Salve, oramai sono mesi che soffro di emorroidi. Fuoriescono solo quando vado in bagno e verso sera.
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Salve, oramai sono mesi che soffro di emorroidi. Fuoriescono solo quando vado in bagno e verso sera. Non sentoolto dolore k bruciore. A volte in bagno sulla carta vedo sangue ma non nelle feci. Nell'ultima settimana invece ho difficoltà ad evacuare nonostante gli stimoli e mi sento gonfia. Quale farmaco mi consigliate per rimediare al mio disturbo? Ve ne sarei grata se poteste aiutarmi.
Buongiorno,
in assenza di visita clinica non è opportuno consigliare preparati farmacologici. Le consiglio se possibile di programmare una visita specialistica proctologica per analizzare il quadro clinico e pianificare il trattamento più indicato per il suo specifico caso.
Cordiali Saluti
in assenza di visita clinica non è opportuno consigliare preparati farmacologici. Le consiglio se possibile di programmare una visita specialistica proctologica per analizzare il quadro clinico e pianificare il trattamento più indicato per il suo specifico caso.
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Gentile utente,
la sua situazione è comune a molte persone che soffrono di emorroidi di grado lieve-moderato con episodi di congestione e difficoltà evacuativa funzionale. In qualità di biologo nutrizionista non posso prescrivere farmaci, ma posso darle indicazioni pratiche e mirate per migliorare i sintomi attraverso l’alimentazione e il corretto stile di vita intestinale.
Cosa può fare da subito (senza farmaci)
1. Migliorare la consistenza delle feci
Per evitare lo sforzo e ridurre la congestione emorroidaria:
Bere almeno 1,5–2 litri di acqua al giorno, soprattutto al mattino appena sveglia (1 bicchiere tiepido può stimolare il riflesso gastro-colico)
Inserire fibre solubili nella giornata, ad esempio:
Fiocchi di avena cotti (30–40 g in acqua)
Semi di lino ammollati (1 cucchiaino la sera in 1 bicchiere d'acqua, bere tutto al mattino)
Frutta cotta (mela o pera)
Verdure ben cotte o passate (no crude se gonfiano)
Se non bastano: può utilizzare il Macrogol (integratore da banco, tipo Movicol o Isilax), a dosaggio minimo (5–10 g/die), ma solo se approvato dal suo medico o farmacista.
2. Alleviare il gonfiore e stimolare il transito
Fare una passeggiata ogni giorno (almeno 20–30 minuti): la sedentarietà peggiora il ritorno venoso e il tono intestinale
Evitare pasti pesanti, fritti, spezie forti, alcool e insaccati
Preferire pasti piccoli e frequenti
3. Supportare i vasi emorroidari naturalmente
Può assumere – previo parere del farmacista o medico – un integratore a base di diosmina, rutina, esperidina o estratti di mirtillo, che rafforzano i capillari e sfiammando il plesso emorroidario:
Esempi commerciali: Emortrofine®, Daflon®, Venoplant®, Proctiven®
Durata: almeno 7–10 giorni in fase acuta
Durante l’evacuazione
Non trattenere lo stimolo
Utilizzare uno sgabellino sotto i piedi (simula la posizione accovacciata, riduce lo sforzo rettale)
Se la zona è irritata, usare acqua tiepida e detergente delicato dopo la defecazione (non carta igienica aggressiva)
In caso di bruciore localizzato: una crema lenitiva con ossido di zinco o aloe (es. Proctolyn®, Fitoroid®, ma da banco – non cortisoniche senza prescrizione)
Conclusione
Lei non ha bisogno di farmaci in prima battuta, ma di:
Regolarizzare le feci (acqua + fibre giuste)
Evitare lo sforzo e ridurre il gonfiore intestinale
Proteggere il plesso venoso con fitocomplessi specifici
Se i sintomi persistono o aumentano, la visita proctologica con anoscopia resta indicata per escludere lesioni associate (ragadi o prolassi).
Se desidera, posso aiutarla con uno schema alimentare settimanale per sostenere il transito e ridurre la sintomatologia.
Un caro saluto, resto a disposizione.
la sua situazione è comune a molte persone che soffrono di emorroidi di grado lieve-moderato con episodi di congestione e difficoltà evacuativa funzionale. In qualità di biologo nutrizionista non posso prescrivere farmaci, ma posso darle indicazioni pratiche e mirate per migliorare i sintomi attraverso l’alimentazione e il corretto stile di vita intestinale.
Cosa può fare da subito (senza farmaci)
1. Migliorare la consistenza delle feci
Per evitare lo sforzo e ridurre la congestione emorroidaria:
Bere almeno 1,5–2 litri di acqua al giorno, soprattutto al mattino appena sveglia (1 bicchiere tiepido può stimolare il riflesso gastro-colico)
Inserire fibre solubili nella giornata, ad esempio:
Fiocchi di avena cotti (30–40 g in acqua)
Semi di lino ammollati (1 cucchiaino la sera in 1 bicchiere d'acqua, bere tutto al mattino)
Frutta cotta (mela o pera)
Verdure ben cotte o passate (no crude se gonfiano)
Se non bastano: può utilizzare il Macrogol (integratore da banco, tipo Movicol o Isilax), a dosaggio minimo (5–10 g/die), ma solo se approvato dal suo medico o farmacista.
2. Alleviare il gonfiore e stimolare il transito
Fare una passeggiata ogni giorno (almeno 20–30 minuti): la sedentarietà peggiora il ritorno venoso e il tono intestinale
Evitare pasti pesanti, fritti, spezie forti, alcool e insaccati
Preferire pasti piccoli e frequenti
3. Supportare i vasi emorroidari naturalmente
Può assumere – previo parere del farmacista o medico – un integratore a base di diosmina, rutina, esperidina o estratti di mirtillo, che rafforzano i capillari e sfiammando il plesso emorroidario:
Esempi commerciali: Emortrofine®, Daflon®, Venoplant®, Proctiven®
Durata: almeno 7–10 giorni in fase acuta
Durante l’evacuazione
Non trattenere lo stimolo
Utilizzare uno sgabellino sotto i piedi (simula la posizione accovacciata, riduce lo sforzo rettale)
Se la zona è irritata, usare acqua tiepida e detergente delicato dopo la defecazione (non carta igienica aggressiva)
In caso di bruciore localizzato: una crema lenitiva con ossido di zinco o aloe (es. Proctolyn®, Fitoroid®, ma da banco – non cortisoniche senza prescrizione)
Conclusione
Lei non ha bisogno di farmaci in prima battuta, ma di:
Regolarizzare le feci (acqua + fibre giuste)
Evitare lo sforzo e ridurre il gonfiore intestinale
Proteggere il plesso venoso con fitocomplessi specifici
Se i sintomi persistono o aumentano, la visita proctologica con anoscopia resta indicata per escludere lesioni associate (ragadi o prolassi).
Se desidera, posso aiutarla con uno schema alimentare settimanale per sostenere il transito e ridurre la sintomatologia.
Un caro saluto, resto a disposizione.
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