Salve, ho 40 anni e lavoro come guida di trekking in montagna, ho un ernia paramediana l5-s1 con imp

4 risposte
Salve, ho 40 anni e lavoro come guida di trekking in montagna, ho un ernia paramediana l5-s1 con impronta radice di s1. A detta di un neurochirurgo non é chirurgica e devo aspettare che il materiale fuoriuscito vada in contro a disidratazione.La sintomatologia, seppur all inizio confusa con sindrome del piriforme, peraltro molto contratto, é iniziata 3 mesi fa. Ma l evento acuto e durante la prima settimana invalidante, é iniziato circa 25 gg fa. Non ho dolore alla schiena, solo lungo la gamba, come da irritazione su s1. Il dolore é presente solo in piedi e camminando, progressivo fino ad essere cosi intenso da dover sdraiarsi dopo circa 15-20 min. Nelle ultime 2 settimane non ho notato miglioramenti, nonostante abbia gia fatto tre cicli di cure cortisoniche e alcuni anti infiammatori non steroidei. Devo avere pazienza o sarebbe meglio intervenire chirurgicamente?
Le consiglierei, per esperienza personale, di pazientare ancora un po'.
Tenga presente in questo arco di tempo la possibilità di interventi terapeutici "complementari" come l'agopuntura, che mostra in queste patologie, spesso notevole efficacia.
Cordialmente

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Mi permetto di dissentire sia dal collega che Le avrebbe consigliato di forzare la colonna per far fuoriuscire l'ernia (evidentemente non conosce i rischi di una tale eventualità) sia del collega che mi ha preceduto.
L'agopuntura può essere efficace sul dolore, ma non certo rimuova l'ernia che è causa del dolore.
E quand'anca il dolore sparisse o diminuisse, la compressione, pericolosa, sulla radice rimarrebbe con i rischi che si dovrebbero conoscere.

Cordialmente


Troverà chirurgi che la inviteranno a fare l’intervento e altri che glielo sconsiglieranno, ogni chirurgo ha un suo bagaglio culturale è una sua esperienza. A 40 anni forse in effetti è un po’ presto per pensare ad una soluzione chirurgica ma deve chiaramente affidarsi al giudizio di uno specialista competente. Le terapie fisioterapiche e osteopatiche possono darle importanti consigli per migliorare la sintomatologia dolorosa senza essere invasivi. Migliorare la sintomatologia dolorosa tramite questi trattamenti non vuol dire chiaramente fare in modo che l’ernia accelleri il suo processo di disidratazione ma darle un po’ di sollievo e dei consigli su come gestire il dolore nella vita di tutti i giorni.
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