Salve a tutti, Sono un uomo di 33 anni che convive con la sua ragazza da 8 mesi di 29 anni, duran

15 risposte
Salve a tutti,

Sono un uomo di 33 anni che convive con la sua ragazza da 8 mesi di 29 anni, durante questo periodo ho notato fasi da dr. jeckyll e mr.hyde , un giorno è tutta normale e felice , un giorno è tutta incavolata e nervosa , queste fasi possono avvenire anche durante il giorno per un non nulla , del tipo un bambino che gioca a pallone , e le da fastidio subito incomincia a fare una grande lite , certe volte mi ha messo veramente in difficoltà con chiunque anche parenti e amici.
Io ho pensato che fosse una sua dote caratteriale e ho imparato ad accettarla perchè la amo così come è , perchè quando è normale è veramente un ottima persona.
Poi ho notato cartoni di vino scadente nei cassetti di casa o nella spazzatura ( del tipo in una settiamana 6 o 7 ) , gin tonic alle 10 di mattina o appena svegliata invece di fare colazione ordina su internet l'alcool a botte di 3/4 bottiglie , in casa avevo una discreta collezione di vini,liquori e altre cose regalate , praticamente ho trovato le bottiglie vuote alla mia domanda del perchè è subito arrabiata che la controllavo e mi ha stoppato ma risposte vere non ne ho avute.
Anche quando stiamo insieme o andiamo a fare una breve vacanza l'alcool è onnipresente , se andiamo al mare oltre al cibo conto almeno 4 tipi di alcol diversi bevuti nell'arco di 4/5 ore , se sto insieme a lei noto che a fine giornata spesso ha vomitato , per me spesso è oltre le 10 volte in 8 mesi.
Ho notato che a volte il cuore le batte fortissimo e poi prende delle pillole per calmarsi , ha tremori alle mani e spesso le pupille sono dilatatissime anche io ho finito per non fargli male ad abusare di alcol , non ho il coraggio di parlargliene direttamente per paura di offenderla o di accusarla ingiustamente di qualcosa di sbagliato ma i dubbi rimangono.
Come posso affrontare il problema ?
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo innanzitutto fondamentale che voi possiate instaurare un dialogo schietto e sincero affinché possiate scambiare pareri e opinioni in merito alla situazione da lei riportata al fine di trovare soluzioni che possano soddisfare le esigenze di tutti.
Ritengo inoltre importante che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli ed elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Purtroppo non si tratta di una dote caratteriale, ma tutti i dettagli che hai descritto in maniera esaustiva, riconducono ad un vera e propria condizione clinica di abuso/dipendenza alcoolica. Le "pillole" che la tua compagna assume "per calmarsi", sono funzionali alla diminuzione della frequenza cardiaca che - notoriamente - aumenta notevolmente durante l'assunzione di alcool e nelle fasi di astinenza. Non è dato escludere l'eventuale uso/abuso di altre sostanze (pupille dilatate, oscillazioni del tono dell'umore, aggressività, etc.). In ogni caso, già l'assunzione di alcool e di ansiolitici, rappresenta un "poly drug abuse", che la tua compagna utilizza per "medicare" un disagio più profondo, in cui l'abuso/dipendenza sono solo la punta dell'iceberg. Prova a parlare con lei, cercando di comprendere che cosa le crei sofferenza. "Agganciare" sul piano psicologico/psicoterapeutico i soggetti che - come la tua ragazza - negano e mentono non è facile: prova a stabilire una comunicazione accogliente e, chissà mai, che non decida di accettare un aiuto specialistico, che sarebbe decisamente necessario.
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Da quello che descrive, probabilmente ha ragione. La sua ragazza ha bisogno di aiuto. Cercatelo assieme. Mettersi lei in gioco, potrebbe aiutare la sua ragazza ad aprirsi, senza farla sentire stigmatizzata e inadeguata. Un caro saluto.
Buongiorno, mi sembra che lei abbia ormai una certezza circa l'esistenza di un problema da affrontare. Il dubbio rimane su come affrontarlo, come comunicare alla sua ragazza la sua preoccupazione per lei senza farla sentire giudicata. In questo potrebbe farsi aiutare da un professionista con l'obiettivo di adottare un comportamento assertivo. Rimango a disposizione per un eventuale consulto. Un saluto
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Buongiorno, la ringrazio per la condivisione di questo suo vissuto emotivamente difficile. Comprendo il disagio nell'affrontare con la compagna il problema, penso possa essere d'aiuto per lei intraprendere un percorso psicologico che possa supportarla emotivamente e allo stesso tempo affrontare la situazione descritta.
Resto a disposizione per qualsiasi altro chiarimento.
Cordiali saluti
Dott.ssa Maida Simona
Buongiorno, mi dispiace molto per i suoi vissuti dolorosi e la ringrazio per averli condivisi. Purtroppo non è facile convincere una persona che ha problemi di dipendenza a chiedere aiuto, a parte comunicare con lei apertamente e in modo accogliente e non giudicante, non può fare altro. Nel caso la sua compagna si rendesse conto di avere un problema e di volerlo risolvere, le consiglierei di rivolgersi al Ser.t della vostra zona in modo da affrontare il problema su più fronti, con l'aiuto di diverse figure professionali. Le consiglierei anche a lei di parlare dei suoi vissuti emotivi individualmente in un percorso terapeutico, in modo da poter elaborare quanto sta vivendo in questo periodo difficile nella relazione con la sua compagna. Resto a disposizione, un caro saluto.
Buongiorno gentile utente, credo che abbia molta consapevolezza del problema che affligge la sua partner. Sicuramente cosa complessa e non di facile gestione, oltretutto complicata anche dalla assunzione di farmaci che tentano di sedare la dipendenza e il malessere da astinenza. Consiglierei anch'io di rivolgersi ad un servizio pubblico SERD in cui operano diverse figure professionali medici, psicologi ed educatori che possono prendere in carico questa situazione . La cosa difficile è rendere consapevole la sua fidanzata che ha bisogno di aiuto. Lavorerei sui dati di realtà di cui è a conoscenza senza tentare di accomodare e negare la problematica. la saluto cordialmente Dr.ssa L.M:
Salve, dal suo racconto non si tratta di un problema di natura caratteriale ma un serio problema legato all'alcool. La sua ragazza ha bisogno di aiuto. Provi a parlarne con lei in modo sereno e affettuoso in un momento che le apparirà opportuno. Tuttavia se non otterrà una volontà di risolvere il problema da parte della sua fidanzata, la cosa sarà molto difficile. Provi a chiedere il sostegno della famiglia e degli amici della sua compagna e ovviamente una terapia psicologica è indispensabile. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buongiorno,
Da suo racconto evince una dipendenza, probabilmente nata da un malessere interiore che porta dentro.
La cosa che potrebbe fare è parlarle in modo molto delicato, non giudicante, e farle capire che di lei si può fidare, sempre se leiè disposto a tutto questo, e successivamente cercare un professionista che possa aiutarla.
Resto a disposizione
Dott.ssa GDM
Buon pomeriggio,
da quello che descrive, sembra che la sua compagna abbia un problema con l'abuso di alcol.
Provi ad affrontare la questione, che è molto delicata, parlandogliene con dolcezza ma anche con schiettezza. E' importante che la sua compagna riconosca di avere un problema, anche se in situazioni come questa non è facile e, solitamente, avere il sostegno della famiglia e di altre persone significative può essere d'aiuto.
Una psicoterapia è assolutamente necessaria. Occorre anche valutare la possibilità di rivolgersi a un SERD.
Cordialmente, EP
Gentile utente, comprendo la drammaticità della situazione che sta vivendo. Se vuole aiutare la sua ragazza deve parlarle del suo problema, penso sia inutile cercare di non offenderla se poi il problema esiste davvero.
Le faccio un rande in bocca al lupo.
Gentile Utente, ci descrive una situazione emotivamente difficile e dalla gestione complessa. Sarebbe opportuno instaurare con la sua compagna un dialogo non giudicante ma sincero sulla sua evidente difficoltà. Ciò che lei ha descritto è compatibile con una condizione di dipendenza per cui potreste rivolgervi al SerD presente sul vostro territorio oppure contattare un terapeuta insieme al quale valutare l’intervento più opportuno. Le persone che hanno problemi di dipendenza sono spesso poco collaborativi e può quindi essere opportuno che lei sia coinvolto sia nella ricerca dell’aiuto professionale sia nel successivo intervento. Cordiali Saluti
Buona sera
la sua compagna ha una gravissima dipendenza da alcool e non deve sentirsi in colpa se le fa presente che si è accorto di questa dipendenza. Purtroppo la dipendenza da alcool non si supera soltanto ascoltando la sua compagna e credendole nella sua volontà di uscirne da sola, nel caso in cui lei riconoscesse di avere questa dipendenza. Lei dovrà accompagnare la sua compagna ad un Ser.D del territorio e farvi seguire sia da un punto di vista farmacologico ed organico che da un punto di vista psicologico individuale per lei e di gruppo.
Le consiglio di mettere molto in dubbio tutte le eventuali affermazioni di essere in grado di uscirne da sola perchè la sua compagna potrà anche sentirsi sicura di farcela ma la dipendenza struttura dei meccanismi di difesa molto complessi che tendono alla manipolazione dell'altro, alla negazione ed al vittimismo per rimandare il momento nel quale dovrà realmente e con impegno prendere in mano la sua vita ed il suo modo di amarsi e rispettarsi.
Per ulteriori indicazioni e spiegazioni, non esiti a contattarmi

dott.ssa Letizia Muzi
Purtroppo sta vivendo una situazione molto difficile ed ha colto più di un segnale della dipendenza della sua compagna; riuscire a starle accanto immagino sia faticoso oltre che doloroso. Chiede come affrontare il problema. Da una parte c'è lei, preoccupato della situazione ma ancora fiducioso che potrebbe sbagliarsi, dall'altra c'è la coppia, appena nata e già in difficoltà e poi c'è la sua compagna, in una condizione di profondo bisogno. Qualche consulenza, mirata al problema, potrebbe esserle d'aiuto nel decidere come affrontare il problema con la sua ragazza. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa
Buongiorno, la situazione che descrivi è complessa e sicuramente non puoi affrontarla da solo, il mio consiglio è quello di contattare un centro che si occupa di dipendenze, in particolare da alcool, e lì ti sapranno dire come muoverti...ovviamente dev'essere lei a volerne uscire, non la puoi costringere...quello che puoi fare è parlarle a cuore aperto, dirti come ti senti, e cosa vuoi, stare accanto a chi ha una dipendenza è difficile, probabilmente avrai bisogno anche tu di sostegno, è una percorso lungo quello della disintossicazione...
Forza! Buon cammino!
Jessica Scheggi

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