Salve, sono una ragazza di 20 anni. Da quasi 1 anno, di solito non mi ricordo delle cose che ho det

18 risposte
Salve, sono una ragazza di 20 anni.
Da quasi 1 anno, di solito non mi ricordo delle cose che ho detto, e che quando i miei amici mi dicono che io ho detto, mi fa strano perché non me le ricordo.
Vorrei dire che da appunto 1 anno, ho incominciato a soffrire di una grande ipocondria, nel senso che ogni minima cosa mi faceva venire l'ansia e spesso avevo sempre lo stesso pensiero negativo in testa. Infatti sono andata dalla mia vecchia psicologa, solo una volta, per parlare di questo e lei mi ha detto che l'ansia e lo stress fanno in modo che certe situazioni non le ricordo perché non si attaccano ai miei ricordi poiché la mia mente, sia consciamente che inconsciamente, ha sempre questi pensieri che mi frullano nella testa e che non mi permettono di ricordare una cosa che ho detto.
Questo problema di ansia, ce l'ho anche adesso, ma diciamo molto meno rispetto qualche mese fa.
Ovviamente il fatto di non ricordare le cose mi fa venire molta ansia, ma dall'altra parte, le cose che non ricordo sono delle conversazioni di due frasi, o un qualcosa che qualcuno ha detto e che magari non ho dato troppo peso...più che altro è questo, ma il fatto è queste cose che non ricordo, avvengono o il giorno stesso o il giorno prima.
Per esempio, ho fatto una settimana in vacanza in Olanda, e quando ho rivisto i video, ho visto un video dove dicevo una cosa ad un mio amico, che non mi ricordavo di aver detto, ma nemmeno la situazione...però avevamo passato una lunga giornata fuori e il video risale all'1 di notte.
Ogni volta che succede, la mia ansia sale sempre di più. Infatti...a caso, l'altro giorno ho visto un articolo dive diceva che l'Alzheimer può avere dei sintomi già 10 anni prima dalla diagnosi...e quindi in questi giorni ho spesso pensato a questo e mi sono concentrata sul ricordarmi quello che dicevo o facevo...ma ora se penso ad una conversazione che ho avuto con un mio amico, mi ricordo tutto tranne una cosa che mi ha detto che non sono sicura di che argomento si tratti (è successo ieri).
E poi molte volte mi concentro su come mi vedono gli altri, quindi sorrido per farmi vedere che sono divertita o robe del genere, e quindi potrebbe essere che non mi concentro su quello che dicono o fanno gli altri...
Secondo voi, mi dovrei preoccupare oppure come ha detto la mia psicologa, è sintomo di ansia il fatto che non ricordo delle cose successe in un breve tempo?
Gentilissima,
immagino la sua preoccupazione. Non ricordare le cose successe da poco potrebbe dare la sensazione di perdere il controllo sulla propria vita. D'altro canto, dalla sua descrizione sembrerebbe che lei tenti di tenere a mente anche molti dettagli che sarebbero molte volte omessi. Concordo con la collega nel dire che potrebbe essere un sintomo d'ansia, che lei riferisce in diversi contesti - preoccupazioni legate al ricordo, alla salute, alla sfera sociale... Purtroppo, a volte l'ansia può essere anche anticipatoria e quindi far sì che ciò di cui abbiamo paura si verifichi. In ogni caso, la inviterei a ricontattare la sua psicologa o a rivolgersi a unə collega per iniziare a lavorare su quest'ansia ed escludere eventuali problematiche di natura organica. Potrebbe aiutarla a capire perché abbia così bisogno di ricordare e perché il non farlo le causi tanta angoscia. Allo stesso tempo potrebbe aiutarla a lavorare sul timore che possa trattarsi di una malattia.
Le faccio i miei più cari auguri e rimango a disposizione. Cordialmente, Dott.ssa Chiara Soligo
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Gentile utente, mi dispiace molto per questo periodo che sta passando ma sono certo che con un supporto psicologico, potrà stare molto meglio.
Le auguro il meglio!
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Gentile utente, grazie per la sua condivisione. Mi dispiace per il momento di sofferenza che sta attraversando. Potrebbe pensare di ricontattare la sua psicologa o rivolgersi comunque ad un collega per poter lavorare sull'ansia e sui timori che stanno emergendo.
Le faccio i miei auguri e rimango a disposizione.
Cordiali saluti, Dott.ssa Clarissa Matteazzi
Gentilissima utente,
capisco che possa essere fonte di ansia la percezione di perdere il controllo della propria memoria e quindi anche di sé stessa, inoltre credo che questo le scateni anche delle paure ipocondriache rispetto a delle potenziali patologie. La nostra emotività, lo stato di attivazione, l'ansia e lo stress inficiano molto sul nostro funzionamento cognitivo e sulla memoria, credo che quello che le ha detto la sua psicologa possa essere una buona interpretazione di quanto le sta succedendo. Le consiglio di farsi aiutare per lavorare sulla sua ansia e poter essere più pienamente presente nella sua vita e nelle sue relazioni. Se dovesse continuare ad avere paure sulla sua salute può anche rivolgersi al suo medico per chiarire eventuali dubbi.
Le auguro il meglio,
Dott.ssa Anna Maria Gioia
La tua difficoltà nel ricordare alcune conversazioni o azioni potrebbe essere correlata all'ansia che stai vivendo. L'ansia può influenzare la tua capacità di consolidare i ricordi e concentrarti sulle situazioni presenti. È importante notare che i sintomi di ansia possono manifestarsi in modi diversi per ogni individuo. Tuttavia, se questa preoccupazione persiste e ti crea disagio significativo, potrebbe essere utile consultare un professionista per un'adeguata valutazione della tua situazione. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti, Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Gentile Utente, sono d'accordo con la collega che ansia e perdita di memoria siano correlate. Diversi studi di ricerca hanno dimostrato che uno stato di costante ipervigilanza riduce alcune funzioni cognitive. Allo stesso modo, è importante approfondire con uno specialista quella che è la sua personale esperienza al fine di una maggiore valutazione .
Tornando alla sua domanda, se il problema che lei riferisce la fa sentire molto sofferente e/o interferisce in maniera significativa in alcune delle aree della sua vita, può essere utile valutare la possibilità di poter chiedere aiuto ad uno specialista.
Non esiti a contattarmi nel caso avesse bisogno.
Cordiali saluti
Dott.ssa Paola Micco

Nel caso
Gentile utente,
comprendo la sua sofferenza e le difficoltà che questa situazione le sta causando.
L'ansia spesso inficia negativamente sul nostro funzionamento e sopratutto sulle nostre funzioni cognitive: può accadere che se il livello di attivazione è molto alto non si riesca ad essere del tutto presenti nella situazione in cui ci si trova non riuscendo a mettere in atto una prestazione ottimale. Il mio consiglio è di rivolgersi alla sua psicologa di fiducia per affrontare insieme un percorso volto a chiarire i motivi della sua ansia e nel caso potrete valutare insieme degli accertamenti medici.
Le auguro il meglio,
Dott.ssa Valeria Filippi
Gentile utente, immagino sia un periodo molto duro e sofferente per lei rispetto a quanto ha condiviso. Concordo con la sua psicologa, spesso l'ansia può portare a dimenticare dei dettagli e può anche accadere che mentre sta vivendo determinate situazioni, se emerge l'ansia o il controllo di come lei appare agli altri, tende a concentrarsi su questi aspetti internamente dando meno peso e meno attenzione alla conversazione con l'altro. Credo sia davvero buono per lei continuare il percorso con la psicologa con cui sembra avere già un'alleanza e un buon livello di conoscenza per poter gestire al meglio questo periodo, lo stress e l'ansia e valutare se dover anche svolgere controlli medici per escludere qualsiasi altra causa. In bocca al lupo e buon tempo, dott.ssa Antonella Calella
Gentile utente, il suo racconto mi pare carico di preoccupazioni e dettagli.
Trascinato dalle suggestioni e sensazioni che sono nate in me dalla lettura della sua domanda, ipotizzo che lei sia una persona molto dinamica e attenta al suo comportamento e come questo possa apparire agli occhi di un altro che osserva.
E' possibile, inoltre, che essendo così impegnata a monitorare la sua persona, si perda gran parte dello scambio relazionale ed affettivo che avviene con l'altro. Perciò, alcune frasi può non ricordarle e stranirsi nel momento in cui le si chiede di riportarle alla memoria.
Detto questo, solo un colloquio conoscitivo potrebbe derimere i dubbi sulla natura biologica o psichica dei disagi di cui lei fa riferimento.
La invito a rivolgersi ad un professionista che possa accompagnarla in questo percorso.
Saluti
Gentile utente,
Immagino la sua grande preoccupazione e paura nellaccorgersi di non ricordare eventi, parole e situazioni che le capitano.
Ha pensato di approfondire queste sue paure con la psicologa? Ritengo che potrebbe essere molto utile esplorare con la collega queste situazioni, visto che accadono e la preoccupano molto, in modo da approfondire questa tematica e prendersi cura di sé.
Cordialmente,
Sara Molinaro
Gentile utente,
lei è più che altro distratta. L'attenzione gioca un ruolo chiave nella memoria di lavoro, quel sistema cognitivo che ci consente di fissare l'informazione il tempo utile per apprenderla e ricordarla successivamente. Lei stessa confessa che molte volte, nelle conversazioni, pensa a come apparire, a cosa le altre persone pensino di lei, ed è distratta dunque dai suoi stessi pensieri, così da non prestare attenzione a ciò che le viene detto. Praticamente, è come se non sentisse affatto perché non ascolta.
L'ansia è una conseguenza più che una causa in questo caso. Si sente ansiosa perché la sua attività cognitiva è continuamente invasa da pensieri intrusivi e distraenti.
Il mio consiglio è di svolgere attività che le consentano di allenare l'attenzione e migliorare il funzionamento della sua memoria di lavoro. La lettura è un buon esercizio, soprattutto la lettura scientifica o divulgativa. Altro buon esercizio sono giochi come i puzzle, i giochi enigmistici, anche attività di bricolage o fai da te. Può provare anche esercizi di meditazione Mindfulness, molto utili per rinforzare la consapevolezza sul presente e l'attenzione piena.
Inoltre, è bene sapere che la memoria è molto legata al valore emozionale delle situazioni che viviamo. Tanto più un'emozione è forte e rilevante, più nitido sarà il ricordo che forniamo. Le conversazioni con gli amici passano facilmente nel dimenticatoio se non c'è coinvolgimento emotivo a livello personale. Forse deve lavorare sull'aspetto dell'empatia per sentirsi più coinvolta dalle situazioni sociali. Se una cosa la dimentica facilmente, inoltre, vuol dire che non era così importante da dover esser ricordata.

E' molto più importante, in definitiva, che lei viva il presente con grande partecipazione e coinvolgimento, cognitivo ed emotivo. Non si torturi eccessivamente con il passato che comunque non torna.
Le auguro di risolvere i suoi dubbi e l'ansia collegata.

Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile ventenne, concordo con la 'vecchia psicologa' sull'origine del suo problema. Sembra, da quello che riferisce, che veramente sia l'ansia il problema attuale, l'ansia che non le fa ricordare, l'ansia di non ricordare, l'ansia che la fa preoccupare di non ricordare cose anche relativamente poco importanti, l'ansia che la fa preoccupare di avere qualche malattia. Se questo stato di cose incide in maniera negativa sulla sua vita, contatti uno psicoterapeuta, le sarà sicuramente d'aiuto. Cordiali saluti
Buongiorno, intanto grazie per aver voluto condividere con noi la sua esperienza.
Si percepisce la sua preoccupazione relativa al fatto di non riuscire a ricordare parole dette, momenti. Mi viene da pensare che il voler ricordare a tutti i costi ogni momento possa essere collegato alla volontà di controllare, e di conseguenza ad uno stato d'ansia. Può accadere che se ci troviamo in uno stato di attivazione, non riusciamo ad essere presenti nella situazione in cui ci troviamo. Una volta escluse cause mediche, posso suggerirle di trovare una persona con cui iniziare un percorso che la aiuterà a comprendere e calmare questi stati di iper attivazione.
Le auguro il meglio.
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Gentilissima, grazie per aver condiviso questo tuo malessere con noi. Nel risponderti, volevo partire da una domanda: parli di un pensiero negativo ricorrente, di che genere di pensiero si tratta e a quale ambito della tua vita è riferito? Concordo con quanto ha detto la collega, ovvero che il fattore ansiogeno è sicuramente correlato allo stress che provoca il non ricordare le cose o gli eventi accaduti nel breve termine. D'altro canto, quando la mente è invasa dai pensieri, questa situazione impatta sulla sfera emotiva, riducendo la capacità di memorizzazione degli eventi e intaccando quindi anche la sfera cognitiva.
Rispetto alla preoccupazione per la malattia di Alzheimer, a mio avviso può essere correlata a questo tuo essere ipocondriaca, ma per rassicurarti rispetto a ciò, posso dirti che da un punto di vista strettamente biologico gli indicatori della malattia di Alzheimer si ravvisano intorno ai 60 anni circa di età. Quello che posso suggerirti è di continuare il percorso svolto con la tua psicologa e di provare ad approfondire con lei questi aspetti ansiogeni legati all'ipocondria e ai pensieri negativi che essa comporta.
Rimango a disposizione.
Un caro saluto,

Dott.ssa Capitanio Ilaria
Buongiorno, grazie per aver condiviso il suo vissuto. A mio parere, potrà esserle utile dar voce a queste stesse preoccupazioni con la sua psicologa. Quello che sta accadendo merita di essere esplorato a dovere, in un lavoro che costruirete insieme.
Un caro saluto
Dott.ssa Margherita Di Benedetto
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere altre domande, o desiderasse ricevere ulteriori informazioni, non esiti e chiedere.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Dunque, pensare all'Alzheimer a 20 o 30 anni mi sembra un pò eccessivo...
io cercherei di focalizzarci su questo ultimo anno e cosa accadeva un anno fà, quindi.
La risposta è da cercare allora, per vedere come ti ha condizionata e per capire come mai la risposta sia stata la ipocondria e il "dimenticare".
Sicuramente è un cane che si morde la coda, dimentichi e ti sale l'ansia, ti sale l'ansia e dimentichi.
Un caro saluto.
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