SALVE SONO DONNA DI 46 ANNI, NEL MESE DI NOVEMBRE A CAUSA DI BRUCIORE E ROSSORE GENITALI OLTRE STIMO

Buongiorno.
Cerco di essere un po' schematico:
1. Problema "infiammazione e bruciore". Ha gia' eseguito vari esami e terapie. Puo' essere che ci sia un'infezione concomitante (oltre a micoplasma e coli) che non è stata diagnosticata dal tampone. Tipicamente candida o trichomonas. Bisognerebbe vedere con una visita ed eventualmente ripetere il tampone. Ricordiamoci che talvolta i tamponi non danno indicazioni molto attendibili.
2. Problema "sospetta displasia cervicale, hpv e condilomi". Anche qui il quadro non è chiaro. Difficile avere i condilomi e il test HPV negativo. La cosa non quadra molto.
Rifarei pap test, hpv test e colposcopia. La terapia con Immunogin ha poco significato in un quadro del genere.
Certo, ripetere gli esami non è un piacere ed ha pure un costo supplementare. Ma qui non vedo altre possibilita' per capirci qualcosa. Ovviamente dipende poi chi fa questi esami e chi li legge. Ci vorrebbe una struttura con specialisti e laboratorio annesso di livello almeno discreto.

E' necessario eseguire colposcopia con eventuale biopsia della portio

Concordo con i due colleghi ma io nel frattempo ,dato il bruciore molto fastidioso le consiglierei di mettere nell'attesa una crema antinfiammatoria .

Gentile Paziente, la sua storia presenta diversi aspetti che meritano attenzione, e cercherò di spiegarli con la chiarezza che merita.
Le infezioni da Escherichia coli e Mycoplasma hominis possono causare una forte infiammazione a livello genitale e contribuire ai sintomi di bruciore, rossore e gonfiore che sta vivendo. Queste infezioni, soprattutto se recidivanti, alterano la normale flora vaginale e creano un terreno favorevole a irritazioni croniche. La presenza di condilomi, inoltre, può aumentare il disagio e portare intenso prurito, oltre che bruciore. La proposta di procedere con l’elettrocoagulazione è assolutamente valida: è un trattamento efficace che consente di rimuovere le lesioni in modo definitivo. È comprensibile il suo senso di frustrazione per i mesi persi senza arrivare a una soluzione concreta, ma è anche vero che in alcuni casi alcuni colleghi preferiscono attendere la risoluzione delle infezioni prima di intervenire chirurgicamente, per evitare complicazioni.

La gestione del Pap test iniziale, che mostrava ASC-US, sembra essere stata appropriata: spesso, in questi casi, si preferisce trattare prima eventuali infezioni e ripetere il Pap test dopo alcuni mesi, come nel suo caso. Il successivo risultato citologico, unito al test HPV negativo, suggerisce un basso rischio oncologico, motivo per cui il consiglio di ripetere il Pap test a 6 mesi è in linea con le indicazioni. Per quello che scrive al momento la colposcopia non è indicata.

In definitiva quindi le consiglio di procedere in serenità con la elettrocoagulazione dei condilomi.

Mi auguro che queste informazioni le siano di supporto per orientarsi meglio. Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore dubbio o chiarimento. Le auguro di poter trovare presto una soluzione e un sollievo ai suoi sintomi.

Buona sera, i condilomi genitali possono essere presenti in varie sedi anatomiche, ad esempio sul monte di Venere o a livello della radice delle cosce ed in questo caso non è necessario eseguire una colposcopia perchè si trovano esternamente e sono visibili macroscopicamente. Al contrario se i condilomi si localizzano a livello delle pareti vaginali(quindi internamente), è necessario un esame colposcopico.
Nella maggior parte dei casi i condilomi sono asintomatici; se il problema è il rossore e il bruciore, questi sintomi non sono correlati alla presenza di condilomi