Salve ,circa 3 mesi fa mi sono sentita male arrivando al pronto soccorso super spaventata e molto ag

10 risposte
Salve ,circa 3 mesi fa mi sono sentita male arrivando al pronto soccorso super spaventata e molto agitata
convinta di avere un infarto in corso. .arrivando lì mi dissero di stare tranquilla perché era un attacco di panico ,non ho mai sofferto di attacchi di panico ed ansia ,dal giorno seguente sto costantemente male capogiro interni ,stato confusionale ,difficoltà a concerntrarmi ,palpitazioni continue ..e malesseri generali
Ho fatto una tac encefalo e visita neurologica risultata negativa ,sono stata 7 volte al pronto soccorso per paura di avere un infarto ma sempre tutto ok!!
Cosa potrebbe essere !!
Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Salve,

Quello che descrive potrebbe essere il risultato di un circolo vizioso legato all'ansia e alla paura di avere problemi di salute. Gli attacchi di panico, spesso inaspettati, possono lasciare una sensazione di vulnerabilità e aumentare l’attenzione ai sintomi fisici, amplificando la percezione del malessere. Una terapia psicologica breve strategica potrebbe aiutarla a rompere questo ciclo e a gestire l’ansia in modo più efficace, restituendole il controllo sulle sue sensazioni fisiche e mentali.

Cordiali saluti,
Dott. Michele Scala
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Dott.ssa Francesca Chiara Ignoni
Psicologo clinico, Neuropsicologo, Psicoterapeuta
Mesagne
Buonasera, immagino la sensazione di sconforto nel non riuscire a trovare una causa clinica al proprio malessere.
Ha mai ipotizzato la possibilità di effettuare un percorso psicologico? Di fatto, la sintomatologia da lei descritta, sembra verosimilmente, un Disturbo da Attacchi di Panico (DSM-5°).
Talora la risposta più ovvia è quella giusta.
resto a disposizione
Francesca Chiara Ignoni
Dott.ssa Desirèe Pesce
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Pavia
Gentile, il quadro che lei descrive sembrerebbe rientrare nel Disturbo da panico. Può succedere che tale disturbo abbia un'insorgenza improvvisa, dovuta ad uno o più eventi specifici delle sua vita che possono aver innescato tutta la sintomatologia che sta sperimentando adesso.
Molte volte i pazienti arrivano come lei al pronto soccorso lamentando una serie di sintomi percepiti internamente come simili ad un infarto. Ma se di fronte agli accertamenti strumentali, non emerge alcun tipo di disfunzione organica, può stare tranquilla.
Ciò che le consiglio di fare è di farsi seguire da un terapeuta per affrontare questi attacchi di panico e cercare, intanto, di ridurre la sintomatologia ansiosa e in secondo luogo, capire quale può essere l'evento trigger che le causa questo malessere.
Per ulteriori domande o chiarimenti, sono a sua disposizione.
Cordialmente, Dott.ssa Desirèe Pesce.
Dott.ssa Giulia Zucchini
Psicologo, Neuropsicologo, Psicoterapeuta
Trieste
Salve, bhe la risposta le è stata data nel suo primo accesso al pronto soccorso. Gli attacchi di panico, sintomatologia estrema di un più ampio spettro ansiogeno, possono essere rappresentati da tutti i sintomi da lei elencati. Le assicuro che una buona terapia specializzata con uno psicoterapeuta, strategico integrato o cognitivo comportamentale è capace ri far assopire i sintomi in poche sedute. Le consiglio perciò di non lasciar trascorrere troppo tempo, di non far perciò, cronicizzare lo stato ansioso e di provvedere per l'inizio di una terapia. Le auguro buona fortuna. Un caro abbraccio.
Dott.ssa Valeria Carta
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Milano
Buongiorno e grazie per la sua domanda.
Mi spiace per la situazione che sta affrontando negli ultimi mesi, sicuramente tali sintomi non sono facili da affrontare nella quotidianità. Gli esami medici che ha effettuato escludono una eventuale causa organica del problema, per cui la causa sembra essere psicogena.
Lo stato di ansia e paura di poter stare di nuovo male le genera uno stato di iperattivazione e di stress che sfocia poi in attacchi di panico, in un circolo che si autoalimenta.
Sarebbe utile iniziare una terapia di tipo psicologico, sia per ridurre i livelli di ansia nel breve termine, ma anche per cercare di scoprire le prime cause al suo problema, analizzando per esempio quali sono state le condizioni che le hanno procurato il primo episodio di attacco di panico.

Cordiali saluti,
Dott.ssa Valeria Carta

Dott.ssa Camilla Persico
Psicologo, Sessuologo, Neuropsicologo
Carrara
Gli attacchi di panico possono scatenare reazioni fisiche intense, anche se non si è mai sperimentato nulla di simile in passato. I sintomi che descrive, come capogiri, palpitazioni e confusione, potrebbero essere legati all'ansia persistente, che può manifestarsi dopo un episodio di panico.

È importante considerare che, anche se gli esami medici sono risultati negativi, il corpo può continuare a reagire a livello emotivo e fisico. Potrebbe essere utile esplorare strategie di gestione dello stress e dell'ansia, come tecniche di respirazione, mindfulness….

Le consiglio di rivolgersi a un professionista della salute mentale che possa aiutarla a comprendere meglio ciò che sta vivendo e a sviluppare strumenti per affrontarlo. Non è sola in questo percorso e ci sono risorse disponibili per supportarla. A disposizione per ulteriori approfondimenti anche online, dott.ssa Camilla Persico
Dott.ssa Sharon Mara Luciano
Neuropsicologo, Psicologo
Pomigliano d'Arco
Capisco quanto possa essere difficile vivere con questi sintomi costanti e invalidanti. Quando l'ansia è intensa, può essere difficile distinguere tra le sensazioni fisiche di malessere e quelle emotive, e spesso può sembrare che ci sia qualcosa di fisicamente sbagliato nel corpo. Un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarla ad esplorare, insieme al professionista, i suoi pensieri e le sue emozioni, cercando di capire meglio cosa li scateni e come affrontarli. La terapia le permetterà di acquisire degli strumenti che sono fondamentali nella gestione dell'ansia.
Dott.ssa Elisa Bianco
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Cursi
Salve, i sintomi che riferisce potrebbero dipendere dalla paura di avere un nuovo attacco di panico e ciò la porta ad essere in un continuo stato di allerta che ha come effetto lo stato confusionale e tutti i sintomi che ha elencato. L'ansia, a livello fisiologico, può manifestarsi in questo modo. Un caro saluto
Dott.ssa Elisa Evangelista
Psicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
Verona
Gentile utente,
mi spiace per il malessere che sta vivendo da qualche mese. Quando compaiono questi sintomi è utile fare degli accertamenti di varia natura. Nel suo caso, essendo risultati tutti negativi, è molto probabile che la diagnosi di attacchi di panico sia la più adeguata. Possono sopraggiungere in diversi momenti di vita, senza necessariamente uno storico di ansia o altre difficoltà. Potrebbe essere utile iniziare un percorso di psicoterapia per comprendere le motivazioni di questi sintomi e trovare strategie utili a ritrovare il benessere.
Le faccio un grande in bocca al lupo.
Dott.ssa Cecilia Scipioni
Psicologo, Neuropsicologo
Casalgrande
Buongiorno,
da quanto descrive, la situazione che sta vivendo è molto difficile e comprensibilmente spaventosa. Quello che riferisce — capogiri, sensazione di confusione, difficoltà di concentrazione, palpitazioni e malesseri generali — è coerente con ciò che può accadere dopo un attacco di panico importante, soprattutto se è stato il primo episodio. È comune che, dopo un evento simile, si sviluppi una preoccupazione costante per la propria salute, con controlli frequenti e un’iperattenzione ai sintomi corporei: questo è spesso definito come ansia anticipatoria o ansia per la salute.

Il fatto che gli esami neurologici e cardiologici siano risultati negativi è un segnale positivo: il suo corpo è sano, e i sintomi sono funzionali, legati a un’eccessiva attivazione del sistema nervoso, piuttosto che a una malattia organica. Questo non significa che i sintomi siano immaginari: sono reali, intensi e debilitanti, perché il corpo “rimane in allerta” anche quando non c’è pericolo.

In questo caso, il percorso più indicato è un supporto neuropsicologico o psicologico specializzato in disturbi d’ansia e attacchi di panico. In terapia può imparare strumenti concreti per:

riconoscere e modulare i sintomi fisici dell’ansia;

ridurre la paura dei malesseri corporei;

gestire l’iperattenzione ai segnali del corpo e il bisogno di controlli continui;

ricostruire fiducia nella propria capacità di stare bene anche quando compaiono sensazioni sgradevoli.

Nel frattempo, alcune strategie possono aiutare a ridurre l’attivazione corporea: respirazione lenta e diaframmatica, pause di rilassamento, movimento leggero e costante e riduzione di caffeina o stimolanti.

Non è una condizione senza soluzione: con un percorso mirato, la maggior parte delle persone recupera gradualmente sicurezza, concentrazione e stabilità emotiva, tornando a vivere senza la paura costante di malattia o collasso.
Saluti, resto a disposizione per valutare insieme il suo caso

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