Modalità di Masturbazione - Uomo di 35 anni Buongiorno Dottori, mi vergogno immensamente per quel
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Modalità di Masturbazione - Uomo di 35 anni
Buongiorno Dottori, mi vergogno immensamente per quello che sto per descrivere. Il "problema" è la masturbazione. Sono un uomo di 35 anni e da sempre, e quindi dall'età di 13 anni, io riesco a masturbarmi SOLO strusciandomi sul letto, stringendo un cuscino, immaginandolo come partner del rapporto. Questa cosa è andata avanti negli anni, senza mai cambiare. La masturbazione "classica", quindi manuale, non l'ho MAI praticata. Questo mi porta un senso di grande vergogna e di confusione. Inoltre, ritengo che impatti notevolmente anche la mia vita sessuale di coppia.
Sono alla ricerca disperata di spiegazioni.
Vi ringrazio anticipatamente
Buongiorno Dottori, mi vergogno immensamente per quello che sto per descrivere. Il "problema" è la masturbazione. Sono un uomo di 35 anni e da sempre, e quindi dall'età di 13 anni, io riesco a masturbarmi SOLO strusciandomi sul letto, stringendo un cuscino, immaginandolo come partner del rapporto. Questa cosa è andata avanti negli anni, senza mai cambiare. La masturbazione "classica", quindi manuale, non l'ho MAI praticata. Questo mi porta un senso di grande vergogna e di confusione. Inoltre, ritengo che impatti notevolmente anche la mia vita sessuale di coppia.
Sono alla ricerca disperata di spiegazioni.
Vi ringrazio anticipatamente
Buongiorno, le consiglierei una consulenza psicosessuologica per capire in che modo impatta sulla sua relazione, i motivi di questa pratica in termini esclusivi e per quale motivo descrive questa vergogna/disagio associato. Buona giornata, resto a disposizione per una consulenza!
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Ciao, grazie per aver condiviso la tua esperienza. È normale che un episodio del genere, anche se poi si è rivelato infondato, possa creare un forte turbamento emotivo. Le emozioni non sono sempre razionali, e a volte il cuore e la mente si ritrovano in disaccordo: sappiamo che non è successo nulla, ma il nostro corpo e la nostra mente continuano a sentire il peso della paura e dell'incertezza.
Questa ansia che provi, il malessere e la difficoltà a dormire sono segni che hai bisogno di tempo per elaborare tutto questo, senza giudicarti o sentirti in colpa. È fondamentale riconoscere che, anche se razionalmente sai che non c'è stato nulla di sbagliato, i sentimenti vanno vissuti e compresi, non evitati. Non c'è fretta di "superare" tutto subito; invece, concediti la possibilità di guarire a piccoli passi.**
**Parlare apertamente con il tuo partner, se non l'hai già fatto, potrebbe essere un passo importante per rafforzare la fiducia reciproca. Condividere le tue paure e le tue preoccupazioni può aiutare a sentirti più supportato e meno solo in questo percorso. La fiducia richiede tempo per essere ricostruita, ma è un processo che, passo dopo passo, può portare a un maggiore benessere emotivo.**
**Se questa situazione dovesse continuare a farti sentire giù di morale o a minare la tua autostima, ti consiglio di prendere in considerazione l'idea di parlarne con un professionista. Un terapeuta potrebbe aiutarti a esplorare più a fondo queste emozioni e a lavorare su di esse, trovando modi per rilassarti, ritrovare il sonno e, soprattutto, ricostruire quella parte di te che si è sentita ferita. Non sei solo in questo.
Gentilissimo comprendo la sua preoccupazione e situazione. La invito a fare innanzitutto una visita urologica/ urologica e in assenza di disturbi organici ( se dalla visita ed esami strumentali non dovessero emergere patologie) , potrebbe sicuramente fare una psicoterapia . Resto a disposizione e la saluto cordialmente
Dott.ssa Adriana Gaspari
Dott.ssa Adriana Gaspari
Salve Gentile Utente, grazie per l'apertura con cui si è reso disponibile a condividere qualcosa che Le pesa e Le suscita vergogna. Non è affatto raro che le modalità di masturbazione si strutturino molto presto nell’adolescenza e rimangano stabili nel tempo. Il corpo impara a collegare eccitazione e piacere a un certo tipo di stimolazione, e così facendo costruisce una sorta di “routine erotica”. Nel Suo caso, l’abitudine si è radicata nello sfregamento con un cuscino, e questo è diventato il canale preferenziale attraverso cui riesce a raggiungere l’orgasmo. La vergogna che prova nasce probabilmente dal confronto con ciò che considera “normale” o “giusto”, ma in realtà non esiste un’unica modalità corretta di autoerotismo. Ciò che può creare difficoltà è quando la modalità diventa così esclusiva da rendere complicata la sessualità con un’altra persona. Se il corpo è abituato solo a un tipo di stimolazione, può faticare a ritrovare eccitazione e piacere con stimoli diversi, e questo in effetti può avere un impatto sulla vita sessuale di coppia.
Dal punto di vista psicologico, può essere utile interrogarsi non solo sull’abitudine corporea, ma anche sul significato affettivo e relazionale che questa pratica ha avuto per Lei negli anni. Il cuscino ha rappresentato probabilmente per Lei un "partner immaginario", cioè un oggetto transizionale sicuro, controllabile, che Le ha permesso di vivere la sessualità in maniera "appagante" e senza rischio di rifiuto o giudizio. Questa modalità può avere radici nelle prime esperienze di sviluppo e nel modo in cui ci si è rapportati all’intimità; tuttavia nonostante l’abitudine sia radicata, è possibile ampliare la gamma di stimolazioni con gradualità e senza forzature. Un percorso psicoterapeutico sessuologico Le potrebbe essere d'aiuto a ridurre la vergogna, ad accettare la propria storia sessuale, e ad aprirsi a nuove possibilità. Integrando esercizi corporei e/o sessuologici guidati, esplorando il piacere con modalità diverse, sarà anche possibile qualora lo si voglia trasferire gradualmente questa apertura nella relazione con l’altro/a.
Qualora avesse ulteriori domande o dubbi, non esiti a contattarmi. Un caro saluto.
Dal punto di vista psicologico, può essere utile interrogarsi non solo sull’abitudine corporea, ma anche sul significato affettivo e relazionale che questa pratica ha avuto per Lei negli anni. Il cuscino ha rappresentato probabilmente per Lei un "partner immaginario", cioè un oggetto transizionale sicuro, controllabile, che Le ha permesso di vivere la sessualità in maniera "appagante" e senza rischio di rifiuto o giudizio. Questa modalità può avere radici nelle prime esperienze di sviluppo e nel modo in cui ci si è rapportati all’intimità; tuttavia nonostante l’abitudine sia radicata, è possibile ampliare la gamma di stimolazioni con gradualità e senza forzature. Un percorso psicoterapeutico sessuologico Le potrebbe essere d'aiuto a ridurre la vergogna, ad accettare la propria storia sessuale, e ad aprirsi a nuove possibilità. Integrando esercizi corporei e/o sessuologici guidati, esplorando il piacere con modalità diverse, sarà anche possibile qualora lo si voglia trasferire gradualmente questa apertura nella relazione con l’altro/a.
Qualora avesse ulteriori domande o dubbi, non esiti a contattarmi. Un caro saluto.
Buongiorno,
prima di tutto è importante dirle che non c’è nulla di “sbagliato” o patologico nel modo in cui ha imparato a masturbarsi: molte persone, infatti, sviluppano fin dall’adolescenza delle abitudini legate a modalità specifiche che procurano piacere. Queste modalità diventano consolidate nel tempo e, seppur diverse da quelle più comuni, non implicano necessariamente un disturbo.
La vergogna che descrive nasce probabilmente dal confronto con un’idea “standardizzata” di sessualità, ma la sessualità è molto più varia e personale di quanto spesso si creda. Allo stesso tempo, comprendo la sua preoccupazione: se la masturbazione avviene sempre e solo in un unico modo, può accadere che il corpo si abitui a quel tipo di stimolazione e faccia più fatica a rispondere ad altre forme di contatto, come quelle che si sperimentano nella sessualità di coppia.
L’aspetto centrale, quindi, non è tanto “la modalità in sé”, ma il suo impatto sul benessere sessuale e relazionale. Nel suo caso, visto che riferisce una forte vergogna e la percezione di una ricaduta nella vita di coppia, può essere molto utile intraprendere un percorso per:
ridurre il senso di colpa e i vissuti negativi legati alla sessualità;
esplorare gradualmente altre forme di stimolazione, con tempi e modalità che rispettino il suo ritmo;
lavorare sul rapporto tra fantasia, eccitazione e risposta corporea, così da ampliare le possibilità di piacere.
Sarebbe utile e consigliato, per approfondire e affrontare al meglio questa situazione, rivolgersi ad uno specialista.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
prima di tutto è importante dirle che non c’è nulla di “sbagliato” o patologico nel modo in cui ha imparato a masturbarsi: molte persone, infatti, sviluppano fin dall’adolescenza delle abitudini legate a modalità specifiche che procurano piacere. Queste modalità diventano consolidate nel tempo e, seppur diverse da quelle più comuni, non implicano necessariamente un disturbo.
La vergogna che descrive nasce probabilmente dal confronto con un’idea “standardizzata” di sessualità, ma la sessualità è molto più varia e personale di quanto spesso si creda. Allo stesso tempo, comprendo la sua preoccupazione: se la masturbazione avviene sempre e solo in un unico modo, può accadere che il corpo si abitui a quel tipo di stimolazione e faccia più fatica a rispondere ad altre forme di contatto, come quelle che si sperimentano nella sessualità di coppia.
L’aspetto centrale, quindi, non è tanto “la modalità in sé”, ma il suo impatto sul benessere sessuale e relazionale. Nel suo caso, visto che riferisce una forte vergogna e la percezione di una ricaduta nella vita di coppia, può essere molto utile intraprendere un percorso per:
ridurre il senso di colpa e i vissuti negativi legati alla sessualità;
esplorare gradualmente altre forme di stimolazione, con tempi e modalità che rispettino il suo ritmo;
lavorare sul rapporto tra fantasia, eccitazione e risposta corporea, così da ampliare le possibilità di piacere.
Sarebbe utile e consigliato, per approfondire e affrontare al meglio questa situazione, rivolgersi ad uno specialista.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Buon giorno. La masturbazione è un momento intimo personale di piacere, può essere vissuto come si vuole, anche nel modo da lei descritto, se procura il piacere desiderato, quindi non deve vergognarsi poiché pratica il suo modo di stare nel suo momento di intimità. Non esiste un modo convenzionale e sociale di praticare la masturbazione, è un momento di libertà individuale.
Dottoressa Teresita Forlano
Dottoressa Teresita Forlano
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