Salve dottori, dopo un lungo periodo di 3 anni passati in modo sereno, mi ritrovo nuovamente ad aver

19 risposte
Salve dottori, dopo un lungo periodo di 3 anni passati in modo sereno, mi ritrovo nuovamente ad avere dei pensieri di suicidio, da premettere che mi spaventa questa cosa, ma rispetto al passato riesco a gestire meglio la situazione, in passato ho fatto terapia psicologica e farmacologica e mi sono trovato benissimo, quest ultimo mi è ricomparso dopo un periodo di forte stress lavoro soldi ed infine salute di mio papà una notte al pronto soccorso, da premettere che il farmaco utilizzato era il daparox 40g al di, potete consigliarmi? Grazie mille
Gentilissimo, il fatto che tre anni fa la terapia psicologica, assieme a quella farmacologica, avesse dato beneficio e’ un ottimo segnale. Probabilmente il periodo così stressante, le attuali difficoltà economiche e i problemi di salute di suo padre intervengono ora a minare nuovamente il suo benessere emotivo, in maniera purtroppo abbastanza grave: non aspetti, riprenda subito il suo percorso psicoterapeutico, anche con lo stesso psicologo di allora se si era trovato bene. In merito alla sua domanda sul farmaco il mio
consiglio e’ quello di tornare dallo psichiatra che glielo prescrisse, o anche da uno nuovo, in modo da valutare se e in che modo riprendere a seguire anche una terapia farmacologica. Un saluto, Marta Corradi.

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Buongiorno,
Non posso rispondere alla sua domanda sulla terapia farmacologica, dovrebbe chiedere a uno psichiatra o al suo medico di base. Per quanto invece riguarda il pensiero di suicidio, che riferisce e che riconosce come un sintomo "vecchio", credo che possa valutare di affrontarlo nuovamente in un altro percorso psicologico con lo stesso o con un altro professionista a sua scelta. Può in effetti capitare che si vivano periodi più difficili in cui si ripresentano pure dei sintomi già affrontati in passato: non si allarmi, soprattutto se è già riuscito a trarre beneficio una volta dalla psicoterapia. Valuti se riprendere e se, eventualmente, iniziare proprio un percorso psicoanalitico per trattare le sue questioni anche in modo più approfondito.
Cordiali saluti
Alessia Vaudano
Buongiorno, forti tensioni o stress possono riacutizzare vecchie patologie che si credevano debellate. Non aspetti e ricominci il prima possibile un percorso terapeutico che le consenta di gestire i nuovi accadimenti. Valuti con l'ausilio del terapeuta la necessità dell'intervento farmacologico, questa volta, conoscendo già il problema potrebbe provare a farcela senza se non è già ad un livello troppo avanzato. In bocca al lupo per tutto. Francesca
Salve eventi come quelli che sta descrivendo possono accentuare, se non scompensare, un equilibrio precario. Le difficoltà familiari, quelle economiche non possono far altro che accentuare delle difficoltà emotive che lei sta vivendo.
In quello che racconta noto un momento di grave difficoltà che a mio giudizio dovrebbe essere affrontato con l'aiuto di un esperto, onde evitare gesti impulsivi che potrebbero mettere a repentaglio la sua vita.
Contatti uno psichiatra, magari al CSM di appartenenza se non ha voglia di contattarne uno privato e provi a farsi aiutare. Credo sia molto importante che lo faccia.
È possibile che ora lei sia più "allenato" a riconoscere i segnali di un malessere che comunque ha gestito. Sono dell'avviso che una persona che si fa prendere in carico è già a metà terapia. Il fatto che lei ci scriva immagino indichi il bisogno di trovare nuovamente un aiuto e la speranza che questo possa esserci. Concordo nel sostenere che un altro percorso serva o pubblico o privato
Il pensiero di suicidio non va sottovalutato ma non significa necessariamente volontà effettiva di suicidarsi. Gli eventi di vita che descrive sono fonte di angoscia per molti persone, cerchi di trovare un aiuto per sciogliere un po' questi nodi con tutte le implicazioni emotive che hanno, vedrà che poi andrà meglio. Saluto cordialmente, dr Ferretto
Ha valutato la possibilità di tornare dal suo terapeuta? E' abbastanza normativo che strani pensieri e stati ansiosi ricompaiano in periodi di forte stress e grandi cambiamenti. il fatto che sappia gestirli meglio che in passato è un ottimo indicatore!
Salve, effettivamente lei sta subendo degli accadimenti stressanti, che lei riallaccia ad un periodo della sua vita molto simile a ciò che lei sta rivivendo ora. Mi sembra comunque che lei oggi riesce ad essere più lucido pensando che ciò che sta vivendo, ha la capacità di affrontarlo molto meglio del passato. Quindi dato che si è trovato bene sia con la cura farmacologica che con la psicoterapia, torni a contattarli e riprenda la cura farmacologica ed esegua nuovamente una psicoterapia, cordiali saluto, dott. Eugenia Cardilli.
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Buongiorno, certo può avere ragione che si tratti di un periodo stressante e con qualche preoccupazione in piú. Consideri anche che i periodi stressanti, difficili sono ciclici nel corso della vita, ogni tanto tornano, così come quelli gioisi. Sembra lei abbia già preso degli strumenti attraverso precenti cure e ne ha tratto beneficio. Forse ne ha bisogno di nuovo, non esiti. Nei periodi difficili tornano a ripresentarsi vecchie problematiche, ciò che ha già fatto non è perso, forse può farsi sostenere un po' di più.
I miei auguri!!
Gentilissimo,
poiché è stato capace di riconoscere tempestivamente la ricomparsa dei pensieri suicidari, le consiglio vivamente di ricontattare sia il suo terapeuta che il suo psichiatra di fiducia. Un caro saluto, a sua disposizione per ulteriori chiarimenti, dottoressa Margherita Maggioni.
Salve. Il fatto che i sintomi si sono ripresentati significa che lei dovrebbe riprendere un pochino le fila del suo lavoro psicologico.
Credo che sia fisiologico nella sua situazione ritornare a fare dei percorsi psicologici.
Questo potrebbe tenerla al sicuro da momenti di crisi più importanti.
Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli.
Salve, credo anche io che la cosa più opportuna sia rivolgersi nuovamente a chi in passato l’ha già aiutata. Non rimanga con questi pensieri troppo a lungo senza affrontarli con l’aiuto necessario.
In bocca al lupo
Marta Calderaro
Buongiorno, quella che vive è una fase di passaggio in un momento importante dell sua vita. Eventi stressanti, difficoltà familiari ed economiche possono aver riattivato quei pensieri che tre anni fa aveva superato. Visti i buoni esiti della precedente psicoterapia, le consiglio di ricontattare il collega di allora, e pensare anche alla possibilità di una terapia farmacologica. Un caro saluto. Dott. Maggiori
Buonasera! A volte, durante periodi non semplici, alcune difficoltà possono ripresentarsi. Visto che ha trovato giovamento in passato, perché non ricontattare il suo specialista di riferimento? Mi auguro in ogni caso che si lasci aiutare e non temporeggi. I problemi di questo tipo vanno affrontati con l'aiuto di qualcuno esperto nel settore.
Saluti
Buongiorno, prova a ricominciare la terapia, magari questa volta avrai bisogno di meno tempo avendo già svolto un buon lavoro in passato.
Ottime cose, Dott. Andrea De Simone
Concordo con la collega che la terapia in passato abbia avuto su di lei buon effetti.
Non è singolare dover ricorrere ad un nuovo ciclo di incontri in un periodo di vita che offre nuove sfide e richiede quindi l'acquisizione di nuovi strumenti.
siamo tutti sempre in cammino.
Buona fortuna.
Giada Bruni
Gentilissimo, sicuramente grazie al percorso già affrontato ha strumenti che le consentono sia di riconoscere sia di gestire, almeno in parte, il pensiero legato al suicidio. Alcune situazioni tendono a ripresentarsi in periodi di stress e tensione, ma mi sembra che anche questo le sia chiaro. Rispetto al farmaco le consiglio di consultare uno psichiatra. Non trascuri la possibilità di ricominciare un percorso che le sia di supporto e che l'aiuti a gestire pensieri molto "invadenti". In queste situazioni, oltre al malessere che causa determinati contenuti mentali si aggiunge la sofferenza per la paura del pensiero stesso. E' del tutto normale! Un caro saluto
Buonasera a Lei. Posso immaginare lo spavento di rivivere momenti difficili. All'attivo però oggi ha una terapia che al tempo ha funzionato, quindi ha già un'ottima risorsa e punto di forza. Il consiglio é di ricontattare chi l'ha seguita e riprendere la terapia per il tempo che le sarà necessario in questa fase di vita e ricostruirsi un nuovo equilibrio.
Dalle sue parole sembra attraversare un momento davvero particolare e profondamente pesante da sopportare, che meriterebbe di essere condiviso per alleviarne il dolore. I suoi vissuti, così importanti e delicati, necessiterebbero di essere ascoltati e approfonditi in un contesto terapeutico, certamente un percorso psicologico la aiuterebbe a fare chiarezza e ad affrontare questo momento, così difficile per lei. La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare. Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi al meglio con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto. Un gentile saluto

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