Salve, scrivo perchè stavo pensando di iniziare un percorso di psicoterapia. Ho 26 anni, ho sempre a

3 risposte
Salve, scrivo perchè stavo pensando di iniziare un percorso di psicoterapia. Ho 26 anni, ho sempre avuto problemi di ansia e sofferto di disturbi ossessivo-compulsivi in maniera insistente e ad oggi non riesco a capire se sono diventato gay oppure sono vittima di un doc omosessuale.

Fin da piccolo sono sempre stato convinto di essere eterosessuale, mi piacevano le donne, i miei primi atti di masturbazione sono stati tutti a sfondo eterosessuale già da quando avevo 10 anni.
Con il tempo l'amore per le donne non è passato, ma ho avuto brevi periodi in cui come per voler evadere dalla routine mi piaceva masturbarmi su chat omosessuali o su porno omosessuali, non davo molto peso alla cosa perchè continuavo a sentirmi etero, non mi eccitavano gli uomini in situazioni di vita quotidiana, non stabilivo con con loro una connessione mentale, interpretavo le fantasie come una piccola percentuale di bisessualità che si palesava come perversione per evadere dalla routine.
La situazione si è capovolta alla fine del 2021, dopo avere avuto diversi fidanzamenti con donne e diversi rapporti sessuali, tutti appaganti e in cui ho provato il massimo del piacere, è finita la relazione con una donna che credo di amare ancora oggi.
Ho deciso di provare ad avere un rapporto sessuale occasionale con una donna che peró non mi piaceva molto: è andato malissimo e si è concluso in maniera traumatica perchè ho perso l'erezione e per la prima volta nella mia vita ho fatto "cilecca".
Da allora sono iniziati tutti i miei dubbi perchè il trauma ha preso il sopravvento e ho iniziato ad avere paura di andare con altre donne, la mia libido sessuale nei confronti delle donne è come scomparsa, raramente le donne mi fanno eccitare come quando mi consideravo eterosessuale.
Passo le giornate ad eseguire tutti i comportamenti di chi soffre di doc omosessuale: continue domande e verifiche.
Sembra che dalla sera alla mattina le donne mi piacciano soltanto esteticamente, che riesca a stabilire con loro una connessione mentale ma che il desiderio sessuale nei loro confronti sia scomparso.
Sono ricominciate le mie fantasie omosessuali e sembra che riesca a provare vero piacere solo masturbandomi su fantasie omosessuali, anche se non vorrei mai andare con un uomo nella realtà, tuttavia ormai provo vero piacere solo masturbandomi su uomini e contenuti omosessuali.
Non riesco ad essere libero mentalmente perchè ormai da mesi penso solo a quello, razionalmente credo di essere vittima di un doc omsessuale, nella pratica peró mi sento impotente sessualmente con le donne, come se tutto fosse sparito in seguito a quell'evento, come se il mio desiderio sessuale si sia invertito e riesca ad avere come oggetto appagante solo fantasie omosessuali.

È possibile che a ridosso dei 25 anni in seguito a un trauma come il mio si verifichi un'inversione dell'orientamento sessuale?
È possibile che in realtà fino a questo momento ero solo un omosessuale latente?
Per me il fatto di essere bisessuale non sarebbe un problema, ho un grandissimo rispetto per la comunità LGBT ma ho una forte paura che ció che provavo per le donne dal punto di vista sessuale non ritornerà mai piú.
Dopo aver letto il tuo lungo racconto, ho avvertito la sensazione che il tuo vero problema sia l'episodio di mancata erezione, quella che tu hai chiamato "cilecca", termine che si usa quando si manca il bersaglio. E dopo aver fallito una volta, peraltro in una situazione assolutamente spiegabile visto che la donna non ti piaceva, hai iniziato ad aver paura di " fallire" di nuovo, evitando di provare nuove esperienze con altre donne; la tua paura era così forte che ha azzerato il desiderio, rinforzando così i dubbi sulla tua identità sessuale. All'inizio del tuo scritto parli di rivolgerti ad uno psicoterapeuta e credo che sarebbe un'ottima scelta da parte tua, perchè entrare in una condotta di evitamento così pervasiva dopo un solo episodio vissuto come mancata prestazione, potrebbe nascondere un nucleo di insicurezza che va esplorato.

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A quanti esseri umani (uomini e donne) è capitato di “fallire” in ambito sessuale?
A moltissimi. Tu, però, definisci questa tua defiance “un trauma”, che ti sta inducendo a generalizzare (“fallirò sempre “), ad alimentare dubbi rimuginativi sul tuo orientamento sessuale e ad evitare il contatto con il mondo femminile.
Una consultazione psicosessuologica potrebbe fare al caso tuo, sia per fare chiarezza sui dubbi, sia per approfondire la questione dell’orientamento sessuale.
Buongiorno, credo che la questione sia nella rigidità generale che racconti nella vita. Pensare alla sessualità in maniera così prestazionale, al punto che un episodio di perdita di erezione diventi un trauma (tra l'altro dopo la fine di una relazione con una donna che dici di amare ancora) è molto estremo. Non siamo macchine e la sessualità è fatta di molteplici sfumature. In un rapporto sano con il proprio corpo è concepibile l'idea di perdere (e magari poi "riprendere") l'erezione, quest'ultima inoltre non si manifesta come un evento slegato da ciò che sentiamo e proviamo. Rispetto all'attrazione per gli uominj, potrebbe essere un tentativo di evitare altri contatti "fallimentari" con donne, o magari un altro aspetto della tua sessualità a cui ora stai dando accesso. Lo potrai valutare tu stesso, magari all'interno del percorso terapeutico a cui stai pensando, in cui mi auguro potrai affrontare gli aspetti ansiosi e ossessivi della tua modalità di stare al mondo cercando di alleggerirli.

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