Salve, ho 25 anni e da qualche anno mi è stato diagnosticato il disturbo borderline insieme a un DOC
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Salve, ho 25 anni e da qualche anno mi è stato diagnosticato il disturbo borderline insieme a un DOC che si manifesta con paure di contagio e pensieri intrusivi di vario genere (pensieri sul farmi del male, paura che se non seguo una certa routine mia mamma può morire, etc..) e poi soffro anche di depressione e ansi. Sono stata dallo psichiatra che inizialmente mi ha
prescritto amisulpide 200mg ed escitalopram 20mg. Inizialmente andava tutto bene poi dopo qualche mese ho iniziato ad avvertire disturbi del sonno, non riuscivo ad addormentarmi più e mi è stata prescritta la quetiapina sostituita poi con Talofen perché non funzionava. Da lì è andato tutto peggiorando: non riesco più a fare niente, non mi alzo dal letto, non esco più di casa, ho abbandonato tutto quello che mi faceva stare bene come studiare all'università, non ho più voglia di rapporti intimi con il mio ragazzo, non ho nessuna motivazione ad andare avanti e niente che mi faccia stare bene tanto da alzarmi dal letto. Ovviamente sintetizzo. Parlandone con la psicologa abbiamo aumentato l'escitalopram e parallelamente abbiamo tolto l'amisulpride che mi causava un aumento della prolattina con conseguente galattorrea. Io mi sento ancora l'ombra di me stessa nonostante l'aumento dell'escuitalopram. Non riesco a capire se è una forma di depressione o se i sintomi sono riconducibili ai farmaci. Prima di prendere i farmaci non stavo bene affatto (forti sbalzi di umore, rabbia improvvisa, autolesionismo piu tutti gli altri sintomi del DOC) ma da tre anni a questa parte sono diventata insensibile a qualsiasi cosa, non vedo futuro e vorrei solo non svegliarmi più. Cosa dovrei fare? Cambiare terapia? Parlare con uno psicologo? Sto davvero male ma tutto quello che faccio sembra peggiorare la situazione.
prescritto amisulpide 200mg ed escitalopram 20mg. Inizialmente andava tutto bene poi dopo qualche mese ho iniziato ad avvertire disturbi del sonno, non riuscivo ad addormentarmi più e mi è stata prescritta la quetiapina sostituita poi con Talofen perché non funzionava. Da lì è andato tutto peggiorando: non riesco più a fare niente, non mi alzo dal letto, non esco più di casa, ho abbandonato tutto quello che mi faceva stare bene come studiare all'università, non ho più voglia di rapporti intimi con il mio ragazzo, non ho nessuna motivazione ad andare avanti e niente che mi faccia stare bene tanto da alzarmi dal letto. Ovviamente sintetizzo. Parlandone con la psicologa abbiamo aumentato l'escitalopram e parallelamente abbiamo tolto l'amisulpride che mi causava un aumento della prolattina con conseguente galattorrea. Io mi sento ancora l'ombra di me stessa nonostante l'aumento dell'escuitalopram. Non riesco a capire se è una forma di depressione o se i sintomi sono riconducibili ai farmaci. Prima di prendere i farmaci non stavo bene affatto (forti sbalzi di umore, rabbia improvvisa, autolesionismo piu tutti gli altri sintomi del DOC) ma da tre anni a questa parte sono diventata insensibile a qualsiasi cosa, non vedo futuro e vorrei solo non svegliarmi più. Cosa dovrei fare? Cambiare terapia? Parlare con uno psicologo? Sto davvero male ma tutto quello che faccio sembra peggiorare la situazione.
Buonasera,
ritengo che sia assolutamente indispensabile la figura di un medico psichiatra che possa seguirla per poterla aiutare al meglio.
E’ attualmente seguita da uno specialista psichiatra?
Resto a disposizione, cordialità
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Salve, le cause di questa "insensibilità" emotiva potrebbero essere molteplici. Provi a chiedere un parere al suo medico che sicuramente conosce meglio la situazione
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