Salve dottori, io hi dibbi sull'adhd. Da sempre, infatti, non riesco a fare cose per molto tempo, pe

18 risposte
Salve dottori, io hi dibbi sull'adhd. Da sempre, infatti, non riesco a fare cose per molto tempo, per esempio leggo un articolo e passo subito da una parte all’altra, mi concentro per poche righe e capisco poco ( devo ripetere la stessa frase più e più volte), dopo pochissimo sono esausto mentalmente. A volte provo proprio dolore mentale nel leggere. Mi sono sempre sentito anaffettivo e dovevo sforzarmi (non troppo come ora però) per provare emozioni. Sogno ad occhi aperti, mi sento dissociato da me stesso, qualsiasi cosa faccio o ascolto nella mia mente ho l’immagine di un luogo familiare che visito mentalmente (come se avessi google maps in testa), non riesco a stare fermo ne fisicamente ne mentalmente (anche a letto, massaggio le mani di continuo toccando e “torturando” il cuscino e il lenzuolo). Cognitivamente faccio fatica a capire le cose; non riesco a pensare fluidamente e ciò mi porta ad essere poco lucido; faccio molta fatica a rendermi conto delle cose che succedono; ho tanti spunti di ragionamento, su cui rifletto per ore, ma non riesco a raggiungere nessun risultato anche perché mi dimentico le cose che ho pensato il momento prima. E’ come se vivessi come un cieco. In passato avevo difficoltà a tradurre i miei pensieri in parole e a fare un discorso lineare e coerente, mi perdevo facilmente per strada e dimenticavo le cose. Non so se sia adhd o doc.il mio medico e altri lo attribuiscono al doc. Nel caso fosse adhd, vi chiedo seccamente, quali problemi cognitivi comporta? Olfre alle difficoltà nell'apprendimento, nella memoria, anche le difficoltà a pensare rientrano in ciò? Lavorandlci su, e con l'aiuto dei farmaci se funzionano, è ppssibile superare gli ostacoli ed arrivare ad un livello che renda la vita non frustrante, sopratutto per uno come me per cui imparare e riflettere sono cose vitali. Onestamente lo chiedo, grazie.
Gentile paziente,
le caratteristiche che più frequentemente si presentano nell’adulto sono:
– disattenzione cronica esplicabile in diverse forme (distraibilità, scarsa capacità nel prestare e mantenere a lungo l’attenzione e nel portare a termine i compiti affidati, propensione ad evitare impegni che richiedono uno sforzo mentale protratto nel tempo, incapacità di mettere a fuoco la tematica principale, dimenticanze ecc..);
– impulsività comportamentale e verbale (agitazione, difficoltà a stare seduto, fare le cose senza pensare alle conseguenze, non rispettare i turni di parola all’interno di un dialogo, essere logorroici ecc…);
– disorganizzazione (caos e casualità nella pianificazione di pensiero e azione);
– scarse capacità sociali e di mentalizzazione;
– sensazione di noia e difficoltà ad essere soddisfatti con lo svolgimento del proprio lavoro o di altri aspetti della vita quotidiana;
– frustrazione immediata di fronte a circostanze di ritardo;
– labilità emotiva
- può inoltre esserci la coesistenza di disturbi dell'umore, ansia, tic., disturbi da sostanze
Mediante un’ottimale combinazione tra farmaci, psicoterapia, training e supporto emozionale si possono sviluppare modalità di controllo dell’attenzione e dell’impulsività, minimizzando i comportamenti disgreganti.
A disposizione,
saluti
dr. Germi

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, dalle informazioni che hai fornito sembra che tu possa soffrire di sintomi correlati all'ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività). L'ADHD è caratterizzato da difficoltà nell'attenzione, nell'organizzazione, nella pianificazione, nella memoria di lavoro, nella gestione del tempo e nell'autocontrollo. Le persone con ADHD possono anche avere difficoltà a gestire le emozioni e possono sperimentare sbalzi d'umore.
Per quanto riguarda i problemi cognitivi, le persone con ADHD possono avere difficoltà nel pensiero logico, nel ragionamento, nella comprensione e nell'elaborazione delle informazioni. Possono anche avere difficoltà nella memoria a breve termine, nella memoria di lavoro e nella memoria a lungo termine.
Tuttavia, è importante ricordare che ogni persona con ADHD può presentare sintomi diversi e che non tutte le persone con ADHD hanno gli stessi problemi cognitivi.
Nel trattamento dell'ADHD, si utilizzano solitamente terapie comportamentali e farmacologiche. L'aiuto di un professionista esperto nel disturbo può essere molto utile per gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita. Con la giusta terapia, è possibile superare gli ostacoli e raggiungere una vita soddisfacente e appagante.
Nel trattamento dell'ADHD, si utilizzano solitamente terapie comportamentali e farmacologiche. L'aiuto di un professionista esperto nel disturbo può essere molto utile per gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita. Con la giusta terapia, è possibile superare gli ostacoli e raggiungere una vita soddisfacente e appagante.
Nel trattamento dell'ADHD, si utilizzano solitamente terapie comportamentali e farmacologiche. L'aiuto di un professionista esperto nel disturbo può essere molto utile per gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita. Per qualsiasi altra informazione o domanda resto a disposizione e le auguro una buona giornata.
È possibile che i sintomi che descrive possano essere associati all'ADHD, tuttavia solo uno specialista può fare una diagnosi definitiva. Per quanto riguarda i problemi cognitivi associati all'ADHD, questi possono includere difficoltà nel concentrarsi, nella pianificazione e organizzazione, nella memoria di lavoro e nel controllo degli impulsi. Le difficoltà a pensare possono essere legate alle difficoltà di concentrazione, che rendono difficile seguire un ragionamento complesso e mantenere l'attenzione su un'idea per un periodo prolungato. Tuttavia, l'ADHD non implica necessariamente problemi di apprendimento o di memoria a lungo termine. Inoltre, i farmaci stimolanti, quando prescritti e usati correttamente, possono aiutare a migliorare la concentrazione e la capacità di pensiero. Le consiglio di attivarsi per valutare se un trattamento per l'ADHD potrebbe essere utile per alleviare i sintomi che sta vivendo. Se volesse approfondire mi contatti in chat privata.
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Salve, la formulazione di una diagnosi esaustiva e corretta si ha solo attraverso test diagnostici e colloquio clinico; una volta fatta chiarezza in tal senso, è comunque necessario ricordare che una o più diagnosi non ci definiscono, siamo molto più di una definizione clinica.
La buona notizia è che, combinando terapia psicologica, farmaci mirati e motivazione, si può stare molto meglio di quanto lei descrive in questo momento della sua vita.
Se ha piacere di parlarne insieme, può contattarmi liberamente
Cari saluti
Dott.ssa Gauni
Salve, capisco le sue preoccupazioni riguardo ai suoi problemi cognitivi e le difficoltà che sta incontrando nella vita quotidiana. Ciò che ha descritto potrebbe indicare la presenza di ADHD, ma anche altre condizioni mediche o psicologiche potrebbero causare sintomi simili. È importante consultare un professionista qualificato per una diagnosi accurata.

Se la sua difficoltà a concentrarsi e a mantenere l'attenzione è causata dall'ADHD, è possibile che possa avere difficoltà nell'apprendimento, nella memoria e nel pensiero. Le persone con ADHD possono avere difficoltà a organizzare le informazioni, a pianificare e a completare i compiti. Possono anche avere difficoltà a mantenere l'attenzione su un compito o un'attività per un periodo prolungato di tempo, come ha descritto.

Tuttavia, è importante capire che l'ADHD non significa necessariamente che una persona non possa imparare o ragionare in modo efficace. Con il giusto trattamento, che potrebbe includere farmaci e/o terapia comportamentale, molte persone con ADHD possono imparare a gestire i loro sintomi e raggiungere i loro obiettivi.

Ciò detto, non esiste una soluzione magica per l'ADHD e il trattamento può richiedere tempo e sforzo. È importante lavorare con un professionista qualificato per trovare il giusto trattamento per la propria situazione specifica. Con l'aiuto di un professionista, è possibile superare gli ostacoli e raggiungere un livello di funzionamento che renda la vita più soddisfacente e meno frustrante.

A disposizione,
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Salve, innanzitutto mi spiace per la situazione che descrive, è evidente la sua sofferenza e difficoltà. La descrizione che ha fatto è veramente molto chiara e dettagliata e alcuni sintomi potrebbero essere compatibili con una condizione di ADHD ma anche con altre condizioni psicologiche. Per arrivare ad una diagnosi chiara, da cui partire e fare chiarezza, sarebbe utile rivolgersi ad uno specialista che si occupi di valutazione neuropsicologiche nell'adulto.
Il professionista stesso poi le illustrerà, a seconda della diagnosi, le possibili strade da percorrere per migliorare la sua condizione e migliorare, quindi, anche la sua qualità di vita, perché con le giuste terapie può sicuramente stare meglio, imparare a gestire i suoi sintomi e a vivere più serenamente; solitamente si ricorre a terapie comportamentali e farmacologiche. Resto a disposizione, dott.ssa Squadrani
Buongiorno, mi dispiace per il vissuto che racconta, dev'essere difficile. Molti dei sintomi descritti possono essere riconducibili all'ADHD ma per poter fare una diagnosi è necessario affidarsi a un professionista. In alcuni casi è, inoltre, importante richiedere un consulto psichiatrico per valutare l'integrazione farmacologica. Rimango a disposizione se ha altri dubbi, domande o se vuole svolgere una valutazione a scopo diagnostico. Le auguro il meglio. Dott.ssa Rota
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Buongiorno, grazie per aver condiviso le sue difficoltà, non deve essere semplice conviverci, soprattutto vista la lucidità con cui se ne rende conto. Detto ciò ritengo che per fare una diagnosi concreta dovrebbe sottoporsi a dei test diagnostici e dei colloqui clinici. Per tranquillizzarla però ci tengo a specificare che con un buon supporto psicologico e psicoterapeutico in concomitanza con una terapia farmacologica mirata e adattata al suo profilo potrebbe ottenere dei buoni risultati ed avere "una vita meno frustrante" come la definisce lei. Resto a completa disposizione. Cordiali saluti, dott.ssa Petteni Cecilia
Buongiorno gentile utente, grazie per la sua condivisione. Alcuni dei sintomi da lei descritti potrebbero essere riconducibili ad ADHD ma per effettuare una diagnosi è necessario un colloquio clinico con specialista.
Rimango a disposizione e le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Per formulare una diagnosi si fa ,generalmente, uso di test diagnostici specifici , accompagnati da colloquio clinico. Detto ciò, bisogna comunque ricordare che una o più diagnosi non dicono "molto" di noi. Sono delle etichette, che però non ci caratterizzano, non ci dicono come viviamo la cosa, le risorse che mettiamo in gioco. Danno una direzione di lavoro, ma il lavoro sta al paziente.
Le cose che comporta, sempre generalmente parlando, sono:

-disattenzione cronica
-impulsività
-Disorganizzazione rispetto ai vari ambiti della vita
-scarse capacità sociali
-sensazione di noia e difficoltà ad essere soddisfatti rispetto a ciò che si fa.
-frustrazione di fronte a circostanze di ritardo;
-labilità emotiva

Nel trattamento dell'ADHD, si utilizzano solitamente una combinazione di terapia psicologica e farmacologica mirata . Attraverso questi elementi e una base motivazionale del paziente si può sopperire a molte delle difficoltà da lei elencate.
Cordiali saluti, Federico Paparozzi
Buongiorno, sono tanti i quesiti che pone e per rispondere sarebbe necessaria un'opportuna valutazione psicologica eventualmente con una batteria di test dedicati. I risultati la aiuterebbero a mettere chiarezza e a comprendere meglio che percorso intraprendere. Cordiali saluti,
Buongiorno,
Occorre valutare tramite appositi test se effettivamente I disagi che Lei riporta derivano da un disturbo dell’attenzione in quanto possono essere riferiti a più disturbi … non mi fascerei quindi la testa ma con calma effettuerei una valutazione neuro psicologica e poi prenderei le dovute decisioni. Il disturbo ADHD non crea problemi cognitivi di comprensione ed elaborazione delle informazioni e del mondo esterno, in quanto non viene intaccato il quoziente intellettivo ma concerne i diversi tipi di attenzione e inficia la concentrazione.
Se poi dovesse emergere un ADHD ci sono training appositi per aiutare a regolare e gestire le diverse situazioni.
Buone cose
Saluti.
Buongiorno, mi sembra molto cosciente delle sue problematiche. Quando parla di medico intende medico di base? In tal caso le consiglierei di rivolgersi ad un esperto della salute mentale, in quanto il medico di base non ha competenze sufficienti per fare tale diagnosi differenziale, così può avere anche lei la certezza. Con farmaci e trattamento psicoterapico si possono comprendere e mettere in atto tecniche molto utili per entrambi i tipi di disturbo e riuscire a vivere nonostante essi e superarne gli aspetti maggiormente problematici.
Gentile utente. Innanzitutto, grazie per la condivisione.
Dalla descrizione del suo vissuto emerge un quadro complesso. Perché si possa ricevere una diagnosi è necessario sottoporsi alla valutazione diagnostica, con test e colloqui anamnestici e clinici.
Ci tengo, d'altra parte, a rimandarle che spesso la diagnosi può essere un'etichetta non esaustiva del nostro funzionamento. Quello che descrive potrebbe essere, infatti, il suo modo, specifico, individuale, di funzionare cognitivamente ed emotivamente e il percorso da fare potrebbe essere quello di accettare queste modalità e adattarsi ad esse.
Certo, una terapia farmacologica o cognitivo-comportamentale, potrebbero alleggerire il carico di vissuto negativo, ma non eliminerebbero del tutto questa modalità.
Potrebbe essere importante anche fare un percorso più nel profondo per andare a vedere, nella psiche, a cosa tende questa agitazione, questa fuga di pensieri. Parallelamente, potrebbe esser fatto un lavoro di canalizzazione dell'energia psichica, che per ora potrebbe apparire agitata proprio perché non trova i canali per essere utilizzata.
Sono a disposizione qualora volesse vedere la sua situazione da questo punto di vista.
Grazie, Dott.ssa Laura Paulucci.
Gentile utente, comprendo il disagio che la condizione che descrive le fa vivere. Con l'aiuto di uno specialista della salute mentale potrebbe trovare le risposte alle sue domande e vivere con maggiore consapevolezza e serenità. Le auguro di stare meglio presto, buona giornata
Le tue preoccupazioni relative ai problemi cognitivi e ai sintomi che hai descritto sono comprensibili, e potrebbe essere utile esplorare queste questioni con un professionista della salute mentale, come uno psicologo o uno psichiatra. Tuttavia, è importante sottolineare che solo un professionista esperto può effettuare una valutazione accurata per determinare se hai un disturbo specifico come l'ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività) o il DOC (Disturbo Ossessivo-Compulsivo) o altre condizioni psicologiche.

Per quanto riguarda il ADHD, esso è noto per comportare sintomi di difficoltà di attenzione, iperattività e impulsività. Le persone con ADHD possono avere difficoltà a concentrarsi su compiti prolungati, ad esempio leggere per un lungo periodo di tempo. Tuttavia, i sintomi esatti variano da persona a persona.

Per quanto riguarda il DOC, esso coinvolge solitamente ossessioni (pensieri intrusivi e indesiderati) e compulsioni (comportamenti ripetitivi per ridurre l'ansia causata dalle ossessioni). Potrebbero verificarsi pensieri distorti e comportamenti ritualistici.

I problemi cognitivi, come le difficoltà a tradurre pensieri in parole, a concentrarsi e a memorizzare informazioni, possono essere associati a diverse condizioni psicologiche, tra cui l'ADHD, ma non sono specifici di un singolo disturbo.

Consultare uno specialista della salute mentale è il primo passo importante per ottenere una valutazione accurata e un piano di trattamento appropriato. Con il supporto e l'aiuto adeguato, è possibile affrontare queste difficoltà cognitive e migliorare la qualità della tua vita. Sia l'ADHD che il DOC possono essere trattati con successo attraverso una combinazione di terapia comportamentale, terapia farmacologica e strategie di gestione. La terapia cognitivo-comportamentale (TCC) è spesso utilizzata per affrontare sia il DOC che l'ADHD.

Ricorda che le condizioni mentali sono trattabili, e cercare aiuto professionale è un passo importante verso il benessere e il miglioramento della tua qualità di vita.
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere altre domande, o desiderasse ricevere ulteriori informazioni, non esiti e chiedere.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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