Salve, due anni fa intervento per ernia inguinale “aperto”. Ho da subito sofferto di alcuni fastid
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risposte
Salve,
due anni fa intervento per ernia inguinale “aperto”.
Ho da subito sofferto di alcuni fastidi (tra cui un leggero dolore che scendeva dalla coscia esterna sino al ginocchio), da alcuni giorni (faccio palestra da circa un anno) ho alcuni dolori in zona ferita, molto simili a quando avevo l’ernia. Il medico mi ha visitato, effettuando la
classica palpazione con colpi di tosse in piedi e sdraiato, nessun fastidio particolare, c’è anche da dire che non ho nessun gonfiore o “movimento” nella zona della ferita, insomma sembra tutto ok. Da cosa sono dati questi dolori allora? Il medico dice che forse è saltato qualche punto, ma comunque di non preoccuparsi perché la rete è stabile al suo posto. Cosa devo fare? Devo fare accertamenti? I dolori passeranno se si tratta davvero di un punto saltato? E con la palestra cosa dovrei fare?
Grazie
due anni fa intervento per ernia inguinale “aperto”.
Ho da subito sofferto di alcuni fastidi (tra cui un leggero dolore che scendeva dalla coscia esterna sino al ginocchio), da alcuni giorni (faccio palestra da circa un anno) ho alcuni dolori in zona ferita, molto simili a quando avevo l’ernia. Il medico mi ha visitato, effettuando la
classica palpazione con colpi di tosse in piedi e sdraiato, nessun fastidio particolare, c’è anche da dire che non ho nessun gonfiore o “movimento” nella zona della ferita, insomma sembra tutto ok. Da cosa sono dati questi dolori allora? Il medico dice che forse è saltato qualche punto, ma comunque di non preoccuparsi perché la rete è stabile al suo posto. Cosa devo fare? Devo fare accertamenti? I dolori passeranno se si tratta davvero di un punto saltato? E con la palestra cosa dovrei fare?
Grazie
Buongiorno, potrebbe essere semplicemente causa delle retrazioni che si sono formate ne tessuto sotto epiteliale e quindi di aderenze della cicatrice. sicuramente può continuare con la palestra ed eventualmente farsi fare una valutazione da un fisioterapista per il trattamento che reputerà più opportuno e successivamente da un chinesiologo per imparare a stabilizzare tramite respirazione e contrazioni isometriche il bacino così da non avere più dolore.
cordialmente
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Buongiorno,
purtroppo dopo un intervento, quando c’è un’interruzione dei tessuti — cutanei o connettivali — le cicatrici possono aderire e creare rigidità o compensi.
In questi casi, le tensioni possono “tirare” anche le strutture adiacenti o altre parti della catena muscolare collegata.
Spesso un trattamento manuale mirato sulla cicatrice o sui muscoli coinvolti può migliorare in modo significativo la situazione.
Naturalmente ogni corpo è diverso, e i tempi di risposta possono variare da persona a persona.
Con una valutazione mirata possiamo comprendere meglio la situazione e impostare il trattamento più adeguato.
purtroppo dopo un intervento, quando c’è un’interruzione dei tessuti — cutanei o connettivali — le cicatrici possono aderire e creare rigidità o compensi.
In questi casi, le tensioni possono “tirare” anche le strutture adiacenti o altre parti della catena muscolare collegata.
Spesso un trattamento manuale mirato sulla cicatrice o sui muscoli coinvolti può migliorare in modo significativo la situazione.
Naturalmente ogni corpo è diverso, e i tempi di risposta possono variare da persona a persona.
Con una valutazione mirata possiamo comprendere meglio la situazione e impostare il trattamento più adeguato.
Buongiorno,
i sintomi che descrive – dolori localizzati nella zona della cicatrice e sensazioni irradiate verso la coscia – possono essere legati non tanto a una recidiva dell’ernia, quanto a una sofferenza o irritazione dei tessuti cicatriziali o dei nervi locali (ad esempio il nervo ileoinguinale o femorocutaneo), che a volte possono rimanere sensibilizzati dopo l’intervento. Anche l’attività fisica, se particolarmente intensa o con esercizi che aumentano la pressione addominale, può riacutizzare questi fastidi.
In assenza di gonfiore o segni di recidiva, può essere utile una valutazione funzionale approfondita per individuare eventuali rigidità della cicatrice, squilibri muscolari o compensi posturali che contribuiscono al dolore.
Un percorso di trattamento manuale mirato (osteopatico o fisioterapico) e una graduale rieducazione del movimento possono aiutare a migliorare la mobilità dei tessuti e ridurre i sintomi.
Nel frattempo, eviti esercizi che aumentano la pressione addominale o che provocano dolore, e riferisca i sintomi al suo medico in caso di peggioramento o comparsa di gonfiore.
Cordiali saluti,
Tiziano Morrocchi
Fisioterapista – Osteopata
i sintomi che descrive – dolori localizzati nella zona della cicatrice e sensazioni irradiate verso la coscia – possono essere legati non tanto a una recidiva dell’ernia, quanto a una sofferenza o irritazione dei tessuti cicatriziali o dei nervi locali (ad esempio il nervo ileoinguinale o femorocutaneo), che a volte possono rimanere sensibilizzati dopo l’intervento. Anche l’attività fisica, se particolarmente intensa o con esercizi che aumentano la pressione addominale, può riacutizzare questi fastidi.
In assenza di gonfiore o segni di recidiva, può essere utile una valutazione funzionale approfondita per individuare eventuali rigidità della cicatrice, squilibri muscolari o compensi posturali che contribuiscono al dolore.
Un percorso di trattamento manuale mirato (osteopatico o fisioterapico) e una graduale rieducazione del movimento possono aiutare a migliorare la mobilità dei tessuti e ridurre i sintomi.
Nel frattempo, eviti esercizi che aumentano la pressione addominale o che provocano dolore, e riferisca i sintomi al suo medico in caso di peggioramento o comparsa di gonfiore.
Cordiali saluti,
Tiziano Morrocchi
Fisioterapista – Osteopata
Buongiorno, potrebbe trattarsi di una neuropatia postchirurgica soprattutto stante considerato l’utilizzo della rete contenitiva.. e comunque necessaria una visita curata per predisporre la corretta terapia
I dolori localizzati nella zona della cicatrice a distanza di due anni dall'intervento di ernia inguinale "aperto", in assenza di segni clinici di recidiva (gonfiore o movimento), sono molto probabilmente dovuti a un'irritazione nervosa cronica (come la nevralgia ileoinguinale o ileoipogastrica) o alla tensione cicatriziale e della rete protesica a causa dello sforzo in palestra. La sensazione che un punto sia "saltato" è raramente la causa di dolore persistente, poiché la rete di supporto rimane in sede. Dato che la visita medica ha escluso una recidiva erniaria, non sono necessari ulteriori accertamenti immediati. I dolori tendono a ridursi gestendo l'infiammazione e con il tempo. Riguardo la palestra, deve evitare esercizi che aumentano la pressione intra-addominale (come il sollevamento pesi pesante) e concentrarsi su un programma di rinforzo del core (addominali profondi) controllato e supervisionato, sotto consiglio di un fisioterapista specializzato.
Buongiorno, si potrebbe valutare di trattare la ferita o la zona intorno ad essa, sofferente a causa della lesione legata all'intervento, o perché sono ancora presenti le tensioni che hanno causato l'ernia inguinale, quindi consiglio di recarsi da un terapista
Per escludere una recidiva, sarebbe meglio fare un ecografia. Potrebbe essere anche un dolore da esito cicatriziale se questa non è stata trattata con la fisioterapia nel post intervento ma meglio verificare con un'eco.
Buonasera,
Considerando che un allenamento con pesi può essere di per se un fattore che favorisce l'erniazione inguinale (anche se molto raramente ne è la causa principale), in uno scenario post operatorio si potrebbe pensare ad un incremento della pressione intraddominale durante lo sforzo con un conseguente aumento di tensione nella zona operata.
Le consiglio di cercare di utilizzare una tecnica corretta di esecuzione, facendo particolare attenzione alla respirazione e a non eccedere con il carico. Nel caso i dolori persistano riconsulti il medico e rivaluti anche l'attività in palestra in favore di un diverso tipo di sport.
Cordiali saluti.
Considerando che un allenamento con pesi può essere di per se un fattore che favorisce l'erniazione inguinale (anche se molto raramente ne è la causa principale), in uno scenario post operatorio si potrebbe pensare ad un incremento della pressione intraddominale durante lo sforzo con un conseguente aumento di tensione nella zona operata.
Le consiglio di cercare di utilizzare una tecnica corretta di esecuzione, facendo particolare attenzione alla respirazione e a non eccedere con il carico. Nel caso i dolori persistano riconsulti il medico e rivaluti anche l'attività in palestra in favore di un diverso tipo di sport.
Cordiali saluti.
Ciao! Dopo un intervento di ernioplastica inguinale “aperta”, anche a distanza di anni, può capitare di avvertire fastidi o dolori nella zona della cicatrice o in aree limitrofe (come la coscia o il pube). Le cause possono essere diverse e non sempre indicano un problema strutturale come una recidiva dell’ernia.
In molti casi, il dolore è legato a:
Adesioni o retrazioni cicatriziali, che possono creare tensioni sui tessuti durante i movimenti o l’attività fisica;
Irritazione o sensibilizzazione di piccoli rami nervosi locali (in particolare il nervo ileoinguinale, ileoipogastrico o genitofemorale), che possono dare dolori irradiati verso la coscia o il testicolo;
Sovraccarichi muscolari (retto addominale, adduttori, psoas o obliqui), specie se in palestra esegui esercizi di forza o core in modo intenso.
Se il medico ha escluso una recidiva (assenza di rigonfiamento, test con tosse negativo, rete stabile), il dolore potrebbe essere di tipo miofasciale o neuropatico lieve, quindi non pericoloso ma fastidioso.
In questa fase riduci temporaneamente gli esercizi che aumentano la pressione addominale (leg press, squat pesanti, plank prolungati, ecc.);
Può essere utile una valutazione fisioterapica mirata per verificare la mobilità della cicatrice, eventuali tensioni muscolari o coinvolgimenti nervosi;
Trattamenti manuali, tecniche di desensibilizzazione o esercizi di stretching e rinforzo mirati possono aiutare molto;
Se i fastidi persistono o peggiorano, si può considerare un’ecografia di controllo per escludere del tutto recidive o alterazioni dei tessuti superficiali.
In genere, se si tratta solo di un punto riassorbito o di un’irritazione locale, il dolore tende a ridursi spontaneamente in qualche settimana, soprattutto se si gestisce bene il carico in palestra e si lavora sulla cicatrice.
In molti casi, il dolore è legato a:
Adesioni o retrazioni cicatriziali, che possono creare tensioni sui tessuti durante i movimenti o l’attività fisica;
Irritazione o sensibilizzazione di piccoli rami nervosi locali (in particolare il nervo ileoinguinale, ileoipogastrico o genitofemorale), che possono dare dolori irradiati verso la coscia o il testicolo;
Sovraccarichi muscolari (retto addominale, adduttori, psoas o obliqui), specie se in palestra esegui esercizi di forza o core in modo intenso.
Se il medico ha escluso una recidiva (assenza di rigonfiamento, test con tosse negativo, rete stabile), il dolore potrebbe essere di tipo miofasciale o neuropatico lieve, quindi non pericoloso ma fastidioso.
In questa fase riduci temporaneamente gli esercizi che aumentano la pressione addominale (leg press, squat pesanti, plank prolungati, ecc.);
Può essere utile una valutazione fisioterapica mirata per verificare la mobilità della cicatrice, eventuali tensioni muscolari o coinvolgimenti nervosi;
Trattamenti manuali, tecniche di desensibilizzazione o esercizi di stretching e rinforzo mirati possono aiutare molto;
Se i fastidi persistono o peggiorano, si può considerare un’ecografia di controllo per escludere del tutto recidive o alterazioni dei tessuti superficiali.
In genere, se si tratta solo di un punto riassorbito o di un’irritazione locale, il dolore tende a ridursi spontaneamente in qualche settimana, soprattutto se si gestisce bene il carico in palestra e si lavora sulla cicatrice.
salve
Avrei necessità di avere maggiori informazioni.
Mi invii il suo numero di telefono in questo sito.
Senza impegno economico.
Grazie
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Grazie
salve
potrebbe essere che i tessuti cicatriziali causati inevitabilmente dall intervento siano parte del suo problema, una diminuita elasticità in quella zona può generare un dolore simile al suo, terapia manuale ben eseguita la potrebbe aiutare
potrebbe essere che i tessuti cicatriziali causati inevitabilmente dall intervento siano parte del suo problema, una diminuita elasticità in quella zona può generare un dolore simile al suo, terapia manuale ben eseguita la potrebbe aiutare
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