Salve scrivo, perché sto vivendo un periodo particolare della mia vita. Sto cominciando a metabolizz

18 risposte
Salve scrivo, perché sto vivendo un periodo particolare della mia vita. Sto cominciando a metabolizzare scelte che sono state sbagliate. Cerco di essere breve... Subito dopo il diploma mi iscrivo all'università ma qualcosa non va e decido di abbandonare ... Forse ho subito rinunciato al mio obiettivo perché non ero pronta per affrontare quel percorso di studi. Riprendo a distanza di un anno e mezzo, con l'idea di non essere in pari ( e sembra stupido di sentirmi vecchia , ma ahimè avevo bisogno di una pausa essendomi focalizzata sempre sull'università o sullo studio in generale ) e di laurearmi con ritardo e nel frattempo comincio ad essere pretenziosa nelle valutazioni, ma finisco adesso ad essere stanca , credo di essere arrivata al burnout, ho accumulato tanto stress sul fatto di volere da me stessa non dico proprio il massimo ma qualcosa di soddisfacente per me. Sto anche accusando momenti di stanchezza, penso di non farcela e il fatto che i miei tempi si prolungheranno non mi rende felice. Certo abbandonare per me nuovamente sarebbe una sconfitta, ma sto vivendo il mio percorso con pesantezza, sto pensando di valutare altre strade, ma anche quando mi allontanai dall'università, speravo di essere più carica.. Nel frattempo ho avuto qualche seduta psicologica , però non so se basti ... Quando penso di stare meglio il malessere ritorna o comincio a metabolizzare la realtà , per come l'ho vissuta. Cosa consigliate?
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo importante che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online Cordialmente, dott FDL

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Buongiorno,
il mio consiglio è di continuare a darsi la possibilità di comprendere i suoi desideri e i suoi obiettivi, insomma, di ascoltarsi e comprendersi all'interno del percorso psicologico che ha intrapreso e che, mi sembra di capire, sia ancora agli inizi.
L'inizio di un percorso psicologico non è prerogativa esclusiva per un immediato benessere. Si dia il tempo che ritiene necessario e qualora non si sentisse in sintonia con il suo terapeuta può portare questo suo vissuto in seduta e parlarne per ridefinire con lui nuovi obiettivi di lavoro ed eventualmente, cambiare direzione o individuare qualcun altro che sente potrebbe aiutarla.

Resto a disposizione.

Dott.ssa Chiara Galbiati
Buongiorno, grazie per la condivisione.
Mi dispiace per la situazione che riporta. Mi sembra dalle sue parole che lei sia molto esigente con se stessa. Provi a interrogarsi sulla motivazione che l'ha spinta a intraprendere questo percorso di studi. Cosa la interessa? Cosa accende la sua passione e la sua curiosità? I risultati non sono riflesso del valore di una persona, la prestazione, il voto, il raggiungere la prestazione perfetta nel minor tempo possibile, non riflettono una vittoria o una sconfitta. Provi a interrogarsi sul significato che attribuisce alla parola sconfitta e alla parola vittoria. Spesso si sente stanchezza quando non ci sono gratificazioni e non si sente piacere in ciò che si fa. La invito a provare ad ascoltarsi, per cercare di comprendere cosa la spinge a studiare e quali sono i suoi valori di riferimento. Quali sono le attività che la fanno stare bene? Cosa la appassiona? Non c'è solo un percorso possibile, abbandonare un percorso che non dà gioia non significa fallire, ma semplicemente ascoltare se stessi e prendere scelte consapevoli per il proprio benessere.
Un percorso psicologico potrebbe aiutarla nel trovare le risposte.
Resto a disposizione, Dott.ssa Ilaria Truzzi
Buonasera, comprendo il suo senso di scoramento e stanchezza e credo che abbia fatto assolutamente bene ad intraprendere un percorso, come mai dice che non le basta?
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Buonasera, ha svolto una buona analisi su di sé, focalizzandosi su aspetti che si è resa conto le creano disagio e non la portano poi a proseguire per la strada iniziata.
Le consiglio di riprendere il suo percorso psicologico, in quanto sarebbe per lei utile lavorare sulla sua sicurezza, autostima, sulla paura di fallire e di sbagliare. Pretendere sempre il massimo da noi stessi può portare purtroppo ad arrendersi prima del previsto, perché non riusciamo ad accettare di non essere infallibili. Lavorare su questi aspetti, sul perché vive le situazioni in questo modo, sui suoi stati emotivi, sui suoi vissuti, sulle sue aspettative e incertezze, potrebbe aiutarla a trovare strategie più funzionali per affrontare le situazioni e quindi il suo futuro in modo più sereno.
Resto a disposizione per qualunque chiarimento un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Buongiorno,
è molto positivo il fatto che lei stia intraprendendo un percorso di psicoterapia. Continui a confrontarsi con il suo terapeuta, si dia il tempo necessario ad elaborare quello che ha vissuto.
Cordialmente, EP
Buongiorno cara utente, cosa ha fatto durante il suo anno e mezzo di pausa? E soprattutto, com'è stata?
Cosa le piace e le interessa?
Vedrà che all'interno del suo percorso psicologico avrà la possibilità di esplorare ciò che le sta accadendo e le altre strade che sta già cominciando a intravedere
A volte si incontra il proprio destino dove si era andati per evitarlo
Buona fortuna!
Dott.ssa Angela Ricucci
Salve, mi dispiace molto che lei provi questo malessere e stress e le scelte prese da lei hanno tutto il diritto di essere considerate appropriate in base alle situazioni di vita in cui si è trovata. Il malessere che sente è qualcosa che forse ha radici più intime della sola scelta, infatti potrebbe essere utile esplorare i suoi interessi e passioni per capire meglio quale direzione prendere ed allo stesso tempo lavorare su alcune dinamiche più profonde come il senso di non sentirsi all'altezza (di se stessi), Un caro saluto
Gentile Utente,
i risultati di un percorso psicologico o psicoterapico, non sono immediati e bisognerebbe capire che cosa intende per "non so se basti". Io le consiglio di continuare il percorso psicologico che sta facendo e di confrontarsi sui dubbi che ha anche rispetto alla terapia, con lo psicologo/psicoterapeuta che la segue.
Un Saluto
Dott.ssa Florianna Dattolo
Buon pomeriggio. Grazie per la condivisione. Immagino quanto sia difficile convivere con questi sentimenti spiacevoli nei confronti di te stessa e dei tuoi obiettivi di vita. Il punto sta proprio in questo: cosa ti ha spinto a lasciare gli studi universitari? E cosa ti ha invogliato a riprenderli? Hai mai avvertito dentro di te la dimensione della piacevolezza in ciò che fai e che decidi di fare? Ti sei mai immaginata in qualche modo? Prova a riflettere su tutti questi aspetti e ricorda che non è mai troppo tardi per seguire la propria strada, qualunque essa sia. In bocca al lupo!
Buongiorno, ti ringrazio per aver voluto condividere la tua situazione con un professionista e ti sono vicino. Momenti di stallo e di riflessione sono comuni nella vita di ciascuno e, per poterli superare, è sempre opportuno riflettere non solo sulle cause che potrebbero aver permesso questi momenti ma, soprattutto, sulle strategie più utili che possano supportarti nell’affrontarli. Un percorso psicologico è complesso perché, attraverso di esso, si mettono in discussione convinzioni a volte granitiche. Turbando questo equilibrio con nuovi obiettivi e seguendo le tempistiche adatte, vedrai che sarai in grado di superare questo momento con consapevolezza e, soprattutto, appagamento. Rispetto a quanto scrivi, ti consiglierei di proseguire il percorso psicologico iniziato, se senti di aver instaurato un rapporto di collaborazione con il tuo terapeuta; in caso contrario valuta la ricerca di un nuovo professionista. Resto a disposizione e ti auguro una buona giornata. Dott. Roberto Greco
Cara utente, dalle tue parole pare emergere un conflitto tra quello che desideri fare e una sorta di legame con qualcos'altro che ti impone invece di portare avanti un percorso di vita diverso. In parole povere, un contrasto tra ciò che ti piace fare e ti fa sentire soddisfatta dalla tua vita e un percorso prefissato che forse non ti appartiene ma del quale hai difficoltà a separarti.
Ti consiglio di intraprendere un percorso di analisi profonda per discernere quale dei due stai seguendo e quali potrebbero essere le strategie per scegliere un futuro adeguato ai tuoi desideri.
Inizierei dalla lettura di avere o essere di Erich Fromm.
Alberto
Salve, il percorso universitario nasconde molte insidie per gli studenti soprattutto dal punto di vista emotivo. Il suo sentimento accomuna tanti più universitari di quello che potrebbe immaginare. L'università, sia terminata prima o dopo, si intreccia in un periodo di vita diverso rispetto agli altri gradi di istruzioni: gli obiettivi personali e professionali sono diversi e più auto definiti e spesso raggiungere compromessi tra questi e sé stessi non è affatto semplice e può mettere in grande difficoltà. Continuare il suo percorso psicologico la trovo la cosa migliore da consigliarle: acquisire una buona consapevolezza dei suoi bisogni emotivi la aiuterà a delineare obiettivi chiari e perseguibili.
Buona fortuna!
Capisco che stai attraversando un momento difficile e che hai bisogno di aiuto per gestire la situazione. E' normale sentirsi scoraggiati e stanchi quando si lotta per raggiungere i propri obiettivi, ma è importante non perdere di vista ciò che veramente conta per te.

Inizialmente, ti consiglio di continuare le sedute psicologiche e di approfondire il lavoro intrapreso con il professionista che ti segue. Parlando con un esperto potrai esplorare meglio i tuoi pensieri e le tue emozioni, capire meglio le tue aspettative e i tuoi obiettivi, e trovare delle strategie per superare gli ostacoli che ti impediscono di raggiungerli.

Inoltre, ti suggerisco di prendere in considerazione la possibilità di dare un po' di respiro alla tua situazione attuale. Magari puoi dedicare del tempo a te stessa, a una passione o ad un hobby che ti piace, e che ti permetta di staccare la mente dallo studio e dal lavoro. Questo potrebbe aiutarti a ristabilire un equilibrio e a sentirti più motivata a riprendere il tuo percorso universitario.

Non devi per forza rimanere intrappolata in un'unica opzione: valuta altre strade che potrebbero essere più adatte a te e che ti permetterebbero di raggiungere gli obiettivi che desideri. Ricorda che ci sono molte strade per raggiungere un obiettivo, e che ogni percorso può essere diverso.

Infine, sii gentile con te stessa e non giudicarti troppo duramente per le scelte che hai fatto in passato. Prendi il tempo necessario per comprendere il motivo delle tue decisioni e cerca di imparare da queste esperienze per il futuro. Con pazienza e perseveranza, sono certa che riuscirai a trovare il percorso che fa per te.Qualora volesse approfondire la invito a contattarmi in Direct Message.


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Ciao,

capisco che tu stia attraversando un periodo difficile e che stai cercando delle risposte.

Innanzitutto, è importante che tu sappia che non sei sola in questo. Molti studenti si trovano a fare i conti con scelte sbagliate che hanno fatto nel passato, e questo può portare a un senso di frustrazione, fallimento e inadeguatezza.

Nel tuo caso, hai deciso di abbandonare l'università dopo un anno e mezzo di studi, per poi riprendere qualche anno dopo. Questo ha sicuramente contribuito a creare in te un senso di incertezza e di inadeguatezza. Inoltre, il fatto che tu ti sia sentita "vecchia" a causa della pausa è un'emozione comprensibile, ma non è realistica. L'età non è un ostacolo per raggiungere i propri obiettivi, e ci sono molte persone che si laureano con ritardo.

Il fatto che tu ti senta stanca e stressata è un segno che stai vivendo un periodo di burnout. Il burnout è una sindrome che si manifesta con sintomi fisici, emotivi e comportamentali. I sintomi fisici possono includere stanchezza, mal di testa, dolori muscolari, disturbi del sonno e problemi digestivi. I sintomi emotivi possono includere ansia, depressione, irritabilità, rabbia e senso di colpa. I sintomi comportamentali possono includere isolamento sociale, procrastinazione, difficoltà di concentrazione e ridotta produttività.

In questo momento, è importante che tu ti prenda cura di te stessa e che tu ti concedi del tempo per recuperare. È anche importante che tu ti rivolga a un professionista per ricevere un supporto psicologico. La terapia può aiutarti a comprendere le cause del tuo burnout e a sviluppare strategie per affrontarlo.

Ecco alcuni consigli che possono esserti utili:

Prenditi del tempo per te stessa. Fai le cose che ti piacciono e che ti rilassano.
Ascolta il tuo corpo. Se sei stanca, riposati.
Mangia in modo sano e fai attività fisica regolarmente.
Cerca di ridurre lo stress nella tua vita.
Parla con qualcuno di cui ti fidi delle tue emozioni.
Se senti che il burnout sta diventando troppo intenso, non esitare a chiedere aiuto a un professionista.

Ti auguro di ritrovare il tuo equilibrio e di raggiungere i tuoi obiettivi.
Salve e grazie per la sua condivisione. Nella vita spesso capita di fare deviazioni rispetto al percorso che ci si era pre-fissati. A volte può essere un bene, a volte può creare disagio ed è quello che probabilmente lei sta sperimentando.
E' importante che valuti bene il prosieguo del percorso iniziato, o che ne cominci uno nuovo. Spesso si è impazienti di avere risultati, ma essi non sono mai immediati; è necessario che lei si ascolti e si dia il suo tempo, quello necessario a comprendere cosa sta avvenendo in lei e come possa far chiarezza rispetto a quello che vuole. L'urgenza del tempo può essere una scomoda trappola!
Le auguro di raggiungere la sua consapevolezza. Un saluto, Francesca
Salve, quella che sta vivendo è un'esperienza estremamente dolorosa e allo stesso tempo comune per molti degli studenti che decidono di intraprendere un percorso universitario. Il peso delle aspettative (proprie e altrui), il grande investimento emotivo in un percorso che appare pieno di incognite e ostacoli da superare e il dubbio di non essere all'altezza o di non aver scelto la strada giusta sono solo alcuni dei tanti "demoni" che attanagliano gli studenti universitari. La sua stanchezza è più che comprensibile, ma tenga presente che la rinuncia è un'arma a doppio taglio, capace di darle un sollievo solo momentaneo a scapito della possibilità di individuare realmente la sua specifica difficoltà e poterla affrontare e superare con successo. Ottimo che abbia intrapreso un percorso di psicoterapia. Qualora lo ritenesse opportuno, valuti la possibilità di effettuare un percorso mirato alla risoluzione delle difficoltà di studio.
Buongiorno, immagino che scrivere per lei tutto questo non sia semplice, e soprattutto immagino che il suo stato emotivo in questo momento sia difficile da gestire e sopportare, è comprensibile avere questi momenti di stanchezza e difficoltà! Lasciare spazio a tutte queste emozioni può aiutare ad accettarle e vivere al meglio la vita di tutti i giorni. Datti tempo, e confrontarsi con il proprio terapeuta al riguardo è sicuramente importante ... buona fortuna per tutto. Cordialmente dott.ssa Sara Lucariello

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