salve sono un ragazzo di 18 anni e il 15 novembre ho avuto un rapporto sessuale, ho utilizzato un pr

5 risposte
salve sono un ragazzo di 18 anni e il 15 novembre ho avuto un rapporto sessuale, ho utilizzato un preservativo ritardante ed era la seconda volta che lo utilizzavo in vita mia, la prima volta che era stata più o meno una settimana prima tutto perfetto la seconda volta invece ad un certo punto del rapporto sento di dover eiaculare anche se per me era troppo presto il problema è che una volta fermato mi sentivo il pene molto molto sensibile a tal punto che toccandolo pochissime volte alla fine sono arrivato ad eiaculare, questa sensazione me la porto avanti fino ad oggi ogni volta che provo a masturbarmi mi sento il pene molto sensibile a tal punto da eiaculare subito cosa che per me e totalmente anormale, anche situazioni normali della vita quotidiana come per esempio magari toccarlo un po ma senza fare nulla mi da abbastanza fastidio lo sento molto sensibile e non so come risolvere la situazione, non capisco se si tratta di un problema psicologico o fisico
Buonasera, grazie per questa condivisione.
Da come descrive l’episodio, la prima cosa che voglio dirLe è che la sua reazione sessuale non è affatto rara e, soprattutto, non parla di un problema permanente. Spesso il modo in cui il pene risponde è molto sensibile a piccoli cambiamenti: un preservativo diverso, una sensazione nuova, un momento di sorpresa o di tensione. L’uso del preservativo ritardante è un elemento centrale: le sostanze desensibilizzanti che contengono possono alterare la percezione per un po’ più del previsto e, paradossalmente, nei giorni successivi provocare *ipersensibilità* invece che riduzione della sensibilità. È un effetto che, come sessuologi, osserviamo con una certa frequenza.

Quando succede, il corpo entra in una sorta di “modalità di allerta”: percepisce ogni stimolo come più intenso, più immediato. Questo fa sì che l’eccitazione salga molto velocemente e che l’eiaculazione arrivi prima del solito. È un meccanismo naturale, non un segnale di malfunzionamento. E spesso è amplificato dal fatto che, dopo un episodio così inatteso, Lei inevitabilmente presta molta più attenzione alle sensazioni genitali. È l’unione di questi due fattori – uno fisico e uno mentale – a creare la sensazione di perdere controllo.

In questi casi, il primo passo utile è dare al pene la possibilità di tornare al suo equilibrio: qualche giorno di pausa, niente stimolazioni forzate e nessuna “prova” per capire se funziona o no. Più si verifica, più il corpo resta teso. Quando riprenderà, lo faccia lentamente, lasciando che sia il corpo a dettare il ritmo, senza aspettarsi una performance immediata.

In genere, con il tempo e un po’ di tranquillità, la sensibilità si stabilizza e l’eiaculazione torna ai suoi tempi abituali. Se fra una decina di giorni non nota miglioramenti, può essere utile un breve confronto con un medico per escludere irritazioni locali, ma nella maggior parte dei casi non si riscontra nulla di preoccupante.

Come sessuologa, ci tengo a dirLe che ciò che sta vivendo è una risposta temporanea, molto più legata a un eccesso di stimolazione e attenzione che a un vero disturbo sessuale. Il corpo ha una grande capacità di ritrovare da sé il suo equilibrio, e con un po’ di calma è molto probabile che torni a sentirsi come prima. Rimango a disposizione, un saluto!

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Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Ciao, grazie per aver condiviso con tanta chiarezza quello che stai vivendo — capisco bene quanto possa metterti in difficoltà una situazione così nuova e improvvisa.

Da ciò che descrivi, sembrano esserci due aspetti distinti ma collegati:

1. L’aspetto fisico

L’utilizzo di preservativi ritardanti può alterare la sensibilità durante e dopo il rapporto. In alcuni casi possono:

irritare la zona genitale,

aumentare temporaneamente la sensibilità,

lasciare una sensazione fastidiosa anche nei giorni successivi.

A volte, dopo un episodio vissuto come “troppo intenso” o inaspettato, può instaurarsi anche una sorta di ipersensibilità temporanea. Tuttavia, il fatto che durante la masturbazione ti capiti ancora di eiaculare molto rapidamente e che il semplice contatto risulti fastidioso merita attenzione, perché può indicare un’ipersensibilità che va valutata anche dal punto di vista medico (es. lieve irritazione, infiammazione, balanite, o altro).

2. L’aspetto psicologico

Dopo un episodio che ti ha spaventato o messo in allerta, è comune diventare molto più attenti alle sensazioni corporee. Questa ipervigilanza può:

amplificare la percezione della sensibilità,

aumentare l’ansia da prestazione,

favorire l’eiaculazione precoce secondaria (cioè sopraggiunta improvvisamente).

In altre parole, può esserci una componente fisica iniziale che poi viene “rinforzata” dalla preoccupazione e dall’ansia legata a ciò che hai vissuto.

Cosa puoi fare adesso

Sospendi per un po’ la masturbazione o mantienila molto delicata, giusto il tempo di ridurre l’ipersensibilità.

Evita qualsiasi prodotto ritardante finché la situazione non si stabilizza.

Osserva se la sensibilità migliora spontaneamente nell’arco di una o due settimane.

Se però la sensazione di eccessiva sensibilità e l’eiaculazione molto rapida continuano, è importante non rimanere da solo con il dubbio. Una valutazione con uno specialista (urologo e/o psicologo sessuologo) può aiutarti a capire rapidamente se si tratta di un problema fisico, psicologico o una combinazione dei due.

Un intervento precoce permette quasi sempre di risolvere la situazione in modo semplice e completo.

Resto a disposizione,
Dottoressa Silvia Parisi – Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott. Emanuele Tarasconi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Parma
Gentile,

Fermo restando che l'eiaculazione precoce in sé è considerata di interesse clinico se si verifica dopo un tempo di latenza che va da 1 (per le forme lifelong) a 3 minuti (per le forme acquisite), la problematica che lamenta andrebbe inquadrata in modo più approfondito, in particolare l'epoca di insorgenza (sia dell'eiaculazione precoce, sia della preoccupazione a riguardo), il momento della vita di insorgenza, la frequenza o le occasioni in cui si manifesta, la presenza di comportamenti scorretti e più in generale le condizioni e le risorse psicologiche e fisiche del soggetto e della coppia. Dovremmo pensare ad un circolo vizioso in cui gli elementi psicologici interessati (pensieri ed idee negative legate a sé, all'altro e alla relazione) interagiscono, durante la risposta sessuale, con abitudini di contrazione/rilassamento e schemi di attivazione corporea disfunzionali.
Consiglio una consulenza sessuologica integrata per ordinare questo campo di elementi e indirizzarla al trattamento più adatto, il quale dovrebbe prevedere:
- L'acquisizione di maggior controllo del riflesso eiaculatorio e una percezione più confortevole del piacere durante il ciclo di risposta sessuale.
- Una più precisa individuazione e riconoscimento delle sensazioni pre-orgasmiche per una migliore gestione del tempo di plateau.
- Miglioramento dell'autostima e soddisfazione per la propria vita sessuale.
- Obiettivi tattici chiari finalizzate a raggiungere gli scopi terapeutici.
Rimanendo a disposizione per eventuali chiarimenti, porgo cordiali saluti.

Dott. Emanuele Tarasconi
Dott.ssa Teresita Forlano
Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta
Roma
Buon giorno, suggerisco una visita specialistica dall'urologo innanzitutto, le servirebbero per capire come sta fisicamente; poi se occorre, una consulenza con uno psicologo/sessuologo.
Dottoressa Teresita Forlano
Dr. Matteo Lupi
Psicologo, Sessuologo, Psicologo clinico
Prato
Capisco bene la tua preoccupazione, soprattutto perché stai vivendo una sensibilità che prima non avevi e che ora ti mette in allarme. È importante però sapere che ciò che descrivi è abbastanza comune quando, per la prima volta, si comincia a porre un'attenzione molto forte sulla propria risposta sessuale.

L’uso del preservativo ritardante può avere avuto un ruolo, nel senso che: a volte viene utilizzato proprio perché si teme di venire “troppo presto” e questo tende ad aumentare l’attenzione sulla prestazione. E quando ci si concentra molto sul controllo dell’eiaculazione, può nascere una forma di ansia anticipatoria: il corpo diventa più vigile e sensibile, e anche sensazioni normali possono sembrare amplificate, e portare ad eiaculare prima che lo si desideri.

In questi casi non è detto che ci sia un problema fisico. Più spesso succede che, dopo un episodio che ci ha colpiti (come eiaculare prima del previsto), la mente inizi a monitorare ogni segnale, e questo aumenta la sensibilità e può accellerare la risposta aiaculatoria. È un meccanismo molto frequente, soprattutto alla tua età, quando si è ancora in fase di conoscenza del proprio corpo.
Naturalmente, una valutazione più precisa richiederebbe qualche informazione in più, ma da ciò che descrivi l’ipotesi più probabile è che ci sia una componente di ansia e di tensione che si è attivata dopo quel rapporto e che amplifica la sensazione che sia più sensibile quando "lo tocchi". Penso sia più una questione di ansia e preoccupazione che di effettiva ipersensibilità. Ti consiglio di parlarne con un professionista: non solo per escludere eventuali cause fisiche, ma soprattutto per aiutarti a ritrovare tranquillità e rompere questo circolo di preoccupazione che con molta probabilità e alla base di questa ipersensibilità.
Un saluto
Dr. Matteo Lupi

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