Salve.poichè avevo subito un trauma al piede sul 5 metatarso, e già da tempo Ortopedico e Fisiatra

4 risposte
Salve.
poichè avevo subito un trauma al piede sul 5 metatarso, e già da tempo Ortopedico e Fisiatra mi avevano prescritto dei plantari personalizzati previa analisi baropodometrica statica e dinamica, mi sono deciso a recarmi in una sanitaria - ortopedia, dove c'era un tecnico ortopedico che mi ha fatto stare un pò in piedi su una pedana e poi sempre sulla stessa ami ha fatto camminare pochi minuti. Avendo letto qua in rete che ci sono delle indagini di acquisizione dati baropodometrici che sono davvero molto elaborati, prima cosa mi chiedevo se anche pochi minuti di indagine (camminamento pedana) sono già in grado di dare le giuste indicazioni al tecnico su come costruire il plantare. Poi ho visto che ce ne sono di tanti tipi, ed in merito alla durezza del materiale, un Ortopedico mi disse che il tipo di materiale e la sua durezza lo valutava poi i ltecnico, un altro ortopedico mi disse che era meglio morbido; ad ogni modo, questi che mi ha confezionato, insomma non è che sono una semplice solettina, hanno tutta una loro architettura solida sotto e hanno le sue curve e sopra un pò più morbido tipo "memory" mi ha detto, infatti un Ortopedico mi disse "lei col piede un pò tendente al piatto su un plantare duro non ci sta"..poi c'è questo fatto che tende un pò al "pronato" allora l'ortopedico disse che che ci voleva "il sostegno della volta plantare e cuneo posteriore calcaneare supinante", al tecnico gliel'ho detto e lui ha convenuto, li avrebbe realizzati anche secondo quella indicazione. In definitiva quello che mi chiedo è che un pò l'ho scritto, cioè se bastano pochi minuti sulla pedana, prima stare fermo e poi camminare qualche volta avanti e indietro, per elaborare il tipo di plantare a me idoneo, in secondo luogo sarei "maledettamente" curioso di verificare con un altro tecnico ortopedico se alla fine il risultato (ovvero il tipo di plantarer) è il medesimo, ma come si fa, anche caso che ne facessi confezionare un'altro da altro tecnico, mica potrò camminare con due plantari diversi..
Ultima cosa, sono andato dal tecnico con scarponcini nuovissimi, io lo so che in alcune calzature c'è un plantare che poi comodamente si leva e si può inserire quello personalizzato, in questi che ho comprato questo "plantare" o suola, era come un pò incollata, io ho riferito le mie perplessità al tecnico, sul fatto che si potesse inserire lì il plantare personalizzato (non me ne intendo..) lui ha "annuito" li ha strappati via e poi a forza ha inserito i nuovi plantari. Spero che vada bene lo stesso!
Non lo so, non me ne intendo, ma immaginavo che anche l'adattamento del plantare alla scarpa fosse un pò più scientifico, infatti chiesi prima che li preparasse se dovevo portare le scarpe nuove prima della costruzione, mi rispose che dovevo andare con le calzature nuove al ritiro dei plantari.
Dubbi tanti sull'effettiva utilità di questi plantari, che poi li ho fatti per un trauma che mi causarono, se no no sarei andato tranquillamente avanti come ho fatto per oltre 55 anni, non penso che altrimenti ne avrei avuto tanto bisogno..
Cordialità
Sarebbe opportuno prima un controllo posturale con strumentalizzazione aggiornata e computerizzazione x stabilire il tipo di patologia e il materiale specifico x alleviare-curare la patologia dichiarata dallo specialista.Tale analisi varia da 45/60 minuti solo così può lo specialista riconoscerne le pressioni e le deformazioni del piede x stabilire il tipo e il materiale idoneo , suggerisco di portare SEMPRE una calzatura nuova x una doma esatta da trasformare un plantare che alloggi nel migliore modo possibile x il paziente.La procedura troppo veloce non
ha dato esito positivo x mancanza di competenze.ossequi

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Buongiorno, le allego la risposta che diedi qualche settimana fa ad un paziente su una questione molto simile:" Molto spesso si incontrano pareri diversi poiché Esistono diversi tipi di plantari(biomeccanici, posturali, propriocettivi, accomodativi) che lavorano in modo differente sul piede e con obiettivi differenti.
Ad esempio, deformità primitive del piede rispondono bene a plantari biomeccanici; problematiche posturali invece, che riguardano le catene muscolari rispondono bene ai plantari propriocettivi.
La pedana baropodometrica è sicuramente utile ma lo sono altrettanto la valutazione clinica( catena cinetica aperta e chiusa, test biomeccanici, rom articolare) e la tipologia di presa d'impronta (ad oggi la più fedele rimane il calco in gesso con benda gessata).
Il mio consiglio è rivolgersi a specialisti che che seguano tutto l'iter, dalla diagnosi fino alla realizzazione del plantare. Questo perché è molto difficile realizzare plantari su prescrizioni di questo tipo "plantare su misura per piede piatto " (come detto prima esistono svariati tipi che agiscono in maniera diversa)
Spero di essere stato chiaro nonostante la complessità dell'argomento."
L'argomento quindi è complesso, l'unica cosa certa è che la sola analisi con pedana non è assolutamente sufficiente non essendo uno strumento diagnostico! Sicuramente è utile, ma è necessaria una attenta valutazione clinica che come detto dai colleghi non può durare meno di 45 minuti. Questo perché i fattori da tenere in considerazione nella realizzazione del plantare sono tantissimi e non bastano pochi minuti.
Buona giornata
Sono assolutamente d'accordo con il Dott. Tony Baratta nella valutazione del suo caso fermo restando che non è possibile nessuna valutazione precisa senza visitare il paziente. Inoltre aggiungerei che la visione di un tecnico ortopedico è subordinata ad un Medico Ortopedico ed entrambe le figure hanno una visione differente da quella del Podologo. Il Podologo valuta l'estrema complessità dell'intero arto inferiore nella sua globalità avendolo studiato a fondo e per questo le consiglio di consultare un podologo della sua città per avere anche un altro punto di vista. Sarà certamente in grado di rispondere ad ogni sua domanda.
Cordiali saluti

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