Salve Dottore Ho 59 anni, alto 1.88, Kg 80, sono di Rimini. Nel giugno del 2016 fa subì un trauma

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Salve Dottore
Ho 59 anni, alto 1.88, Kg 80, sono di Rimini. Nel giugno del 2016 fa subì un trauma contusivo (da schiacciamento?) piede dx, impatto di 1 monitor di pc piatto su V° metatarso, con sottostante ematoma di ca 2 cm, poi riassorbito mi dissero. Non avevo tanto male lì per lì – i problemi vennero dopo – e riuscivo a camminare. Le lastre Rx non evidenziarono fratture.
Come terapie, l’ortopedico che mi visitò una decina di giorni dopo, mi prescrisse cerotti antinfiammatori (Keplast), e a seguire Laser e 7 – 8 sedute di Tecar; poi dopo 6 – 7 mesi feci 10 applicazioni di Laser Yag e 10 Ultrasuoni in bacinella.
Ho ancora problemi, e i sintomi sono che avverto sempre lo stimolo di “tirare” il piede, specie verso le dita piccole, sento il piede come fosse un pò “legato”, “rattrappito”; camminando questi fastidi spariscono ma interviene un fastidio maggiore cioè all’appoggio sotto il 5 metatarso sento come sensazioni di contatto corpo estraneo (tipo sassolino), fastidio a camminare!
Visivamente, un occhio buono (che devo dire, quello di buono mi è rimasto, io ho, al contrario del mio medico che le differenze o non le vede, oppure ti tappa il discorso dicendo che le parti del corpo dx e sx sono possono essere diverse..Ok, ok..) nota che nota che la pelle sotto il piede appare leggermente meno liscia e luminosa dell’altro piede che è liscia e rosacea, mentre nel dx appare lievemente più pallida; il bordo esterno (circa da zona tuberosità a mignolo) che nel sx appare secco, asciutto, comparato col sx appare leggermente un po’ più gonfio, “edematoso”.
10 mesi fa ho fatto una Elettroneurografia ed il neurologo specialista di quegli esami mi ha detto che i nervi da risultati ENG sono nei limiti di norma, mi ha parlato che nei traumi di questo tipo sono coinvolti i “tessuti molli” che impiegherebbero molto tempo a normalizzarsi.
La neurologa che dispose la ENG, in referto di visita neurologica scrisse che“ Non ci sono deficit neurologici…Pz vigile collaborante…Probabile minima neuropatia compressiva”.
L’ultima Risonanza magnetica 3 mesi fa, apparecchiatura 1,5 Tesla
“Al controllo odierno, confrontato con una precedente analoga indagine dell’aprile 2017, non più presente l’edema spongioso del quinto metatarso della metà prossimale; residua una esile banda iperintensa nelle sequenze ad alto contrasto intrinseco, con decorso longitudinale.
Anche a livello peroneale, è tuttora presente esile banda iperintensa a decorso obliquo che coinvolge il malleolo, del tutto invariato, quale esito di frattura intraspongiosa.
Non evidenza di alterazioni delle strutture legamentose di caviglia..
Ridotta la volta plantare.
Non alterazioni dei complessi legamentosi della sotto – astragalica; circoscritta focalità interessa la spongiosa dell’astragalo e la porzione media (7 mm) da piccola componente cistica.
Minima quota fluida reattiva intraarticolare tibioastragalica, con minima distensione del recesso posteriore.
Regolari i tendini achilleo e della fascia plantare”
Che sia Sindrome Algodistrofica o “Distrofia Simpatico Riflessa”?
A breve mi confezioneranno i plantari personalizzati, che tempo fa Ortopedico e Fisiatra me li prescrissero, ora se pur un po’ dubbioso, mi sono deciso a farli. Spero di riuscire sopportarli! L'impiegata della sanitaria / ortopedia l’ha fatta facile, a mia domanda ha risposto “Ma certo che servono i plantari e le faranno bene, altrimenti che si farebbero a fare?" Già…spero che abbia ragione! Piuttosto convinto che magari (forse, speriamo) il plantare se ben costruito potrà farmi star meglio come sensazione di appoggio, e già non sarebbe poco, ma di certo non mi curerà il problema, che sinceramente, dopo (in questi 2 anni e 3 mesi) visite ortopediche, fisiatriche e neurologica, ancora una vera diagnosi di quale sia il problema, non l’ho! Nervi? Tendini? Metatarso? e chi lo sa!? secondo me il plantare per il piede è un pò come il Byte per i denti e l'articolazione Temporomandibolare: ti faranno star bene quando l'indossi, ma come la levi i problemi rimangono.
A questo punto, cosa potrei ancora fare?
La ringrazio per la risposta
Franco
Salve!
Ovviamente è chiaro che il suo caso merita un accurato esame obiettivo e sulla base di quanto esposto, l'ipotesi che si possa trattare di una sindrome neuroalgodistrofica ha ben ragione di esistere. Le ortesi plantari potranno contribuire ad alleviare la sintomatologia, se correttamente confezionate. Buona giornata.

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Buongiorno! Concordo con la collega. Parti molli, ossia tutti i tessuti tra osso e pelle, quando traumatizzati possono nel tempo sviluppare una s.algodistrofica. un plantare ben fatto può aiutare e non ho visto tentativi terapeutici con agopuntura... Non raramente efficace. Localmente massaggi con FANS topici (es. Dolaut spray o pennsaid gocce) e applicazione di argilla verde ventilata (magari notturna con fasciatura di domopak...) sono tentativi altrettanto "leciti" di "sbloccare" la sofferenza dei tessuti... Io non "getterei la spugna" ma ci vogliono costanza e pazienza. Nel frattempo x tenersi in forma attività "fuori carico": piscina, bici, esercizi "a tappeto".... Si dia tempo 2-3 mesi perché i dolori cronici hanno tempi lunghi di risposta alle terapie. Buon autunno!
Confermo l'ipotesi di una Sindrome algodistrofica; suggerisco trattamento con Bifosfonati, vit D, Magnetorapia. rieducazione propriocettiva, Concordo con allenamento con carico ridotto e per il resto vita normale; necessaria visita Fisiatrica
confermo ipotesi molto verosimile di s. algodistrofia, concordo con quanto suggerito dai colleghi, concordo sull'utilizzo del plantare, la mia esperienza è a favore di impacchi con argilla ventilata, poi rieducazione funzionale
I colleghi hanno già detto tutto. Mi permetto solo di aggiungerle, proprio per infonderle un po' di fiducia, che i plantari, se fatti bene, non sono palliativi, bensì possono modificare sostanzialmente l'appoggio e fungere da vera terapia. Cordiali saluti

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