovato beneficio, può essere utile valutare un percorso personalizzato con tecniche e metodiche specifiche, mirate alle sue esigenze.
Un cordiale saluto,
Dott. M. Giaccio

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