Salve buonasera sono un ragazzo di 23 anni e volevo esporre un problema che mi sta assillando da un

24 risposte
Salve buonasera sono un ragazzo di 23 anni e volevo esporre un problema che mi sta assillando da un mese.

Dinamica: dopo una giornata in piscina al rientro ho sentito sensazione di ovattamento penso causata dall' acqua nell' orecchio dx. Ho effettuato la classica manovra col palmo della mano a fare da tappo e stappo dapprima senza successo, successivamente ho iniziato a saltare abbastanza insistentemente sul posto continuando con la torsione del collo verso dx e provando lo stappo, RISULTATO: non ho più sentito la sensazione di ovattamento ma 5 minuti dopo ho sentito una tensione/intorpidimento a livello della nuca e dei muscoli finali del collo

Per circa 3 settimane ad ogni risveglio ho avuto la sensazione di questo intorpidimento alla nuca ed ogni tanto durante la giornata la tensione si estendeva alla faccia ed alle tempie, ogni tanto notavo anche tensione a livello della mandibola dx. Verso la sera si calma e riuscivo a fare le azioni quotidiane.

A seguito di un massaggio con arnica fatto nella zona del collo con particolare pressione sui muscoli finali che collegano alla nuca sento che la situazione é peggiorata in quanto la sera stessa ho avuto fatica a dormire, nausea, vertigini ed al risveglio sempre la stessa sensazione però più intensa e persistente negli ultimi giorni sempre così..

Negli ultimi 6 giorni la situazione attuale é questa:
al risveglio la sensazione di intorpidimento é sempre la stessa, a volte si espande alla faccia e mi causa anche vertigini e sensazione di scompenso visivo, é persistente e la notte non dormo piú bene in quanto quando provo a rilassare la tensione sulla nuca inizio a sentire un eccessiva pesantezza sulla stessa (preciso che uso un cuscino ortopedico apposta per la cervicale che mi ha risolti vari problemi in passato) oltre a vari spasmi a livello braccia mani e testa

SPECIALISTI FREQUENTATI:
-nella prima fase del peggioramento mi sono rivolto ad un ortopedico con diagnosi cervicobrachialgia sx e infiammazione nervo trigemino dx sicché mi ha dato soldesam (iniezioni) e diclofenac per 5gg senza successo
-ho consultato otorino perché lamentavo problemi all orecchio lo stesso mi ha rimosso due tappi di cerume in entrambe le orecchie non notando problematiche interne o di labirintite
-sono andato due volte al pronto soccorso mi é stato dato levopraid a gocce e sirdalud (quest'ultimo mi ha causato problemi tra cui forte diarrea)
-seduta di fisioterapista/osteopata con massaggio soprattutto nella zona dx dei nervi occipitali, senza beneficio
-il neurologo ha interpretato la cosa come emicrania e cefalea occipitale rilevando nel test rot scattanti agli arti inferiori e leggera deviazione marcia cieca a dx, la terapia che seguo attualmente da 2 GG é levopraid a gocce e fluxarten la sera.

ESAMI EFFETTUATI:
-rx rachide cervicale (costa sovranumeraria c7 a dx e megapofisi trasversa con abbozzo di costa sovranumeraria a sx)
-tac cranio (negativa)
-rm encefalo e tronco encefalico smdc (asimmetria tonsille cerebellari per posizione inferiore a dx, piccole ectasie perivascolari)
-rm colonna cervicale smdc (scomparsa la lordosi fisiologica, protrusione c4/C5 e lieve protrusione C5/C6

A breve andrò anche dal neurochirurgo e rifarò la RM encefalo e colonna col mezzo di contrasto + angio RM distretto vascolare intracranico + elettroencefalogramma

Ad oggi da come ho capito tutte questa analisi non restituiscono nulla che c'entri con il trauma che mi sono creato perciò mi chiedevo se qualcuno mi sapesse spiegare cosa può esserci in corso, se sono andato ad urtare dei muscoli particolari perché come spiegavo tutti questi dolori sono partiti dopo questo stupido movimento che ho fatto

Ringrazio anticipatamente chi mi risponderà. Saluti.
Buongiorno, purtroppo le zone del collo e della testa sono molto delicate: anche un gesto apparentemente semplice può innescare tensioni e compensi che poi si fanno sentire a lungo; gli esami e le cure che ha effettuato finora permettono di avere un quadro della situazione attuale, ma senza conoscere nel dettaglio l'anamnesi remota come eventuali incidenti o problemi cervicali del passato, è difficile comprendere appieno tutti i fattori che possono aver contribuito a questo episodio, inoltre il sonno disturbato, può accentuare la tensione muscolare e aumentare lo stress generale.
Le terapie farmacologiche possono aiutare a gestire i sintomi, e nel frattempo potrebbe effettuare dei trattamenti manuali, per lavorare sulle cause profonde del problema.
Spero di essere stata utile, a disposizione per ulteriori chiarimenti, cordiali saluti, Stefania Pini.

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 Domenico Scopelliti
Osteopata
San Benedetto del Tronto
La tensione della membrana timpanica potrebbe dare questo senso d'intorpidimento della nuca e quindi andrebbe valutata la mobilità cranica
Dott.ssa Camilla Armezzani
Osteopata, Fisioterapista, Posturologo
Roma
Buongiorno, con i movimenti bruschi e veloci hai sicuramente creato uno shock sui nervi e muscoli cervico brachiali, l’RM mostra già una sensibilità della zona cervicale a eventuali traumi. Io consiglio di trovare un osteopata che faccia un controllo approfondito sul cranio e la zona cervico brachiale, nonché il torace. Non consiglio massaggi.
Buongiorno,
In merito a questi dolori a livello del collo e zona trigemino le consiglierei di consultare anche un neurologo, dopodiché in base alla visita potrebbe porovare a fare un altro trattamento osteopatico, perché se è nato tutto dal movimento fatto con il collo per rimuovere l’acqua dalle orecchie sembrerebbe trattarsi di una condizione muscolo-scheletrica. Cordiali saluti
Buonasera,
ho letto con attenzione la sua esperienza. Da quanto descrive, l’insorgenza dei sintomi sembra effettivamente correlata al movimento ripetuto e forzato effettuato per liberare l’orecchio: in questi casi può verificarsi una sollecitazione eccessiva della muscolatura cervicale e delle strutture articolari, con possibile irritazione dei nervi occipitali e conseguente comparsa di cefalea, tensione nucale, disturbi visivi e vertigini.

Gli esami strumentali che ha già eseguito, pur evidenziando alcune alterazioni (protrusioni cervicali, perdita della lordosi, lieve asimmetria tonsillare), non mostrano quadri acuti o lesioni gravi: questo è un elemento rassicurante. Tuttavia, la sintomatologia che persiste e l’aggravamento notturno rendono opportuna la prosecuzione degli approfondimenti già programmati con neurochirurgo e tramite nuove indagini (RM con contrasto, angio-RM, EEG), per escludere in maniera definitiva altre possibili cause.

Parallelamente, è importante evitare ulteriori manovre o pressioni dirette sulla regione cervicale. Una gestione graduale, multidisciplinare e mirata al rilassamento muscolare, al riequilibrio posturale e alla riduzione della sensibilizzazione nervosa potrà aiutarla a migliorare la sintomatologia.

Comprendo quanto la situazione sia impattante nella quotidianità, ma la negatività degli esami più delicati finora effettuati è un dato positivo. Le consiglio di proseguire con gli specialisti di riferimento e, nel frattempo, ridurre i fattori di sovraccarico sulla colonna cervicale. Di pari passo andrebbe bene effettuare dei trattamenti osteopatici che in primis mirino al ripristino del movimento dell'asse cranio sacrale, lasciando al momento da parte il tratto cervicale. per qualsiasi dubbio o domanda non esiti a contattarmi.
 Giovanni Garavello
Chiropratico, Posturologo, Osteopata
Stanghella
Non vedo la domanda.
Dr. Luciano Brigandi
Fisioterapista, Osteopata, Posturologo
Meda
Buongiorno
Avrei necessità di avere maggiori informazioni. Mi invii il suo numero di cellulare su questo sito affinché possa contattarla.
Senza impegno economico.
Grazie
Dr. Gianni Casulli
Osteopata, Massofisioterapista
Bologna
A mio avviso hai problemi di cervicobrachialgia e io sostituirei il cuscino ortopedico con uno in pima d' oca, come ti sono venute le protusioni alle vertebre cervicali e la rettilinizzazione della curva cervicale ? Non è forse che ad usare un cuscino rigido e alto ti ha provocato queste cose ?
Salve, grazie per la dettagliata descrizione del suo quadro clinico, che appare complesso e meritevole di un approccio approfondito. È evidente che ha già seguito numerosi percorsi specialistici, compresi consulti osteopatici e fisioterapici focalizzati soprattutto sulla muscolatura cervicale, senza però un beneficio duraturo.

In questi casi, spesso la disfunzione non si limita ai soli muscoli ma coinvolge l’equilibrio complessivo del sistema propriocettivo, oltre alla complessa interazione tra strutture cervicali, craniche e anche vascolari. La sintomatologia che descrive, come ovattamento, intorpidimento, vertigini e disturbi visivi, suggerisce che potrebbe esserci un’interferenza a livello neurofisiologico e articolare che richiede una valutazione e un trattamento che vadano oltre il semplice lavoro muscolare.

Una valutazione osteopatica completa che consideri il sistema cranio-cervico-mandibolare, l’equilibrio propriocettivo e eventuali adattamenti posturali su tutto il corpo può offrire ulteriori spunti per individuare disfunzioni più profonde o nascoste. Comprendo bene la frustrazione di non trovare ancora una soluzione, ma un approccio integrato e personalizzato rimane fondamentale.

Resto a disposizione per ogni chiarimento e le auguro di trovare quanto prima un sollievo duraturo.
Buonasera, ho letto con attenzione la sua storia clinica. Capisco bene quanto una sintomatologia così persistente e complessa possa essere fastidiosa e preoccupante, soprattutto dopo aver già consultato diversi specialisti senza un miglioramento concreto.

Dalla dinamica che descrive, è probabile che il movimento ripetuto e forzato per liberare l’orecchio abbia sollecitato in maniera anomala la zona del rachide cervicale, innescando tensioni muscolari e articolari che possono facilmente coinvolgere non solo la nuca, ma anche la mandibola, la faccia e dare sensazioni di vertigine o alterazioni visive.

L’osteopatia, in questi casi, può essere molto utile per valutare nel dettaglio la mobilità del rachide cervicale, il rapporto con la muscolatura, con le articolazioni temporo-mandibolari e con le strutture craniche. Spesso non è tanto “il trauma” in sé a creare il problema, quanto il modo in cui il corpo reagisce e si organizza dopo quell’evento.

Per avere un quadro completo e individuare un approccio mirato, il mio consiglio è di effettuare una valutazione osteopatica: solo con una visita accurata si può capire l’origine funzionale delle sue tensioni e impostare un percorso adatto a ristabilire l’equilibrio.

Resto a disposizione e le auguro intanto di trovare sollievo quanto prima.
Dr. Luca Grasso
Osteopata
Tremestieri Etneo
Salve, da quello che leggo, considerato che andrebbe sempre valutato in studio, potrebbe trattarsi di cervicalgia in fase acuta probabilmente scaturita da quei movimenti bruschi di cui ha parlato per liberarsi l'orecchio dall'acqua. Ma che probabilmente la situazione diagnosticata tramite RM era già presente, ma che con quei movimenti bruschi è andato ad accendere la sintomatologia. Il consiglio è di andare dall'esperto specialista e intraprendere un percorso, non solo di terapia passiva (manuale o elettromedicale), ma anche e soprattutto di terapia attiva con esercizi specifichi per andare a riabilitare il tratto cervicale e il sistema dell'equilibrio. Buona giornata
Hai descritto una dinamica compatibile con un’irritazione del distretto cranio-cervicale (muscoli suboccipitali/articolazioni alte C0–C2) con possibile coinvolgimento dell’ATM. Questo può dare cefalea occipitale, senso di instabilità/vertigine, tensione a mandibola e tempie. Il fatto che TC/RM encefalo siano negative è rassicurante; rettilineizzazione e piccole protrusioni cervicali possono essere fattori predisponenti, non sempre la causa unica. Giusto completare gli accertamenti neurologici già programmati.

Nel frattempo, indicazioni pratiche e prudenti:

Eviti manovre “energiche” o massaggi profondi su nuca/cranio; preferisca caldo umido 10–15′.

Mobilità dolce entro il comfort (piccole rotazioni/inclinazioni, 3–4 volte al giorno).

ATM: lingua al palato, denti non a contatto; eviti serramento e gomme dure.

Sonno: cuscino che mantenga il collo neutro, posizioni laterale/supina.

Segua le indicazioni del neurologo e segnali eventuali effetti collaterali dei farmaci.

se compaiono nuova debolezza, alterazioni della vista/linguaggio, vomito incoercibile o cefalea improvvisa “a rombo di tuono”, vada subito in PS.

Quando la fase acuta si attenua, un percorso riabilitativo graduale e a basso carico su cranio-cervicale e ATM, con esercizi specifici, è spesso utile. Consulti il professionista di fiducia per impostarlo in sicurezza.
Salve, Probabilmente è necessario avere maggiori informazioni anche sulla sua storia clinica. La invito per tanto a prendere un appuntamento per un consulto gratuito presso uno degli studi indicati nel calendario, in base ai giorni disponibili. Nel messaggio inserisca questa dicitura "RICHIESTA DI CONSULTO GRATUITO". Buona giornata Debora Moschillo
Dr. Christian Giusti
Osteopata, Massoterapista
Roma
salve, considerati gli esami di accertamento che ha eseguito dando esito negativo e considerati gli specialisti che ha correttamente interpellato e considerati i sintomi che ancora oggi lamenta, probabilmente ci troviamo di fronte ad una disfunzione a carico o del rachide cervicale oppure atm. Valuti Lei se approfondire con visita osteopatica mirata. Saluti
 Filippo Olgiati
Osteopata, Massofisioterapista, Professional counselor
Gazzada Schianno
Viste la giovane età e la dinamica dell’evento, è poco probabile che il movimento effettuato abbia causato danni strutturali gravi.
Le protrusioni cervicali e la perdita della lordosi, pur essendo presenti, sono comuni anche in soggetti asintomatici, e spesso non direttamente correlate alla sintomatologia. In molti casi come il suo, la problematica può essere sostenuta da disfunzioni muscolari e miofasciali, in particolare da trigger point attivi nei muscoli del rachide cervicale, del collo e della nuca.
Questi possono generare sintomi anche intensi, come:
– dolore riflesso verso il volto e le tempie, – senso di ovattamento, scompenso visivo e vertigini,
– tensione mandibolare e disturbi del sonno,
– spasmi muscolari persistenti.

Purtroppo, in questi casi, i farmaci risultano poco efficaci, poiché non agiscono sulla causa primaria del problema e i trigger p. se non trattati possono permanere per lungo tempo.
L’approccio più indicato in questi casi è di tipo manuale e progressivo, attraverso un percorso specifico che lavori su contratture profonde, postura e mobilità cervicale, possibilmente associato a tecniche di rilascio miofasciale e normalizzazione delle tensioni vertebrali.
Le sconsiglio di aspettarsi una "soluzione immediata" (purtroppo la soluzione "one shoot" è spesso una chimera), ma con un approccio graduale e mirato, i sintomi possono essere progressivamente ridotti fino alla risoluzione totale.
Quindi un trattamento personalizzato e seguito nel tempo può fare la differenza, più di mille ulteriori indagini, che visto il quadro, non sono a mio avviso indicate e anzi potrebbero innescare un effetto nocebo da sovradiagnosi.
Dott. Giammarco Valente
Osteopata, Massoterapista, Massofisioterapista
Saronno
Buonasera,
capisco la sua preoccupazione: quando un sintomo compare dopo un movimento o un episodio specifico, è naturale collegare tutto a quel momento e temere di aver “danneggiato” qualcosa. Dalla ricostruzione che fa, ha già eseguito numerosi accertamenti (neurologici, ortopedici e radiologici) che non hanno evidenziato lesioni gravi o emergenze, il che è un aspetto molto rassicurante.

Le tensioni e i sintomi che descrive (intorpidimento nucale, vertigini, pesantezza, dolori che si irradiano al volto e mandibola) possono essere compatibili con una cervicalgia muscolo-tensiva complessa, aggravata da stress e ipervigilanza sul sintomo. La rettilineizzazione cervicale e le piccole protrusioni discali che sono state rilevate spesso sono conseguenze di contrattura muscolare persistente e non necessariamente la causa unica del disturbo.

In questi casi l’approccio più efficace è spesso multidisciplinare:

continuare il percorso con i medici specialisti (neurologo, neurochirurgo) per completare la diagnosi ed escludere cause più specifiche,

intraprendere un lavoro graduale di riequilibrio muscolare e posturale con trattamenti manuali dolci (osteopatia, massoterapia) e successivamente esercizi personalizzati,

associare, se necessario, tecniche di rilassamento o supporto psicologico, perché lo stress e la paura del sintomo tendono a peggiorarne la percezione.

Non si scoraggi se non ha trovato subito beneficio: il suo quadro è complesso e richiede tempo, pazienza e un lavoro di squadra tra diversi professionisti. Con un percorso mirato e progressivo è possibile migliorare la mobilità cervicale, ridurre la tensione e recuperare una quotidianità più serena.
Salve,
da quanto descrive, è probabile che il movimento ripetuto e forzato effettuato per l’orecchio abbia provocato una forte sollecitazione dei muscoli suboccipitali e delle articolazioni cervicali alte. Queste strutture, molto ricche di recettori e vicine a zone neurologiche sensibili (come il nervo trigemino, il grande occipitale e i centri dell’equilibrio), possono facilmente irritarsi e generare sintomi riflessi come tensione nucale, vertigini, disturbi visivi o sensazioni di scompenso.
Il peggioramento dopo il massaggio può essere spiegato dal fatto che un’eccessiva stimolazione su muscoli già contratti può aumentare la risposta irritativa e amplificare i disturbi neurovegetativi (nausea, insonnia, sensazione di pesantezza). Quindi, dal punto di vista osteopatico, è possibile che il suo disturbo derivi da una disfunzione meccanico-neurovegetativa a livello cranio-cervicale, scatenata dal movimento improvviso e mantenuta da tensioni profonde.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Le auguro una pronta guarigione.
Salve. Ha veramente indagato tutto e si è rivolto a vari specialisti. Almeno ha escluso cause molto importanti. La contrattura dei muscoli del collo sono la conseguenza di altro. E' sempre cosi. Dall'episodio descritto quel gesto per stappare l'orecchio potrebbe aver acceso una protrusione o spostato l'equilibrio posturale del suo collo e colonna in maniera negativa. Sarei dell'idea che la costa sovrannumeraria e la megaapofisi possono alterare l'equilibrio. Inoltre a volte nelle risonanze delle lievi protrusioni, poco degne di nota dal punto di vista medico, possono causare sintomi pesanti.
Bisognerebbe indagare anche la dentatura ed eventuali impianti.
Buonasera, dalla descrizione potrebbe trattarsi di una condizione chiamata nocicezione alogena secondaria periferica. Date le numerose visite e i numerosi specialisti le consiglio di provare ad andare da un altro osteopata (collega) specializzato sula parte cranio cervico mandibolare potrebbe trattarsi di alterazione propriocettiva. In sintesi le informazioni che arrivano dalla periferia al centro di elaborazione sono alterati. Cordiali saluti
Buongiorno, grazie per la completezza espositiva del caso; con le informazioni che ci ha fornito, penso che la casistica che la sta interessando sia multifattoriale, infatti possiamo prendere tutti gli elementi descritti ed unirli per fare chiarezza in un quadro molto più complesso, ma ugualmente approcciabile e con possibilità di miglioramento.
Iniziamo dalla costa sovrannumeraria, un fenomeno anatomico abbastanza raro, che solitamente è asintomatico e probabilmente lo sarebbe rimasto, ma con oi traumi che si è autoinferto saltando sul posto e facendo la manovra di stappo, ha portato in spasmo la muscolatura scalena che di conseguenza irradia verso le zona posteriori cervicali e suboccipitali. Questa condizione, mischiata alla protrusione trovata in zona c4c5, può dare origine a un adattamento nella zona della cervicale alta (da c0 fino a c3) e questo di conseguenza favorisce quello che in osteopatia e non solo, viene chiamata convergenza trigemino-cervicale, quindi come in una strada a doppia corsia, mette in comunicazione la zona cervicale alta con quello che sono le fibre nervose trigeminali, quindi la sensazione di tensione che avverte sui muscoli dell'atm (articolazione temporo mandibolare) è così spiegata, anche per un compenso posizionale che sicuramente sta interessando la mandibola a causa di questi adattamenti cervicali dei quali stavamo parlando. Spero di aver dato un buono spunto di riflessione per un qualsiasi altro professionista che la prenderà in cura se non verrà da me.
Le auguro intanto una buona giornata e spero che possa risolvere al più presto la sua situazione .
Gentile [Nome],

la ringrazio per aver descritto in modo così accurato la dinamica e l’evoluzione dei suoi sintomi: il quadro che riferisce è complesso ma, fortunatamente, piuttosto chiaro nella sua origine.

Da quanto racconta, tutto sembra essere iniziato in seguito a un movimento brusco e ripetuto del collo, che ha probabilmente innescato una tensione acuta nella muscolatura suboccipitale e cervicale alta (la zona tra nuca e base del cranio). Questa regione è particolarmente delicata perché in essa scorrono numerose strutture nervose e vascolari, come i nervi occipitali, i muscoli profondi cervicali e i vasi che partecipano alla regolazione dell’equilibrio e della propriocezione.

È verosimile che quel movimento improvviso, associato a una già possibile rigidità cervicale preesistente (come suggerisce la perdita della lordosi fisiologica riscontrata alla RM), abbia provocato una reazione infiammatoria o un’alterazione della dinamica articolare e fasciale del tratto cervicale. Da qui possono derivare i sintomi che descrive:

sensazione di tensione e intorpidimento nucale,

irradiazione alla mandibola e al viso (tramite il coinvolgimento del nervo trigemino o del sistema trigemino-cervicale),

disturbi visivi e vertigini legati alla disfunzione dei recettori cervicali.

Inoltre, la successiva manipolazione o massaggio troppo profondo può aver accentuato la risposta irritativa dei tessuti, peggiorando la sintomatologia.

Il fatto che le indagini strumentali non abbiano evidenziato lesioni importanti è in realtà una buona notizia: suggerisce che si tratta di un disturbo funzionale e non strutturale, quindi potenzialmente reversibile.

In questi casi, l’approccio osteopatico mira a:

Decomprimere e riequilibrare la zona cranio-cervicale, lavorando in modo dolce sui tessuti profondi e sulle tensioni fasciali.

Ripristinare la mobilità articolare e vascolare della regione nucale e toracica alta, che spesso partecipa ai compensi.

Riequilibrare il sistema neurovegetativo, che può essere iperattivo e contribuire a vertigini, nausea o insonnia.

Sarà però fondamentale procedere con una valutazione molto cauta e non invasiva, attendendo anche gli esiti dei nuovi esami che ha in programma (soprattutto Angio-RM e EEG).

Nel frattempo, le consiglio di:

evitare qualsiasi movimento brusco o esercizio cervicale forzato,

dormire con un cuscino basso e non troppo rigido,

applicare calore moderato sulla nuca per rilassare la muscolatura,

mantenere un’attività fisica leggera e regolare (camminate, respiro diaframmatico).

In sintesi, il quadro che descrive è compatibile con una disfunzione cervico-cranio-mandibolare e neurovascolare di tipo funzionale, che — se gestita correttamente — tende a risolversi gradualmente.
Una valutazione osteopatica mirata, dopo aver escluso ogni problematica neurologica o vascolare rilevante, potrà aiutarla a recuperare l’equilibrio e ridurre la sintomatologia.

Con cordialità,
Dott.ssa Tiziana Acierno, D.O.
Buongiorno, le consiglio di effettuare un trattamento Osteopatico in modo da poter valutare col terapista la miglior strategia per alleviare i sintomi e risolvere il suo problema.
 Andrea Galliani
Osteopata, Massoterapista
Mirandola
Da quello che descrivi sembra che il movimento improvviso e ripetuto abbia creato una forte tensione nei muscoli della nuca, nei nervi occipitali e nella zona alta del collo, che ora provoca intorpidimento, vertigini e scompensi visivi. La rigidità cervicale può alterare la postura della testa e influenzare anche i nervi cranici e la mandibola, generando sintomi diffusi.

Un approccio utile è lavorare delicatamente sulla mobilità cervicale e del rachide superiore, sul rilascio delle tensioni occipitali e sulla coordinazione tra collo, mandibola e equilibrio, evitando manipolazioni aggressive che possono peggiorare l’infiammazione nervosa. Esercizi di respirazione e piccoli movimenti controllati aiutano a ridurre la pressione sui nervi e a migliorare la percezione di equilibrio.

Il monitoraggio continuo da parte di neurologi e neurochirurghi è importante per escludere cause più complesse, ma gran parte dei sintomi può derivare da tensione muscolare e disallineamenti cervicali.

Grazie dell'attenzione e buona giornata
Andrea Galliani, osteopata e MCB
Dott. Roberto Caminiti
Osteopata, Massofisioterapista, Chinesiologo
Somma Lombardo
Buongiorno mi spiace per la sua situazione, capisco la frustrazione e lo sconforto nel non trovare una soluzione.
Anche a mio avviso come le aveva detto l'ortopedico penso si tratti di un'infiammazione del nervo trigemino vista la sintomatologia che racconta.
Teoricamente con delle sedute osteopatie mirate dovrebbe andare a sparire l'infiammazione e quindi a tornare a stare bene, le consiglio quindi di provare da un altro collega.

Sperando di esserle stato utile le porgo cordiali saluti e rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Dott. R. Caminiti

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