Salve Buongiornoo, soffro di epicondilite al braccio dx da un po’ di mesi, ho fatto una visita speci
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Salve Buongiornoo, soffro di epicondilite al braccio dx da un po’ di mesi, ho fatto una visita specialistica dal fisiatra e mi ha consigliato di fare tecarterapia 5sedute non funzionali, e mi faceva più male, ho fatto una sola infiltrazione è andato bene il tutto un mese ora non so cosa fare…. Ho 22anni mi serve un consiglio da un esperto, vorrei o operare o fare esercizi a questo punto fisioterapeutici.
Buongiorno, il trattamento fisioterapico può essere la terapia più efficace, sicuramente la prima da prendere in considerazione, Con un programma di movimento/esercizio rivolto a ricaricare in modo progressivo i tendini coinvolti nella zona dolorosa, eventualmente (se necessario per gestire il dolore) associato a dei farmaci.
L'operazione è da considerare sempre come seconda possibilità, dopo almeno 1 anno di trattamento riabilitativo senza miglioramenti e solo se c'è una chiara e importante lesione a livello delle fibre dei tendini.
Spero di esserle stato d'aiuto e le auguro di risolvere presto il suo problema.
L'operazione è da considerare sempre come seconda possibilità, dopo almeno 1 anno di trattamento riabilitativo senza miglioramenti e solo se c'è una chiara e importante lesione a livello delle fibre dei tendini.
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Buongiorno, il fatto che soffra da diversi mesi di questo problema mi fa pensare che oltre al problema infiammatorio possa anche esserci una rigidità dei muscoli estensori del polso. Quindi le consiglio di continuare con il trattamento conservativo fisioterapico ed integrare con esercizi specifici di rinforzo ed allungamento.
Buongiorno
Le consiglio di rivolgersi a un professdionista che, oltre a trattamenti locali possa risolvere ventuali altri problemi del corpo che stanno sicuramente causando l'epicondilite.
Cordialmente
Le consiglio di rivolgersi a un professdionista che, oltre a trattamenti locali possa risolvere ventuali altri problemi del corpo che stanno sicuramente causando l'epicondilite.
Cordialmente
Buonasera, personalmente prima di affrontare l'intervento chirurgico, aspetterei. Cercherei anche di capire da cosa può essere causato questo dolore (spesso da movimenti sportivi errati, in cui l'articolazione agisce in maniera "errata"). Comunque al di là di questo, fisioterapicamente parlando, facendo finta che lei non faccia sport in cui si utilizza il gomito, lavorerei sul sollievo di tutta la muscolatura facente parte l'articolazione del gomito, con una decoattazione che vada ad alleggerire il carico. Lavorerei sicuramente quindi, in primis, sul sollievo dei tessuti.
Buongiorno. Probabilmente è presente uno squilibrio generale per il quale la zona del gomito riceve troppo carico e sviluppa facilmente infiammazione. Le consiglio la valutazione di un bravo osteopata o fisioterapista. Io ad esempio darei un’occhiata alla mobilità della sua colonna. Cordiali Saluti
Buongiorno. L'approccio chirurgico lo consiglierei come ultimissima possibilità. Proporrei trattamento conservativo manuale da un fisioterapista per poter escludere ed eventualmente trattare tutte le possibili cause (spalla, cervicale, sovraccarichi del polso), in caso eventualmente anche terapia fisica come onde d'urto. Cordiali saluti.
buongiorno, la fisioterapia è un ottimo aiuto sia per ridurre la sintomatologia sia per insegnare tutte le manovre per evitare che l'epicondilite si ripresenti. le suggerisco di rivolgersi ad un bravo fisioterapista nella sua zona.
cordialmente
cordialmente
Salve, bisognerebbe andare a fare una valutazione accurata perchè la causa del dolore, nella maggior parte dei casi, si trova distante dalla sede del dolore. Le consiglio di fare dei trattamenti di Manipolazione fasciale Stecco, tecnica di terapia manuale che va all'origine del problema e che va a trattare la fascia profonda, tessuto responsabile di problematiche come la sua.
Per ulteriori informazioni rimango a sua completa disposizione.
Per ulteriori informazioni rimango a sua completa disposizione.
Buongiorno. Le epicondiliti possono essere talvolta un po' rognose nella gestione e richiedere approcci multidisciplinari. Un elemento fondamentale, specialmente nei casi che si protraggono per più di 2-3 mesi, è l'esercizio terapeutico con carichi progressivi per ricondizionare i tessuti sofferenti a sopportare gli stress meccanici. Prima sarebbe consigliabile effettuare una buona valutazione funzionale ed eventuale trattamento manipolativo fisioterapico o osteopatico per escludere influenze non locali di natura muscolo-scheletrica, neurologica o viscerale.
Buongiorno, sicuramente una volta gestita l'infiammazione, sarebbe consigliabile approfondire cosa innesca a livello posturale questo tipo di effetto. Il corpo utilizza sempre un proprio linguaggio per comunicare. Quindi dopo una visita specialistica di approfondimento, le consiglio anche una visita posturale.
A disposizione
dott. Maurizio Di Benedetto
A disposizione
dott. Maurizio Di Benedetto
Salve, sarebbe interessante intanto sapere se la problematica è dovuta o comunque sostenuta da una attività sportiva o non. Data la giovane età, nonostante sia comunque possibile uno stato infiammatorio del genere, spesso essa è dovuta a dettagli del gesto tecnico-sportivo ancora non perfezionati al meglio. Chiaramente, come detto da molti colleghi, sarebbe necessario valutare la postura genere, la tecnica dell'eventuale movimento/gesto sportivo e revisionare anche possibili problematiche a monte, nella zona cervicale. Ad maiora!
Buongiorno,
Il trattamento fisioterapico è spesso la prima scelta e può rivelarsi la soluzione più efficace per il suo problema. Un programma di esercizi mirati, volto a rinforzare e ricaricare progressivamente i tendini coinvolti nella zona dolorosa, rappresenta una strategia fondamentale per il recupero. Questo approccio può essere associato, se necessario, all'uso di farmaci per la gestione del dolore.
L’intervento chirurgico, invece, dovrebbe essere considerato solo come ultima opzione, da valutare dopo almeno un anno di trattamento riabilitativo intensivo e solo in presenza di una lesione significativa e ben documentata delle fibre tendinee.
Spero che questi suggerimenti possano aiutarla nel percorso di recupero e le auguro di risolvere presto il suo problema.
Cordiali salutI
Il trattamento fisioterapico è spesso la prima scelta e può rivelarsi la soluzione più efficace per il suo problema. Un programma di esercizi mirati, volto a rinforzare e ricaricare progressivamente i tendini coinvolti nella zona dolorosa, rappresenta una strategia fondamentale per il recupero. Questo approccio può essere associato, se necessario, all'uso di farmaci per la gestione del dolore.
L’intervento chirurgico, invece, dovrebbe essere considerato solo come ultima opzione, da valutare dopo almeno un anno di trattamento riabilitativo intensivo e solo in presenza di una lesione significativa e ben documentata delle fibre tendinee.
Spero che questi suggerimenti possano aiutarla nel percorso di recupero e le auguro di risolvere presto il suo problema.
Cordiali salutI
Buongiorno,
L'epicondilite, come lei ha sperimentato, può richiedere un trattamento più lungo, soprattutto quando i trattamenti iniziali non danno i risultati sperati. Se la tecarterapia non è stata efficace e la sola infiltrazione ha portato miglioramenti temporanei, sarebbe opportuno considerare altre soluzioni.
L'intervento chirurgico è solitamente preso in considerazione solo nei casi in cui il dolore persista per un lungo periodo nonostante i trattamenti conservativi. Generalmente, il trattamento fisioterapico resta la prima opzione, e potrebbe includere:
1. Esercizi di rinforzo e stretching per i muscoli dell'avambraccio, per migliorare la funzionalità del tendine e ridurre il carico sulla zona dolente.
2. Trattamenti manuali, che includono tecniche per migliorare la mobilità e ridurre la rigidità.
3. Tecniche di supporto come il taping per alleviare il carico sul tendine durante le attività quotidiane.
4. Terapie fisiche alternative come le onde d'urto o la laserterapia, che sono a volte più efficaci rispetto alla tecarterapia.
Le consiglio di consultare un fisioterapista per un programma di riabilitazione personalizzato, con esercizi mirati e trattamenti fisici che potrebbero risolvere definitivamente il problema. Se dopo un ciclo di riabilitazione non dovesse esserci miglioramento, sarà il caso di discutere eventuali opzioni più invasive con il suo medico.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Salve, bisogna per prima cosa effettuare una anamnesi dettagliata della sua problematica ed in seguito procedere all'esame obiettivo. Nel momento in cui andiamo ad escludere problematiche non di nostra competenza ( reindirizzandola allo specialista competente) e sospettiamo una problematica neuro muscolo scheletrica possiamo procedere al trattamento. La sua problematica potrebbe essere di carattere tendinopatica, articolare o nervosa oppure un mix delle tre. Il trattamento potrebbe comprendere : educazione sulla gestione del carico del paziente, terapia manuale dei tessuti molli, neurodinamica per il tessuto nervoso, esercizio terapeutico per aumentare la capacitò di carico dei tendini, tutore e all'occorrenza terapie fisiche elettromedicali. Spero di esserle stato utile. Può contattarmi per consulenze online se non è di Roma.
Dott Matteo Tonino Fisioterapista OMPT
Dott Matteo Tonino Fisioterapista OMPT
Vai da un fisioterapista e fatti spiegare molto bene gli esercizi specifici per il trattamento tendineo. Eviterei troppe infiltrazioni che possono indebolire il tendine. Come dice il nome il tendine deve essere teso e quando infiammato perde le sue proprietà, quindi va trattamento con trattamenti manuali per ridurre il dolore e carico per rinforzarlo nel breve termine
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