Salve. Dopo circa 3 mesi - da una frattura composta del calcagno irradiata al profilo della tuberco

15 risposte
Salve. Dopo circa 3 mesi -
da una frattura composta del calcagno irradiata al profilo della tubercolosita' e all'apofisi calcagnare ant. dopo aver tenuto il tutore in scarico sto iniziando la fisioterapia avendo il piede bloccato.... Me lo ha piagato con dolori allucinanti ... ė questo il modo giusto....di esercizi riabilitativi
Dott.ssa Giulia Beato
Fisioterapista, Osteopata
Milano
Buongiorno, premetto che dopo qualsiasi immobilizzazione in seguito a frattura il dolore ahimè è parte del processo di recupero.
Non mi permetto di dare opinioni sul tipo di trattamento che sta eseguendo, ma quello che dico sempre ai miei pazienti è che la scuola "se non ha dolore non sta lavorando" appartiene ai film e alla scuola di pensiero un po' datata.
Sicuramente la riabilitazione non è indolore, ma ci sono tempi e modi per poter rendere il dolore sopportabile e gestito.
Il dolore è un segnale, un allarme del nostro corpo, sta a noi professionisti insegnare a voi pazienti come utilizzarlo e come gestirlo.
nessuno lavora bene con dolore: certo, specie all'inizio, qualsiasi movimento fatto attivamente da lei o passivamente dal terapista può risultare fastidioso e dolente oltre un certo limite.
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Dott. Daniele Fusto
Fisioterapista, Terapeuta
Milano
Buonasera, il "dolore allucinante" non dovrebbe mai essere correlato ad un trattamento riabilitativo. Dopo diverse settimane di immobilizzazione ( o scarico come lo ha descritto), si creano delle retrazioni sulla capsula articolare delle diverse articolazioni interessate che ne limitano il movimento. Il dolore che ha sentito è dovuto ad un conflitto tra i due capi ossei interessati nell'articolazione che si comprimono provocandole dolore. Le consiglio vivamente di rivedere il trattamento riabilitativo con un approccio più funzionale e soprattutto senza questo dolore.

Cordialmente
Dott. Marco Zignani
Fisioterapista, Osteopata
Cassina de' Pecchi
in caso di frattura del calcagno il dolore è ahimè parte del percorso riabilitativo. Chiaramente bisogna fare il possibile per rimanere nell'ambito del sopportabile.
Buongiorno,
una volta tolto il tutore è molto importante recuperare la mobilità articolare il prima possibile. Infatti è l'inizio della riabilitazione. Se il dolore è troppo forte però può parlarne con il suo Fisioterapista e insieme potrete decidere la modalità di riabilitazione, dopo aver stabilito gli obiettivi. E' importante che abbiate una comunicazione diretta e sincera.
buon percorso!
Dott. Piero Fedele
Fisioterapista, Posturologo
Pontecagnano Faiano
Salve, il dolore all'inizio è abbastanza normale. Personalmente io consiglio di lavorare a ridosso di una soglia dolorosa abbastanza bassa, poi ogni professionista ha i propri metodi
Dr. Luciano Brigandi
Fisioterapista, Osteopata, Posturologo
Meda
Salve
Avrei bisogno di avere maggiori informazioni Mi invii il suo numero di telefono su questo sito Senza impegno economico Grazie
Dr. Giuseppe Costanzo
Fisioterapista, Chinesiologo
Catania
Gentile Paziente,
la fisioterapia in seguito ad una frattura può essere dolorosa, sopratutto nella prima fase. E' però fondamentale seguire il percorso riabilitativi presso centri che siano regolarmente abilitati e con specialisti del settore.
Cordiali saluti
Dr. Giuseppe Costanzo
Salve, purtroppo dopo circa 3 mesi di immobilizzazione possono essersi instaurate alcune rigidità al distretto della caviglia.
Sicuramente dovrà seguire un percorso con ripresa graduale del carico concesso sull'arto che ha subìto la frattura, esercizi volti al rinforzo muscolare e saranno necessarie anche delle manovre che permettano il recupero di una corretta escursione articolare della caviglia.
Dott. Enrico Poncia
Fisioterapista
Cosio Valtellino
Buongiorno,
il recupero articolare del piede e delle varie articolazioni che lo compongono viene effettuato con delle mobilizzazioni che tengono conto anche del dolore del paziente. Il fatto che ha dovuto rimanere 3 mesi fermo per formare il callo osseo è un'altra complicazione nel recupero, bisogna lavorarci con costanza, e il dolore farà parte di tutto il percorso riabilitativo se vuole riprendersi nel modo corretto, tenga duro, bisogna sempre lottare per riprendersi. Le auguro di ritornare presto in forma!
Buonasera, per darle un parere occorrerebbe una valutazione in presenza. Se il terapista (spero sia laureato in fisioterapia), dopo attenta valutazione, ha ritenuto opportono utilizzare la terapia manuale e di forzare per riacquistare mobilità, la strada da seguire è quella. Purtroppo un po' di dolore in questi casi è normale, dipende sempre da che grado di dolore ha generato.
Saluti
Dott. Enrico Ballon
Fisioterapista
Volpago del Montello
in seguito ad un periodo di immobilizzazione a causa della frattura credo sia utile recuperare la mobilità articolare, sempre nel rispetto del dolore
Dott. Fabrizio De Lazzari
Fisioterapista
San Donà di Piave
Buongiorno, dopo un periodo prolungato di immobilizzazione per la guarigione di una frattura al calcagno, è normale che presenti una ridotta mobilità della caviglia. Il programma terapeutico deve prevedere il recupero di questa mobilità ma rispettando il dolore, quindi gli esercizi e la terapia manuale devono essere adattati ai sintomi presenti durante la seduta di riabilitazione.
Prima di fare qualunque manovra la stessa va spiegata e il paziente informato di eventuali dolorabilità conseguenti. Detto ciò bisogna tenere conto della sopportazione del paziente e valutare se è il caso di continuare con la manovra. Per rispondere al cuore della sua domanda ci sono manovre propedeutiche alla mobilizzazione che sono prive di dolore. Allungano un po i tempi ma l'esperienza non sarà negativa.
Saluti
Dott.ssa Michela Morincasa
Fisioterapista, Osteopata, Ostetrica
Roma
Buongiorno,
dopo una frattura del calcagno e un lungo periodo in scarico, è normale che il piede sia molto rigido e dolorante alla ripresa della fisioterapia. Tuttavia, la riabilitazione dovrebbe essere progressiva e rispettare i tempi del tuo corpo, evitando dolore intenso e prolungato.

Un buon trattamento include:
mobilizzazioni dolci iniziali
terapie manuali e strumentali per ridurre l’infiammazione
esercizi graduali di carico e propriocezione

Se il dolore è “allucinante”, può essere utile rivedere il piano terapeutico con il tuo fisioterapista o cercare un secondo parere.

Un caro saluto,
Dott.ssa Morincasa Michela – Fisioterapista e Osteopata
Centro Altrafisio – Roma
Buonasera,
purtroppo il percorso riabilitativo dopo una frattura come la sua è piuttosto doloroso ed è normale che il movimento sia molto limitato e l'articolazione gonfia.

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