Salve... Ho 38 anni e da circa 4 improvvisamente sono comparsi attacchi di ansia e panico... Da circ
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Salve... Ho 38 anni e da circa 4 improvvisamente sono comparsi attacchi di ansia e panico... Da circa 3 anni assumo alprazolam.. 10 gocce mattina e sera... Ma al momento la situazione è peggiorata... Seguo un percorso psicologico... Qualche giorno fa... Di mia iniziativa ho sospeso tt non avendo beneficio... Risultato? È intervenuto il 118...vorrei qualche consiglio x affrontare questa cosa... Sono consapevole che ormai ho una dipendenza dal farmaco... Ed era proprio quello che volevo evitare... Grazie cordiali saluti
Buongiorno, purtroppo come ha potuto constatare il farmaco interviene fino ad un certo punto: sul sintomo manifesto e non sulle cause del malessere. Il mio consiglio è quello di riprendere il percorso psicologico perseverando. I benefici in termini di cambiamento necessitano di tempo, cura e dedizione pochi incontri possono non portare al risultato desiderato ma anzi lasciare aperto un percorso che andrebbe coltivato. Rimango a disposizione eventualmente. Un saluto
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Buonasera. A volte un percorso psicologico non porta i risultati sperati in breve tempo. Le ragioni possono essere molte ma credo che con pazienza, costanza e impegno reciproco da parte della coppia terapeutica i risultati poi arrivano. Interrompere un farmaco senza il consulto del professionista che lo ha prescritto non è mai consigliabile. Gli effetti della sospensione come ha sperimentato possono essere dannosi. La sua paura della dipendenza dai farmaci potrebbe essere uno spunto di lavoro con il suo psicoterapeuta. Non abbandoni tutto e continui a darsi la possibilità di stare bene. Saluti
Gentile Utente, il suo sconforto è comprensibile. I farmaci possono essere un valido aiuto in situazioni come queste, ma non sono la soluzione.
La soluzione va cercata e costruita a partire da sè, mentre il farmaco la supporta in questo intento.
Eliminare il farmaco all’improvviso e senza gradualità non solo non va fatto ma può essere molto pericoloso, per cui non proceda più in questo modo, contatti il suo medico o lo psichiatra di riferimento e ne discuta con lui.
Un uscita c’è senz’altro, riprenda il percorso psicologico e vedrà che con il tempo necessario le cose si aggiusteranno.
Le auguro buona giornata
Dr Simone Tirelli
La soluzione va cercata e costruita a partire da sè, mentre il farmaco la supporta in questo intento.
Eliminare il farmaco all’improvviso e senza gradualità non solo non va fatto ma può essere molto pericoloso, per cui non proceda più in questo modo, contatti il suo medico o lo psichiatra di riferimento e ne discuta con lui.
Un uscita c’è senz’altro, riprenda il percorso psicologico e vedrà che con il tempo necessario le cose si aggiusteranno.
Le auguro buona giornata
Dr Simone Tirelli
Gentile utente, la sua preoccupazione in merito alla possibilità è comprensibile, tuttavia i rischi connessi all'eliminazione improvvisa del farmaco possono essere molteplici. Certa che il/la suo/a terapeuta saprà accogliere le sue paure e preoccupazioni in merito, può risultare utile riprendere il percorso interrotto e affrontare in questa sede i suoi vissuti ed emozioni, pensando al farmaco come uno strumento che aiuta il paziente a beneficiare maggiormente del percorso di psicoterapia. Le auguro un buon proseguimento. Dott.ssa Ilaria Vono
Buongiorno. Il farmaco agisce sulla sintomatologia senza intaccarne le cause sottostanti ed è quindi assai frequente che, sospendendolo (perdipiù bruscamente!), essa peggiori. La sospensione deve necessariamente essere fatta su consulto medico, con decalage specifico e attento, e mai di propria iniziativa: contatti il medico curante, spieghi cosa è successo e concordi con lui/lei il da farsi, attenendosi scrupolosamente alla prescrizione. La rassicurerei sulla dipendenza da farmaco, e parlerei piuttosto di de-responsabilizzazione rispetto al problema: Lei ha affidato al farmaco il compito di tenere a bada il sintomo senza mai affrontarlo direttamente, e ora si trova nella situazione di dover fare affidamento su di esso perchè non ha altri mezzi per contrastare la difficoltà. La cura farmacologica è utilissima in alcuni casi, ma va affiancata a un percorso psicoterapeutico che ha fatto benissimo a iniziare e che va ripreso. Vedrà i risultati nel tempo: abbia fiducia e si metta in gioco con motivazione. In bocca al lupo! DP
Buongiorno, i farmaci in certi casi sono fondamentali e possono rappresentare delle stampelle su cui appoggiarsi quando i sintomi sono particolarmente intensi, ma non risolvono il problema. Un lavoro di psicoterapia è certamente cosa più lunga ma, con la dovuta pazienza, se si affida a qualcuno di competente, sono sicura che la sua situazione migliorerà!
Cordialmente Dott.ssa Stefania Romanelli
Cordialmente Dott.ssa Stefania Romanelli
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