Salve a tutti, da quasi 3 settimane mi è stata diagnosticata una tendinite al dito medio della mano

8 risposte
Salve a tutti, da quasi 3 settimane mi è stata diagnosticata una tendinite al dito medio della mano destra. Come primo passaggio, mi sono recato dal mio medico per una visita il quale mi ha segnato di fare un' ecografia alla mano e al polso seguito da antinfiammatorio ARTROSILENE A SCHIUMA. (Senza nessun effetto) e via orale uno ogni tanto. L'ecografia ha mostrato una ''falda di riversamento a livello della guaina del tendine flessore del terzo dito all'altezza della MF da TENOSIVITE.
Successivamente, mi sono recato ad un centro specialistico a lecce di terapia laser, tecar e crio. provato qualsiasi cosa inizialmente senza successo e dopo svariate sedute (10 di ognuna come richiesto dal centro). Ho iniziato ad usare della pomata voltaren e punture di voltaren e muscoril per 5 giorni, una al giorno oltre svariati impacchi di ghiaccio al giorno anche. Dopo le punture ho percepito un grosso miglioramento, ma ad oggi, quando chiudo il pugno facendo pressione, sento un dolore ancora alla falange del dito medio. Preciso che inizialmente il dolore iniziale era all'attaccatura del dito (dove si mettono gli anelli per precisazione) ma ad oggi il dolore in quella zona è quasi passato, ma adesso il dolore principale lo trovo alla falange. A volte, è come se il dito rimanesse rigido come se facesse fatica a muoversi, non rimane bloccato però. Noto che schiocca sempre quando provo a fare esercizi con la pallina (come indicato dal terapista finite le sedute). Ora, cosa dovrei fare essendo che ho ancora dolore e con le mani ci lavoro? grazie a chi potrà aiutarmi
Buongiorno, probabilmente il protrarsi della sintomatologia è causato dal fatto che il tendine non ha ancora recuperato a pieno le sue funzioni. Come in tutte le tendinopatie il cuore della riabilitazione, successiva al periodo acuto infiammatorio, deve prevedere degli esercizi progressivi per migliorare la struttura e la capacità di carico del tendine stesso. Probabilmente il solo esercizio con la pallina non riesce a raggiungere le richieste funzionali del tendine. Spero di essere stato chiaro e averle risposto ai dubbi. buona giornata

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Buonasera, dovrebbe recarsi nuovamente da un terapista per capire da dove origina quel problema..lei ha fatto trattamenti mirati alla mano polso se ho capito bene, se così fosse bisognerebbe ricercare la cosa in un'altra parte del corpo, magari una Spalla? Collo? Testa?...
Dott. Simone Fichera
Fisioterapista, Chinesiologo
Trecastagni
Buongiorno, le onde d'urto non le ha mai provate?
Dr. Luciano Brigandi
Fisioterapista, Osteopata, Posturologo
Meda
salve
Avrei necessità di avere maggiori informazioni.
Mi invii il suo numero di telefono in questo sito.
Senza impegno economico.
Grazie
Salve, grazie per la descrizione molto dettagliata.
Da quello che racconta, l’ecografia e i sintomi sono coerenti con una tenosinovite del flessore del terzo dito, cioè un’infiammazione della guaina che fa scorrere il tendine del dito. È una condizione che può migliorare, ma spesso necessita di un percorso mirato e graduale.

Il fatto che inizialmente il dolore fosse alla base del dito e ora si presenti sulla falange, insieme allo “schiocco” durante i movimenti, fa pensare a un tendine che non scorre ancora in modo fluido, probabilmente perché la guaina è ancora irritata o ancora ispessita.

In questi casi, più che continuare con terapie passive o farmacologiche, può essere molto utile:
• lavorare sulla mobilità guidata del tendine,
• eseguire esercizi specifici di scorrimento tendineo senza sovraccaricare,
• valutare eventuali compensi di polso e mano,
• modulare le attività lavorative per evitare irritazioni ripetute.

A volte, se dopo alcune settimane l’infiammazione non è del tutto risolta, si rende utile una valutazione fisioterapica mirata per capire se il tendine ha recuperato pienamente la sua funzionalità o se c’è ancora un sovraccarico meccanico.

Visto che con le mani ci lavora, le consiglio di non trascurare questi segnali e di farsi valutare in modo preciso, così da impostare un percorso adatto per recuperare completamente e prevenire ricadute.
Dott. Giovanni Zago
Fisioterapista, Osteopata
Ragusa
Salve, il dolore in una tendinite può migrare di sede (a volte più prossimale, a volte più distale), in prima battuta si dovrebbe valutare la rigidità del tendine e, conseguentemente, svolgere delle sedute di terapia incentrata sul rinforzo/stabilizzazione muscolare soprattutto perché lei, appunto, con le mani ci lavora; con infortuni del genere succede che i muscoli (seppur piccoli) perdano di tono/forza muscolare e si infiammino per risposta al carico che non possono sopportare, quindi si dovrebbero andare ad effettuare esercizi con carico progressivo e graduale per rientrare dal problema ed implementare per le prime 5-6 sedute anche dei trattamenti di laser terapia.
Dott. Fabrizio De Lazzari
Fisioterapista
San Donà di Piave
Buongiorno, dalla descrizione dei suoi sintomi è probabile cha la sua tenosinovite abbia prodotto una condizione clinica chiamata "dito a scatto". Le terapie e applicazione per via cutanea di anti-infiammatori non hanno prodotto risultati perchè le linee guida internazionali indicano l' utilizzo di un tutore protettivo sia diurno che notturno, con l'obiettivo di ridurre l'infiammazione e migliorare lo scorrimento del tendine. Se non avesse già provato il suggerimento è di rivolgersi ad un fisioterapista specializzato in riabilitazione della mano, saprà aiutarla a risolvere questo suo fastidioso disturbo.
Buonasera, considerata l'evoluzione dei sintomi che descrive e lo "schiocco" che è comparso, si potrebbe pensare ad una Tenosinovite Stenosante (per l'appunto nota anche come "dito a scatto"). Il consiglio è di parlare con il suo medico, sottoporsi ad una valutazione accurata al fine di capire se si tratti effettivamente di questa condizione e decidere come procedere. Esistono sia possibilità di intervenire con approccio conservativo che invasivamente, ovvero con un intervento di chirurgia plastica.

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