Salve, scrivo per un parere riguardo a una tensione che avverto da un po’ di tempo. Per contestualiz

25 risposte
Salve, scrivo per un parere riguardo a una tensione che avverto da un po’ di tempo. Per contestualizzare, soffro di emicrania con aura e, verso la fine del 2024, ho avuto un paio di episodi che hanno coinvolto l’occhio destro, quello più miope (−2,50) rispetto al sinistro (−0,75).

Questo problema visivo all’occhio destro è durato circa un paio di mesi e mi ha provocato un po’ di irritazione al nervo trigemino e tensione facciale. Ho effettuato una RM e una visita neurologica, ma è risultato tutto nella norma.

Ad aprile ho fatto una prima visita osteopatica, durante la quale mi è stato riscontrato un blocco sulla parte destra, quale probabilmente era così da anni. Sono stato trattato con una tecnica intraorale per liberare quella zona. 10 gg dopo sono tornato ed ero rimasto libero.

Da quel momento ho iniziato a sentirmi sbilanciato e più teso anche a livello di schiena e collo, mentre prima la tensione era concentrata solo sul viso.

Questa settimana un nuovo osteopata ha riscontrato un blocco a sinistra, spiegandomi che la tensione a destra era dovuta a un compenso del corpo per cercare equilibrio. Quindi mi ha fatto un paio di trattamenti per liberami tutto e portarmi a uno stato neutrale e capire nella prox seduta cosa poteva causare la tensione.

Dopo la seduta le tensioni erano sparite, ma già dal giorno dopo ho iniziato a irrigidirmi di nuovo, seppur meno. Ora sento di nuovo la parte sinistra rigida e mi chiedo se il primo trattamento possa aver alterato gli equilibri del corpo e cosa potrei fare per ristabilirli, siccome la tensione nella parte di destra è molto fastidiosa. Il neurologo mi ha consigliato un ciclo di 4 mesi di amitriptilina, però vorrei cercare di risolvere in maniera diversa.
Buongiorno, a mio parere il fatto che lei soffra di emicrania con aurea determina già di per sè un irritazione trigeminale, in particolare della branca oftalmica. Nel suo caso il blocco a destra potrebbe sottintendere un qualcosa di più profondo o essere esso stesso il problema. Di base sarebbe il caso valutare la risposta del suo sistema agli adattamenti e quindi, come ha fatto il collega metterla come prima cosa in "neutro". Al momento non mi sento di consigliarle nulla per ristabilire la situazione iniziale ma anzi di pazientare e vedere il tutto come un percorso per arrivare alla soluzione. Con i trattamenti è normale che il corpo si modifichi e per alcuni rispetto ad altri può essere necessario più tempo. Cerchi di non focalizzarsi sul fastidio e ti tenersi libero mentalmente in quanto la tensione accumulata e da lei generata incrementa a sua volta la tensione facciale stessa e gli episodi di emicrania con aurea.
Resto a disposizione per domande o per un parere più approfondito.
Binni Rina - osteopata D.O

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Salve, non avendo modo di testare il suo corpo da questa modalità risulta notevolmente complesso poterle dare un parere oggettivo sul lato disfunzionale e quello di compenso, di certo c'è che può avere molto senso continuare il percorso osteopatico per ricreare un nuovo equilibrio corporeo. Resto a disposizione, Giulia Li Calzi Osteopata.
Buon giorno,
prima di trattare la neurologia cranica bisogna verificare tensioni a livello pelvico/addome/torace. Se ci fosse anche solo una tensione, questa potrebbe tenere sempre acceso il sintomo. Le consiglio di rivolgersi ad un osteopata che esegue tecniche di J.P. Barral.
Se non dovesse risolvere, vanno prese in considerazioni altri fattori, come alimentazione, emozioni e movimento.

Cordialmente
Elisa Carsana D.O:
Buongiorno,
la ringrazio per aver condiviso con tanta precisione la sua esperienza e le sue preoccupazioni, comprendo quanto possa essere frustrante convivere con tensioni persistenti e sintomi che si spostano o si modificano nel tempo.

Da ciò che descrive, il suo percorso ha già incluso valutazioni approfondite da parte di specialisti e diversi approcci osteopatici, con alcuni miglioramenti ma anche nuove sensazioni di squilibrio e tensione. È importante sottolineare che ogni trattamento osteopatico si basa su una valutazione individuale e che la risposta del corpo può essere diversa da persona a persona. Spesso, quando si interviene su una zona che da tempo presentava restrizioni, il corpo può aver sviluppato compensi per mantenere l’equilibrio. Liberando una zona, questi adattamenti possono temporaneamente manifestarsi come nuove tensioni in altre aree, come nel suo caso la schiena e il collo.

Non è raro che, soprattutto dopo trattamenti mirati a sbloccare vecchi compensi, si avverta una fase di “riassestamento” in cui il corpo cerca un nuovo equilibrio. Questo processo può richiedere tempo e, talvolta, più di una seduta per stabilizzarsi. La collaborazione tra paziente e osteopata è fondamentale per monitorare i cambiamenti, adattare le tecniche e, se necessario, integrare esercizi o consigli posturali che possano supportare il lavoro manuale anche a casa.

Vorrei rassicurarla sul fatto che quanto sta vivendo non è indice di un errore, ma piuttosto della complessità con cui il nostro organismo reagisce ai cambiamenti. Il dialogo con il suo osteopata, la condivisione delle sensazioni tra una seduta e l’altra e il monitoraggio dei sintomi sono strumenti preziosi per personalizzare il percorso e ottenere il massimo beneficio.

Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti o per accompagnarla in un percorso personalizzato, sempre nel rispetto delle sue esigenze e delle indicazioni mediche già ricevute. Un caro saluto e buon proseguimento.
 Giovanni Garavello
Chiropratico, Posturologo, Osteopata
Stanghella
Normale dopo una seduta non si può pretendere che si risolva un problema di lungo corso.
Buongiorno, grazie per aver condiviso con tanta precisione la sua situazione.

Dalle informazioni che ha fornito, emerge chiaramente quanto il suo corpo stia cercando un nuovo equilibrio dopo una lunga fase di compenso. Quando un'area viene "liberata" dopo molto tempo (come nel caso del blocco a destra), è normale che il corpo possa reagire con una sensazione di instabilità o tensione in altre zone, come forma di adattamento posturale.

Il fatto che la tensione si sia spostata, e poi riaffacciata dopo i trattamenti, non significa che ci sia stato un errore: piuttosto indica che il corpo sta cercando di riorganizzarsi e ha bisogno di tempo (e magari qualche seduta in più) per trovare un nuovo equilibrio stabile.

In questi casi, un approccio graduale, con una valutazione completa non solo del cranio e della cervicale ma anche del bacino, del diaframma e dei recettori posturali (come masticazione, occhio e appoggio plantare), può fare la differenza.

Se desidera un approccio che tenga conto della globalità del corpo e che rispetti i tempi di adattamento fisiologici, le consiglio di proseguire con le sedute osteopatiche per monitorare l’evoluzione e accompagnare il sistema verso una nuova stabilità.

Resto a disposizione per un confronto più approfondito se lo desidera.

Un caro saluto,
Alessandro Nebuloni
Dott. Matteo Spurio
Osteopata, Massofisioterapista, Chinesiologo
Roma
Salve, cosi da come descrive il primo trattamento non credo possa aver alterato nulla, quello che le consiglio è di trovare un bravo professionista che dopo un' attenta valutazione le sappia costruire programma ritagliato sulle sue esigenze
Dott. Franco Migliozzi
Fisioterapista, Osteopata
Padova
Buongiorno, quello che lei descrive ha molto senso nel contesto di un compenso posturale. Quando si libera una zona che era bloccata da tanto tempo, il corpo può perdere l’adattamento che aveva creato per stare in equilibrio, e questo può generare nuovi sintomi, anche se in realtà è parte di un processo di riorganizzazione. È normale che ci voglia un po’ di tempo e qualche trattamento per trovare un nuovo assetto più funzionale.
Il mio consiglio? se lei ha ancora fiducia in uno degli osteopati precedenti, continui con uno di loro per completare la terapia osteopatica.
Gentile paziente, il corpo ha bisogno di tempo per adattarsi ai cambiamenti apportati durante la seduta. Le tecniche osteopatiche possono influenzare il sistema muscolo-scheletrico ed il sistema nervoso, e il corpo potrebbe impiegare tempo per integrare queste modifiche. Ogni soggetto reagisce in modo diverso al trattamento. Gli effetti duraturi spesso richiedono tempo. Interventi che riguardano la postura, la mobilità e l'equilibrio possono avere impatti cumulativi, e i miglioramenti possono diventare più evidenti nel tempo con sedute regolari.
Rimango a sua disposizione per ulteriori chiarimenti .
Dott.ssa Serena Spina- osteopata D.0
Buongiorno,
Le consiglio di parlare di questa tensione è alterata postura con il suo osteopata che saprà darle una risposta, in più potrebbe essere che abbia bisogno di fare esercizi di rinforzo. Cordiali saluti
quando sono presenti disfunzioni che alterano il nostro equilibrio posturale da tempo, i trattamenti osteopatici possono ripristinare gli equilibri, ma sarebbe opportuno iniziare un percorso con un osteopata, una seduta spesso non è sufficiente ed in seguito ai trattamenti osteopatici il corpo ha necessità di abituarsi ad i nuovi equilibri.
Sperando di esserle stato utile,
cordiali saluti
Dr. Gianni Casulli
Osteopata, Massofisioterapista
Bologna
Io continuerei con l' osteopatia, a volte servono almeno 4 sedute per arrivare a un buon livello, se non è contenta provi un altro osteopata e si sinceri che abbia fatto almeno 5 anni di osteopatia per sapere bene tutto.
Dott. Marco Modesto Brazzo
Osteopata, Posturologo, Terapeuta
Rovereto
Sia gli osteopati che i medici cercano di “correggere” il corpo con i loro rimedi e quindi falliscono….perché quello di cui tu soffri non è il problema ma la soluzione che ha trovato il tuo cervello (sistema nervoso vegetativo autonomo) a fronte di uno stimolo ben preciso. Il compito del vero sanitario è prima di individuare lo stimolo che il tuo cervello ritiene pericoloso e che risolve con il fenomeno organico di cui soffri. Secondo darti delle prescrizioni affinché cambi la tua percezione dello stimolo.
Buongiorno, chi le ha diagnosticato l'irritazione trigeminale? Per quanto riguarda l'emicrania da quanto tempo ne soffre ed è in terapia per trattarla? che età ha? ha per caso eseguito degli esami ormonali completi recentemente?
Le pongo queste domande perchè potrebbe essere necessario indagare più a fondo le ragioni di un eventuale "compenso" messo in atto dal corpo e dal quale può essere stato/a scompensato/a. A disposizione.
Buongiorno,
la terapia osteopatica oltre alla manipolazione richiede un mantenimento, tramite esercizi ben organizzati per la sua situazione, che possano permetterle di gestire le tensioni che accumula durante la sua quotidianeità, e permettere al suo sistema di riequilibrarsi costantemente. Si chiamano esercizi di micro-mobilità e sono estremamente utili per gestire questi problemi.
Già il fatto che è comunque passato (da quanto mi sembra di capire) da sintomi di emicrania con aura, a percepire tensione e irrigidimento, è già un ottimo risultato.
La terapia tuttavia è un percorso, che per arrivare ad un termine, necessita di un continuo monitoraggio, continuando si con la manipolazione da parte del professionista, ma anche di esercizi che possano insegnarle a dare mobilità alla sua struttura muscolo-scheletrica
al fine di gestire le rigidità e le tensioni, e di mantenere i risultati ottenuti.
Dott.ssa Isotta Drudi
Osteopata, Chinesiologo
Firenze
Buonasera, probabilmente dovresti integrare anche con dei cicli di ginnastica posturale e abbinarla ai trattamenti osteopatici. C'è anche caso che forse con i trattamenti fino ad ora fatti non si sia arrivati alla causa primaria del problema ma sicuramente l'osteopatia ti può essere ancora d'aiuto!
Carissimo paziente,
Mi rammarica la sua situazione, le consiglio vivamente di effettuare una visita gnatologica, per evidenziare possibili malocclusioni e correlazioni con l'assetto posturale, che possano influenzare il distretto muscolare dei muscoli masticatori e instaurare una nevralgia del trigemino. Non si preoccupi per la sensazione diversa post trattamento osteopatico, perché se non si lavora sul meccanismo che produce la disfunzione molto probabilmente il corpo tra non molto troverà nuovamente i suoi vecchi appoggi e tensioni. L'Osteopata dovrà collaborare con lo gnatologo per individuare la migliore strategia.
Cordiali saluti dott. Giorgio Serra Osteopata
Dr. Luciano Brigandi
Fisioterapista, Osteopata, Posturologo
Meda
Salve
Avrei bisogno di avere maggiori informazioni Mi invii il suo numero di telefono su questo sito Senza impegno economico Grazie
Buongiorno, il fatto che la tensione diminuisca dopo il trattamento osteopatico ma non sia duratura nel tempo significa che si è lavorato su compensi "positivi", cioè che aiutano il corpo a mantenere un proprio equilibrio. Probabilmente la rigidità di viso e collo fanno parte di un sistema sbilanciato, ma non ne costituiscono la causa. Sarebbe interessante indagare altre zone del corpo come lombare, bacino, arti inferiori oppure la zona viscerale/addominale per capire se la causa scatenante derivi da una di queste zone. Anche il fatto se lei ha subito interventi in bocca, apparecchi, bite oppure ha subito qualche incidente automobilistico, trauma/frattura sono elementi che possono incidere nella sua problematica. Il farmaco consigliato dal neurologo sicuramente ridurrà i sintomi ma non la causa scatenante.
Dott.ssa Nourhan Shouma
Osteopata, Massofisioterapista
Como
Il primo trattamento non abbia “creato un problema”, ma piuttosto fatto emergere adattamenti nascosti.

La rigidità che ritorna indica che il corpo sta ancora cercando un nuovo equilibrio, e questo può richiedere più sedute diluite nel tempo, non un singolo intervento.

Lavorare in modo globale (cranio, colonna, bacino, diaframma) è probabilmente più utile che focalizzarsi solo sulla zona cranio-facciale.

Accanto al trattamento osteopatico, possono essere utili approcci di rieducazione posturale, esercizi respiratori, gestione dello stress (mindfulness, yoga, ecc.), che aiutano il sistema a stabilizzarsi.
Salve, Probabilmente è necessario avere maggiori informazioni anche sulla sua storia clinica. La invito per tanto a prendere un appuntamento per un consulto gratuito presso uno degli studi indicati nel calendario, in base ai giorni disponibili. Nel messaggio inserisca questa dicitura "RICHIESTA DI CONSULTO GRATUITO". Buona giornata Debora Moschillo
Salve, il quadro che descrive è coerente con una fase di riequilibrio del corpo dopo la liberazione di una restrizione presente da tempo.
La tensione che avverte è verosimilmente una reazione di adattamento: liberando una zona bloccata da anni, il corpo deve ristabilire un nuovo equilibrio tra cranio, mandibola e colonna. La comparsa di rigidità sul lato opposto rappresenta quindi un compenso temporaneo, non un peggioramento.
Il mio consiglio è di continuare con le sedute dall’ osteopata che, attraverso trattamenti graduali e globali, possa lavorare anche su diaframma e bacino per favorire una stabilizzazione armonica e duratura. In alternativa, o in sinergia, può essere utile un percorso fisioterapico mirato a consolidare questi cambiamenti, rendendo più stabile il risultato e riducendo il rischio di ricadute.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti e Le auguro una pronta guarigione.
Buongiorno, le consiglio di effettuare un trattamento Osteopatico in modo da poter valutare col terapista la miglior strategia per alleviare i sintomi e risolvere il suo problema.
Il secondo osteopata non lo sta vedendo più? Le consiglio di perseverare, ci vuole tempo e costanza in queste situazioni e probabilmente sarebbe necessario associare anche sedute di allungamento e ginnastica posturale per enfatizzare gli esiti del trattamenti osteopatici, che da soli spesso, non bastano.
 Andrea Galliani
Osteopata, Massoterapista
Mirandola
Da quello che descrivi sembra che il tuo corpo stia cercando di compensare da anni piccoli squilibri posturali e tensioni profonde, sia nella zona facciale che nella colonna e nel collo. Quando si libera un blocco, è normale che altre aree mostrino rigidità perché il corpo si sta riorganizzando per trovare un nuovo equilibrio.

Per ristabilire stabilità è utile un percorso graduale che unisca lavoro manuale delicato su collo, schiena e viso a esercizi di mobilità e respirazione, in modo da insegnare al corpo a mantenere la posizione neutra senza sovraccaricare un lato. Anche piccoli esercizi quotidiani di rilassamento e allungamento aiutano a ridurre le recidive.

Se le rigidità persistono è importante mantenere un monitoraggio continuo per adattare il trattamento e capire quali schemi muscolari stanno sostenendo la tensione.

Grazie dell'attenzione e buona giornata
Andrea Galliani, osteopata e MCB

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