Salve a tutti. Mio figlio, anni 23, ha ricevuto una diagnosi di cheratocono al 2^ stadio con lieve p
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Salve a tutti. Mio figlio, anni 23, ha ricevuto una diagnosi di cheratocono al 2^ stadio con lieve progressione topografica all'occhio dx, e al 1^ stadio all'occhio sx. La prima topografia e pachimetria corneale è stata effettuata un anno fa e ripetuta settimana scorsa presso un ospedale della zona in cui abitiamo (provincia di Caserta). Nel frattempo, siamo andati a consulto anche in un altro ospedale, dove la diagnosi è stata confermata ed è stato proposto cross-linking all'occhio dx da eseguirsi mediante tecnica epi-off e, in seguito, dopo alcuni mesi, anche al sx. All'ospedale della ns zona, dove preferiremmo recarci per comodità, è stata proposta la medesima tecnica per l'occhio dx mentre, per il sinistro, dato lo stadio iniziale, ci è stato detto che si potrebbe effettuare con tecnica epi-on. Mio figlio è confuso, e io con lui. Soprattutto vorremmo decidere serenamente dove effettuare l'intervento, che sulla carta non dovrebbe essere invasivo ma, come ogni cosa, può avere complicanze ed effetti. Potreste aiutarci? Specifico che mio figlio vede 10/10, porta occhiali per correggere astigmatismo all'occhio sx chè, paradossalmente, l'occhio dal quale vede peggio (la lente dd degli occhiali è neutra). Grazie per l'attenzione e per la cortese risposta.
Salve signora, er l'occhio destro quello dove il cheratocono era più aggressivo è stata preferita una tecnica più invasiva per in modo da far entrare più farmaco possibile nella cornea e stabilizzare in maniera salda e duratura la situazione. Per l'occhio di sinistra, probabilmente il cheratocono è iniziale è non è necessario essere così invasivi. Questo ovviamente precide da una buona correzione ottica a lenti a temprale o con lenti a contatto che dovrebbe garantire un buon visus in entrambi gli occhi anche se affetti da cheratocono
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