patalogie del duodeno

5 risposte
Salve,

da diversi anni accuso saltuariamente ( 2-4 episodi l'anno) di dolori o meglio di una fitta che dalla zona epigastrica/destra si irradia verso la spalla destra. Nella fase acuta il dolore aumenta con l'inspirazione e soprattutto la sera e non trovo nessuna correlazione con i pasti, nessun bruciore e niente vomito. Avverto il dolore fortissimo nella zona dell'epigastrio/destro non appena ho la contrazione muscolare per eruttare.
Ho avuto un miglioramento di tale episodi dopo la scoperta della duodenite e celiachia. Ma credo che oltre alla celiachia ho qualche altro problema. Vi chiedo che tali sintomi possano indicare altre patologie.
Grazie!
Potrebbero indicare il coinvolgimento della colecisti (calcoli, colecistite, aderenze, ecc..) o di altre strutture vicine, oppure un'ernia epigastrica. Le consiglio di effettuare una ecografia addominale e una visita chirurgica dell'addome. Saluti.

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ha mai fatto un'ecografia addominale per vedere se in realtà questa è una colica biliare?
Gentilissimo,
innanzitutto è fondamentale una dieta adeguata per la celiachia.
In ogni caso, tali sintomi possono essere indicativi di numerose patologie che vanno dall'apparato oste-articolare al distretto muscolare, alla colecisti, alle vie biliari, al pancreas, alla disfunzione dello sfintere di Oddi. è importante che si rivolga allo specialista gastroenterologo più vicino a lei per una più attenta valutazione diagnostico-terapeutica.
Da quanto mi descrive, dolore che si irradia anche alla spalla destra, le consiglierei di eseguire un'ecografia epatica, per verificare che non ci sia in atto anche una calcolosi della colecisti ed una gastroscopia per escludere l'eventuale presenza di un'ernia hjatale
Raramente dolori che si presentano con la frequenza da Lei riferita, 2-4 volte l'anno, sono espressione di una malattia. L'area addominale alla quale Lei fa riferimento è anche pertinenza del colon. In tal caso, spesso, l'eliminazione dell'aria con la flatulenza o la defecazione alleviano, anche s e transitoriamente, il disturbo. Se Lei riconosce nei suoi disturbi questo meccanismo di riduzione dell'intensità della sintomatologia, con elevata possibilità, il disturbo proviene dal colon e, nella grande maggioranza dei casi, non è espressione di malattia ma di una transitoria alterazione motoria del colon stesso.

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