Salve sono un ragazzo di 33 anni che da circa 7-8 mesi soffre di forti dolori a livello del collo, m

10 risposte
Salve sono un ragazzo di 33 anni che da circa 7-8 mesi soffre di forti dolori a livello del collo, ma soprattutto a livello delle spalle (tratto scapolare e interscapolare).
Mi sono, quindi, sottoposto dapprima ad una visita fisiatrica e poi ad una ortopedica. Mi viene diagnosticata prima una semplice “cervicalgia” e poi la “sindrome delle faccette articolari cervicali”. Faccio quindi varie sedute di tecar, tens e (in seguito a visita ortopedica) anche osteopatiche, senza risolvere però i miei fastidi.
Decido quindi di rivolgermi ad un altro ortopedico e di fare RX e RMN a livello del tratto cervicale.
Dal referto della RMN risulta:
“Diffusi segni cervico-unco-artrosi con deformazione spondilosica dei somi vertebrali e associata osteofitosi reattiva margino-somatica.
Verticalizzazione della lordosi fisiologica in paziente in posizione clinostatica.
Ipointensità di segnale in T2 del nucleo polposo dei dischi intersomatici in esame da C3 a C6 come da diffuso quadro degenerativo degli stessi a carattere disidrativo.
In C3-C4, C4-C5 e C5-C6 protusione discale mediana che cancella il grasso epidurale ed impronta l’asse neuronale”.
L’ortopedico sostiene, quindi, che la sintomatologia da me riferita sia associata fondamentalmente alla compressione provocata delle ernie in posizione C4-C5 e C5-C6 e per tale motivo mi ha prescritto la seguente terapia:
- utilizzo di un collare morbido da mettere quando lavoro;
- bustine di un integratore del sistema nervoso “Kalanit” da prendere 2 volte al giorno dopo i pasti.
- inizierò a breve anche un ciclo di oznoterapia paravertebrale.
Vi chiedo quindi se:
1. non sia il caso di associare all’ozonoterapia, altre terapie di natura conservativa come fisioterapia, ecc.?
2. la disidratazione dei nuclei polposi dei dischi intersomatici come da quadro degenerativo indicato nel referto della RMN, rappresentano il preludio alla formazione delle protusioni?
3. quali potrebbero essere state le cause di tali disturbi? Ho praticato per moltissimi anni (circa 8-9) nuoto. Potrebbe essere il nuoto responsabile di ciò? e secondo lei potrei riprendere a praticare questo sport (tutti gli stili?), quando la sintomatologia dolorosa sarà scomparsa? il nuoto potrebbe aver inciso sulla verticalizzazione del rachide cervicale?
4. qual è la percentuale di recidività di protusioni trattate con ozonoterapia? Negli anni potrei aver bisogno di ulteriori cicli di mantenimento?
5. a trattamento finito e sintomatologia scomparsa, ripetendo una nuova RMN del tratto interessato, la diagnosi potrebbe essere analoga pur non avendo più alcun sintomo? Ossia è una condizione reversibile (o parzialmente reversibile) anche dal punto di vista biologico o soltanto clinico?
Grazie mille per la gentile risposta
Dott.ssa Alessandra Bertolo
Osteopata, Fisioterapista, Posturologo
Roma
salve, per la sua condizione e sintomatologia le consiglio una visita osteopatica in quanto molto indicata per ristabilire le problematiche della verticalizzazione del tratto cervicale e per armonizzare tutte le curve fisiologiche della colonna vertebrale. insieme sarà possibile valutare gli esami diagnostici e fare una previsione a lungo termine del trattamento e della reversibilità dei sintomi. cordiali saluti.

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Dott.ssa Roberta Mele
Osteopata, Fisioterapista, Posturologo
San Giuseppe Vesuviano
Salve,
per le problematiche da lei indicate le consiglio di effettuare visita da collega osteopata e rieducatore posturale mezieres. Non sempre, nonostante siano evidenti protusioni ed ernie, la sintomatologia presente derivi da questa specifica problematica. Ciò che è importante è sempre effettuare un'integrazione con la clinica ( i disturbi che presenta il paziente) ed esami diagnostici.
Purtroppo devo dirle che non sono d'accordo con l'utilizzo del collare morbido, dato che non c'è stata una nozione di trauma, non vedo perchè l'ortopedico ha ritenuto opportuno immobilizzare la zona cervicale che può a lungo andare creare maggior irrigidità ed ipomobilità. Detto ciò, è necessario che lei effettui un'attenta visita clinica per approcciare ad un buon percorso terapeutico risolutivo.
Cordiali Saluti.
Dott.ssa Camilla Armezzani
Osteopata, Fisioterapista, Posturologo
Roma
Buongiorno, leggendo il referto la parte che mi sorprende di più per la tua età é la spondilo unco artrosi e osteo fitosi reattiva perchè questo quadro non é solito di ragazzi giovani a meno che tu non abbia fatto dei lavori molto pesanti o abbia avuto un trauma forte a livello cervicale.
Quello che hanno refertato é una condizione artrosica ormai consolidata e ancora in uno stato infiammatorio. Sarà sempre una zona che dovrai tutelare da traumi e pesi, ti consiglio di non smettere mai nel corso della tua vita di prestare attenzione alla salute del tuo corpo e in particolare della tua cervicale. Continuare ad allungare ammorbidire e tenerti in buona condizione fisica è essenziale per non peggiorare il quadro giá presente. Inoltre dei controlli preventivi dall’osteopata garantiranno un buon lavoro generale del corpo permettendo così di proteggere anche la cervicale.
Il nuoto in realtà è uno Degli sport consigliati a chi deve lavorare libero da carichi quindi ti direi, se quando lo pratichi stai bene e non ti infiammi continualo... ma valuta sempre come stai di volta in volta.
Dott. Luca Sgalla
Fisioterapista, Osteopata
Ancona
Buongiorno, il quadro emerso dalle indagini di RX e RMN è una fotografia della sua colonna, utile ad escludere patologie gravi o a spiegare sintomi dovuti a compressione delle radici nervose. Per come descrive il sintomo è probabile vi sia, completamente o almeno in parte, interessamento dell'apparato muscolo-scheletrico, rendendo dunque il problema funzionale e non strutturale, quindi anche quando la situazione clinica sarà stabile è probabile che troverà le stesse alterazioni del tratto cervicale. Il trattamento Fisioterapico o Osteopatico è sicuramente utile a capire l'origine del dolore e soprattutto come gestirlo nella vita quotidiana e nello sport.
Saluti!
Dott. Riccardo Gambugini
Fisioterapista
Senigallia
Buongiorno! Il referto mostra semplicemente una "fotografia" del suo rachide cervicale, che molto spesso sono presenti anche in assenza di sintomi e che quindi non sempre spiegano il dolore riferito dai pazienti. Direi quindi di non essere eccessivamente preoccupato, poichè la descrizione data nel referto non corrisponde ad una "sentenza" di malattia!
Da ciò che riferisce non sembrerebbe esserci interessamento radicolare, il che rende sicuramente meno complicata la situazione, ma sarebbe utile una visita da un collega fisioterapista specializzato nella riabilitazione muscolo-scheletrica per poter inquadrare meglio il problema e consigliarle un programma riabilitativo volto al ritorno alle normali attività quatidiane e sportive. Il dolore muscolo-scheletric, in assenza di cause gravi, è quasi sempre un problema "funzionale", quindi non va ricercato nelle immagini!
Dott.ssa Emilia Scrofani
Fisioterapista, Posturologo
Ragusa
Buonasera
le consiglio di rivolgersi ad un fisioterapista espero in rieducazione posturale globale ed osteopatia
Dr. Luciano Brigandi
Fisioterapista, Osteopata, Posturologo
Meda
Salve,
per il suo quesito, le consiglio di rivolgersi a un professionista che possa inquadrare il suo problema attraverso una visione a 360°, valutando diverse possibile cause.
Cordialmente
Dott. Alessandro Sozzi
Osteopata, Fisioterapista, Posturologo
Roma
Un dolore muscolo scheletrico, tolte patologie specifiche, può avere eziologia multifattoriale.
Aldilà dello studio RMN ed RX (che ci consente di indagare a livello biologico) andrebbero indagate altre situazioni.
Mi viene da chiedere, le sono stati prescritti degli esercizi durante le terapie che ha svolto, se sì quali e con quale posologia?


Saluti.
Dott. Piero Fedele
Fisioterapista, Posturologo
Pontecagnano Faiano
Salve, molto frequentemente i dolori alla schiena/collo non sono dovuti solamente ai problemi della colonna vertebrale( protrusioni, osteofiti, ecc.) quanto alle conseguenze di questi problemi sulla postura e sulle catene muscolari. Si consiglia sempre, associato a terapia strumentale e/o ozonoterapia un lavoro di riequilibrio muscolare/posturale. In molti casi può succedere che la RM di controllo dia dei risultati simili, ma se la sintomatologia scompare questo non è un problema.
Le cause senza una visita è impossibile stabilirle, spesso c'è una predisposizione genetica/ereditaria associata a difetti posturali o a traumi, il nuoto in particolare però non è uno sport particolarmente traumatico per la colonna. Considerata la giovane età molto probabilmente ci sarà bisogno di cicli di mantenimento, che dipenderanno comunque dall'esito del trattamento e dall'evoluzione dei sintomi.
Scomparsa la sintomatologia, attività fisica ad intensità moderata è sempre consigliata!
Saluti
Buonasera, premesso che per darle un parere occorrerebbe una valutazione in presenza, rispondo per punti:
1) sicuramente la fisioterapia (terapia manuale ed esercizio terapeutico) associata all'ozono può essere utile
2) no
3) le cause possono essere molteplici: stili di vita errati, conformazione scheletrica, aspetti bio psico sociali associati, e via dicendo... Il nuoto potrebbe aver inciso, ma anche qui contano vari fattori. Al momento non è possibile dare una risposta sulla ripresa dell'attività
4) dovrebbe cercare in letteratura
5) si, potrebbe essere
6) è una condizione reversibile a mano a mano che i sintomi si riducono, ma che i dischi si reidratino invecchiando è impossibile
In sostanza: non si basi troppo su ciò che legge sulla rmn, si rivolga ad un fisioterapista laureato in fisioterapia, lui saprà certo aiutarla.
Saluti

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